Visualizza Versione Completa : Stima del seeing
Richard1
08-12-2018, 09:55
Ciao a tutti, ho ormai comprato e studiato dieci libri di astronomia, eppure non ho capito come interpretare le scale di Antoniadi o di Pickering. La singola stella, che occorre per poter stimare il seeing, appare in modo molto diverso a seconda che io la osservi a 50x o a 250x. Quest’anno mi sono capitate tre o quattro serate di ottimo seeing, ma se osservavo la stella a 300x appariva pur sempre come una pallottolina con i bordi sfumati. Eppure la stessa stella era deliziosamente perfetta a 75x.
Quindi a quanti ingrandimenti va osservata una stella per la stima del seeing secondo Antoniadi o Pickering? Grazie.
etruscastro
08-12-2018, 10:02
se osservavo la stella a 300x appariva pur sempre come una pallottolina con i bordi sfumati.
tu hai tutti strumenti ostruiti e tanto, quindi è normale che osservi questo fenomeno.
inoltre devi essere sicuro che lo strumento sia in temperatura e che regga il calo di temperatura notturno per non dare la colpa al seeing.
io ormai non "misuro" più il seeing come se fosse la febbre, quando allineo il CPC (224x) mi rendo conto subito di che male si muore...
Richard1
08-12-2018, 10:09
Grazie Etruscastro. Quindi non esiste un ingrandimento al quale le due scale di stima del seeing facciano riferimento? Se io avessi ad esempio un rifrattore da 150 mm dunque potrei osservare la stella a 50x o 300x e sarebbe sempre identica? E io che ho due strumenti ostruiti, come devo stimarlo il seeing di quelle due scale? A 50x? A 100x?
etruscastro
08-12-2018, 10:42
più il seeing è peggiore e prima te ne accorgi salendo con gli ingrandimenti, se hai un V di scala di Antoniadi te ne accorgi anche a bassi ingrandimenti.
Angelo_C
08-12-2018, 15:49
Il seeing non è una "misura" assoluta, ma è relativo allo strumento con cui lo si misura, quindi è buona norma (ad esempio in un report) indicare il valore, tipologia (pickering o antoniadi), tipo e diametro dello strumento, mentre come consuetudine la verifica viene effettuata ad un ingrandimento pari al diametro dello strumento espresso in mm (ovvero con una P.U. di 1 mm).
Gli ultimi due post contengono tutto quello che c'è da sapere sul seeing, concisi e pieni di contenuto.
Per ricapitolare, l'ingrandimento massimo da utilizzare dipende dallo strumento, tuttavia è la serata che decide qual è il massimo ingrandimento utile.
Io ho spesso utilizzato come riferimento la Scala di Pickering A per telescopi da 15 cm, ma ce n'è anche una B per telescopi da 13 cm.
Consiglio di osservare assiduamente le stelle doppie ed in poco tempo capirai subito che aria tira lassù. Questo perchè le stelle doppie spesso ti costringono a far lavorare al limite degli ingrandimenti il tuo telescopio, col vantaggio che capisci sia qual è il limite massimo del tuo telescopio, sia qual è il limite massimo della serata. E se il telescopio ha dei problemi alle ottiche che ne limitano le prestazioni ciò apparirà inevitabilmente nelle immagini stellari. :)
Per la mia piccola esperienza posso dire che se il telescopio è a posto il seeing è in grado di fare una differenza abissale. Certe volte (spesso) si vedono solo turbolenze, altre invece (rare) si continua ad ingrandire e ingrandire senza fine e l'immagine non si deteriora minimamente. :sbav:
Powered by vBulletin® Version 4.2.5 Copyright © 2024 vBulletin Solutions Inc. All rights reserved.