zanzao
16-01-2019, 13:43
Toc toc...è possibile ad un visualista aprire un post in questa sezione?
Vabbè il visualista integerrimo è stato contaminato, quindi entro in punta di piedi in un mondo tutto nuovo ;)
Dopo qualche prova fatta in passato attaccando la reflex al dobson Skywatcher 10” Synscan sia sul deep sky che sul planetario ho deciso di fare un passo già preventivato. Cioè dotarmi di un setup astrofotografico leggero da mettere al lavoro mentre in parallelo io mi dedico al visuale col dobson. Sì perché il mio obiettivo principale rimane il visuale, a conti fatti è questo l’aspetto del nostro hobby che più mi appaga e non ci sarà serata in cui trascuro il visuale per l’astrofotografia. Però capita sempre più spesso di perdere noviluni causa mal tempo, e le serate sotto cieli suburbani non mi consentono di proseguire col mio programma osservativo. Quindi anziché rifare carrellate visuali sui soliti classici di stagione ho deciso di cominciare un nuovo aspetto del nostro hobby, cioè fare astrofoto senza impegno e con minima elaborazione. Quello che uscirà fuori sarà sempre ben accetto.
Le foto che pubblico sono state fatte in un contesto in cui lo scopo era soprattutto conoscere i nuovi strumenti e capire i meccanismi di un nuovo aspetto del nostro hobby per me tutto nuovo.
Il setup della strumentazione è stato facile e veloce, la calibrazione del cannocchiale polare esterno della AZEQ5 fatta nei giorni precedenti si è mantenuta nonostante lo smontaggio e rimontaggio. L'allineamento polare è sicuramente migliorabile, ma già così ho potuto fare riprese da 90 secondi senza notare derive. Nelle prossime occasioni devo affinare l'accuratezza della messa in polare tramite il software Sysnscan. Non intendo usare autoguide per il futuro.
Bando alle ciance ecco il mio primo lavoro. Ovviamente consigli e commenti sono benvenuti, non mi massacrate e considerate che sono e rimarrò visualista ;)
Dettagli delle riprese:
1)
- data: 11 Gennaio 2019
- soggetto: Doppio del Perseo, NGC 869 e NGC 884
- telescopio TS Apo Photoline 80mm F7 ridotto a F5,6 su AZEQ5 senza autoguida.
- Canon EOS 750D non baaderizzata
- 13 scatti da 90 secondi, iso 1600, 11 dark, 27 bias, 21 flat,13 dark-flat
- calibrazione con DSS, elaborazione con GIMP
2)
- data: 12 Gennaio 2019
- soggetto: M81, M 82, NGC 3077 (immagine croppata causa vignettatura per assenza di flat)
- telescopio TS Apo Photoline 80mm F7 ridotto a F5,6 su AZEQ5 senza autoguida.
- Canon EOS 750D non baaderizzata
- 15 scatti da 90 secondi, iso 1600, no dark, no flat causa batterie scariche.
- calibrazione con DSS (ho usato gli 11 dark e 27 bias della sera precedente), elaborazione con GIMP
33116
33123
Vabbè il visualista integerrimo è stato contaminato, quindi entro in punta di piedi in un mondo tutto nuovo ;)
Dopo qualche prova fatta in passato attaccando la reflex al dobson Skywatcher 10” Synscan sia sul deep sky che sul planetario ho deciso di fare un passo già preventivato. Cioè dotarmi di un setup astrofotografico leggero da mettere al lavoro mentre in parallelo io mi dedico al visuale col dobson. Sì perché il mio obiettivo principale rimane il visuale, a conti fatti è questo l’aspetto del nostro hobby che più mi appaga e non ci sarà serata in cui trascuro il visuale per l’astrofotografia. Però capita sempre più spesso di perdere noviluni causa mal tempo, e le serate sotto cieli suburbani non mi consentono di proseguire col mio programma osservativo. Quindi anziché rifare carrellate visuali sui soliti classici di stagione ho deciso di cominciare un nuovo aspetto del nostro hobby, cioè fare astrofoto senza impegno e con minima elaborazione. Quello che uscirà fuori sarà sempre ben accetto.
Le foto che pubblico sono state fatte in un contesto in cui lo scopo era soprattutto conoscere i nuovi strumenti e capire i meccanismi di un nuovo aspetto del nostro hobby per me tutto nuovo.
Il setup della strumentazione è stato facile e veloce, la calibrazione del cannocchiale polare esterno della AZEQ5 fatta nei giorni precedenti si è mantenuta nonostante lo smontaggio e rimontaggio. L'allineamento polare è sicuramente migliorabile, ma già così ho potuto fare riprese da 90 secondi senza notare derive. Nelle prossime occasioni devo affinare l'accuratezza della messa in polare tramite il software Sysnscan. Non intendo usare autoguide per il futuro.
Bando alle ciance ecco il mio primo lavoro. Ovviamente consigli e commenti sono benvenuti, non mi massacrate e considerate che sono e rimarrò visualista ;)
Dettagli delle riprese:
1)
- data: 11 Gennaio 2019
- soggetto: Doppio del Perseo, NGC 869 e NGC 884
- telescopio TS Apo Photoline 80mm F7 ridotto a F5,6 su AZEQ5 senza autoguida.
- Canon EOS 750D non baaderizzata
- 13 scatti da 90 secondi, iso 1600, 11 dark, 27 bias, 21 flat,13 dark-flat
- calibrazione con DSS, elaborazione con GIMP
2)
- data: 12 Gennaio 2019
- soggetto: M81, M 82, NGC 3077 (immagine croppata causa vignettatura per assenza di flat)
- telescopio TS Apo Photoline 80mm F7 ridotto a F5,6 su AZEQ5 senza autoguida.
- Canon EOS 750D non baaderizzata
- 15 scatti da 90 secondi, iso 1600, no dark, no flat causa batterie scariche.
- calibrazione con DSS (ho usato gli 11 dark e 27 bias della sera precedente), elaborazione con GIMP
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