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Visualizza Versione Completa : L'improvvisata garganica: tre dobsonari contro il fronte



davidem27
16-05-2018, 10:44
Il Gargano è una nota meta turistica dove ogni estate la popolazione italica e non, riversa le proprie terga da mettere a sponzo nel fresco mare Adriatico.
Spiagge di ciotoli, spiagge di sabbia, scogli e faraglioni. Paesaggi da sogno.
A questo punto dell'anno, tutto si prepara perchè il Gargano possa accogliere nel migliore dei modi le chiappe chiare dei vacanzieri.

Ma prima che questo accada, prima che si accendano camping, residence, lidi e discoteche, un gruppo di tre astrofili sente il dovere morale di prendere parte a un altro spettacolo della Natura: quello del cielo stellato.

Il Gargano è anche questo: un bel cielo che, nella pianeggiante Puglia, sa regalare ancora emozioni da 21.50, per dirla col linguaggio dell'SQM.
Certo, siamo a cavallo tra la primavera e l'estate e qualcuno direbbe "per forza! non c'è la Via Lattea..."
Verissimo, ma sempre di buon cielo si tratta, anche se a poco meno di 600 metri d'altitudine e una stretta vicinanza al mare.
A un'ora e mezza di auto da casa c'è poco altro di simile, ahimè.
E una postazione del genere non la si disdegna per rispetto nei confronti di quei pochissimi posti che ancora sopravvivono al mostro di un'inquinamento che è tanto invisibile quando non lo conosci, quanto visibile quanto sai cosa ti perdi, lo spettacolo di un tappeto di stelle, per colpa della poca cultura italica che accende spreco e luci in maniera scriteriata.
L'inquinamento luminoso che accende luce su luce e che cancella stella su stella.

Sul Gargano qualche stella ancora c'è. E si fa vedere anche in condizioni di piccola pausa tra due fronti di bassa pressione, come nel caso di ieri.
Anche quando il seeing è scarso. Anche quando la nebbia desidera ricoprire le speranze di tre astrofili desiderosi di fotoni cosmici.
Per fortuna l'amico vento corre in soccorso dei tre e spazza via quella coltre nebulare che li ha fatti un po' cacare sotto, visti i kilometri appena percorsi per essere sotto il cielo a godere del Firmamento.
Già le occasioni osservative si riducono al lumicino per colpa degli impegni e del meteo, alla sfiga chiediamo di rimanere quindi rinchiusa in casa a guardare Grande Fratello.

La serata si apre col classico montaggio dei tre dobson che, in parata e pezzo dopo pezzo, puntano pian piano tutti allo zenit, per far raffreddare correttamente gli specchi.
E poi allinea, e poi collima e poi metti telo, e poi copri tutto che arriva la nebbia!

La tentazione di chiamare in causa qualche Santo è soltanto placata dalla positività del gruppo dei baldi giovani che si fida di Meteoblue, che riportava una nottata da manuale con addirittura un seeing di classe 5, bava di vento e umidità bassissima. Manco nei sogni.

Dopo una mezz'ora scarsa spuntano fuori prima Venere poi Giove, chiamati a turno da Emiliano e da Paolo. E infine tutte le costellazioni delle 21 sono lì pronte ad aspettare l'inizio della notte astronomica.

I tre dobson sono ormai pronti a essere maltrattati dagli astrofili avidi di luce cosmica.
Un 40, un 50 e un 60cm non vedono l'ora di scatenare i fuocheggiatori.

Siamo partiti tutti senza un preciso programma osservativo. Dei pazzi scriteriati, visto che siamo nel cielo primaverile, fucina di galassie che, tra Chioma, Leone, Vergine e Cani da Caccia sono così tante da risultare impossibili da osservare in sei cortissime ore di buio astronomico.

Allora decidiamo di andare a memoria all'unisono, a puntare in fila quasi gli stessi oggetti.
A chi viene in mente uno, lo chiama e l'altro lo punta.

Il risultato sarà una nottata mista tra confronto di diametro e ammirazione degli oggetti che non deludono a medio basso ingrandimento, per colpa del Seeing, questo sconosciuto.

Infatti nessuno riusciva ad andare oltre i 300x con profitto. Le stelle diventavano palloni e gli oggetti perdevano incisione.

Nessun problema: siamo astrofili navigati e attrezzati di pazienza e di bassi ingrandimenti.

E allora sotto con gli oggetti

davidem27
16-05-2018, 10:45
NGC2903: Si inizia con questa pataccona sotto la testa del Leone, a 1° a Sud di Lambda Leonis. Facile da puntare e anche da vedere in telescopi da 30cm, nel 60 si mostra ben generosa di dettagli. La galassia è palesemente orientata in direzione N-S. Il bulge è compatto e luminoso, mentre la galassia accenna la partenza dei suoi due bracci dal corpo galattico, dove si intravedono (meglio) in distolta due uncini.

NGC3190, NGC3185, NGC3193 e NGC3187 - Hickson 44: non poteva mancare un'occhiata al più famoso dei gruppi galattici di Hickson. Tutte le componenti del gruppo sono immediatamente visibili nel 60. Mentre nel 50cm la più debole (NGC3187) non è subito immediata e bisogna "cercarla" con un filo di attenzione in più. Le più evidenti sono la NGC3190, più densa e con una tenue linea scura al suo interno e la NGC3193, pallone rotondeggiante dai contorni netti.

NGC6543 - Cat's Eye Nebula: Vogliosi di testare le performance dei nostri specchi proviamo (invano) su qualche planetaria rimarchevole. Ci accorgiamo subito, però, che non sarà nottata facile per gli alti ingrandimenti. Infatti la planetarietta non è così generosa come volevamo e fatica a mostrare dettagli al suo interno. Solo applicando un OIII e a 300x le ellissi che la caratterizzano, posti a 180° l'uno dall'altro, si mostrano in maniera timida. Ovviamente con il filtro la stellina centrale si attenua fino a sparire. Emiliano si accorge che mezzo grado a Ovest della planetaria vi è una condensazione luminosa che non avevo mai scorto prima. Si tratta della IC4677, un addensamento nebulare che fa parte della parte più esterna della Cat's Eye. Quest'addensamento è già visibile al 40cm, palese nel 50 e denso e inequivocabile nel 60cm. Una bella conferma.

NGC5985, NGC5982 e NGC5981 - Draco Galaxy Trio: Qui siamo di fronte a uno dei più bei tripletti di galassie del cielo boreale. Tre galassie di morfologia e natura diverse all'interno del campo. La centrale (5982) è ellittica: luminosa e dai contorni leggermente sfumati. Quella a Sud (NGC5985) è una spirale vista quasi di piatto e all'oculare appare marcata ma con poche screziature all'interno e un nucleo accennato. La terza (5981) è sottile e vista di taglio. All'oculare del 60cm si fa vedere estremamente interessante, con una banda di luce in concomitanza con l'asse maggiore della galassia, che nel 50cm non risultava visibile.

IC3568 - Fetta di Limone: Poco limone per questa planetaria che chiede giustizia al Seeing e che mostra appena qualche dettaglio solo con un OIII. Niente, basta con le planetarie per questa sera...

M104 - Sombrero Galaxy: Finalmente quest'oggetto prende personalità. A me non ha mai gasato. E' un oggetto celebre per la sua bellezza in foto, ma in visuale non ha mai preso posto nelle personali classifiche di gradimento. Fino ad averla vista col 60. Ora la banda di polveri centrale è magistrale. La galassia si allunga su tutto il campo dell'oculare ed è presente da entrambe le parti della banda oscura, a Sud in maniera debole, ma presente.

NGC4449: Questa è letteralmente mind-blowing! La galassia irregolare nei Cani da Caccia è un groviglio di noduli luminosi difficili da seguire per dare una forma all'oggetto. C'è da rimanere a bocca aperta per la natura di questa galassia e per quello che mostra ai 230x dell'oculare. Ed è davvero difficile descriverla in maniera precisa proprio per l'aspetto insolito.

NGC4676A e B - i Topolini: Piccoline e poco luminose, alla prima occhiata si mostrano con fatica e solo un'occhiata attenta comincia a mostrare qualche dettaglio in più. Ingrandire oltre i 300x non porta beneficio perchè le stelle si gonfiano troppo, segno che il seeing non vuole migliorare. Tuttavia in distolta la settentrionale della coppia si mostra allungata con il nucleo decentrato e l'alone che parte verso N. La componente meridionale è orientata diversamente, in direzione SO/NE e appare più compatta e lievemente più luminosa della A. Qui mi mangio le mani per il seeing che non vuole collaborare.

NGC4631 - Balena: Questa galassia fa parte della famiglia degli oggetti che in maniera assurda non sono capitati nel catalogo di Messier. E' generosamente luminosa già con piccoli strumenti. Con un diametro da 60cm letteralmente esplode nell'oculare a 230x. E' un trionfo di dettagli e sembra mostrare persino zone nebulari al suo interno. La balenottera (la compagna NGC4627 immediatamente a Nord) è ben presente e completa un quadretto da vedere e rivedere ogni volta che ne si ha occasione.

NGC4656 - Mazza da Hockey: Per quest'oggetto ho una piccola delusione personale: me l'aspettavo più d'impatto nel nuovo strumento. In realtà la ricordavo semplicemente diversa all'oculare e a 230x mostrava tutto quello che ha da far vedere. La parte centrale della galassia è molto densa e verso NE salta subito all'occhio la parte nebulare associata alla galassia NGC4657, molto evidente. Dal lato opposto a SO, la galassia sfuma rapidamente sul fondo cielo, come effettivamente appare nella foto DSS.

NGC4485 - 4490 - i Girini: La celeberrima coppia di galassie interagenti, catalogata da Arp al numero 269, dal 40 al 60cm è una escalation di dettagli. In quest'ultimo la connessione tra le due componenti diventa quasi materica. La concentrazione di luce lungo l'asse maggiore della NGC4485 è palese. Il braccio che diparte verso la compagna NGC4490 si ricurva in maniera netta e breve. I contorni della 4485 sono netti ed è ben contrastata sul fondo cielo. Stessa cosa dicasi per la piccolina che appare solo di dimensioni inferiori ma non meno ricca di dettagli. Davvero un bel quadretto.

NGC6781: Bellissima planetaria in Aquila. Appare di forma rotonda. Senza filtro OIII ha delle disomogeneita' di luce lungo il disco e lungo la sua circonferenza. Applicando il filtro la parte più debole si accende, evidenziando tenui screziature sulla superficie.

M16 - Nebulosa Aquila: la nebulosa aquila che..si trova nel Serpente :D La parte più interessante sta nel fatto che le Colonne della Creazione sono palesi e visibili, un po' peggio che nell'uscita del mese scorso, e che l'OIII fa egregiamente il suo lavoro tirando fuori tutta la nebulosità attorno.

M17 - Nebulosa Cigno: la nebulosa cigno che...si trova nel Sagittario :D Un brulicare di dettagli... Una roba da contemplare anche per tutta la notte. Con L'OIII quest'oggetto del catalogo di Messier è una vera goduria. Il corpo del cigno è un delicato susseguirsi di venature e condensazioni di luce. WOW.

NGC6992, NGC6960, NGC6995, NGC6979 e parti senza nome - Complesso della Nebulosa Velo: ho scelto di osservare quest'oggetto a 130x (e non all'ingrandimento meno spinto di cui dispongo, 77x) per contrastare meglio il fondo cielo e far risaltare ancor più i dettagli deboli. Descriverla è veramente difficile. E' un'intricata rete nebulare ricca di uncini, volteggi di luce e macchie condensate che va da N a S, da E a O. Per la prima volta, con il 60cm su questo oggetto, ho navigato anche tra i due archi più noti in cerca delle parti più deboli della Velo, oltre il pluri-visto Triangolo di Pickering. Ebbene: c'era di tutto. In questo vecchio topic (http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=10&t=61637&hilit=velo) c'è una mappa dettagliata.

NGC7000 e IC5070 - Nord America e Pellicano: Questa volta bisogna scalare per forza a 77 ingrandimenti. Il Golfo del Messico è la parte più commovente dell'oggetto, ma tutto il Nord America è presente e luminoso come il parruccone arancione di zio Donnie. Il Pellicano, subito a Ovest, timbra anche lui il cartellino presenze e si guadagna un bel 6 in pagella, mostrandosi con zone di chiaroscuri interessante.

M27 - Nebulosa Diablo: Il cambio di nickname è obbligatorio per diametri importanti e si capisce perchè, con filtro montato, viene chiamata anche così. Bella e noiosa.

M97 - Gufo: Occhi? Con l'OIII montato si vedevano tenui e presenti.

M108 - Tavola da Surf: A 230x la galassia si mostrava interessante e ricca di tenui noduli lungo la sua superficie con qualche stellina (non ricordo se 4 o 5) sovraimposta.

M81 - Galassia di Bode: Pochi dettagli sul medaglione luminoso di Messier. Stavolta i bracci non erano visibili.

M82 - Galassia Sigaro: Splendide strutture intricate per la sigaro. Ci puoi navigare dentro con l'occhio e seguirne il percorso oscuro.

Molto bella la M8 e bellissima la M20 che senza filtro mostra anche la sua parte a riflessione e col filtro evidenzia in maniera netta e palese le tre insenature scure che le danno il caratteristico nome.

M57 - Ring Nebula: Una delle prime nebulose che impariamo a puntare e che prima si dimentica quando hai un diametro importante per quanto poco riesce a offrire in termini di particolarità nei dettagli. Se in un 40cm, dell'anellino di fumo vai a cercare la vicina galassia IC1296 e tutt'al più la stellina centrale (mai certamente vista), col 60cm questo classico di stagione si popola di screziature attorno all'anellino. L'interno, invece, acquista in luminosità screziata e, se prima nel diametro minore era quasi paragonabile a quella del fondo cielo, adesso nel 60cm diventa molto luminosa, e la nebulosa acquista ancor più fascino e forma. A tratti è visibile anche la nana bianca centrale, finalmente visibile in maniera certa. Ci rivedremo, anellino.

NGC6888 - Crescent Nebula: L'ho sempre puntata col 40cm e ci ho sempre visto la classica "C". Ora al 60cm, ai 130x forniti dal Nagler 22, i dettagli cominciano a salire e la nebulosa mostrava anche qualche venatura interna, in particolar modo quella che raggiungeva la stellina di 7-ma magnitudine al centro dell'arco.

davidem27
16-05-2018, 10:45
Avremmo potuto osservare in maniera molto più proficua e in particolar modo più oggetti primaverili. Galassie a tutto spiano che stavolta sono state un po' ignorate a favore di confronti strumentali e test per capire e conoscere il nuovo arrivato.

Per adesso il bimbo si comporta abbastanza bene, e va bene così.

etruscastro
16-05-2018, 11:28
finalmente un report, e che report, è rimasta desolata questa sezione del forum.
io credo proprio che anche questo novilunio sia andato a farsi benedire... :cry::twisted:

Salvatore
16-05-2018, 11:37
Bella prova , 40-50-60 il trio delle meraviglie. :sbav:
Ci stá quello che hai fatto , sopratutto con un nuovo strumento . Grazie della condivisione ;)

Giova84
17-05-2018, 15:44
Allora qualcuno che ha ricavato qualcosa da questo novilunio schifoso ci sta... sono combattuto tra l'ammirazione e l'invidia! :razz:

Complimenti non solo per la serata, ma anche per il report: di quelli che piacciono a me, mix perfetto di narrativa, ironia e tecnicismo... è stato un piacere leggerti (anche se poi un po' rosicavo, per i diametri a disposizione e per l'uscita... ihihihi!)

davidem27
17-05-2018, 15:58
Il prossimo report spero di non intitolarlo "Il Seeing, questo sconosciuto".

Ho fatto tre uscite col nuovo strumento. In nessuna era neanche accettabile...

nongio34
17-05-2018, 19:06
Davide ma qualche foto del bestione?

davidem27
17-05-2018, 19:17
29472

Dalla precedente uscita...

nongio34
17-05-2018, 19:30
Spettacolare! allo zenith quanto è alto l'oculare? E il peso totale? Raccontami qualcosa di questo strumento, almeno sogno un po'

nicola66
18-05-2018, 19:33
Scusate se entro fuori ot
Ma trovo il forum completamente diverso è completamente orrendo

etruscastro
19-05-2018, 07:07
a cosa ti riferisci Nicola? :confused:
non è cambiato nulla.

nicola66
19-05-2018, 07:24
etruscastro tutti a posto era un mio problema sul cellulare
Mi dava una schermata diversa ;)

davidem27
21-05-2018, 12:21
Spettacolare! allo zenith quanto è alto l'oculare? E il peso totale? Raccontami qualcosa di questo strumento, almeno sogno un po'

E' un ammasso di ferraglia pesante e ingombrante :D
Uso una scaletta da tre gradini. Allo zenith arriva a 2,2m.
Come 60cm è stato pensato e realizzato per essere compatto.

Il punto è che mi mangio le mani per il poco tempo che si ha a disposizione per poter sognare all'oculare, che è la parte più interessante.

Se curi gli aspetti più importanti in un telescopio di queste dimensioni, devi solo farlo trottare a dovere.

Giova84
21-05-2018, 15:08
Se almeno il seeing si concedesse in tutto il suo splendore, per una notte almeno, ai nostri occhi...

Japponiglio
22-05-2018, 10:50
Complimenti per la serata e per i cannoni!
Avete osservato, però, pochi oggetti! Serata corta o osservazioni lunghe?

La crescent è sempre bastarda... ma devo ammettere che sotto certi cieli anche dal basso del mio 30cm riesco a scorgere parecchi filamenti turbolenti nella zona perimetrale che si aggrovigliano sulla C e, leggermente, si srotolano verso l'esterno. Con il 16" a La Palma erano più visibili... scroccherò il cannone di @Salvatore (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=97) appena possibile per stanare ulteriori dettagli

davidem27
22-05-2018, 13:26
Si, pochini.
Siamo partiti senza programma osservativo e, visto che era la prima serata con il 60 in compagnia di altri strumenti, la curiosità di fare confronti era alta e allora abbiamo testato.
Poi c'è stato il momento relax con chiacchiera annessa e sotto ancora col cielo estivo.

FreSte
22-05-2018, 13:42
Ciao Davide,
toglimi una curiosità da inesperto: come si fa a gestire le osservazioni con un telescopio così "grande"?

Mi rendo conto che è sempre una questione di puntare l'oggetto con il cercatore e poi inseguirlo nell'oculare.
Mi domando però se muovere un telescopio così grande, probabilmente dovendo stare anche su una scaletta, non sià più difficoltoso ed estenuate che non con un telescopio di diametro minore (tipo il mio).

Stefano

P.S. : Report bellissimo.

davidem27
22-05-2018, 14:14
La principale differenza tra un telescopio del genere e uno a "misura d'uomo" è che se osservi disordinatamente nel cielo, perdi molto tempo a scendere/salire/scendere/salire dalla scala e a trovare la zona da puntare.
Più spazzoli il cielo, meno osservi, a meno che non hai tutto preventivamente pianificato con mappe stampate in casa e con percorsi conosciuti.

Il miglior metodo per telescopi così grandi per sfruttare la loro raccolta di luce è concentrarsi su tre/quattro zone di cielo di 5-10° l'una e osservare tutto quello che c'è in quel "diametro".

Inseguire, poi, non è poi così diverso che in un telescopio più piccolo. Basta trovare l'ovest (cioè verso dove devi andare per ri-centrare l'oggetto) e il gioco diventa più facile.

Falconer
29-05-2018, 07:52
Un 40, un 50 e un 60cm non vedono l'ora di scatenare i fuocheggiatori.

Sbav... sbav...:sbav::sbav:
Grazie per il tuo report, bellissimo!

Salvatore
29-05-2018, 16:37
La principale differenza tra un telescopio del genere e uno a "misura d'uomo" è che se osservi disordinatamente nel cielo, perdi ....

Straquoto , osservare da una scaletta impone un altra metodologia di osservazione .

Gitt
04-06-2018, 09:13
Complimenti, Davide, alla luce del tuo strumento e della tua esperienza, anche oggetti osservati molte volte prendono una forma totalmente nuova e rendono il report una sorta di scrigno delle meraviglie.

Mi sembra che già alle prime uscite tu stia ottenendo molto dal "bestio":; se queste sono le premesse, non ci sarà di sicuro da annoiarsi nei prossimi mesi!

Volevo chiederti come ti trovi con la termostatazione del 24" e come hai gestito l'estrazione dello strato-limite.

Mi fa piacere che sia riuscito a sfruttare un posto a distanze "umane" da casa, è una grande risorsa anche psicologica avere a disposizione alcuni siti raggiungibili in tempi ragionevoli.

Japponiglio
04-06-2018, 09:19
Volevo chiederti come ti trovi con la termostatazione del 24" e come hai gestito l'estrazione dello strato-limite.

questo me lo chiedevo anche io ;)

davidem27
04-06-2018, 09:54
La fidanzatina si sta facendo conoscere.
Il problema principale è che se la tira, non vuole salire a casa e non si vuole affacciare sul balcone.
Questo riduce al lumicino il numero di volte in cui possiamo testare i nostri pregi e difetti.

L'unico modo per prenderci confidenza è sfruttare al massimo i momenti sotto il cielo stellato.
Considerando il suo cuore, largo 600, spesso 56 e pesante 30 e passa kg, i tempi di risposta per qualsiasi test sono ben diversi da quelli di un 40cm.

In sostanza opero a casa, aspetto di uscire sotto il cielo e lo uso, verificandone la riuscita della precedente modifica fatta qualche giorno prima.
A volte il risultato è evidente, altre non così immediato (dipende da cosa vado a toccare).

Per esempio, ho dovuto scollare il secondario perché, fino a quel momento, era incollato molto male, e generava un astigmatismo trifoil pauroso, con figure in intra ed extra abominevoli.

Arrivando a capire, anche con l'aiuto di grattatori, dove poteva risiedere il problema, ho deciso di darci un taglio al secondario e reincollarlo come Saratoga comanda, in tre punti.

Il risultato è stato gradevolissimo e, la volta successiva, quando ho sfuocato la stella, è stata un'immediata goduria (vera goduria) ritornare a vedere la figura di diffrazione come l'ho sempre conosciuta. L'astigmatismo trifoil era sparito totalmente.

Per quel che concerne l'acclimatamento, potete ben immaginare che la cosa non sia così immediata e devi prima capire come lo specchio si comporta senza un raffreddamento forzato, per poi andare a soffiarci sopra e studiarne ancora il comportamento.

Per conoscere il delta, devi avere un punto di inizio e un punto di fine. Ora sto studiando il punto 0.

Secondo la teoria, il mio specchio non dovrebbe andare in temperatura MAI, se non è ventilato.
Per questo ho già pronta una soluzione: ventolone da 30cm sparato sul primario. Vorrei tenerlo 40-50 minuti per velocizzare il processo di raffreddamento.
Ma questo comporta altri 20-30 minuti di fermo perchè lo specchio, quando lo raffreddi rapidamente, si deforma a patatina, causando un astigmatismo pronunciato.

Lo strato limite, invece, lo rimuovo come facevo per il 40: la ventolina, da sotto, è in aspirazione.
Per ora (e per come è costruito il mirrorbox) mi pare funzionare egregiamente.
Però, per spirito di miglioramento, voglio creare una corona attorno al primario che faccia da imbuto per farla aspirare meglio.

(per amor di precisione, anche la ventolina da 12cm che opera per lo strato limite serve al raffreddamento, ma è certamente molto più lenta rispetto a un raffreddamento che "spinge" aria rispetto a quello che "tira" aria sullo specchio)

Japponiglio
04-06-2018, 11:04
e una foto della bambolona?

Salvatore
04-06-2018, 11:14
Io prendo spunto , appena avró il mio sottomano vedremo...

davidem27
04-06-2018, 11:16
e una foto della bambolona?
Se scorri il thread, in prima pagina la trovi ;)

Japponiglio
04-06-2018, 11:27
Azz me l'ero perso, grazie!!! :sbav:

Angelo_C
04-06-2018, 12:19
Avendo esperienza di grosse masse vetrose (il dob ha un "vecchio" specchio da 410 mm con spalla da 76 mm x 24 kg circa), ho capito che una simile massa (secondo me) non andrà mai in temperatura (troppa inerzia per riuscire a seguire le variazione durante la notte) con o senza ventilazione forzata, quindi mi sono limitato a realizzare solo l'estrazione dello strato limite, ho posizionato una ventola tipo "silent-fan" (quelle da modding per PC) da 16 cm di diametro sul posteriore del primario, anteriormente a circa 12 mm dalla faccia riflettente ho posizionato un diaframma di 40 cm esatti di diametro e la lascio accesa sempre durante l'osservazione.

Ho provato svariate volte con e senza ventola accesa, vibrazioni/microvibrazioni non ne ho rilevate nemmeno ai massimi ingrandimenti (permessi dal seeing delle varie serate), in compenso con ventola accesa si nota palesemente la maggior stabilità dell'immagine.

Penso che uno specchione come il tuo sia nella stessa mia situazione, quindi ti consiglio solo di lavorare sull'estrazione dello strato limite, sul web vedo ventole anche da 20 cm di diametro che funzionano a (relativamente) "bassa" velocità con vibrazioni ridotte ai minimi termini.

davidem27
04-06-2018, 14:06
Non sono pignolo a tal punto da voler seguire a tutti i costi il trend della temperatura durante la notte.
L'importante è raggiungere l'ingrandimento nominale senza grosse perdite di qualità sulle stelle.
Questo vuol dire avere un buon seeing.
E solo se c'è un buon seeing, puoi capire veramente se lo specchio è vicino alla temperatura ambientale oppure no.
E' lì che entra in gioco la rimozione dello strato limite: in questa nottata abbiamo visto che sul dinoscopio la rimozione ha il suo effetto: le celle convettive in intra focale si calmavano inesorabilmente già dopo 90 secondi di ventola accesa.
Però, come già detto, il potere strumentale non era raggiungibile appieno per la turbolenza atmosferica oltre gli standard accettabili.
Avremo avuto un III-IV di Antoniadi. :rolleyes:

Quest'inverno vedremo quanto influirà il delta termico con l'ambiente notturno... applicare un ventolone che già ho in casa mi costa soltanto un po' di tempo.