Davide1975
16-04-2013, 00:33
Veloce report osservativo di questa sera.. mordi e fuggi!
Posizionato il telescopio Maksutov 127 nel campetto retrostante il mio parco, dove organizzeremo le prossime sedute osservative del neonato "Gruppo Astrofili Torre del Greco", mi sono messo subito all'opera : c'è da premettere che la zona non è stata de-illuminata, come faremo in futuro.. è soprattutto un test veloce del territorio..
La parte di cielo osservata per una mezz'oretta è stata Nord, Nord/Ovest.
Ovviamente una prima occhiata alla luna crescente, con il confine tra luce e ombra sulla superficie del nostro satellite, che ne metteva meravigliosamente in rilievo i crateri (non mi sono soffermato a identificarli.. magari sarà un'occasione di farlo insieme al gruppo quando ci sarà luna piena) .. poi punto Giove e, con l'oculare 25 mm (60 ingrandimenti sul Mak 127), riesco a distinguere chiaramente i suoi satelliti : Io, Europa, Ganimede e Callisto.. provo ad osservare con il 10 mm (150 ingrandimenti) ma l’atmosfera bolle leggermente e non riesco a mettere degnamente a fuoco il pianeta (d’altronde Giove, ormai, non è molto alto, ma tende ad abbassarsi sempre più all’orizzonte)..rimetto quindi il 25 mm e mi godo ancora per un po’ lo spettacolo.. passo quindi ad Orione e alla punta della sua spada : M42, la grande nebulosa di Orione, ed M43, la nebulosa De Mairan, sono chiaramente visibili all’oculare da 25 mm! Inutile passare a maggior ingrandimenti, pena la perdita di chiarezza e di luce.. Il Mak 127 è, infatti, uno strumento votato al “planetario” e all’alta risoluzione su sole, luna e pianeti, e non proprio al deep sky (per questo avremo il Dobson 254/1200).
Cerco anche di dare un’occhiata alle Pleiadi, ma ormai sono troppo all’orizzonte..
E’ passata così una mezz’oretta, giusto il tempo di rendermi conto che, in effetti, questa postazione, considerato che siamo sotto un cielo di città, e che non è stata per niente de-illuminata (avevo ben tre o quattro lampioni alle mie spalle) non è affatto male .. sicuramente la situazione sarà migliore quando spegneremo tutte le luci intorno (almeno per avere più buio in terra e per preparare l’occhio, per quanto possibile).
Voglio, infine, dare un’ultima occhiata a Giove e ai suoi satelliti, ma mi accorgo che c’è qualcosa che non va nella montatura HDAZ sotto il Maksutov 127 : il perno dei movimenti in altezza si è fatto gradualmente sempre più duro e non riesco più a controllare al meglio il telescopio, sicchè smonto tutto, svito con molta difficoltà il perno e, con mio sommo orrore, mi accorgo che la filettatura del perno stesso è, verso la fine, tutta rovinata, così come sicuramente quella interna alla testa della montatura!
E’ un problema che per adesso non posso risolvere.. mestamente chiudo tutto, saluto la Luna, Giove e Orione con la sua cintura e torno a casa.. sperando di trovare un buon fabbro che mi risolva il problema ..
A parte questo spiacevole inconveniente, che spero di risolvere quanto prima, posso ritenermi soddisfatto : il Mak 127 si rivela essere uno strumento potente e versatile, anche sotto cieli cittadini, e non manca mai di dare belle soddisfazioni.. per il mordi e fuggi e per il planetario è, secondo me, il massimo!
A presto! E cieli stellati a tutti!
Posizionato il telescopio Maksutov 127 nel campetto retrostante il mio parco, dove organizzeremo le prossime sedute osservative del neonato "Gruppo Astrofili Torre del Greco", mi sono messo subito all'opera : c'è da premettere che la zona non è stata de-illuminata, come faremo in futuro.. è soprattutto un test veloce del territorio..
La parte di cielo osservata per una mezz'oretta è stata Nord, Nord/Ovest.
Ovviamente una prima occhiata alla luna crescente, con il confine tra luce e ombra sulla superficie del nostro satellite, che ne metteva meravigliosamente in rilievo i crateri (non mi sono soffermato a identificarli.. magari sarà un'occasione di farlo insieme al gruppo quando ci sarà luna piena) .. poi punto Giove e, con l'oculare 25 mm (60 ingrandimenti sul Mak 127), riesco a distinguere chiaramente i suoi satelliti : Io, Europa, Ganimede e Callisto.. provo ad osservare con il 10 mm (150 ingrandimenti) ma l’atmosfera bolle leggermente e non riesco a mettere degnamente a fuoco il pianeta (d’altronde Giove, ormai, non è molto alto, ma tende ad abbassarsi sempre più all’orizzonte)..rimetto quindi il 25 mm e mi godo ancora per un po’ lo spettacolo.. passo quindi ad Orione e alla punta della sua spada : M42, la grande nebulosa di Orione, ed M43, la nebulosa De Mairan, sono chiaramente visibili all’oculare da 25 mm! Inutile passare a maggior ingrandimenti, pena la perdita di chiarezza e di luce.. Il Mak 127 è, infatti, uno strumento votato al “planetario” e all’alta risoluzione su sole, luna e pianeti, e non proprio al deep sky (per questo avremo il Dobson 254/1200).
Cerco anche di dare un’occhiata alle Pleiadi, ma ormai sono troppo all’orizzonte..
E’ passata così una mezz’oretta, giusto il tempo di rendermi conto che, in effetti, questa postazione, considerato che siamo sotto un cielo di città, e che non è stata per niente de-illuminata (avevo ben tre o quattro lampioni alle mie spalle) non è affatto male .. sicuramente la situazione sarà migliore quando spegneremo tutte le luci intorno (almeno per avere più buio in terra e per preparare l’occhio, per quanto possibile).
Voglio, infine, dare un’ultima occhiata a Giove e ai suoi satelliti, ma mi accorgo che c’è qualcosa che non va nella montatura HDAZ sotto il Maksutov 127 : il perno dei movimenti in altezza si è fatto gradualmente sempre più duro e non riesco più a controllare al meglio il telescopio, sicchè smonto tutto, svito con molta difficoltà il perno e, con mio sommo orrore, mi accorgo che la filettatura del perno stesso è, verso la fine, tutta rovinata, così come sicuramente quella interna alla testa della montatura!
E’ un problema che per adesso non posso risolvere.. mestamente chiudo tutto, saluto la Luna, Giove e Orione con la sua cintura e torno a casa.. sperando di trovare un buon fabbro che mi risolva il problema ..
A parte questo spiacevole inconveniente, che spero di risolvere quanto prima, posso ritenermi soddisfatto : il Mak 127 si rivela essere uno strumento potente e versatile, anche sotto cieli cittadini, e non manca mai di dare belle soddisfazioni.. per il mordi e fuggi e per il planetario è, secondo me, il massimo!
A presto! E cieli stellati a tutti!