Marco9
09-06-2018, 13:15
Da tre giorni è finalmente arrivato il mio primo telescopio. Ero indeciso se prendere il dobson della SkyWatcher da 8" o da 10" e per questioni economiche la scelta è caduta sul 200mm. Direi che anche la voglia di osservare e non dover attendere ancora tanto per raccimolare il necessario abbia influito pesantemente.
Fatto sta che il mio nuovo amico mi ha sorpreso subito per dimensioni: mi aspettavo qualcosa di più possente e pesante. La base ha il suo peso, ma è decisamente trasportabile utilizzando una sola mano, e il tubo è davvero leggero. Il montaggio molto semplice e intuitivo.
Sono andato a ritirarlo che era già sera. Ho aperto gli imballaggi e con l'aiuto del manuale mi sono cimentato nel montaggio. Dopodiché ho pensato fosse giusto testarlo e quindi l'ho puntato al cielo. Per mia colpa avevo dimenticato che bisognava allineare il cercatore con il tubo, e quindi non riuscivo a trovare nulla. Poi con un po' di pazienza sono riuscito a centrare il tutto utilizzando Giove come soggetto.
Il mio primo Giove - primo con strumento personale. Con l'oculare da 25mm si notano tre lune, ma non sono riuscito a distinguere colori sulla superficie del pianeta, quindi metto su il 10mm. Ora riesco ad intravedere le bande. Ma il tutto è molto tremolante. Tira vento, la serata umida. Chissà se è dovuto solo a tali condizioni oppure a fattori legati prettamente al dobson... Resto fuori per un oretta, per prendere un po' di dimestichezza con l'inseguimento. Niente da fare, il cercatore non allineato mi da problemi e credo di aver tirato troppo i bulloni che regolano il movimento in azimut. Decido di ritirarmi.
Ieri seri, nonostante qualche nuvola di passaggio ed il vento, ho deciso di rimettere su il tutto per fare un po' di pratica. Per prima cosa ho allentato il bullone prima citato così da rendere più fluidi i movimenti in azimut, poi, approfittando della luce del sole, ho allineato il cercatore con il tubo ottico. Ho puntato ancora una volta Giove (purtroppo dal cortile di casa, circondato dai lampioni, le zone del cielo da visionare non sono molte), e stavolta erano visibili tutti e quattro i satelliti medicei. C'era meno tremolio (quindi ipotizzo che i problemi della prima serata erano puramente ambientali). Con l'oculare da 10 mm riesco ad inseguire facilmente anche se il pianeta in se risulta leggermente accecante (dovuto agli 8" pollici di diametro?). Decido di montare la Barlow 2X, con l'oculare da 10mm. Le bande diventano più visibili, ma l'inseguimento diventa complicato. Ci vuole molta manualità. Quindi tolgo la Barlow.
Una volta che il cielo è diventato più scuro decido di puntare qualcosa di più complicato -bisogna pure provare questo giocattolino no?.
Provo a puntare NGC4494 nella Chioma di Bernice. Non sono sicuro di averla notata. In distolta si notava una qualche luminoscenza, ma era al limite tra ciò che immaginavo e ciò che realmente c'era. Dovrò provare in luoghi più bui.
Passo quindi ad M5. Molto meglio. Il bagliore diffuso è molto più evidente, ma è difficile notare qualche dettaglio. Resta comunque una visione appagante rispetto a NGC4494.
Ultimo oggetto cercato è stato M11 nello scudo. Ecco, questo ammasso mi ha convinto della scelta dello strumento. Nonostante l'inquinamento luminoso, il tutto era abbastanza dettagliato. Lo dovrò osservare meglio per descriverlo, ieri sera ero troppo peso nel capire come inseguire, come puntare.
Lo porterò sotto cieli migliori. E racconterò le mie emozioni.
Fatto sta che il mio nuovo amico mi ha sorpreso subito per dimensioni: mi aspettavo qualcosa di più possente e pesante. La base ha il suo peso, ma è decisamente trasportabile utilizzando una sola mano, e il tubo è davvero leggero. Il montaggio molto semplice e intuitivo.
Sono andato a ritirarlo che era già sera. Ho aperto gli imballaggi e con l'aiuto del manuale mi sono cimentato nel montaggio. Dopodiché ho pensato fosse giusto testarlo e quindi l'ho puntato al cielo. Per mia colpa avevo dimenticato che bisognava allineare il cercatore con il tubo, e quindi non riuscivo a trovare nulla. Poi con un po' di pazienza sono riuscito a centrare il tutto utilizzando Giove come soggetto.
Il mio primo Giove - primo con strumento personale. Con l'oculare da 25mm si notano tre lune, ma non sono riuscito a distinguere colori sulla superficie del pianeta, quindi metto su il 10mm. Ora riesco ad intravedere le bande. Ma il tutto è molto tremolante. Tira vento, la serata umida. Chissà se è dovuto solo a tali condizioni oppure a fattori legati prettamente al dobson... Resto fuori per un oretta, per prendere un po' di dimestichezza con l'inseguimento. Niente da fare, il cercatore non allineato mi da problemi e credo di aver tirato troppo i bulloni che regolano il movimento in azimut. Decido di ritirarmi.
Ieri seri, nonostante qualche nuvola di passaggio ed il vento, ho deciso di rimettere su il tutto per fare un po' di pratica. Per prima cosa ho allentato il bullone prima citato così da rendere più fluidi i movimenti in azimut, poi, approfittando della luce del sole, ho allineato il cercatore con il tubo ottico. Ho puntato ancora una volta Giove (purtroppo dal cortile di casa, circondato dai lampioni, le zone del cielo da visionare non sono molte), e stavolta erano visibili tutti e quattro i satelliti medicei. C'era meno tremolio (quindi ipotizzo che i problemi della prima serata erano puramente ambientali). Con l'oculare da 10 mm riesco ad inseguire facilmente anche se il pianeta in se risulta leggermente accecante (dovuto agli 8" pollici di diametro?). Decido di montare la Barlow 2X, con l'oculare da 10mm. Le bande diventano più visibili, ma l'inseguimento diventa complicato. Ci vuole molta manualità. Quindi tolgo la Barlow.
Una volta che il cielo è diventato più scuro decido di puntare qualcosa di più complicato -bisogna pure provare questo giocattolino no?.
Provo a puntare NGC4494 nella Chioma di Bernice. Non sono sicuro di averla notata. In distolta si notava una qualche luminoscenza, ma era al limite tra ciò che immaginavo e ciò che realmente c'era. Dovrò provare in luoghi più bui.
Passo quindi ad M5. Molto meglio. Il bagliore diffuso è molto più evidente, ma è difficile notare qualche dettaglio. Resta comunque una visione appagante rispetto a NGC4494.
Ultimo oggetto cercato è stato M11 nello scudo. Ecco, questo ammasso mi ha convinto della scelta dello strumento. Nonostante l'inquinamento luminoso, il tutto era abbastanza dettagliato. Lo dovrò osservare meglio per descriverlo, ieri sera ero troppo peso nel capire come inseguire, come puntare.
Lo porterò sotto cieli migliori. E racconterò le mie emozioni.