Giova84
17-11-2018, 10:30
Dopo i diversi insuccessi del Matese, per il novilunio di novembre mi arrischio a batter nuove strade, nella speranza di trovare un posto che sappia accogliermi con maggior clemenza.
Sapendo di un gruppo di astrofili campani che è solito recarsi per uscite astrofotografiche a Capracotta presso Prato Gentile, posto a ben 1592 m.s.l.m., decido di contattarli e di unirmi a loro sabato 10 novembre 2018.
La giornata si presenta soleggiata, con temperature più che miti: in pianura si parte alle 15.30 con 19°C, per poi trovare 6°C all'arrivo in quota alle 19.40, che scenderanno a 2°C alle 4.00, ora della ripartenza verso casa.
Lo sbalzo termico tra ore diurne e notturne è sensibile e ciò determina la presenza di elevata umidità atmosferica, che in una prima fase si addensa come greve foschia sul sito: più che un sogno, l'esordio mi sembra un incubo.
Gli altri ragazzi, esperti del luogo, mi invitano a non farne un dramma e ad attendere, senza portar fuori gli strumenti. Così faccio e, miracolosamente, alle 20.30 circa la nebbia che ci avvolgeva, addirittura nascondendoci alla vista lo spicchio di Luna Calante che si avviava al tramonto, si disperde del tutto. L'umidità rimarrà in quota, rendendo il cielo meno scuro di quanto potenzialmente è in grado di essere, ma comunque in tarda serata si registreranno valori di UR intorno all'80% e in fase di smontaggio gli strumenti si presenteranno pressoché asciutti e gli specchi puliti.
Le condizioni di IL del luogo sono molto buone, considerato anche l'effetto negativo che l'alta umidità ha comunque avuto sulla resa finale del cielo, lattescente e con scarsa trasparenza: gli orizzonti nord ed est sono molto scuri, quelli sud e ovest disturbati dai paesi della vallata, che proiettano la loro luce fino a circa 20-25° sull'orizzonte. La Via Lattea è comunque ben visibile e i valori di SQM registrati sono: 20.90 alle 20.15; 21.04 alle 22.00 e 20.06 a mezzanotte. Il seeing si attesta generalmente su un III livello della scala di Antoniadi.
Monto tutto e dalle 21.00 sono operativo con: Dobson ES Ultralight 12”; oculari MaxVision 68° 24mm, AP UWA 82° 16mm ES 82° 11-6,7mm, TecnoSky Planetary ED 8-5mm; filtri UHC e OIII.
Si parte con un giro di classici in compagnia dei curiosi astrofotografi:
NGC6960 (Cyg; DN; osservata con 24mm + OIII). La serata si dimostra subito non molto congeniale all'osservazione di nebulose diffuse: la trasparenza mediocre fa sì che anche col filtro OIII la Nebulosa Filamentosa appaia evidente nella sua morfologia, ma non così staccata dal fondo cielo come nell'uscita del mese scorso; in ogni caso, si distingue agilmente la struttura arcuata, col braccio nord/est, meno lungo e terminante a punta e quello sud/ovest, più ampio, biforcuto e con margini che vanno a sfumare fino a perdersi nel fondo cielo.
NGC6992 (Cyg; DN; osservata con 24mm + OIII). Vedi sopra. Si riconosce il corpo ad arco sfrangiato, ricco di sfumature, segmentato in almeno tre porzioni principali, di cui uno vagamente a T.
Marte (osservato con 8mm, 6,7mm). Basso sull'orizzonte e col telescopio evidentemente non ancora in temperatura, balla che è una bellezza. A minori ingrandimenti è comunque intuibile qualche dettaglio in più, dalle calotte polari alle più evidenti sfumature atmosferiche.
NGC7000. (Cyg; DN; osservata con 24mm + UHC). Il golfo della nebulosa appare piuttosto chiaramente nella sua sagoma grigia più chiara rispetto al fondo cielo, mentre man mano che ci si allontana da esso per seguirne i contorni, questi si fanno via via meno nitidi, fino a scomparire del tutto.
M31 (And; GX; osservata con 24mm). Andromeda ha restituito una visione diversa rispetto alla prima osservazione del mese scorso: da una parte, essa ha restituito meno sfumature e dettagli interni; dall'altra, si è rivelata molto più netta la fascia scura che separa la zona più interna dal braccio che la circonda.
M32 (And; GX; osservata con 24mm). Osservata solo a 64x in associazione a M31, la galassia si presenta come un dischetto dal nucleo subcircolare brillante, circondato da un alone che, mantenendo una luminosità superficiale abbastanza costante, sfuma poi rapidamente verso il fondo cielo.
Si passa, a questo punto, al programma vero e proprio, ma ben presto andrò a braccio, scegliendo di volta in volta gli obiettivi su Stellarium:
NGC7817 (Peg; GX; osservata con 16mm, 11mm). Disposta di tre quarti con asse maggiore E-O, luminosità superficiale grossomodo omogenea, bulge poco brillante, estremità assottigliate.
NGC7769 (Peg; GX; osservata con 24mm, 8mm). Posizionata di piatto, apparentemente circolare, in distolta si coglie uno sviluppo leggermente più accentuanto dell'asse N-S; bulge circolare e poco luminoso.
NGC7771 (Peg; GX; osservata con 24mm, 8mm). Posta di taglio, molto stretta e allungata in direzione ONO-ESE, bulge non particolarmente luminoso di forma ellittica.
NGC14 (Peg; GX; osservata con 24mm, 11mm). Ai limiti della visibilità, in distolta appare disposta di tre quarti, di forma ellittica piuttosto allungata con asse maggiore N-S e con bulge puntiforme poco luminoso, con un alone più esterno, riconoscibile rispetto al resto della galassia, che si estende a riprodurre, in piccolo, la morfologia dell'oggetto nel suo insieme.
NGC7814 (Peg; GX; osservata con 24mm, 11mm). Posizionata di piatto, di forma ellittica con asse maggiore N-S, con bulge piuttosto luminoso, che in distolta appare con un pallino dal diametro appena percepibile, attorno al quale il corpo della galassia sfuma progressivamente verso il fondo cielo.
NGC57 (Peg; GX; osservata con 16mm, 11mm). Piccola, poco luminosa, posta di piatto, con l'aspetto di una stella fuzzy: bulge puntiforme e relativamente brillante, di forma sub-circolare con asse N-S di dimensioni lievemente maggiori.
NGC80 (And; GX; osservata con 16mm, 11mm). Galassia piuttosto evanescente, di cui si coglie qualche dettaglio in più in distolta: disposta di piatto, forma sub-circolare con asse NNE-SSO leggermente maggiore, bulge relativamente luminoso e puntiforme.
NGC936 (Cet; GX; osservata con 16mm, 11mm). Piccola, posta di piatto, caratterizzata da una forma ellittica poco eccentrica con asse maggiore E-O; l'aspetto generale è quello di una stella fuzzy, con bulge abbastanza brillante e alone esterno che sfuma rapidamente verso il fondo cielo.
NGC941 (Cet; GX; osservata con 16mm, 11mm). Piuttosto inconsistente, si presenta come un dischetto appena distinguibile dal fondo cielo, di forma grossomodo circolare, con una scarsa luminosità superficiale, che si mantiene abbastanza omogenea per tutta l'estensione visibile dell'oggetto.
NGC955 (Cet; GX; osservata con 16mm, 11mm). Più brillante della precedente, disposta di taglio, con asse maggiore NE-SO molto pronunciato, bulge ellittico molto luminoso ed estremità che si assottigliano fino a terminare praticamente lineari.
----- CONTINUA ----->
Sapendo di un gruppo di astrofili campani che è solito recarsi per uscite astrofotografiche a Capracotta presso Prato Gentile, posto a ben 1592 m.s.l.m., decido di contattarli e di unirmi a loro sabato 10 novembre 2018.
La giornata si presenta soleggiata, con temperature più che miti: in pianura si parte alle 15.30 con 19°C, per poi trovare 6°C all'arrivo in quota alle 19.40, che scenderanno a 2°C alle 4.00, ora della ripartenza verso casa.
Lo sbalzo termico tra ore diurne e notturne è sensibile e ciò determina la presenza di elevata umidità atmosferica, che in una prima fase si addensa come greve foschia sul sito: più che un sogno, l'esordio mi sembra un incubo.
Gli altri ragazzi, esperti del luogo, mi invitano a non farne un dramma e ad attendere, senza portar fuori gli strumenti. Così faccio e, miracolosamente, alle 20.30 circa la nebbia che ci avvolgeva, addirittura nascondendoci alla vista lo spicchio di Luna Calante che si avviava al tramonto, si disperde del tutto. L'umidità rimarrà in quota, rendendo il cielo meno scuro di quanto potenzialmente è in grado di essere, ma comunque in tarda serata si registreranno valori di UR intorno all'80% e in fase di smontaggio gli strumenti si presenteranno pressoché asciutti e gli specchi puliti.
Le condizioni di IL del luogo sono molto buone, considerato anche l'effetto negativo che l'alta umidità ha comunque avuto sulla resa finale del cielo, lattescente e con scarsa trasparenza: gli orizzonti nord ed est sono molto scuri, quelli sud e ovest disturbati dai paesi della vallata, che proiettano la loro luce fino a circa 20-25° sull'orizzonte. La Via Lattea è comunque ben visibile e i valori di SQM registrati sono: 20.90 alle 20.15; 21.04 alle 22.00 e 20.06 a mezzanotte. Il seeing si attesta generalmente su un III livello della scala di Antoniadi.
Monto tutto e dalle 21.00 sono operativo con: Dobson ES Ultralight 12”; oculari MaxVision 68° 24mm, AP UWA 82° 16mm ES 82° 11-6,7mm, TecnoSky Planetary ED 8-5mm; filtri UHC e OIII.
Si parte con un giro di classici in compagnia dei curiosi astrofotografi:
NGC6960 (Cyg; DN; osservata con 24mm + OIII). La serata si dimostra subito non molto congeniale all'osservazione di nebulose diffuse: la trasparenza mediocre fa sì che anche col filtro OIII la Nebulosa Filamentosa appaia evidente nella sua morfologia, ma non così staccata dal fondo cielo come nell'uscita del mese scorso; in ogni caso, si distingue agilmente la struttura arcuata, col braccio nord/est, meno lungo e terminante a punta e quello sud/ovest, più ampio, biforcuto e con margini che vanno a sfumare fino a perdersi nel fondo cielo.
NGC6992 (Cyg; DN; osservata con 24mm + OIII). Vedi sopra. Si riconosce il corpo ad arco sfrangiato, ricco di sfumature, segmentato in almeno tre porzioni principali, di cui uno vagamente a T.
Marte (osservato con 8mm, 6,7mm). Basso sull'orizzonte e col telescopio evidentemente non ancora in temperatura, balla che è una bellezza. A minori ingrandimenti è comunque intuibile qualche dettaglio in più, dalle calotte polari alle più evidenti sfumature atmosferiche.
NGC7000. (Cyg; DN; osservata con 24mm + UHC). Il golfo della nebulosa appare piuttosto chiaramente nella sua sagoma grigia più chiara rispetto al fondo cielo, mentre man mano che ci si allontana da esso per seguirne i contorni, questi si fanno via via meno nitidi, fino a scomparire del tutto.
M31 (And; GX; osservata con 24mm). Andromeda ha restituito una visione diversa rispetto alla prima osservazione del mese scorso: da una parte, essa ha restituito meno sfumature e dettagli interni; dall'altra, si è rivelata molto più netta la fascia scura che separa la zona più interna dal braccio che la circonda.
M32 (And; GX; osservata con 24mm). Osservata solo a 64x in associazione a M31, la galassia si presenta come un dischetto dal nucleo subcircolare brillante, circondato da un alone che, mantenendo una luminosità superficiale abbastanza costante, sfuma poi rapidamente verso il fondo cielo.
Si passa, a questo punto, al programma vero e proprio, ma ben presto andrò a braccio, scegliendo di volta in volta gli obiettivi su Stellarium:
NGC7817 (Peg; GX; osservata con 16mm, 11mm). Disposta di tre quarti con asse maggiore E-O, luminosità superficiale grossomodo omogenea, bulge poco brillante, estremità assottigliate.
NGC7769 (Peg; GX; osservata con 24mm, 8mm). Posizionata di piatto, apparentemente circolare, in distolta si coglie uno sviluppo leggermente più accentuanto dell'asse N-S; bulge circolare e poco luminoso.
NGC7771 (Peg; GX; osservata con 24mm, 8mm). Posta di taglio, molto stretta e allungata in direzione ONO-ESE, bulge non particolarmente luminoso di forma ellittica.
NGC14 (Peg; GX; osservata con 24mm, 11mm). Ai limiti della visibilità, in distolta appare disposta di tre quarti, di forma ellittica piuttosto allungata con asse maggiore N-S e con bulge puntiforme poco luminoso, con un alone più esterno, riconoscibile rispetto al resto della galassia, che si estende a riprodurre, in piccolo, la morfologia dell'oggetto nel suo insieme.
NGC7814 (Peg; GX; osservata con 24mm, 11mm). Posizionata di piatto, di forma ellittica con asse maggiore N-S, con bulge piuttosto luminoso, che in distolta appare con un pallino dal diametro appena percepibile, attorno al quale il corpo della galassia sfuma progressivamente verso il fondo cielo.
NGC57 (Peg; GX; osservata con 16mm, 11mm). Piccola, poco luminosa, posta di piatto, con l'aspetto di una stella fuzzy: bulge puntiforme e relativamente brillante, di forma sub-circolare con asse N-S di dimensioni lievemente maggiori.
NGC80 (And; GX; osservata con 16mm, 11mm). Galassia piuttosto evanescente, di cui si coglie qualche dettaglio in più in distolta: disposta di piatto, forma sub-circolare con asse NNE-SSO leggermente maggiore, bulge relativamente luminoso e puntiforme.
NGC936 (Cet; GX; osservata con 16mm, 11mm). Piccola, posta di piatto, caratterizzata da una forma ellittica poco eccentrica con asse maggiore E-O; l'aspetto generale è quello di una stella fuzzy, con bulge abbastanza brillante e alone esterno che sfuma rapidamente verso il fondo cielo.
NGC941 (Cet; GX; osservata con 16mm, 11mm). Piuttosto inconsistente, si presenta come un dischetto appena distinguibile dal fondo cielo, di forma grossomodo circolare, con una scarsa luminosità superficiale, che si mantiene abbastanza omogenea per tutta l'estensione visibile dell'oggetto.
NGC955 (Cet; GX; osservata con 16mm, 11mm). Più brillante della precedente, disposta di taglio, con asse maggiore NE-SO molto pronunciato, bulge ellittico molto luminoso ed estremità che si assottigliano fino a terminare praticamente lineari.
----- CONTINUA ----->