Cella collimabile e non..

[Muntagnin]

Avete qualche disegno per capire esattamente come queste celle sono realizzate e .. pensate?
Grazie

[iaco78]

Aspettavo impaziente che qualcuno rispondesse perche' interessava anche a me capirci un po di piu'....
Provo a citare cherubino, e' molto esperto su ogni aspetto dei rifrattori e sempre molto disponibile..se ha tempo e se ne e' in possesso di sicuro dara' qualche info...

[Fazio]

Posso solo darti solo qualche indicazione di massima avendo un rifrattore collimabile (con collimazione classica "pull/push").

Una cella collimabile di un doppietto è composta dalla cella vera e propria che contiene il Crown ed il Flint tra loro solidali (ma esistono eccezioni, vedi dopo...) e da una controcella solidale con il tubo del telescopio.
Cella e controcella, mediante 3 coppie di viti "pull/push" poste a 120 gradi, possono essere tra loro finemente regolate, inclinandole, in modo tale che l'asse ottico del doppietto sia perfettamente corrispondente all'asse geometrico del telescopio.

Esistono poi celle dove è possibile una sorta di "collimazione" tra Crown e Flint agendo lateralmente su una delle 2 lenti in modo di centrarli tra loro facendole traslare.

Di schemi non ne ho trovati ma è interessante questo link (http://www.giuseppebongiorni.it/astronomia/autocostruzione/cella_ziel.htm) dove si vede come il possessore di un doppietto non collimabile, abbia modificato una cella rendendola collimabile.

[Angelo_C]

Io ho reso collimabile il mio apetto da 80 mm, facendomi tornire una controcella (quella che vedi color alluminio prima dell'anodizzazione) che va appunto a porsi tra la battuta del tubo e la cella obiettivo, lo schema dimensionale in CAD non so se lo ho ancora (forse disperso in qualche disco di backup), ma mi sono rimaste le immagini 3D e le foto dei lavori, spero bastino per chiarirti la faccenda.

31189 31190 31191 31192 31193

NOTA:
La mia controcella poiché deve essere "annegata" nel paraluce è svasata, quindi le viti di collimazione non si presentano frontalmente come nelle celle già nate collimabili, è un compromesso a cui ho dovuto sottostare, poiché il mio strumento non era nato collimabile.

[Fazio]

Io ho reso collimabile il mio apetto da 80 mm...

Ciao Angelo,
dalle foto e dalla spiegazione (... controcella svasata...) non riesco a capire come fai ad accedere alle teste delle viti di collimazione: Sembrano completamente coperte dalla cella che ospita il doppietto.

[Angelo_C]

Le viti le regolo lateralmente con un piccola chiave inglese (e una fatta a posta per le viti di regolazione, che noterai sono a "taglio"), per raggiungerle svito la ghiera anteriore che fa da fine-corsa del paraluce, cosi da poterlo arretrare e scoprire le viti, come si vede nella terza immagine del post precedente.

La cosa è un po macchinosa (come ho detto lo strumento non è nato per essere "liberamente" collimabile), ma praticamente (salvo infortuni) basta farlo una volta sola.
E' una modifica che ho dovuto fare dopo che lo strumento si è fatto una bella rotolata giu per una scarpata (per fortuna con fianchi erbosi), la cella era andata completamente "fuori" e invece di rispedirlo da Offinica Stellare (ex Astrotech) per farlo mettere a posto, ho preferito una soluzione definitiva che possa fare personalmente.

[Muntagnin]

Le viti le regolo lateralmente ........................................ per farlo mettere a posto, ho preferito una soluzione definitiva che possa fare personalmente.

Grazie .. hai risolto perfettamente i miei dubbi.

[Fazio]

... lo strumento si è fatto una bella rotolata giu per una scarpata...
Agghiacciante! :shock:


... ho preferito una soluzione definitiva...
Come tuo solito, molto ben fatto!

[Muntagnin]

Aspettavo impaziente che qualcuno rispondesse .................

Scovato questo schema ... ora è tutto chiaro.

31212

[Fazio]

Scovato questo schema ... ora è tutto chiaro.


Fossi in te non prenderei per "oro colato" la schema by Dick Parker...:hm:

[iaco78]

grazie...:)

[Muntagnin]

concordo ... ma è sempre interessante fare un giro di orizzonte per vedere cosa si trova in giro