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Visualizza Versione Completa : Alla ricerca della Giacobini Zinner e di M57



fjelltronen
29-08-2018, 11:40
Una serata un po' atipica. Preso dal poco tempo e dalla concitazione ho fatto tutto il contrario di quello che si dovrebbe fare per osservare il cielo (o forse no?)

EQUIPAGGIAMENTO:
- Dobson 8" con secondario scollimato
- OCULARI: Bresser 25mm 70° (2"), Explore Scientific 10mm 70° (1,25"), Meade Super Plossl 9mm (1,25"), Baader Q-Barlow 1.3x/2,25x
- Maglietta nera calata sugli occhi per evitare luci vaganti
- Sedia di legno sbilenca
- Tanta voglia di osservare il cielo

Tiro fuori il dobson alle 20 circa dopo aver provato a collimarlo. Due anni fa svitai quasi completamente il secondario, non sono mai più riuscito a rimetterlo in posizione. Sono vicino ad una buona collimazione ma il riflesso del primario resta sempre ovale. Non ce la farò mai, spero di riuscire prima o poi a mettermi in contatto con il gruppo astrofili della zona nella speranza che mi diano una mano.

Questa premessa è necessaria per capire quanto sia violenta la mia brama di vedere il cielo. Ho un buon telescopio e un'apertura decente e non posso sfruttarlo come si deve. Le condizioni del telescopio e la luna, ben alta nel cielo ed ancora quasi piena non mi hanno frenato. Dopo 3 giorni di pioggia era la prima serata buona. Cielo trasparentissimo, dal centro del mio paese vedevo abbastanza distintamente la via lattea. Seeing probabilmente pessimo.

PARTE 1: 21P/GIACOBINI ZINNER
Preso dalla foga ho inserito la bomba a mano (chiamo così il 25mm da 2") e ho iniziato a spazzolare a caso nel cielo. Il red dot non mi è di alcun aiuto e al momento non ho ancora un buon cercatore ottico (In attesa di prendermi il 70/500 per emulare carlodob300), uso il 25mm come oculare cercatore.

Individuo Capella, salgo un po' su nel punto in cui dovrei vedere la cometa. Nulla. Siamo a 48x, forse troppo pochi. Qui sorge un problema perchè non ho un oculare intermedio. Devo passare ai 10mm saltando da 48 a 120x

Inizia il calvario. Con il 10mm inizio un faticosissimo star-hopping partendo da Capella. Il fondo cielo chiaro e le condizioni del telescopio non facilitano ma le stelle sono puntiformi, quindi cerco di trovare dei gruppi di stelle posizionati in modo riconoscibile, mi invento degli asterismi farlocchi che controllo ogni volta su sky safari plus (rigorosamente in night mode) da cui ho ricavato i nomi delle stelle che trovavo. Salgo fino ad HR 1668, mi muovo sempre in alto fino a trovare una specie di croce sbilenca al cui centro c'è HD 32538. Salgo ancora fino a trovare una specie di C rovesciata con la curva alta della C che termina con 9 Aurigae.

Poi il dramma. Una folata di vento fortissima ha fatto tremare un po' il dobson. Anzichè aspettare che smettesse l'ho bloccato con le mani con un po' troppa forza e si è spostato. Quindi ho dovuto ricominciare da capo. Riprendiamo lo star-hopping.

Ormai ci avevo preso la mano e ritorno facilmente a 9 Aurigae. Da lì sempre guidato da sky safari 5 plus riesco a farmi strada verso 7 Camelopardalis e da lì verso un trio di stelle in linea retta che scopro essere HD 29331, 2 Camelopardalis e 3 Camelopardalis. A quel punto sky safari mi dice che sono sul punto giusto quindi inizio a guardarmi intorno.

Col 10mm rischio di spostarmi troppo quindi rimetto il 25mm per studiare il circondario. Finalmente è lì, la (intra)vedo al centro di un triangolo scaleno formato da HD29331, HD232987 e HD29341. E' una piccola zona lievemente più chiara del fondo del cielo. Ho visto abbastanza "batuffoli di cotone" con il binocolo da capire che avevo fatto centro. Rimetto il 10mm per avvicinarmi un po' di più ma un'altra folata di vento mi sposta la maglietta che avevo in testa e la luce di un lampione mi acceca facendomi perdere l'adattamento al buio accumulato in quell'ora di star-hopping forsennato.

A quel punto mi incavolo e a costo di rimanere fermo lì tutta la sera rimetto l'occhio all'oculare e ci guardo fisso per quella che sembra un'eternità. Col passare dei minuti ha iniziato a comparire qualche fioca stellina in più e anche quel batuffolo di cotone ha iniziato a mostrare qualche caratteristica. A tratti mi sembrava di riuscire ad intravedere in visione distolta un puntino luminoso all'interno di quell'alone che, sempre in visione distolta, era grigiastro, ma vedendolo direttamente sembrava avere un vago colore azzurro. Ovviamente era tutto appena percettibile per le condizioni spiegate sopra, compreso l'alone azzurro che magari mi sono immaginato io.

Sono rimasto circa 40 minuti con l'occhio incollato all'oculare, ma con la mia mente saltellavo per il terrazzo dalla gioia e dalla soddisfazione.
E' incredibile come una piccola roccia sfuocata e batuffolosa possa ripagare a tal punto fatica, sudore e frustrazione.

PARTE 2: Un facile viaggio verso M57
Ormai era mezzanotte e mezzo, sveglia dopo 6 ore. Decido di tentare con M57. Mai vista in nessun telescopio mai tentato con il mio (dati i problemi di questo tele in due anni lo avrò usato meno di 10 volte).

In realtà ero partito con l'intenzione di trovare la PK64 + 5.1, la Campbell Hydrogen Star, ma mi sono reso conto di non avere degli oculari di qualità adeguata. Volevo comunque una planetaria prima di andare a dormire e avevo sempre sentito parlare della Nebulosa Anello come obiettivo facile.

Non credevo lo fosse così tanto. Riesco a vederla chiaramente e distintamente con il 25mm. E' piccolissima ma inconfondibile. Sono rimasto a bocca aperta perchè non me lo aspettavo proprio, non con un 25mm da un telescopio scollimato.
La nebulosa non è mai andata a fuoco nonostante le stelline puntiformi che c'erano intorno, ma si distingueva chiaramente un anello chiaro con fondo scuro al centro. Con il 10mm diventava tutto più evidente la nebulosa era chiaramente più grande ma restava sfuocata. Sembrava uno di quelli anelli di fumo che qualche fumatore riesce a fare con la bocca.

Al che mi sono chiesto cosa potrei vedere se il telescopio venisse collimato a dovere anche con degli oculari non eccelsi come quelli che ho.


BONUS: Separare Polaris
Prima di impacchettare tutto lancio il telescopio verso la stella polare, così senza motivo. Vedo una piccola stellina a pochissima distanza e mi viene in mente che in realtà è un sistema triplo. Un rapido consulto online mi svela che le mie ambizioni forse sono troppo elevate e che potrei aver visto semplicemente Polaris A in compagnia di SAO 305.

CONCLUSIONE
Smonto tutto e rientro a casa. Mi rendo conto che dal punto di vista tecnico sia stata una serata disastrosa con la luna, il telescopio scollimato, la rocker box leggermente disassata, i lampioni che cercavano di picchiare selvaggiamente le mie pupille. Ma sono riuscito a portare a casa il bottino e mi sento soddisfatto ed appagato. Non vedo l'ora di sistemare il telescopio e di spremerlo fino a raggiungere i suoi limiti.

Scusate la prolissità. Grazie allo staff che ci da la possibilità di condividere le nostre serate osservative e la nostra passione e a chiunque si degni di leggere anche un solo rigo di quello che ho scritto.
Marco

vpardi
29-08-2018, 15:05
Bel report, con la Luna in cielo però ci si limita tantissimo, ma alcune planetarie sono sempre facili da osservare. Meglio ancora con qualche filtro che ne esalta il contrasto e i dettagli

etruscastro
29-08-2018, 15:07
ottimo Marco, quindi la Luna non ti ha infastidito nella sua osservazione?

Angelo_C
29-08-2018, 15:19
Bel report complimenti.
Nelle ultime settimane, ogni volta che riuscivo a compiere un'osservazione planetaria (ogni serata con meteo decente) avevo sempre pronto anche il 30x80 per cercare di beccare la cometa, ma nonostante la luminosità relativamente alta, non sono mai riuscito a beccarla dal fetentissimo cielo milanese.

fjelltronen
29-08-2018, 15:28
Sicuramente senza Luna avrei guadagnato qualcosina in più se avessi avuto il telescopio collimato a dovere. Insisterò ogni giorno che il cielo sarà libero tanto ormai la Luna andrà via via diminuendo la sua invasività. Il picco di luminosità della cometa dovrebbe essere intorno al 3-4 settembre, pochi giorni prima della Luna Nuova.