Visualizza Versione Completa : Se Maometto ?
Vincenzo Zappalà
12-04-2013, 07:10
Cari amici, ho visto che a nessuno di voi sembra interessare più di tanto la problematica delle occultazioni, transiti ed eclissi. E' un risultato un po' strano dato che quando si verifica un transito di Mercurio e/o Venere o una qualsiasi eclissi di Luna e di Sole (parziale, generalmente) vi è una smania di notizie indicibile. Boh? misteri degli astrofili! Probabilmente siete tutti preparatissimi...
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2013/04/12/se-maometto/)
etruscastro
12-04-2013, 09:45
grande Enzo.....
è come disse quello (si quello...... dalle mie parti si dice così... :biggrin:).... al mio segnale scatenate l'inferno!!!:ninja:
viaaa.....
Vincenzo Zappalà
12-04-2013, 10:04
grande Enzo.....
è come disse quello (si quello...... dalle mie parti si dice così... :biggrin:).... al mio segnale scatenate l'inferno!!!:ninja:
viaaa.....
basterebbe leggere il tuo ottimo lavoro sul forum... ma... stiamo a vedere!:biggrin:
chi tace NON acconsente....
tony70xx
12-04-2013, 10:15
Ci provo :-)
1. Capacità di risoluzione
2. Sembra troppo facile, comunque per ingrandimenti si intende la capacità del tele di ingrandire un oggetto, gli ingrandimenti si calcolano dividendo la focale del tele con la focale dell'oculare e in linea teorica non possono essere maggiori del doppio dell'apertura del telescopio.
3. Già risposto
4. Aumentando gli ingrandimenti l'immagine degrada ..... Quindi falso!
5. Risposto alla 2
6. Perché con aperture maggiori si raccoglie più luce e quindi si notano sempre maggiori dettagli, metodi alternativi? Credo di si, ho letto che si stanno progettando telescopi che avranno un'apertura virtuale della dimensione della Terra, posizionando "sensori" in posizioni strategiche del pianeta, ma so solo questo.
Cari amici, ho visto che a nessuno di voi sembra interessare più di tanto la problematica delle occultazioni, transiti ed eclissi...
Ehm... cause di forza maggiore mi hanno tenuto lontano dal PC per un po', e dal cellulare stavo impazzendo a forza di scroll dello schermo tra l'articolo e le figure. Mi sono ripromessa di affrontare l'argomento non appena potevo rimettere mano ad uno schermo più grande... e così ho fatto.
Ho risposto poco fa all'articolo sulle occultazioni (anche se parzialmente), prima di leggere questo altro articolo.... al quale non provo neppure a rispondere: sono completamente ignorante in materia :sad:
Mi studierò le risposte di Vincenzo e degli altri forumisti (si dice così?? :confused:) :D
Vincenzo Zappalà
12-04-2013, 10:57
Ci provo :-)
1. Capacità di risoluzione
2. Sembra troppo facile, comunque per ingrandimenti si intende la capacità del tele di ingrandire un oggetto, gli ingrandimenti si calcolano dividendo la focale del tele con la focale dell'oculare e in linea teorica non possono essere maggiori del doppio dell'apertura del telescopio.
3. Già risposto
4. Aumentando gli ingrandimenti l'immagine degrada ..... Quindi falso!
5. Risposto alla 2
6. Perché con aperture maggiori si raccoglie più luce e quindi si notano sempre maggiori dettagli, metodi alternativi? Credo di si, ho letto che si stanno progettando telescopi che avranno un'apertura virtuale della dimensione della Terra, posizionando "sensori" in posizioni strategiche del pianeta, ma so solo questo.
non rispondo ancora, ovviamente... :) ma mi piacerebbe mi spiegassi meglio cosa intendi con capacità di risoluzione. Ti aiuterebbe anche nella 6 dove non sei molto preciso o -almeno- completo.
Ricordiamoci, poi, che esiste anche l'occhio che impone certi limiti... anche lui è un sistema ottico con tanto di lente e di fuoco... In un telescopio usato visualmente abbiamo tre sistemi ottici: obiettivo, oculare e occhio.
Vincenzo Zappalà
12-04-2013, 10:59
Ehm... cause di forza maggiore mi hanno tenuto lontano dal PC per un po', e dal cellulare stavo impazzendo a forza di scroll dello schermo tra l'articolo e le figure. Mi sono ripromessa di affrontare l'argomento non appena potevo rimettere mano ad uno schermo più grande... e così ho fatto.
Ho risposto poco fa all'articolo sulle occultazioni (anche se parzialmente), prima di leggere questo altro articolo.... al quale non provo neppure a rispondere: sono completamente ignorante in materia :sad:
Mi studierò le risposte di Vincenzo e degli altri forumisti (si dice così?? :confused:) :D
Non ti preoccupare Ila. Ci vuol poco a imparare i fondamentali dei telescopi. Poche definizioni e poche figure. L'importante, come al solito, è capire il concetto di base. Tutto il resto sono sottigliezze...
Dopo "parecchie" risposte proverò a scrivere un paio di articoli così torno indietro di più di 40 anni...:biggrin:
Ok. Lo confesso … io posseggo un telescopio (molto rudimentale) :rolleyes:ma lo uso quanto la macchina per fare la pasta in casa … sono, forse, uno dei più estremisti del “polo minore” (del sistema bipolare descritto da Enzo). Ma, nello spirito del manifesto di Astronomia.com, cercherò di rispondere (tempo permettendo) e di contribuire a compiere questo “COMPROMESSO STORICO”:biggrin:.
Ciao Enzo,
provo a rispondere alle tue domande:
1. La grandezza che indica la capacità di un telescopio di farci distinguere i particolari di un oggetto è la risoluzione e viene espressa in secondi d'arco. Si può ottenere con la seduente formula: R = 120 / D (Diametro dell'obiettivo in mm)
2. Gli ingradimenti sono il rapporto tra la lunghezza focale del telescopio e quella dell'oculare: I = Ft /Fo
3. L'ingrandimento massimo utile è legato al diametro dell'obiettivo. In linea generale l'ingrandimento massimo ottenibile è il doppio del diametro espressio in mm, es: con un telescopio con un biettivo di 200mm di diametro si potrà ottenere un ingrandimento massimo utile di 400X.
4. L'assenza di atmosfera aiuta la nitidezza delle immagini, tuttavia la capacità di vedere particolari più raffinati è data dal potere di risoluzione (punto 1.), quindi dipende dal diametro dell'obiettivo.
5. Si, il limite, come detto al punto 3. è dato dal diametro dell'obiettivo.
6. Il potere di risoluzione è legato sempre all'obiettivo quindi è necessario costruire telescopi ottici con obiettivi sempre più grandi. Utilizzando l'elaborazione computerizzata è possibile come avviene per il VLT (Very Large Telescope - Paranal) utilizzare 4 telescopi minori come fosse un unico strumento.
Aspetto un giudizio impietoso sulle mie risposte.
Saluti,
Giuseppe
MARCELBERG
12-04-2013, 20:18
Vincenzo, io leggo sempre i suoi meravigliosi articoli ma non so rispondere alle sue domande del caso specifico per il semplice fatto che non possiedo un telescopio....ma ciò non mi impedisce di amare l'astronomia e di osservare il cielo con curiosità!
Caro prof ci voglio provare anche io :)
1. Ciò che consente ai telescopi di poter vedere le immagini con particolari sempre più raffinati e nitide è sicuramente il potere risolutivo del telescopio proprio perchè grazie ad esso un telescopio con maggiore diametro riesce a raccogliere più luce quindi più dettagli.
2. Per ingrandimenti di un telescopio, come per ingrandimenti anche dello zoom di una fotocamera per esempio, indica il numero di volte che si riesce a raddoppiare la grandezza dell'immagine che si osserva rispetto al modo in cui si riesce a distinguere con l'occhio umano. Per esempio un ingrandimento di 100x indica che quel determinato oggetto che si sta osservando è ingrandito di 100 volte rispetto al normale ingrandimento senza telescopio.
3. Gli ingrandimenti si calcolano dividendo la lunghezza focale del telescopio per la lunghezza focale dell'oculare. Quindi se la lunghezza focale di un obiettivo fa parte della stessa formula per calcolare l'ingrandimento credo proprio che l'obiettivo centri per quanto riguarda la sua semplice focale.
4. In assenza di atmosfera aumentando gli ingrandimenti aumentano i dettagli proprio perchè il motivo per il quale aumentando gli ingrandimenti, dalla Terra, l'immagine incomincia a sfocare è proprio l'atmosfera
5. Se è vero ciò che ho risposto nella 5 credo non ci siano limiti se non il trasporto di un grande telescopio e i costi.
6. Gli obiettivi sempre più grandi si costruiscono perchè maggiore è l'obiettivo maggiore sarà la luce raccolta ma non conosco, o per lo meno non ricordo al momento, metodi alternativi.
Prof Zappalà aspetto le sue correzioni, puntalizzazioni e approfondimenti :)
A presto
Raffaele
Provo a rispondere anch'io, l'argomento ottica mi ha sempre affascinato, anche se rivolto principalmente alla microscopia per ragioni di lavoro.1) la grandezza che ci fa distinguere particolari sempre più fini è il potere risolutivo. Esso dipende da diversi fattori, è proporzionale alla lunghezza d'onda di osservazione lambda/2, inversamente proporzionale al rapporto tra diametro dell'obiettivo e pupilla d'uscita, dipende dalla precisione di costruzione delle ottiche e relative aberrazioni (compreso l'astigmatismo di chi osserva purtroppo!) oppure dalla "grana" dell'emulsione o dimensione dei pixel. Dalla trasparenza e turbolenza dell'aria... e dall'ingrandimento che dev'essere ottimizzato. Ne parleremo nelle risposte successive.2) L'ingrandimento è in prima battuta il rapporto tra le focali dell'obiettivo e dell'oculare, ma più esattamente occorrerebbe parlare di ingrandimento angolare (rapporto tra le tangenti).3) Si, ma non solo.4) Non si può aumentare a dismisura il rapporto tra le focali. vi è il limite lambda/2 in primo luogo, la quantità di luce raccolta dall'obiettivo diminuisce con il quadrato del rapporto degli ingrandimenti come sa bene chi si cimenta in fotografia. per mantenere costante il numero di fotoni per unità di tempo, occorre aumentare in modo proporzionale il diametro dell'obiettivo.5) Domanda difficile, direi che vi è un limite tecnologico nel mantenere una superficie priva di aberrazioni molto grande, la gravità non ci è amica.6) Si costruiscono obiettivi sempre più grandi per raccogliere più luce. Si può aumentare il potere risolutivo costruendo telescopi gemelli che puntino la stessa porzione di cielo e acquisendo le immagini simultaneamente, il problema è nel coordinare la base tempi di acquisizione. Sono già operativi telescopi che sfruttano questa tecnologia Mauna Kea, il grande telescopio in costruzione in Cile... Vi sono radiotelescopi che hanno lavorato in simultanea distanti decine di migliaia di km ottenendo risoluzioni nelle onde radio paragonabili a quelle ottenute nell'ottico. Il limite è nella sincronizzazione il cui errore deve essere paragonabile alla frequenza delle onde elettromagnetiche che si utilizzano, un conto e la riga dell'idrogeno neutro lambda 21 cm 1,5 MHz un conto e 450 GHz circa della luce visibile sono picosecondi!!!
tony70xx
12-04-2013, 22:13
non rispondo ancora, ovviamente... :) ma mi piacerebbe mi spiegassi meglio cosa intendi con capacità di risoluzione. Ti aiuterebbe anche nella 6 dove non sei molto preciso o -almeno- completo.
Ricordiamoci, poi, che esiste anche l'occhio che impone certi limiti... anche lui è un sistema ottico con tanto di lente e di fuoco... In un telescopio usato visualmente abbiamo tre sistemi ottici: obiettivo, oculare e occhio.
Per capacità di risoluzione intendo la capacità di distinguere due fonti luminose molto vicine come, appunto due luci distinte (p.e. sdoppiare una "doppia"). La formula scritta negli interventi successivo al mio (che onestamente non ho imparato a memoria) consente di calcolare con precisione la distanza minima in secondi d'arco (mi sembra) che le due fonti devono avere per essere risolte dal telescopio in questione. Formule a parte un maggiore potere risolutivo comporta una maggiore incisività, precisione e nitidezza dell'immagine che il tele ci restituisce.
Vincenzo Zappalà
13-04-2013, 06:41
Vincenzo, io leggo sempre i suoi meravigliosi articoli ma non so rispondere alle sue domande del caso specifico per il semplice fatto che non possiedo un telescopio....ma ciò non mi impedisce di amare l'astronomia e di osservare il cielo con curiosità!
e quindi non ti devi sentire toccato dalla mia provocazione... Io voglio solo stimolare gli astrofili (o coloro che si credono tali ma non lo sono) a capire anche ciò che usano e vedono. Tu sei dall'altra parte: quella che vuole imparare! E io cerco di lavorare per chi vuole imparare sia esso astrofilo o semplice amante del cielo.
Prima o poi parlerò anche di telescopi... per adesso sento solo il polso dei forumisti più accaniti...
Io sono con te!:)
tony70xx
13-04-2013, 14:31
Vincenzo ......... io già ci parlo col telescopio ....... spesso ci litigo pure! :biggrin:
- La capacità di ingrandimento di un telescopio sarebbe il potere risolutivo, il mio telescopio Riflettore 150/750 ha un potere risolutivo fino alla magnitudine 13,2.
- Gli ingrandimenti si fanno usandogli oculari: Con l'oculare f30, ottengo 25 ingrandimenti (750, è la focale, diviso 30, 25)
Con l'oculare f10, ottengo 75 ingrandimenti.
- Aumentando gli ingrandimenti, aumento la capacità di definizione dei particolari, sicuramente in assenza di atmosfera avrei una visione migliore, comunque credo di aver capito che c'è un limite alla possibilità d'ingrandire.
Con il mio telescopio già con 75 ingrandimenti (f10) ho una visione dell'oggetto peggiore che con 50 ingrandimenti, che ottengo anteponendo una Barlow 2X all'oculare f30. Con i telescopi apocromatici, usano molti ingrandimenti che non sono possibili con altri, questo perché il tripletto apocromatico corregge (credo) le aberrazioni dell'atmosfera.
Io prima di acquistare il telescopio, ho cercato anche di capire come sono fatti, e le proprietà che hanno, studiando per lo meno un minimo sull'enciclopedia, tuttavia non posso considerarmi un esperto. Apprezzo molto che tu cerchi in tutti i modi di farci migliorare, per quello che mi è possibile, cerco di seguirti, Sto leggendo Rosetta, trovo che sia un libro bellissimo.
Per me Astronomia. com, come penso per gli altri che frequentano il sito, è un faro che irradia la luce del sapere in astronomia ed altro, ma nel mondo reale in cui vivo, la cultura astronomica non esiste, la gente comune non solo non sa niente di come è fatto un telescopio, non sa niente o quasi di tutto ciò che riguarda l'astronomia, e questo indipendentemente, se ci mi trovo a parlare con chi ha diplomi o lauree. Cercherò di seguirti, grazie per la tua pazienza.
Vincenzo Zappalà
13-04-2013, 15:42
- La capacità di ingrandimento di un telescopio sarebbe il potere risolutivo, il mio telescopio Riflettore 150/750 ha un potere risolutivo fino alla magnitudine 13,2.
- Gli ingrandimenti si fanno usandogli oculari: Con l'oculare f30, ottengo 25 ingrandimenti (750, è la focale, diviso 30, 25)
Con l'oculare f10, ottengo 75 ingrandimenti.
- Aumentando gli ingrandimenti, aumento la capacità di definizione dei particolari, sicuramente in assenza di atmosfera avrei una visione migliore, comunque credo di aver capito che c'è un limite alla possibilità d'ingrandire.
Con il mio telescopio già con 75 ingrandimenti (f10) ho una visione dell'oggetto peggiore che con 50 ingrandimenti, che ottengo anteponendo una Barlow 2X all'oculare f30. Con i telescopi apocromatici, usano molti ingrandimenti che non sono possibili con altri, questo perché il tripletto apocromatico corregge (credo) le aberrazioni dell'atmosfera.
Io prima di acquistare il telescopio, ho cercato anche di capire come sono fatti, e le proprietà che hanno, studiando per lo meno un minimo sull'enciclopedia, tuttavia non posso considerarmi un esperto. Apprezzo molto che tu cerchi in tutti i modi di farci migliorare, per quello che mi è possibile, cerco di seguirti, Sto leggendo Rosetta, trovo che sia un libro bellissimo.
Per me Astronomia. com, come penso per gli altri che frequentano il sito, è un faro che irradia la luce del sapere in astronomia ed altro, ma nel mondo reale in cui vivo, la cultura astronomica non esiste, la gente comune non solo non sa niente di come è fatto un telescopio, non sa niente o quasi di tutto ciò che riguarda l'astronomia, e questo indipendentemente, se ci mi trovo a parlare con chi ha diplomi o lauree. Cercherò di seguirti, grazie per la tua pazienza.
ahi, ahi, molta confusione.... anche al di fuori dell'atmosfera ci sono dei limiti e sono proprio la cosa più importante per un telescopio... vedi la domanda sul forum...
Penso che sia venuto il momento di fare un po' di chiarezza. Ancora un paioi di giorni...;)
Ricomincio da capo:
La capacità di un telescopio di far vedere particolari sempre più raffinati è la grandezza del suo obbiettivo.
Gli ingrandimenti di un telescopio sono il rapporto tra la lunghezza della sua focale, e la focale dell'oculare che si usa.
Certamente con un obbiettivo più grande si possono avere più ingrandimenti.
Io credo che gli ingrandimenti che si possono avere con un telescopio sono gli stessi sia in atmosfera che fuori da questa, magari i risultati saranno diversi.
Ogni telescopio ha il suo limite degli ingrandimenti in base alla grandezza del suo obbiettivo.
Si costruiscono obbiettivi sempre più grandi in quanto questi raccolgono più luce quindi aumenta la possibilità d'ingrandire e di visualizzare il cosmo.
Sono andato a cercare sulla mia enciclopedia le risposte, naturalmente posso non aver capito bene queste cose, ma sono appunto sul forum per imparare!
SuperMagoAlex
14-04-2013, 01:25
Premetto che non ho mai avuto a che fare con un telescopio, e non ho letto le risposte precedenti, ma vorrei comunque provare a rispondere:
1) La focale e il diametro dell'obiettivo
2) gli ingrandimenti dovrebbero dipendere dall'oculare usato, dunque un oculare 50x ingrandisce 50 volte l'immagine del telescopio
3) sono legati alla lunghezza focale ed al tipo di oculare utilizzato
4) si, in quanto la densità dell'atmosfera sfoca l'immagine
5) si, penso dipenda dal diametro del telescopio
6) un obiettivo con un diametro più grande garantisce una migliore luminosità, dunque permette di catturare anche la luce di oggetti celesti poco luminosi (apparentemente)
AlexanderG
15-04-2013, 00:17
Ciao, scusate il ritardo ma sto passando un periodo lavorativamente "intenso"!
Il primo ed unico telescopio che io abbia mai acquistato è stato nel 1988, avevo 14 anni, un rifrattore giapponese con 60mm di diametro ed 800mm di focale, nessuna montatura equatoriale né motorini d'inseguimento.... ora lo uso mediamente un paio di volte l'anno... in sostanza definirmi "dilettante" è veramente poco! :)
Provo comunque a rispondere... al limite vi farete qualche risata ;)
1) il diametro della lente (o specchio) principale è sicuramente la grandezza più importante, ma solo a parità di qualità dei materiali di fabbricazione.
2) per "ingrandimenti" si intende il rapporto tra lunghezza focale del telescopio e quello dell'oculare.
3) di getto risponderei che gli ingrandimenti sono legati all’obiettivo "tramite la focale", ma qualcosa mi dice che non è tutto qui... :)
4) NO, aumentando gli ingrandimenti, in assenza di atmosfera, non si notano particolari sempre più raffinati, perché mi sembra che dipendano solo dall'apertura della lente o specchio principale, ovvero da quanta luce cattura lo strumento.
5) per il limite degli ingrandimenti, mi ricordo vagamente qualcosa riguardo il doppio del diametro espresso in millimetri... cioè dovrebbe essere il doppio dei millimetri di apertura delle lente principale... non ho nemmeno la forza di andare a vedere su wikipedia!
6) Un metodo alternativo potrebbe essere quello di "sommare" la luce di tanti obiettivi grandi su un unico punto quando non se ne può costruire uno direttamente enorme... ho scritto una minkiata? :D
Ciao,
Alex.
Vincenzo Zappalà
15-04-2013, 06:54
Ciao, scusate il ritardo ma sto passando un periodo lavorativamente "intenso"!
Il primo ed unico telescopio che io abbia mai acquistato è stato nel 1988, avevo 14 anni, un rifrattore giapponese con 60mm di diametro ed 800mm di focale, nessuna montatura equatoriale né motorini d'inseguimento.... ora lo uso mediamente un paio di volte l'anno... in sostanza definirmi "dilettante" è veramente poco! :)
Provo comunque a rispondere... al limite vi farete qualche risata ;)
1) il diametro della lente (o specchio) principale è sicuramente la grandezza più importante, ma solo a parità di qualità dei materiali di fabbricazione.
2) per "ingrandimenti" si intende il rapporto tra lunghezza focale del telescopio e quello dell'oculare.
3) di getto risponderei che gli ingrandimenti sono legati all’obiettivo "tramite la focale", ma qualcosa mi dice che non è tutto qui... :)
4) NO, aumentando gli ingrandimenti, in assenza di atmosfera, non si notano particolari sempre più raffinati, perché mi sembra che dipendano solo dall'apertura della lente o specchio principale, ovvero da quanta luce cattura lo strumento.
5) per il limite degli ingrandimenti, mi ricordo vagamente qualcosa riguardo il doppio del diametro espresso in millimetri... cioè dovrebbe essere il doppio dei millimetri di apertura delle lente principale... non ho nemmeno la forza di andare a vedere su wikipedia!
6) Un metodo alternativo potrebbe essere quello di "sommare" la luce di tanti obiettivi grandi su un unico punto quando non se ne può costruire uno direttamente enorme... ho scritto una minkiata? :D
Ciao,
Alex.
mi piace molto la tua risposta. Non cerca di girare intorno e dice chiaramente quello che sai. E' una risposta sincera oltre che parecchio vicina al giusto. Se rimango è solo per voi!
Piuttosto che rispondere brutalmente alle domande, come hai visto, ho iniziato un piccolo "corso" di ottica che ci porterà in qualche puntata a sapere tutto dei telescopi e dell'immagine che si forma con tutti i suoi problemi. Insomma a sapere quel tanto che basta per puntare un telescopio e sapere cosa fa quel videogioco misterioso. Ti assicuro che è la cosa più bella: è meglio costruirsi una macchinetta a molla che va avanti a scatti che comprarsi una macchina computerizzata che cammina da sola.
Il telescopio è un telefono a filo immaginario che ti connette direttamente con l'Universo. Quando guardi dentro sei finalmente solo con il Cosmo e puoi parlare qualsiasi lingua senza problemi di interpreti. Ma la cosa più bella è sapere come quel filo di luce riesce a percorrere centinaia o migliaia di anni luce per giungere SOLO a te, dedicarsi solo a te e creare solo nel tuo occhio un'immagine di un oggetto tanto lontano. L'Universo è di tutti, ma il telescopio lo rende solo tuo per qualche momento!!!
Seguimi e vedrai che i telescopi non avranno più segreti...
AlexanderG
15-04-2013, 07:04
Seguimi e vedrai che i telescopi non avranno più segreti...
Lo farò :)
Grazie come sempre,
Alex.
Vincenzo Zappalà
15-04-2013, 07:16
Lo farò :)
Grazie come sempre,
Alex.
già mi eri simpatico, adesso che vedo che anche tu ti alzi in ore pre-alba lo sei ancora di più!!!!:biggrin::wub:
AlexanderG
15-04-2013, 07:27
già mi eri simpatico, adesso che vedo che anche tu ti alzi in ore pre-alba lo sei ancora di più!!!!:biggrin::wub:
In realtà mi tocca farlo per lavoro ;)
gianniju
15-04-2013, 16:05
mi piace molto la tua risposta. Non cerca di girare intorno e dice chiaramente quello che sai. E' una risposta sincera oltre che parecchio vicina al giusto. Se rimango è solo per voi!
Piuttosto che rispondere brutalmente alle domande, come hai visto, ho iniziato un piccolo "corso" di ottica che ci porterà in qualche puntata a sapere tutto dei telescopi e dell'immagine che si forma con tutti i suoi problemi. Insomma a sapere quel tanto che basta per puntare un telescopio e sapere cosa fa quel videogioco misterioso. Ti assicuro che è la cosa più bella: è meglio costruirsi una macchinetta a molla che va avanti a scatti che comprarsi una macchina computerizzata che cammina da sola.
Il telescopio è un telefono a filo immaginario che ti connette direttamente con l'Universo. Quando guardi dentro sei finalmente solo con il Cosmo e puoi qualsiasi lingua senza problemi di interpreti. Ma la cosa più bella è sapere come quel filo di luce riesce a percorrere centinaia o migliaia di anni luce per giungere SOLO a te, dedicarsi solo a te e creare solo nel tuo occhio un'immagine di un oggetto tanto lontano. L'Universo è di tutti, ma il telescopio lo rende solo tuo per qualche momento!!!
Seguimi e vedrai che i telescopi non avranno più segreti...
Bellissimo :) grazie per le lezioni di ottica, e per la gioia e la passione con le quali le svolgi.. Il cosmo è di tutti e non esisterà mai attrezzatura che potrà allontanarci da esso.
rosalange
16-04-2013, 01:16
Risposte:
1) Il potere risolutivo dell'obbiettivo, con un metodo piuttosto grossolano si può calcolare dividendo 12 per il diametro dell'obbiettivo espresso in cm, il risultato di questa semplice divisione esprime il potere risolutivo in secondi d'arco.
Detto con le mie parole, il potere risolutivo è la capacità di risolvere due punti ad una certa distanza dall'osservatore, è quindi evidente che più è grande il diametro dell'obbiettivo e più è alto il potere risolutivo e anche, naturalmente, la quantità di luce raccolta dallo stesso.
2)Si, sono legati all'obbiettivo in quanto determinano la pupilla d'uscita, PU = D/X
3) Credo di si, sino al raggiungimento del massimo potere risolutivo dell'obbiettivo.
4) Credo di si, penso che sia legato al diametro dell'obbiettivo, nel senso che se aumento l'ingrandimento diminuisco la luminosità del soggetto che sto osservando, naturalmente più è grande l'obbiettivo più luce raccoglie, se potessi aumentare l'ingrandimento sino ad un numero d'ingrandimenti molto elevato, finirei per rendere ciò che osservo praticamente invisibile.
5) Si costruiscono obbiettivi sempre più grandi proprio perché più sono grandi più è alto il loro potere risolutivo e la loro capacità di raccogliere luce, e quindi, collegandomi a ciò che ho detto in precedenza è possibile raggiungere ingrandimenti elevati, il metodo alternativo che mi viene in mente è quello dell'interferometria ottica, per intenderci quello usato dal VLT.
A guastare tutto poi ci possiamo mettere il fatto che la luce proveniente dallo spazio deve attraversare l'atmosfera e da questa viene distorta, ma a ridurre il disturbo della turbolenza atmosferica si sono inventate le ottiche adattive.
Mi piace tantissimo questa idea di avere un formatore altamente preparato come un astronomo professionista, a tal proposito, se posso, vorrei farti io una domanda, secondo te sarà possibile da terra con l'utilizzo dei prossimi ELT, magari impiegati con la tecnica dell'interferometria, o ancora meglio, ma forse troppo costoso, con batterie di telescopi ubicati nello spazio e anche loro collegati in modo da formare un grosso telescopio con un potere risolutivo enorme, scovare pianeti abitabili?
Grazie per il tempo che ci dedichi,(a noi astrofili), e porta pazienza se scrivo come un cane.:)
risposta 1) la risoluzione, calcolato secondo il limite di Dawes R"(in secondi d'arco)= 120/diametro espresso in mm. considerando che nei nostri cieli il seeing difficilmente è migliore di 1" sono presto fatti i conti.risposta 2) in un sistema ottico l'ingrandimento è il rapporto fra la dimensione dell'oggetto visto a occhio nudo e l'oggetto visto attraverso il sistema ottico, per la precisione è il rapporto fra le due emitangenti. si può calcolare come rapporto fra focali per esempio un obiettivo con focale 1000 mm e un oculare 10 mm producono un ingrandimento 100XMi permetto una breve digressione: considerando la "distanza di visione distinta" dell'occhio umano pari a 25 cm, nel caso precedente l'obiettivo possiede un ingrandimento pari a 4x e l'oculare ha un ingrandimento 25 cm / 1 cm = 25X Nel caso di fotografia astronomica? si calcola l'angolo formato dall'immagine vista ad una distanza di 25 cm e la si paragona con l'angolo dello stesso oggetto visto ad occhio nudo. per esempio la luna che sappiamo avere un diametro apparente di circa mezzo grado fotografata al fuoco diretto con un obiettivo da 1 metro di focale lascia un'immagine di circa 9 mm che vista a 25 cm sottointende un angolo di 2 gradi pari a 4X.risposta 3) si, come descritto sopra.risposta 4) Si, perché si può arrivare al limite di Dawes.risposta 5) limiti costruttivi, il più grande specchio mono blocco è stato monte Palomar (5m), Lo spaziale Hubble 2,4m. Il prossimo telescopio spaziale Webb avrà un'ottica composta di 6,5 m, lavorerà al punto di Lagrange 2, dovrà funzionare al primo colpo perché è impensabile mandare una spedizione di soccorso a 1,5 milioni di km!risposta 6) sono già costruiti diversi telescopi gemelli e sono in costruzione altri che lavorano con principio interferometrico. il potere risolutivo è pari alla distanza tra i componenti del sistema per esempio per i telescopi keck delle Hawai è di 0,005" nella banda del vicino infrarosso.
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