Andrea Castagna
15-07-2018, 17:09
Ciao a tutti, mi chiamo Andrea, ho 29 anni e vivo a Torino.
Avendo troppo tempo libero a causa di un occupazione instabile e poco soddisfacente ho coltivato vari hobby a colmare i vari vuoti della mia esistenza; suono l'Ukulele, mi piace guardare e leggere film/libri horror e nella notte osservo le stelle.
Dato che delle prime due probabilmente poco vi importa, ecco un breve memorandum della mia travagliata storia con i miei strumenti.
Ho iniziato ad osservare il cielo con un Celestron 10x50, un binocolo gommoso cinese che tuttavia mi ha dato parecchie soddisfazioni pur presentando una scollimazione leggera ma fastidiosa, ricordo però tutt'ora la meraviglia dell'esplosione del doppio ammasso di Perseo e l'estasi dei grandi campi stellari nel Sagittario.
Il mio primo vero e proprio telescopio è stato un Travelscope 70/400, la sua natura di telescopio portatile mi ha permesso di portarlo con me in vacanza in modo agile e comodo...purtroppo mi son reso conto dei vantaggi di questo piccoletto solo dopo averlo venduto.
Grazie al travelscope ho esplorato gli oggetti più importanti delle costellazioni, tanto da capire che gli Ammassi Globulari sono poco soddisfacenti per il diametro, mentre le nebulose estese e ammassi aperti sono la morte di questo rifrattore, a maggior ragione se sono presenti entrambi nello stesso oggetto.
Una meravigliosa visione della Nebulosa Laguna a 20x ne ha fatto il mio oggetto preferito.
Dopo il Travelscope è arrivato il Meade 90/600 che possiedo tuttora, persa la portabilitÃ* del precedente l'ho utilizzato soprattutto per i pianeti subendo una dura lezione dall'aberrazione cromatica, insomma non è stata una scelta azzeccata, ma è ancora qui con me questo acromatico in attesa di una seconda possibilitÃ* portandolo sui tesori scoperti con il travelscope 70/400.
Non contento della lezione del 90/600, ho acquistato a buon mercato un 120/600 della Skywatcher, per me una scoperta estetica più altro, insomma ho toccato con mano come dovrebbe essere costruito un telescopio almeno di buona qualitÃ*, tuttavia il cromatismo ben presente anche nelle osservazioni a grande campo mi ha fatto desistere, l'ho venduto e mi è rimasto un totale rifiuto per le ottiche aberrate.
Ed ecco che passiamo agli ultimi due arrivati ponderati proprio in base alle mie esigenza e al fastidio del cromatismo, il primo un 80ED della Skywatcher, e il secondo un Meade Newton 150/750 per ora in prestito e di cui vorrei chiedere un vostro aiuto sui vari problemi di collimazioni etc.
Concludo questa noiosa presentazione sperando di essere il benvenuto, ciao!
Avendo troppo tempo libero a causa di un occupazione instabile e poco soddisfacente ho coltivato vari hobby a colmare i vari vuoti della mia esistenza; suono l'Ukulele, mi piace guardare e leggere film/libri horror e nella notte osservo le stelle.
Dato che delle prime due probabilmente poco vi importa, ecco un breve memorandum della mia travagliata storia con i miei strumenti.
Ho iniziato ad osservare il cielo con un Celestron 10x50, un binocolo gommoso cinese che tuttavia mi ha dato parecchie soddisfazioni pur presentando una scollimazione leggera ma fastidiosa, ricordo però tutt'ora la meraviglia dell'esplosione del doppio ammasso di Perseo e l'estasi dei grandi campi stellari nel Sagittario.
Il mio primo vero e proprio telescopio è stato un Travelscope 70/400, la sua natura di telescopio portatile mi ha permesso di portarlo con me in vacanza in modo agile e comodo...purtroppo mi son reso conto dei vantaggi di questo piccoletto solo dopo averlo venduto.
Grazie al travelscope ho esplorato gli oggetti più importanti delle costellazioni, tanto da capire che gli Ammassi Globulari sono poco soddisfacenti per il diametro, mentre le nebulose estese e ammassi aperti sono la morte di questo rifrattore, a maggior ragione se sono presenti entrambi nello stesso oggetto.
Una meravigliosa visione della Nebulosa Laguna a 20x ne ha fatto il mio oggetto preferito.
Dopo il Travelscope è arrivato il Meade 90/600 che possiedo tuttora, persa la portabilitÃ* del precedente l'ho utilizzato soprattutto per i pianeti subendo una dura lezione dall'aberrazione cromatica, insomma non è stata una scelta azzeccata, ma è ancora qui con me questo acromatico in attesa di una seconda possibilitÃ* portandolo sui tesori scoperti con il travelscope 70/400.
Non contento della lezione del 90/600, ho acquistato a buon mercato un 120/600 della Skywatcher, per me una scoperta estetica più altro, insomma ho toccato con mano come dovrebbe essere costruito un telescopio almeno di buona qualitÃ*, tuttavia il cromatismo ben presente anche nelle osservazioni a grande campo mi ha fatto desistere, l'ho venduto e mi è rimasto un totale rifiuto per le ottiche aberrate.
Ed ecco che passiamo agli ultimi due arrivati ponderati proprio in base alle mie esigenza e al fastidio del cromatismo, il primo un 80ED della Skywatcher, e il secondo un Meade Newton 150/750 per ora in prestito e di cui vorrei chiedere un vostro aiuto sui vari problemi di collimazioni etc.
Concludo questa noiosa presentazione sperando di essere il benvenuto, ciao!