Salvatore
06-10-2018, 20:05
Da tempo possiedo questo strumento , in configurazione Maksutov-Newton , di fabbricazione Russa, e desideravo lasciare una mia impressione che trova il tempo che ha. Quindi saro' piuttosto sintentico e cerchero di toccare , quelli che penso siano le cose piu interessanti, senza perdermi in descrizioni di soggetti , e quindi mi limitero' a fare solo alcuni paragoni .
Il telescopio é stato aquistato da me alla fine del 2015 , nel mercato dell'usato , proveniente dalla Francia comprendeva :
-OTA ( ovviamente ) inclusi gli anelli che permettono di ruotare il tubo ( comodi , ma non efficenti al 100%) e la barra con passo Vixen soltanto;
-Fuocheggiatore Moonlite , senza demoltiplica ( quindi una versione datata) ;
-Fuocheggiatore originale , con il sistema a tre raccordi differenti per l'estrazione del fuoco ;
-Il suo cercatore originale, pessimo e affetto da " bananismo stellare" ;
Lo strumento spedito tramite Corriere , purtroppo non é arrivato integro (Anche per colpa dell' imballo non fatto ad opera) il fuocheggiatore originale , lasciato cosi a caso dentro l'imballo insieme a tutto , ha compresso una zona creando un bel bozzo nel tubo pochi centimentri sotto la ghiera che fissa il menisco al tubo. Oltretutto andando a urtare contro il fuocheggiatore Moonlite( che era montanto sprovvedutamente) , lo ha dissassato e quindi anche allentato , tanto che quando ho toccato con mano questo ruoteva e bazzicava , se pur ancora ancorato alla base , a piede libero.
Questa Cosa mi capito anche con il C 9,25 , sempre preso usato , e spero che non ci sia un 2 senza 3. A proposito ,é meglio quando si spedisce uno strumento di una certa mole , smontare sempre il fuocheggiatore , avvolgerlo con materiali protettivi e cercare di mantenerlo fisso all'interno dell' imballo , evitando cosi che se ne vada a zonzo all'interno evitando brutte sorprese per l'aquirente.
Ricordo che fu una grande delusione , il primo telescopio usato , ma non mi persi d'animo e mi misi subito a cercare un modo per rimettere tutto in Sesto. Ricordo che ci misi settimane , e non vi sto ad annoiare su come ho fatto , ma alla fine e malgrado l'abbozzo L' MN-68 era tornato agli antichi splendori, anche se ovviamente l'ammaccatura é rimasta.
Di prove e osservazioni ne ho fatte tante , e ho confrontato questo strumento con diversi telescopi di Schema differente. Il Mak-Newton é sempre uscito a testa alta , polverizzando addirittura un C 9,25 nell' osservazione di Giove , e restando una spanna sopra ad un Rifrattore Apocromatico da 130 mm a votazione fotografica ( strumento che presentava limiti intrinsechi e un problema di collimazione cui non riuscivo a venirne a capo).
Parliamo adesso dello strumento:
-Il tubo é lungo 122 cm inclusa la ventola di aspirazione che sporge dietro lo specchio primario.
- Ha un Diametro di circa 20 cm.
-Il peso é intorno i 12-13 kg incluso gli accessori.
-Diametro utile 154 mm , per una focale di 1200 mm e un rapporto equivalente di circa f/8.
- Le ottiche , a detta del proprietario , dovrebbero essere in Sittal ( ma non trovo riscontro , per quanto ne sappia a partire dal MN 78/76 è disponibile la versione " De luxe" ) , correzione delle Ottiche superiore a Lambda 7 , e uno Strehl ratio da 0,97.
Questi dati fanno capire che si sta parlando di uno strumento di una certa importanza in termine di mole ,che richiede spazio come un giardino o Terrazzo , e una montatura adeguata in rapporto al peso /leva e che sia preferibilmente una Azimutale , dato che é risaputo che i Newton sono scomodi su equatoriale per scopi visuali.
L' ultimo punto lo lascio perdere , perche francamente non sto a credere a certe affermazioni che lasciano il tempo che trovano e che sono allo scopo di poter attrarre un aquirente nel miglior modo possibile.
Detto questo , parliamo di come si comporta lo strumento visulamente :
Lo star-test effettuato sempre ad altissimi ingrandimenti e su diverse stelle si presenta molto buono , quasi da Manuale , nessuna presenza di astigmatismo , la sferica é molto contenuta e non si avverte nello spot centrale che é di ugual dimensione sia in Intra che in Extra , ma in un leggero ispessimento dell'anello esterno in extra che presenta una lieve luce diffusa. A parte questo le immagini sono identiche e molto definite . Da Notare che la bassissima ostruzione ( pari al 18% circa) fa emergere uno spot veramente piccolo con un dischetto centrale definito e sferico in entrambe le figure. Lo Spot e attornato da una serie di 4-5 anelli abbastanza fini e di egual geomentria , molto puliti e facili da "leggere".
l' immagine a fuoco é ottima , il disco di Airy é sempre visibile anche con seeing non esaltante , quando passa la serata giusta ( Seeing 6/10 o piu ) é possibile vedere il cerchio di diffrazione adornato da 1 due anellini ben definiti , anche se piuttosto cicciotti , in rapporto a cio che puo offrire l'immagine di uno strumento senza ostruzione. Quindi anche se poca e ininfluente , l'ostruzione c'é. Lo snap test comunque parla chiaro , fuoco univoco e molto preciso , senza incertezze.
Devo esser sincero , questo strumento in ambito Deep sky non mi ha mai stupito piu di tanto . Se la gioca egregiamente con gli ammassi aperti dove sfoggia stelle finissime e variopinte, un fondo cielo neutro e scuro , senza la benche minima luce diffusa. Anche i globulari sono il suo pane , e dato il rapporto spinto é possibile far fruire agevolmente gli ingrandimenti nell' ordine dei 200x , ottenendo un ottimo compromesso risoluzione/ luminosità immagine, sempre in rapporto alla luminosità deglio ogetti e al diametro dello strumento.
Su nebulose ,e soggetti Galattici rilascia un immaggine troppo scura che penalizza la visione di tali, messo a confronto con il FCT 150 ( apocromatico 150 mm) quest' ultimo faceva emergere l' impossibile e staccava di brutto galassie che nel Mak-Newton apparivano spente e prive di secchezza.
Per la cronaca , Messier 11 , sull' Intes é una spolverata di finissimo zucchero a Velo scintillante , mentre nel Takahashi é semplicemente una spolverata di diamanti , i piu puri che esistano , tanto per rendere l'idea.
Il vero punto forte di questo telescopio , sono le stelle doppie , da me snobbate , ma che osservo di tanto in tanto dove questo strumento grazie al buon diametro e alla possibilità di far fruire scioltamente ingrandimente superiori a 300x su questi soggetti rende parecchio anche su sistemi abbastanza stretti .
Ovviamente questo APO killer da il meglio di se sui soggetti planetari , se sulla Luna viene messo alle corde da Strumenti come il C9,25 o un Dobson da 12" , per via dell' alto contrasto del soggetto dove il MN68 perde un po' in risoluzione , ma non in incisione-contrasto-nitidezza su soggetti come Giove ha veramente pochissimi rivali.
Il povero C9,25 le ha buscate di sante Ragione in tutte le serate in cui mettevo i due telescopi a confronto , una volta il seeing , una volta l' incisione e la pulizia di dettaglio. Per vedere meglio nel C 9,25 ho sempre dovuto scalare gli ingrandimenti , mentre il Giove del Mak-Newton non aveva problemi a rimanere pulito anche a 240-300 ( ortho da 6 e 4 mm) .
Su Saturno qualche piccola riserva su quello osservato nel C9,25 , dove l'immagine mostra quel qualcosa in piu , ma perde in secchezza dell' immagine. inutile dire che tra i tre strumenti (MN 68 , APO 130 e C,25 ) se si vuole fare una classifica solo per Giove la mia classifica vede il MN sul gradino piu alto , il 130 al Secondo posto e il povero fustino solo in terza posizione.
Non ho purtroppo, avuto modo di fare un confronto diretto su Giove , tra MN e Takahashi FCT 150 . Da quello che ho visto sono consapevole pero chi sia il vincitore , ma guardando la differenza di prezzo tra questi due strumenti , mi vien da dire che il termine APO Killer ci sta tutto...
Marte é un soggetto che manca ancora all' appello.
É importante dire che malgrado lo strumento abbia un diametro piccolo . essendo chiuso impiega parecchio tempo per raggiungere l'equilibrio termico , spesso un ora non é sufficiente nei casi estremi. Ho tratto parecchie volte vantaggio dall' accensione della ventola aspirante d, dove era palese il miglioramento dell'immagine . Ovviamente raggiunto il delta va' spenta.
Riguardo la meccanica , il mio esemplare non é affetto da flessioni . Ho inserito il laser e dopo averlo acceso ho constatato che la collimazione viene mantenuta , allo Zenith e all' orizzonte , Cosa che non accade su tutti gli strumenti commerciali su cui ho potuto mettere le mani. Il fuocheggiatore Moonlite si comporta egregiamente , molto preciso e abbastanza robusto e allo stesso tempo molto fluido. La collimazione avviene come nel classico Schema Newton , l'unica differenza e che non ci sono gli spider a sorreggere il secondario ma il Menisco. Fin quando si tratta di Procedere con le pusch-pull del Primario , che richiedono brugole e Caccia vite, nessun problema.
IL secondario e il su osupporto é molto risicato , una mossa sbagliata , e se non si sa come fare bisogna perderci del tempo... ps non toccate la vite centrale.
uno strumento di questa mole e leva , richiede l' utilizzo di una montatura robusta , e come dicevo meglio Azimutale, la vecchia CGEM che avevo sorreggeva l' OTA con apparente disinvoltura , é pero onesto dire che da quando sono passato ala CGX sempre di casa Celestron , il Mak-Newton é passato da una sedia ad un una poltrona confortevole.
Oggi visto il brutto tempo e l'astinenza di osservazioni , ho portato a lucido lo strumento ( giusto una spolverata ) e controllato l'allineamento asse ottico , che come al solito non si é spostato di una virgola .
A seguire alcune immagini dello strumento , e dei vari Tools di collimazione che danno tutti un unico risultato , ovviamente la parola sempre allo star-test.;)
31822318233182431825
31830
Il telescopio é stato aquistato da me alla fine del 2015 , nel mercato dell'usato , proveniente dalla Francia comprendeva :
-OTA ( ovviamente ) inclusi gli anelli che permettono di ruotare il tubo ( comodi , ma non efficenti al 100%) e la barra con passo Vixen soltanto;
-Fuocheggiatore Moonlite , senza demoltiplica ( quindi una versione datata) ;
-Fuocheggiatore originale , con il sistema a tre raccordi differenti per l'estrazione del fuoco ;
-Il suo cercatore originale, pessimo e affetto da " bananismo stellare" ;
Lo strumento spedito tramite Corriere , purtroppo non é arrivato integro (Anche per colpa dell' imballo non fatto ad opera) il fuocheggiatore originale , lasciato cosi a caso dentro l'imballo insieme a tutto , ha compresso una zona creando un bel bozzo nel tubo pochi centimentri sotto la ghiera che fissa il menisco al tubo. Oltretutto andando a urtare contro il fuocheggiatore Moonlite( che era montanto sprovvedutamente) , lo ha dissassato e quindi anche allentato , tanto che quando ho toccato con mano questo ruoteva e bazzicava , se pur ancora ancorato alla base , a piede libero.
Questa Cosa mi capito anche con il C 9,25 , sempre preso usato , e spero che non ci sia un 2 senza 3. A proposito ,é meglio quando si spedisce uno strumento di una certa mole , smontare sempre il fuocheggiatore , avvolgerlo con materiali protettivi e cercare di mantenerlo fisso all'interno dell' imballo , evitando cosi che se ne vada a zonzo all'interno evitando brutte sorprese per l'aquirente.
Ricordo che fu una grande delusione , il primo telescopio usato , ma non mi persi d'animo e mi misi subito a cercare un modo per rimettere tutto in Sesto. Ricordo che ci misi settimane , e non vi sto ad annoiare su come ho fatto , ma alla fine e malgrado l'abbozzo L' MN-68 era tornato agli antichi splendori, anche se ovviamente l'ammaccatura é rimasta.
Di prove e osservazioni ne ho fatte tante , e ho confrontato questo strumento con diversi telescopi di Schema differente. Il Mak-Newton é sempre uscito a testa alta , polverizzando addirittura un C 9,25 nell' osservazione di Giove , e restando una spanna sopra ad un Rifrattore Apocromatico da 130 mm a votazione fotografica ( strumento che presentava limiti intrinsechi e un problema di collimazione cui non riuscivo a venirne a capo).
Parliamo adesso dello strumento:
-Il tubo é lungo 122 cm inclusa la ventola di aspirazione che sporge dietro lo specchio primario.
- Ha un Diametro di circa 20 cm.
-Il peso é intorno i 12-13 kg incluso gli accessori.
-Diametro utile 154 mm , per una focale di 1200 mm e un rapporto equivalente di circa f/8.
- Le ottiche , a detta del proprietario , dovrebbero essere in Sittal ( ma non trovo riscontro , per quanto ne sappia a partire dal MN 78/76 è disponibile la versione " De luxe" ) , correzione delle Ottiche superiore a Lambda 7 , e uno Strehl ratio da 0,97.
Questi dati fanno capire che si sta parlando di uno strumento di una certa importanza in termine di mole ,che richiede spazio come un giardino o Terrazzo , e una montatura adeguata in rapporto al peso /leva e che sia preferibilmente una Azimutale , dato che é risaputo che i Newton sono scomodi su equatoriale per scopi visuali.
L' ultimo punto lo lascio perdere , perche francamente non sto a credere a certe affermazioni che lasciano il tempo che trovano e che sono allo scopo di poter attrarre un aquirente nel miglior modo possibile.
Detto questo , parliamo di come si comporta lo strumento visulamente :
Lo star-test effettuato sempre ad altissimi ingrandimenti e su diverse stelle si presenta molto buono , quasi da Manuale , nessuna presenza di astigmatismo , la sferica é molto contenuta e non si avverte nello spot centrale che é di ugual dimensione sia in Intra che in Extra , ma in un leggero ispessimento dell'anello esterno in extra che presenta una lieve luce diffusa. A parte questo le immagini sono identiche e molto definite . Da Notare che la bassissima ostruzione ( pari al 18% circa) fa emergere uno spot veramente piccolo con un dischetto centrale definito e sferico in entrambe le figure. Lo Spot e attornato da una serie di 4-5 anelli abbastanza fini e di egual geomentria , molto puliti e facili da "leggere".
l' immagine a fuoco é ottima , il disco di Airy é sempre visibile anche con seeing non esaltante , quando passa la serata giusta ( Seeing 6/10 o piu ) é possibile vedere il cerchio di diffrazione adornato da 1 due anellini ben definiti , anche se piuttosto cicciotti , in rapporto a cio che puo offrire l'immagine di uno strumento senza ostruzione. Quindi anche se poca e ininfluente , l'ostruzione c'é. Lo snap test comunque parla chiaro , fuoco univoco e molto preciso , senza incertezze.
Devo esser sincero , questo strumento in ambito Deep sky non mi ha mai stupito piu di tanto . Se la gioca egregiamente con gli ammassi aperti dove sfoggia stelle finissime e variopinte, un fondo cielo neutro e scuro , senza la benche minima luce diffusa. Anche i globulari sono il suo pane , e dato il rapporto spinto é possibile far fruire agevolmente gli ingrandimenti nell' ordine dei 200x , ottenendo un ottimo compromesso risoluzione/ luminosità immagine, sempre in rapporto alla luminosità deglio ogetti e al diametro dello strumento.
Su nebulose ,e soggetti Galattici rilascia un immaggine troppo scura che penalizza la visione di tali, messo a confronto con il FCT 150 ( apocromatico 150 mm) quest' ultimo faceva emergere l' impossibile e staccava di brutto galassie che nel Mak-Newton apparivano spente e prive di secchezza.
Per la cronaca , Messier 11 , sull' Intes é una spolverata di finissimo zucchero a Velo scintillante , mentre nel Takahashi é semplicemente una spolverata di diamanti , i piu puri che esistano , tanto per rendere l'idea.
Il vero punto forte di questo telescopio , sono le stelle doppie , da me snobbate , ma che osservo di tanto in tanto dove questo strumento grazie al buon diametro e alla possibilità di far fruire scioltamente ingrandimente superiori a 300x su questi soggetti rende parecchio anche su sistemi abbastanza stretti .
Ovviamente questo APO killer da il meglio di se sui soggetti planetari , se sulla Luna viene messo alle corde da Strumenti come il C9,25 o un Dobson da 12" , per via dell' alto contrasto del soggetto dove il MN68 perde un po' in risoluzione , ma non in incisione-contrasto-nitidezza su soggetti come Giove ha veramente pochissimi rivali.
Il povero C9,25 le ha buscate di sante Ragione in tutte le serate in cui mettevo i due telescopi a confronto , una volta il seeing , una volta l' incisione e la pulizia di dettaglio. Per vedere meglio nel C 9,25 ho sempre dovuto scalare gli ingrandimenti , mentre il Giove del Mak-Newton non aveva problemi a rimanere pulito anche a 240-300 ( ortho da 6 e 4 mm) .
Su Saturno qualche piccola riserva su quello osservato nel C9,25 , dove l'immagine mostra quel qualcosa in piu , ma perde in secchezza dell' immagine. inutile dire che tra i tre strumenti (MN 68 , APO 130 e C,25 ) se si vuole fare una classifica solo per Giove la mia classifica vede il MN sul gradino piu alto , il 130 al Secondo posto e il povero fustino solo in terza posizione.
Non ho purtroppo, avuto modo di fare un confronto diretto su Giove , tra MN e Takahashi FCT 150 . Da quello che ho visto sono consapevole pero chi sia il vincitore , ma guardando la differenza di prezzo tra questi due strumenti , mi vien da dire che il termine APO Killer ci sta tutto...
Marte é un soggetto che manca ancora all' appello.
É importante dire che malgrado lo strumento abbia un diametro piccolo . essendo chiuso impiega parecchio tempo per raggiungere l'equilibrio termico , spesso un ora non é sufficiente nei casi estremi. Ho tratto parecchie volte vantaggio dall' accensione della ventola aspirante d, dove era palese il miglioramento dell'immagine . Ovviamente raggiunto il delta va' spenta.
Riguardo la meccanica , il mio esemplare non é affetto da flessioni . Ho inserito il laser e dopo averlo acceso ho constatato che la collimazione viene mantenuta , allo Zenith e all' orizzonte , Cosa che non accade su tutti gli strumenti commerciali su cui ho potuto mettere le mani. Il fuocheggiatore Moonlite si comporta egregiamente , molto preciso e abbastanza robusto e allo stesso tempo molto fluido. La collimazione avviene come nel classico Schema Newton , l'unica differenza e che non ci sono gli spider a sorreggere il secondario ma il Menisco. Fin quando si tratta di Procedere con le pusch-pull del Primario , che richiedono brugole e Caccia vite, nessun problema.
IL secondario e il su osupporto é molto risicato , una mossa sbagliata , e se non si sa come fare bisogna perderci del tempo... ps non toccate la vite centrale.
uno strumento di questa mole e leva , richiede l' utilizzo di una montatura robusta , e come dicevo meglio Azimutale, la vecchia CGEM che avevo sorreggeva l' OTA con apparente disinvoltura , é pero onesto dire che da quando sono passato ala CGX sempre di casa Celestron , il Mak-Newton é passato da una sedia ad un una poltrona confortevole.
Oggi visto il brutto tempo e l'astinenza di osservazioni , ho portato a lucido lo strumento ( giusto una spolverata ) e controllato l'allineamento asse ottico , che come al solito non si é spostato di una virgola .
A seguire alcune immagini dello strumento , e dei vari Tools di collimazione che danno tutti un unico risultato , ovviamente la parola sempre allo star-test.;)
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