Azancan
10-06-2018, 17:06
Il nostro nuovo C6... premetto che il venditore ci ha spiegato molto bene ogni passaggio, ma lo strumento mette comunque un po’ di soggezione a chi non ha mai maneggiato qualcosa del genere.
Già adesso mi viene da ridere a ripercorrere i nostri primi maldestri movimenti.
La prima volta è stata sotto casa. Il primo allineamento puntando le tre stelle fallisce. Le coordinate le aveva già impostate il venditore. Grande soddisfazione quando mio figlio ha detto “È altazimutale: vorrà senz’altro sapere che ore sono”. Tutto sommato è bello anche imparare dagli errori.
Allineamento effettuato con successo al secondo tentativo, e finalmente siamo pronti per il tour. Perfetto: qualsiasi cosa scegliessimo era dietro un palazzo o ad un albero dalla folta chioma.
Quindi rinunciamo al tour e scegliamo di osservare e basta. Ed ecco che ci appare un bel disco opaco. Ovvio che non si può trattare di un corpo celeste che spicca per essere meno luminoso dello sfondo… quindi è colpa dello specchio secondario. Mio marito ossessionato dai difetti di fabbrica si innervosisce di già. Tempo scaduto, dobbiamo tornare in casa. Così, mandati a dormire tutti gli apprensivi, ho potuto giocare a prendere confidenza con lo strumento, e grazie ad una meravigliosa luna che si affacciava dritta dritta dalla finestra ho avuto modo di scoprire il potere della messa a fuoco.
Ieri sera finalmente la prima vera uscita anche se molto veloce. Non smontiamo neppure il cavalletto: lo accorciamo e via in macchina. Tubo e braccio insieme nello scatolone dell’’imballaggio, batteria, antizanzare e siamo pronti. Prendiamo la macchina per cercare un posto adeguato: fatico un po’ a far capire che un parcheggio illuminato non è l’ideale, ma non vogliamo neppure farci sparare da un contadino, quindi giriamo per la campagna finche’ troviamo un posto che sembra adatto: parcheggio non illuminato e con una discreta visuale. Tra nuvole e alberi se ne vedono di stelle e quindi cominciamo. Mettere in assetto il tutto è veramente veloce: anche se ognuno voleva fare la sua parte, quindi c’era chi manovrava, chi guardava nel puntatore, chi nell’oculare… Pochi minuti e siamo pronti allo spettacolo. Comincio dal planetario: chiaramente Venere è troppo sotto per essere visibile, e quindi punto su Saturno. Ho giocato un po’ sulla messa a fuoco fino a quando sono cominciati ad apparire gli anelli… non ci potevo credere. Era davvero Lui, non una foto, il vero Saturno… si è commosso anche mio marito. Ce lo siamo goduti un po’ prima che l’eccitazione chiedesse dell’altro. Allora dopo Saturno tocca a Giove. E anche Giove è una scoperta… splendido, con tre dei suoi satelliti, ma soprattutto, dando modo all’occhio di abituarsi un po’, apparivano perfino le bande scure vicino all’equatore. Grande successo. Il cielo non era un gran che, ma siamo riusciti a vedere anche la nebulosa di Bode.
Il C6 è perfetto per noi: veloce nell’utilizzo ci permette di sfruttare anche piccoli ritagli di tempo e ci regala belle emozioni. Siamo contentissimi. Sto già lavorando ai fianchi mio marito per i nuovi accessori.
Adesso abbiamo il posto per osservare, abbiamo fatto pratica con lo strumento, chissà quando avremo anche un cielo chiaro e disponibile a farsi attraversare …
Già adesso mi viene da ridere a ripercorrere i nostri primi maldestri movimenti.
La prima volta è stata sotto casa. Il primo allineamento puntando le tre stelle fallisce. Le coordinate le aveva già impostate il venditore. Grande soddisfazione quando mio figlio ha detto “È altazimutale: vorrà senz’altro sapere che ore sono”. Tutto sommato è bello anche imparare dagli errori.
Allineamento effettuato con successo al secondo tentativo, e finalmente siamo pronti per il tour. Perfetto: qualsiasi cosa scegliessimo era dietro un palazzo o ad un albero dalla folta chioma.
Quindi rinunciamo al tour e scegliamo di osservare e basta. Ed ecco che ci appare un bel disco opaco. Ovvio che non si può trattare di un corpo celeste che spicca per essere meno luminoso dello sfondo… quindi è colpa dello specchio secondario. Mio marito ossessionato dai difetti di fabbrica si innervosisce di già. Tempo scaduto, dobbiamo tornare in casa. Così, mandati a dormire tutti gli apprensivi, ho potuto giocare a prendere confidenza con lo strumento, e grazie ad una meravigliosa luna che si affacciava dritta dritta dalla finestra ho avuto modo di scoprire il potere della messa a fuoco.
Ieri sera finalmente la prima vera uscita anche se molto veloce. Non smontiamo neppure il cavalletto: lo accorciamo e via in macchina. Tubo e braccio insieme nello scatolone dell’’imballaggio, batteria, antizanzare e siamo pronti. Prendiamo la macchina per cercare un posto adeguato: fatico un po’ a far capire che un parcheggio illuminato non è l’ideale, ma non vogliamo neppure farci sparare da un contadino, quindi giriamo per la campagna finche’ troviamo un posto che sembra adatto: parcheggio non illuminato e con una discreta visuale. Tra nuvole e alberi se ne vedono di stelle e quindi cominciamo. Mettere in assetto il tutto è veramente veloce: anche se ognuno voleva fare la sua parte, quindi c’era chi manovrava, chi guardava nel puntatore, chi nell’oculare… Pochi minuti e siamo pronti allo spettacolo. Comincio dal planetario: chiaramente Venere è troppo sotto per essere visibile, e quindi punto su Saturno. Ho giocato un po’ sulla messa a fuoco fino a quando sono cominciati ad apparire gli anelli… non ci potevo credere. Era davvero Lui, non una foto, il vero Saturno… si è commosso anche mio marito. Ce lo siamo goduti un po’ prima che l’eccitazione chiedesse dell’altro. Allora dopo Saturno tocca a Giove. E anche Giove è una scoperta… splendido, con tre dei suoi satelliti, ma soprattutto, dando modo all’occhio di abituarsi un po’, apparivano perfino le bande scure vicino all’equatore. Grande successo. Il cielo non era un gran che, ma siamo riusciti a vedere anche la nebulosa di Bode.
Il C6 è perfetto per noi: veloce nell’utilizzo ci permette di sfruttare anche piccoli ritagli di tempo e ci regala belle emozioni. Siamo contentissimi. Sto già lavorando ai fianchi mio marito per i nuovi accessori.
Adesso abbiamo il posto per osservare, abbiamo fatto pratica con lo strumento, chissà quando avremo anche un cielo chiaro e disponibile a farsi attraversare …