Angelo_C
09-08-2018, 13:27
Ieri sono riuscito ad osservare per circa un quarto d'ora (01:20/01:35 locali) prima che le solite velature si mettessero di mezzo, utilizzato solo il 76/1400, seeing molto peggiorato rispetto i giorni scorsi (Antoniadi III per un Ø 76 mm), con folate di vento che per alcuni attimi facevano vibrare il tele.
In ogni caso Marte regge (anzi vuole) forti ingrandimenti (relativamente al diametro) i dettagli superficiali diventano sempre piu chiari ogni giorno che passa (penso che ormai la tempesta sia in fase di progressivo calo), utilizzato proficuamente i filtri arancio e rosso (baader) anche su un diametro tanto piccolo, invece non solo inutili ma deleteri i filtri azzurro e blu (il punto di fuoco diventa molto incerto soprattutto col blu), penso a causa della "particolare" correzione colore dello strumento.
Senza filtro a 233x ben visibile la calotta polare (col filtro azzurro la si vedeva un po piu chiara, ma non vedevo una mazza del resto, quindi meglio senza), e nei momenti di calma anche la famosa "Y" piu scura della Syrtis Major e Mare Hadriacum ed Hellespontus che contornano Hellas, con filtro arancio e abbassando a 187x i contrasti aumentano decisamente e l'immagine si "calma" un pochino, ma è quando si utilizza il filtro rosso (calando a 155x per recuperare un po di luce) che i contrasti aumentano moltissimo (e l'immagine si "calma" ulteriormente), ora si riesce a scorgere (negli attimi di seeing migliore) la parte appena appena piu scura che divide le zone chiare di Hellas e Ausonia, inoltre comincia a vedersi la striscia piu scura di Sinus Sabaeus.
Poi come già detto, il seeing si calma di botto, ma si spegne anche la luce, rimango a 155x e converto dal rosso all'arancio e poi senza filtri, ma rimane una palletta scura, tolgo l'occhio dall'oculare guardo il cielo e Marte aveva la stessa luminosità di Saturno, estese velature mi hanno consigliato di sbaraccare.
Come già detto, la tempesta si stà progressivamente calmando rendendo l'atmosfera sempre piu trasparente, ad ogni osservazione i dettagli superficiali si fanno sempre piu visibili, per confronto riporto una breve osservazione fatta quattro giorni prima (05/08/2018):
...osservazione effettuata tra le 01:10 e le 01:45 (locali) seeing Antoniadi II con periodi relativamente lunghi ad I, il newton 200/1650 stabilmente a 275x (peccato non avere maggiori ingrandimenti a disposizione), oltre la calotta (che spicca con l'azzurro baader), la "Y" formata da Syrtis Major, Mare Hadriacum ed Hellespontus, tutta la parte a nord di Hellas abbastanza ben visibile, in piu ho scorto anche lo scurimento di Niliacus Lacus e Mare Acidalium poco oltre il centro del disco aiutato prima dal filtro arancio e poi con il rosso (sempre baader).
In soli quattro giorni la trasparenza atmosferica di Marte è migliorata così tanto, da farmi percepire con 76 mm ed un seeing antoniadi III dettagli comparabili (sebbene meno luminosi ovviamente) con quelli osservati con 200 mm e seeing molto migliore, meglio approfittarne considerato che il pianeta ha ancora il ragguardevole diametro di 24" (a fine mese sarà già sceso sotto i 21").
Quindi parafrasando una vecchia pubblicità «Osservate gente, osservate.»
Ps.: Dopo aver provato diversi ingrandimenti con il 76/1400 sui pianeti ho valutato che ingrandimenti inferiori a "2D" non sono utili all'osservazione (se il seeing dovesse essere tanto fetente da non poter utilizzare nemmeno 150x su un 76 "lungo", semplicemente non osservo), quindi il suo set di oculari è impostato da plössl TS 32 (oculare cercatore") e 9 mm, plössl Antares 7,5 mm e Baader GO 6 mm, tutti montati sulla Q-turret; su Marte 155, 187 e 233x sono perfetti, su Saturno e Giove solo 233x non danno "di piu" rispetto ai 187x, salvo condizioni particolari.
In ogni caso Marte regge (anzi vuole) forti ingrandimenti (relativamente al diametro) i dettagli superficiali diventano sempre piu chiari ogni giorno che passa (penso che ormai la tempesta sia in fase di progressivo calo), utilizzato proficuamente i filtri arancio e rosso (baader) anche su un diametro tanto piccolo, invece non solo inutili ma deleteri i filtri azzurro e blu (il punto di fuoco diventa molto incerto soprattutto col blu), penso a causa della "particolare" correzione colore dello strumento.
Senza filtro a 233x ben visibile la calotta polare (col filtro azzurro la si vedeva un po piu chiara, ma non vedevo una mazza del resto, quindi meglio senza), e nei momenti di calma anche la famosa "Y" piu scura della Syrtis Major e Mare Hadriacum ed Hellespontus che contornano Hellas, con filtro arancio e abbassando a 187x i contrasti aumentano decisamente e l'immagine si "calma" un pochino, ma è quando si utilizza il filtro rosso (calando a 155x per recuperare un po di luce) che i contrasti aumentano moltissimo (e l'immagine si "calma" ulteriormente), ora si riesce a scorgere (negli attimi di seeing migliore) la parte appena appena piu scura che divide le zone chiare di Hellas e Ausonia, inoltre comincia a vedersi la striscia piu scura di Sinus Sabaeus.
Poi come già detto, il seeing si calma di botto, ma si spegne anche la luce, rimango a 155x e converto dal rosso all'arancio e poi senza filtri, ma rimane una palletta scura, tolgo l'occhio dall'oculare guardo il cielo e Marte aveva la stessa luminosità di Saturno, estese velature mi hanno consigliato di sbaraccare.
Come già detto, la tempesta si stà progressivamente calmando rendendo l'atmosfera sempre piu trasparente, ad ogni osservazione i dettagli superficiali si fanno sempre piu visibili, per confronto riporto una breve osservazione fatta quattro giorni prima (05/08/2018):
...osservazione effettuata tra le 01:10 e le 01:45 (locali) seeing Antoniadi II con periodi relativamente lunghi ad I, il newton 200/1650 stabilmente a 275x (peccato non avere maggiori ingrandimenti a disposizione), oltre la calotta (che spicca con l'azzurro baader), la "Y" formata da Syrtis Major, Mare Hadriacum ed Hellespontus, tutta la parte a nord di Hellas abbastanza ben visibile, in piu ho scorto anche lo scurimento di Niliacus Lacus e Mare Acidalium poco oltre il centro del disco aiutato prima dal filtro arancio e poi con il rosso (sempre baader).
In soli quattro giorni la trasparenza atmosferica di Marte è migliorata così tanto, da farmi percepire con 76 mm ed un seeing antoniadi III dettagli comparabili (sebbene meno luminosi ovviamente) con quelli osservati con 200 mm e seeing molto migliore, meglio approfittarne considerato che il pianeta ha ancora il ragguardevole diametro di 24" (a fine mese sarà già sceso sotto i 21").
Quindi parafrasando una vecchia pubblicità «Osservate gente, osservate.»
Ps.: Dopo aver provato diversi ingrandimenti con il 76/1400 sui pianeti ho valutato che ingrandimenti inferiori a "2D" non sono utili all'osservazione (se il seeing dovesse essere tanto fetente da non poter utilizzare nemmeno 150x su un 76 "lungo", semplicemente non osservo), quindi il suo set di oculari è impostato da plössl TS 32 (oculare cercatore") e 9 mm, plössl Antares 7,5 mm e Baader GO 6 mm, tutti montati sulla Q-turret; su Marte 155, 187 e 233x sono perfetti, su Saturno e Giove solo 233x non danno "di piu" rispetto ai 187x, salvo condizioni particolari.