Fazio
12-04-2018, 10:40
«Space Rider» verrà lanciato dalla base europea di Kourou, nella Guyana Francese, con un razzo «italiano» Vega C. E’ il mini-shuttle europeo che verrà inviato in orbita in configurazione automatica (senza equipaggio a bordo) e la cui costruzione è stata affidata all’industria italiana.
La Thales Alenia Space, insieme a European Launch Vehicle (70% Avio, 30% ASI), ha siglato con l’Agenzia Spaziale Europea ESA, un contratto per la progettazione e lo sviluppo preliminare di Space Rider, il cui obiettivo è di fornire un sistema di trasporto spaziale a costi contenuti, indipendente, riutilizzabile, per missioni automatiche, quindi senza equipaggio e per un accesso e ritorno di routine dall’orbita terrestre bassa.
Space Rider è progettato come piattaforma orbitale a volo libero, in grado di rimanere in orbita per due mesi, per poi rientrare in modo sicuro nell’atmosfera e atterrare. Può essere recuperato unitamente al suo carico utile principale, rinnovato e riutilizzato fino a sei missioni. Unisce le caratteristiche di un sistema spaziale progettato per esperimenti scientifici in bassa orbita terrestre, con quelle necessarie per la guida al di fuori dell’atmosfera e con atterraggio automatizzato.
«Space Rider rappresenta per l’Europa un passo avanti considerevole nell’ambito dei veicoli di rientro», spiega Donato Amoroso, numero uno di Thales Alenia Space Italia. «Sarà riutilizzabile, e spianerà la strada ad applicazioni ancora più sfidanti, che includono stadi riutilizzabili, voli “point-to-point”, aerei spaziali e anche turismo spaziale.
Articolo originale qui (http://www.lastampa.it/2018/04/11/scienza/il-cielo/il-minishuttle-europeo-sar-molto-italiano-QMpqg6eYIBufHlDHXzProI/pagina.html)
La Thales Alenia Space, insieme a European Launch Vehicle (70% Avio, 30% ASI), ha siglato con l’Agenzia Spaziale Europea ESA, un contratto per la progettazione e lo sviluppo preliminare di Space Rider, il cui obiettivo è di fornire un sistema di trasporto spaziale a costi contenuti, indipendente, riutilizzabile, per missioni automatiche, quindi senza equipaggio e per un accesso e ritorno di routine dall’orbita terrestre bassa.
Space Rider è progettato come piattaforma orbitale a volo libero, in grado di rimanere in orbita per due mesi, per poi rientrare in modo sicuro nell’atmosfera e atterrare. Può essere recuperato unitamente al suo carico utile principale, rinnovato e riutilizzato fino a sei missioni. Unisce le caratteristiche di un sistema spaziale progettato per esperimenti scientifici in bassa orbita terrestre, con quelle necessarie per la guida al di fuori dell’atmosfera e con atterraggio automatizzato.
«Space Rider rappresenta per l’Europa un passo avanti considerevole nell’ambito dei veicoli di rientro», spiega Donato Amoroso, numero uno di Thales Alenia Space Italia. «Sarà riutilizzabile, e spianerà la strada ad applicazioni ancora più sfidanti, che includono stadi riutilizzabili, voli “point-to-point”, aerei spaziali e anche turismo spaziale.
Articolo originale qui (http://www.lastampa.it/2018/04/11/scienza/il-cielo/il-minishuttle-europeo-sar-molto-italiano-QMpqg6eYIBufHlDHXzProI/pagina.html)