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Visualizza Versione Completa : 1,5esimo telescopio



francler
15-08-2018, 11:22
Salve a tutti.

Mi sono appena iscritto a questo forum, e vorrei iniziare con la classica domanda: che telescopio mi prendo?

Premetto che sono già in possesso di un terribile 114mm riflettore, che mi ha fatto capire cosa un telescopio debba avere. Inoltre, data la grande mole di domande, la mia richiesta potrebbe anche diventare "che telescopi mi prendo?".

Strutturerei il post come segue:

1) Cosa voglio fare.

2) Quale montatura (con annessa discussione su elettronica).

3) Quale tubo ottico.

4) Optional.


1) Come scritto nel post di presentazione, vorrei fare prevalentemente due cose:
1a) osservazione puramente visuale. So - più o meno - cosa aspettarmi del sistema solare e dalla luna, ma cosa posso darmi le più grandi aperture sul deep sky? Riuscirò mai a vedere, anche vagamente, i colori della nebulosa di Orione (diametro e location permettendo)? Oppure solo delle vaghe ombre luminescenti, come nel mio 114mm? Vorrei sentire le vostre esperienze in merito. Domanda extra: per quanto riguarda i pianeti, cosa incrementa il numero di dettagli e gli ingrandimenti? Esempio (esagerato), se voglio vedere le strutture turbolente della Grande Macchia Rossa di Giove, sarà mai possibile?
1b) osservazione pesantemente tecnica. Partiamo dall'hardware: quanto sono diffuse le strumentazioni più "tecniche" come interferometri o spettrometri tra gli astrofili? Ne avete mai sentito parlare in giro? Sono oggetti che conosco, ma non sono sicuro che esistano già adattabili a un portaoculari, o se devo costruirmi da solo degli adattatori. Inoltre, vorrei condurre personalmente delle analisi di immagine sui dati acquisiti, per questo necessiterei di immagini più "verosimili" possibili, e meno soggette possibile ad aberrazioni ottiche, e anche molto dettagliate. Inoltre, domanda di curiosità personale (astrofotografia): è possibile/ esistono strumenti che ti permettono di "spalmare" un'esposizione su più notti? Perché potrebbe servirmi per alcune cose.

2) Ho bisogno della massima stabilità possibile. Sono abituato al mio 114mm che traballa tutto, e balla pure quando appoggio l'occhio all'oculare. La mia è un'esperienza traumatica. Inoltre, avrei delle domande più specifiche: siccome mi piace puntare gli oggetti manualmente, un astrofilo di esperienza media, quanta precisione ha nel puntamento manuale (manuale = usare SOLO le ghiere di AR e DEC, e un cannocchiale polare per allineare)? Qual è il limite di ingrandimenti oltre il quale è necessario avere un sistema di puntamento automatico, e l'essere umano fallisce?
Le montature a puntamento automatico permettono anche di puntare manualmente? Qual è la tolleranza ai "colpi" esterni rispetto ai traballamenti? Cioè, sono io che penso sia assurdo che il mio 114mm traballi ogni volta che mi appoggio all'oculare (a volte fino a far andare fuori campo l'oggetto, se mi appoggio troppo velocemente) oppure è normale anche per un telescopio power?

3) Brancolo nel buio.

4) Riguardo alla domanda 1b, cosa mi consigliate? Chiedo più che altro per hardware (oculari, CCD, etc...) e software di digitalizzazione/acquisizione. Una volta che ho un'immagine digitalizzata mi diverto io.

Ultima osservazione: trattasi di strumentazione che ho intenzione di accumulare negli anni. Non ho intenzione di prendere subito il telescopio, ma comunque avrei bisogno di una base da cui partire. Budget parecchio variabile, appunto anche a seconda di quando acquisterei. Se entro un anno non oltre 1k - 1.5k. Se già aumento di un altro anno posso arrivare anche a 2-3k per la strumentazione iniziale. Valuterei anche una cosa sequenziale e stratificata, del tipo: prima prendo una montatura come si deve, con un tubo ottico discreto (per imparare a muovermi con dei dati astronomici raw, per iniziare, perché sono dati che non ho mai analizzato), e poi upgradare il tubo ottico, etc... Per questo il budget è molto variabile. Potrei metterci 1.5k di montatura subito e 250-300€ di tubo ottico. Insomma, vorrei buttar giù una strategia. Cosa ne pensate a riguardo?

In generale, vorrei sentire le vostre esperienze dirette sul campo, così da farmi un'idea di cosa mi posso aspettare. Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi risposta o consiglio.

Davide_C
15-08-2018, 12:34
Provo a dare il mio piccolo contributo sperando possa essere corretto (nel caso mi smentiranno i più esperti). Per la visualizzazione non me ne intendo molto ma credo che un riflettore anche con 20 cm di diametro non sia possibile vedere i colori delle nebulose. Per per quanto riguarda l'astrofotografia, per rispondere alla tua domanda è possibile acquisire immagini dello stesso oggetto per più notti di seguito. I software che mi hanno consigliato sono PHD2 Guiding, APT (Astrophotography Tool) e PixInsight. Per l'astrofotografia la cosa più importante è la montatura equatoriale motorizzata per cui direi che ti conviene investire il grosso in quella, io personalmente ho preso sotto suggerimento la EQ6-R in combinazione con un rifrattore, ma io ero interessato unicamente alla fotografia, nel tuo caso credo che ti convenga prendere un newtoniano in modo da poter fare anche visualizzazione. Per quanto riguarda il puntamento automatico nulla ti vieta di puntare manualmente quando fai osservazione se vuoi farlo ma per l'astrofotografia è necessario avere un inseguimento al limite della perfezione cosa che non puoi fare in manuale.

In breve per fare astrofotografia ti serve:

Telescopio principale
Telescopio guida
Camera principale (CMOS, CCD o una Reflex modificata)
Camera guida
Montatura
Portatile

Mulder
15-08-2018, 13:05
Per la domanda 1a, spero che questo articolo possa esserti di aiuto:

https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2705-I-Colori-Nelle-Osservazioni-Deep-Sky-(si-possono-vedere-)

francler
15-08-2018, 14:00
Per la domanda 1a, spero che questo articolo possa esserti di aiuto:

https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2705-I-Colori-Nelle-Osservazioni-Deep-Sky-(si-possono-vedere-)

Grazie, post molto chiaro e completo. Ora è tutto un po' meno nebbioso!

Angeloma
15-08-2018, 14:46
ma credo che un riflettore anche con 20 cm di diametro non sia possibile vedere i colori delle nebulose
Ma neanche fosse da 20 metri!


Le montature a puntamento automatico permettono anche di puntare manualmente?
Ho usato una montatura manuale per una trentacinquina d'anni; attualmente uso un Dobson (rigorosamente manuale) due cavalletti video e due montature altazimutali goto. Meglio le montature elettroniche: si guadagna un bel po' di tempo, tempo che è meglio dedicare all'osservazione piuttosto che alla ricerca (non ho la vocazione del segugio).

Montatura bella solida: 1500 Euro? È grossomodo il prezzo di una robusta montatura economica con buona portata, classe eq6.

frignanoit
15-08-2018, 15:32
Qui c'è molte delle tue aspirazioni, ti aggiungi un rifrattorino guida al posto del cercatore e poi gli accessori che servono, resta un Newtoniano 200/1000 f5 o 200/800 f4 su EQ6 se vuoi mantenere anche un range di livello sul visuale...
https://www.astroshop.it/telescopi/celestron-telescopio-schmidt-cassegrain-sc-203-2032-edgehd-800-avx-goto/p,33055

francler
15-08-2018, 15:48
Grazie a tutti per le risposte. Però, ho un dubbio, sia sulla EQ6 che sulla Celestron AVX GoTo non vedo le ghiere di AR/DEC. Se volessi puntare gli oggetti manualmente come dovrei fare?

(Forse non ho scritto nel post che mi piace ogni tanto provare la soddisfazione di puntare un oggetto manualmente con solo le due coordinate celesti)

Angeloma
15-08-2018, 16:12
Se volessi puntare gli oggetti manualmente come dovrei fare?
Ma le hai mai usate, le ghiere graduate?
Hanno un senso e un'utilità quelle dei vecchi telescopi professionali, strumenti da osservatorio.
Chissà se, usando le ghiere degli strumenti amatoriali, sia possibile puntare qualcosa prima che giunga l'alba...:hm:

Se si vuole procedere alla ricerca manuale, si può usare la tecnica dello "star hopping", oppure l'accoppiata RACI con Telrad.

frignanoit
15-08-2018, 16:23
Qui puoi farti un idea dei vari setup sulle montature i cerchi graduati ci sono anche...
http://www.staroptics.it/astronomia/Skywatcher/skywatcher_eq6.htm

francler
15-08-2018, 16:31
Ma le hai mai usate, le ghiere graduate?


Certo, sul mio amazing 114mm reflector. Però, avendo una montatura che sta insieme per miracolo, più instabile del meteo in questi giorni, sono sempre riuscito a usarle per "portarmi nei paraggi", ma non sono mai riuscito a puntare un oggetto posizionandolo al centro del campo. Ho sempre dovuto correggere col cercatore.

Ho chiesto delle ghiere fondamentalmente perché "mi piace il vintage", soprattutto per quanto riguarda la cara vecchia ingegneria meccanica electronic-free. Gli strumenti graduati e manuali esercitano un loro fascino, e mi piacerebbe essere in grado di usarli.

Siccome nelle montature dagli 1k in su non ho mai visto ghiere, nella mia domanda iniziale avrei dovuto anche scrivere: "ma sta roba si usa o è obsoleta?".

frignanoit
15-08-2018, 16:40
Il problema è proprio l'elettronica, il telescopio ormai è diventato una macchina da guerra tecnologica e come tante altre cose come il telefono che tutto farebbe tranne che telefonare, anche il telescopio tutto fa tranne farti vedere le stelle, con il sistema GoTo chi è che si sbatte sui cerchi graduati e studiarsi le coordinate, molti fanno già fatica a imparare a fare un allineamento polare e calibrare su due o tre stelle per far funzionare il GoTo, figuriamoci le ghiere...

francler
15-08-2018, 17:23
[out of topic alert]

Concordo con te, ma il progredire della tecnologia è inevitabile. Io sono dell'idea che le cose vanno fatte "alla vecchia maniera", oppure che vengano fatte con lo stato dell'arte tecnologico disponibile. Anzi, io stesso vorrei poter contribuire ad aumentare il carico tecnologico nell'ambito dell'astronomia amatoriale. Con la potenza di calcolo attuale è possibile usare strumenti impensabili già nel 2005. Per citare un esempio, sarebbe possibile, con un normale PC, usare tecniche di riconoscimento automatico di pattern su ogni tipo di corpo celeste, in modo molto simile alle modalità di ricerca di esopianeti (e.g., telescopio spaziale Kepler) fatte dalle grandi agenzie spaziali.

frignanoit
15-08-2018, 17:29
Certo, abbiamo già una sezione dedicata a chi si diletta nella spettroscopia, un altra era dedicata alla misurazione di luce delle stelle variabili, tutto si può e non dico che sia un danno, ma più calcoliamo al computer e più mancheranno le ghiere come i classici disegnini di osservazione...

Angeloma
15-08-2018, 18:04
sono sempre riuscito a usarle per "portarmi nei paraggi"
Ti faccio i miei complimenti per la maestria! Non è facile, soprattutto perché sono di piccolo diametro e per questo imprecisi. Il tutto condito dalla difficoltà di eseguire un allineamento polare preciso.

cherubino
15-08-2018, 18:59
Per quello che vuoi fare direi di cominciare a ipotizzare di dover spendere tra i 10 e i 15 mila euro grossomodo. Se questo rappresenta un impegno accettabile allora si può organizzare varie risposte e consigli.
Generalmente però, indipendentemente dalla spesa, è meglio giungere per gradi ai traguardi posti più che altro perché, strada facendo, molti di questi cambiano.

Paolo

Gimo85
15-08-2018, 19:34
In risposta alla domanda 2)
Confermo che le ghiere graduate delle montature equatoriali, anche se sottodimensionate, sono perfettamente utilizzabili, con un corretto stazionamento polare e un oculare a basso ingrandimento, magari a grande campo è abbastanza semplice portarsi in corrispondenza degli oggetti cercati. Da lì, sfruttando ingrandimenti successivi è necessaria una mappa.
Io le uso abitualmente sotto il cielo cittadino, dove non ho spazi aperti e non ci sono altri riferimenti se non le stelle principali, perciò è impossibile individuare anche solo le costellazioni.

Angeloma
15-08-2018, 22:15
Confermo che le ghiere graduate delle montature equatoriali, anche se sottodimensionate, sono perfettamente utilizzabili
I miei complimenti anche a te! :)
A riprova del fatto che ognuno riesce bene in cose che gli altri non riescono a fare...
Io sono assolutamente incapace di suonare un qualsiasi strumento e Mozart suonava al contrario una composizione dopo averla ascoltata una sola volta! :hm:

francler
16-08-2018, 09:40
Scusate il volo pindarico, torno un attimo a una domanda che ho fatto all'inizio: quindi per il visuale puro (pianeti e cielo profondo in egual misura), consigliate un newton sui 200-250mm? Come mai?

etruscastro
16-08-2018, 10:19
perché gli specchi costano relativamente poco da produrre, quindi più grosso il telescopio più luce entra, e più luce entra e meglio si vedono gli oggetti "luminosi" e percepisci quelli effimeri che altrimenti non vedresti nei telescopi più piccoli.

francler
16-08-2018, 14:19
Ok, altra domanda: come mai allora non si usano soltanto newton per tutto (astrofotografia, deep sky, sistema solare, etc...)?

Le aberrazioni ottiche cui sono soggetti non sono percepibili dall'occhio umano?

Gimo85
16-08-2018, 14:49
Certo che sono visibili le aberrazioni ottiche, lo schema newton è affetto da coma, è invece esente da aberrazione cromatica, essendo uno strumento a specchi.

Il newtoniano non è uno strumento specializzato per tutti i campi, nel planetario ad esempio si predilige avere un alto rapporto focale e una bassa ostruzione per favorire il contrasto delle immagini.
Il limite dello schema di Newton è che per avere una lungezza focale di 2 metri ti serve un tubo lungo circa 2 metri; tipicamente i grossi newtoniani amatoriali sono al massimo f5 proprio per un problema di ingombri.

etruscastro
16-08-2018, 15:23
Ok, altra domanda: come mai allora non si usano soltanto newton per tutto (astrofotografia, deep sky, sistema solare, etc...)?
perché lo schema ottico newton non è la panacea di tutti i mali, se ti guardi intorno esistono decine di schemi ottici diversi e ognuno è ottimizzato per un certo tipo di fare astronomia.
se si fa visuale e si vuole diametro ci vuole un newton assumendosi i pro e i contro di questa pur semplice configurazione ottica.

francler
16-08-2018, 16:21
Non riesco a trovare spiegazioni approfondite del coma. Quando si verifica? A bassi ingrandimenti? Ad alti? O meglio, come si fa a indurla? Perché nel mio 114mm non ho mai riscontrato questo effetto (riportato da numerosi esempi in rete). Il coma "ellittico" quindi si verifica per gli oggetti ai lati del campo visivo, e si accentua di più mano a mano che sono lontani dal centro? Il telescopio è scollimato quando si verifica coma sferico al centro del campo visivo?
Quindi un telescopio con un piccolo diametro presenta meno coma?

Scusate la tempesta di domande, ma mano a mano che capisco cose sui tubi ottici, vorrei capire molto a fondo questo genere di fenomeni.

Gimo85
16-08-2018, 16:43
Il coma è un'aberrazione ottica intrinseca nello schema ottico, non dipende dagli ingrandimenti.
E' un difetto che si palesa soprattutto in fotografia, ma anche in visuale se ci fai caso, ovviamente l'ingrandimento te lo fa notare meglio. Uno strumento molto aperto (con basso rapporto focale) ne è più affetto, mentre sopra un certo rapporto (attorno a f6 sapevo io, ma non ne sono certo) diventa praticamente trascurabile.

frignanoit
16-08-2018, 16:45
Un ottima sintesi..
https://www.astroshop.it/consulenza/telescopio/conoscere-il-telescopio/aberrazioni-dell%60ottica/c,8705

francler
16-08-2018, 16:52
Ottimo. Altra mole di domande:
1) quanto è fastidiosa la coma in visuale? Sarebbe più soddisfacente se non ci fosse o chissenefrega?
2) Quanto sono "effective" i riduttori di coma su un newtoniano f/4 - 4.5 (sempre in visuale)? Vale la pena prendersene uno?
3) Ci sono altre aberrazioni ottiche cui sono soggetti i newtoniani? (Quindi non dipendenti da collimazione, termo-fluidodinamica, errori umani ecc...);
4) e invece gli oculari? Possono indurre le aberrazioni tipiche dei rifrattori? Tipo, nel newtoniano non è presente aberrazione cromatica, ma la può indurre un oculare?

Christopher
16-08-2018, 20:26
quanto è fastidiosa la coma in visuale? Sarebbe più soddisfacente se non ci fosse o chissenefrega?
Se osservi pianeti li tieni al centro, quindi non dà fastidio. Se osservi ammassi aperti particolarmente estesi potrebbe dare un po' di fastidio. Diminuendo il rapporto focale, diminuisce anche il campo corretto; e di conseguenza la coma sarà avvertibile in una zona più ampia del campo dell'oculare.


Quanto sono "effective" i riduttori di coma su un newtoniano f/4 - 4.5 (sempre in visuale)? Vale la pena prendersene uno?
So che si usa solo in fotografia dove la coma è parecchio fastidiosa, in visuale non penso sia una necessità primaria.


Ci sono altre aberrazioni ottiche cui sono soggetti i newtoniani?
Quelle che si notano maggiormente sono aberrazione sferica, se viene usato un primario sferico (usati soprattutto nei newton entry-level); astigmatismo see gli specchi non sono lavorati bene o mal allineati.


Tipo, nel newtoniano non è presente aberrazione cromatica, ma la può indurre un oculare?
Certo, se si tratta di oculari/barlow di scarsa qualità.

Angeloma
17-08-2018, 06:52
So che si usa solo in fotografia dove la coma è parecchio fastidiosa, in visuale non penso sia una necessità primaria
In realtà lo è, per rapporti focali sotto f5. Diciamo che è sopportabile (ma dipende dalla sensibilità individuale) fino a f4,5; comincia a essere invadente da f4 in poi.

francler
17-08-2018, 09:00
Ok, quindi come primo upgrade (solo visuale) cosa ne pensate di montatura EQ6 (o equivalente, magari con ghiere) + Newtoniano 250-300mm, f >= 4.5 + pochi oculari di buona fattura? (+ correttore di coma, se l'effetto mi è troppo fastidioso).

Se in un futuro volessi upgradare, ad esempio con un 8'' SC o fare astrofotografia, la EQ6 può andare comunque bene oppure conviene che prenda una montatura più adatta? Tendenzialmente vorrei tenere sempre la stessa. Ovvio, se il salto richiesto in termini economici è da 1500€ a 5000€ allora punto sulla EQ6 e aspetto per la prossima, ma se già con poche centinaia di euro in più ne posso prendere una nettamente superiore e che posso usare per più cose allora posso pensarci.

Domanda più generale riguardante la montatura (e anche un po' il tubo ottico): da quel che è la mia esperienza il mercato dei telescopi è un mercato di nicchia, ma le montature e i tubi ottici sono comunque prodotti industriali che a volte contengono anche molta elettronica. Quanto incide l'usura su questo tipo di strumentazioni? Quanto sono soggette a obsolescenza? Quanto durano, se tenuti in modo consono? Sono come i PC che, anche se tenuti bene, dopo 6-8 anni sono da buttare, oppure ti durano alcuni decenni come i vecchi manufatti elettronici pre-boom economico?

PS.: per il tubo ottico, cosa ne pensate di altre configurazioni per riflettori, per aumentare la lunghezza focale? Tipo un Cassegrain? Oppure mi conviene avere una bassa lunghezza focale per il visuale?

Davide_C
17-08-2018, 10:42
con 1500 euro puoi prendere l'EQ6-R che va benissimo anche per fare astrofotografia (in realtà anche l'EQ6 normale è ottima per quel range) senza doverla poi cambiare in futuro (a meno che non vuoi prendere qualcosa di professionale).

Angeloma
17-08-2018, 12:45
Il Newton su una montatura equatoriale non ce lo metterei proprio!
A parte il fatto che detesto le montature equatoriali, il Newton messo lì sopra mi fa venir voglia di frullare giù dalla Rupe Tarpea! Probabilmente, perché l'oculare non è mai dove vorresti che fosse...:colbert:

francler
17-08-2018, 14:27
In effetti già col mio 114mm a volte devo fare il contorsionista per guardare, per fortuna sono alto 1.90 e non ho troppi problemi.

Ok, altra domanda: ho visto che più o meno al prezzo di EQ6+Newton250 potrei avere un Dobson 300mm GoTo.
Come sono i Dobson in visuale? E non sono ingestibili le coordinate altazimutali? Voglio dire, trasformare le coordinate equatoriali in altazimutali non è difficile, però potrebbe diventare una noia.
Con la montatura di un Dobson ovviamente dovrei ripartire da zero nel caso in cui volessi uno strumento per analisi più strong. Ma vale davvero la pena per il 44% di luce in più?

Oppure si può usare comunque un Dobson per astrofotografia, spettroscopia, interferometria, etc...? Cioè, immagino di sì, ma perché non vengono usati per questo genere di strumenti? Il loro grande diametro induce troppe aberrazioni? Essendo concepiti per avere grandi diametri a basso costo potrebbero non essere qualitativamente buoni? La loro montatura GoTo potrebbe essere troppo approssimativa rispetto a una EQ6 o EQ6-R?

Questa cosa dei Dobson mi ha sempre creato una marea di dubbi. Sarebbe stato quasi meglio che non li avessero mai inventati. Aiuto.

Davide_C
17-08-2018, 14:37
Mi pare che i dobson siano ottimi per la visuale ma non possano essere usati per astrofotografia.

Gimo85
17-08-2018, 14:44
Il dobsoniano è stato inventato da Mr. Dobson per avere un telescopio di grande diametro, ma economico per l'uso esclusivamente amatoriale.

Le coordinate non sono un grosso problema, i sistemi di riferimento sono trasformabili l'uno nell'altro con un foglio di excel, ma anche i planetari digitali, Stellarium ad esempio, contengono entrambe le versioni delle coordinate.
Il limite del dobsoniano è la montatura altazimutale, che non è adatta per l'astrofotografia a lunga esposizione!

Per quanto riguarda le altre applicazioni che citi non ne so molto, di sicuro paperbike ti può dire quale sia lo schema ottico più adatto.

Angeloma
17-08-2018, 16:36
Il dobsoniano è stato inventato da Mr. Dobson per avere un telescopio di grande diametro, ma economico per l'uso esclusivamente amatoriale
Scusa se in parte ti correggo: l'intento di John Dobson era di mettere l'osservazione astronomica alla portata di tutti.
Quello che ha inventato, è stato il procedimento per l'autocostruzione di un telescopio riflettore: componenti reperiti per la totalità, o quasi, nelle discariche e specchi realizzati in proprio: i vetri degli oblò circolari erano il materiale ideale.
Ma l'innovazione eclatante fu la "rocker box": una base di sostegno con movimenti altazimutali, semplice da assemblare, spartana, robusta e molto stabile. Il diametro degli specchi primari dipendeva un po' da quello che si trovava in giro e un po' da quello che si era in grado di maneggiare, ma almeno agli inizi, non erano niente di paragonabile a quelli che capita di vedere oggi.

Mantenendo il concetto di base, vengono oggi prodotti strumenti di grandi dimensioni, di elevata qualità ottica e meccanica, con elettronica di alta precisione e puntamento computerizzato; con relativa tavola equatoriale diventano ottimi astrografi.
Basta pagare...:biggrin:

francler
19-08-2018, 11:32
(Forse) ultime domande.

1 - Sapreste indicarmi il titolo di un libro (anche in inglese) che tratti in maniera tecnica l'ottica dei telescopi, dal tubo ottico agli oculari (anche oculari assolutamente), descrivendo tutte le principali configurazioni ottiche? Con "maniera tecnica" intendo un qualcosa di livello superiore al divulgativo, anche con fisica e matematica, ma non a livello universitario (a quel livello non avrei tempo e non avrei testa). Sarebbe bello se il libro spiegasse anche alcune applicazioni includendo delle considerazioni sulle configurazioni ottiche e i tipi di corpi celesti osservabili.

2 - Esiste qualcosa di simile per le montature? Non so, in realtà non mi pare ci sia molto da dire in più rispetto a ciò che può insegnare l'esperienza. Secondo voi ha senso studiarsi anche le montature? Anche perché, appunto, oltre ai concetti di coordinate astronomiche e orienteering non credo ci sia altro.

etruscastro
19-08-2018, 11:50
questo sito è una sorta di bibbia: https://www.telescope-optics.net/

Angelo_C
19-08-2018, 12:17
Eccellente la risorsa online postata da etruscastro, se invece ti interessa qualcosa dal punto di vista cartaceo le bibbie (secondo me) sono due:

"Telescope optics (https://www.amazon.com/Telescope-Optics-Comprehensive-Amateur-Astronomers/dp/0943396182)" di Rutten & van Venrooij;
"Star Testing Astronomical Telescopes (https://www.amazon.com/Star-Testing-Astronomical-Telescopes-Evaluation/dp/0943396905)" di Harold Richard Suiter.

francler
26-08-2018, 19:21
Ci ho pensato in questi giorni, e penso che mi prenderò un Dobson, investendo su una solida montatura GoTo e un bel diametro, prestando attenzione alla qualità delle ottiche.
Quindi, ho scelto visuale pura su montatura equatoriale e/o astrofotografia. Sembrerà stupido, ma io mi gaso troppo a vedere anche un piccolo grumo di stelline o un bagliore verdognolo, o un Giove con un vago accenno di bande equatoriali nel mio fidato 114mm, e mi sento già soddisfatto così.

L'astrofotografia richiede una conoscenza ulteriore che io ritengo non possa apprendere ora per mancanza di tempo: al momento sono nella fase di transizione da università a lavoro più tesi, e non ho molto tempo da investire.
Inoltre, il fatto di essere ancora relativamente giovane (23 anni), senza spese da sostenere, mi permette di fare scelte azzardate con la possibilità di avere tanto tempo per correggere il tiro: il costo di un buon Dobson non è niente rispetto a una vita di lavoro che mi aspetta. Anche se scoprissi che un Dobson non facesse per me non mi peserebbe più di tanto. Insomma, sono disposto al 100% a rischiarmela.
Che ne pensate di questa scelta?

Vorrei fare ora una domanda un po' strana. Ogni tanto mi viene lo sghiribizzo di guardarmi le offerte di lavoro delle grandi aziende produttrici di strumentazioni, e vedo che ogni tanto richiedono informatici o ingegneri ottici. Non so, se volessi spararla veramente grossa e in un futuro mandare un curriculum a una qualche azienda (Italia, estero, altri pianeti, poco importa), voi avreste qualche nome di aziende nel settore telescopi fortemente orientate alla ricerca e sviluppo? (Al momento sono già felicemente occupato, ma non si sa mai!).

PS: forse questa discussione andava intitolata "consulto psicologico per un imberbe senza esperienza".