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Visualizza Versione Completa : Vixen visac 200l



cherubino
23-02-2018, 09:22
VISAC 200L Vixen

Uno strumento particolare, decisamente performante ma che richiede un po' di perizia date le molte regolazioni di cui è dotato. Ottimo come astrografo ma estremamente performante anche in campo visuale. La review completa al link qui sotto:

http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/test-strumentali/vixen-visac-vc200l/


28114

Paolo

Salvatore
23-02-2018, 17:51
Sempre piacevoli da leggere i tuoi articoli.

garmau
23-02-2018, 17:57
Molto bello anche il disegno...

Inviato dal mio FEVER utilizzando Tapatalk

cherubino
23-02-2018, 18:14
Grazie,

la recensione contiene un po' di disegni simili fatti con il Visac.

Paolo

Robicek
23-02-2018, 20:27
Bella recensione, come sempre. Fa venire l'acquolina....

A proposito, a quando una prova del VMC260L? E' uno dei miei miti...:shock:

cherubino
23-02-2018, 20:53
Grazie, Robicek.

Il VMC 260 è giunto in scuderia in modo quasi casuale anche se ero molto curioso di possederne uno ma non avevo voglia di spendere quasi 4000 euro per averlo nuovo.
Per la review completa servirà ancora un po' di tempo (dovrai attendere un poco temo...).
Posso però dirti che lo ho già testato un paio di sere, anche a fianco del Mewlon 180.
Nel VMC ho ritrovato (e non me lo aspettavo tanto prestazionale) immagini identiche a quelle del Mewlon 180 in quanto a pulizia ma con un guadagno luminoso ovviamente maggiore.
Richiede una collimazione attenta ma questa è piuttosto facile da ottenere dato che si può intervenire solamente sullo specchio secondario. In questo il VISAC mi piace di più offrendo all'utilizzatore un controllo notevole delle geometrie della meccanica.
Mi ha comunque permesso di vedere Sirio B dalla mia latitudine e postazione (Sirio bassa sull'orizzonte e con una finestra osservativa estremamente limitata dalle ramaglie degli alberi ad alto fusto che circondano la mia postazione).
Ho eseguito alcuni test su stelle doppie con sbilanciamento tra primaria e secondaria di 3 o 4 magnitudini e separazioni prossime a 1" e ho potuto facilmente scorgere la secondaria con immagini estremamente pulite (impossibile farlo ad esempio con un C9 o un C11).
Inoltre è accettabilmente leggero e lavora bene anche in ambienti umidi tipici delle pianure lombarde non soffrendo di condensa sulla lastra correttrice.
Non ho al momento riscontrato i problemi di termica citati da alcuni osservatori statunitensi di cui inoltre non comprendo le ragioni fisiche una volta che lo strumento è acclimatato e mi sembra di vedere che il raggiungimento dell'equilibrio termico, almeno con delta non superiori ai 7/8 gradi, non sia troppo lungo (circa un'ora nelle condizioni peggiori che è un ottimo valore per un 10 pollici e più).
Non ho neppure rilevato focus shift, o quantomeno non paragonabile a quello dei sistemi che equipaggiano gli SC anche se il sistema di messa a fuoco è simile. Comunque almeno fino a 300/350x non ne ho rilevato traccia.
Ho anche provato, con una camerina CMOS con sensore piccolo e in ROI massimo, anche a focheggiare un una stella a piena focale con uno spostamento onestamente insignificante della posizione a video del segnale luminoso.
In visuale luce diffusa molto contenuta e immagini, in soldoni e almeno su componenti stellari, che mi hanno impressionato tanto da poter dire, pur in un paragone "a distanza" di tempo, di non trovare alcun motivo per preferirgli il ben più costoso Mewlon 250 se non forse per la messa a fuoco elettrica sul secondario, vantaggio che però non vale certo i 3000/3500 euro di differenza di costo.
Indubbiamente, come nel Mewlon 250, la focale di 3 metri lo specializza un po' anche se è possibile, con un oculare da 50 mm. e 52° di campo (un banale plossl cinese da pochi soldi) avere 0,85° reali con una distorsione ai bordi trascurabilissima.
Mi spiace solo non aver acquistato un Masuyama plossl da 60 mm. che mi sono lasciato sfuggire, sarebbe stato l'oculare ideale per le osservazioni a basso ingrandimento pur con un campo non ampio.

Paolo

Robicek
23-02-2018, 21:05
Purtroppo hai confermato quello che pensavo di questo strumento.
Purtroppo nuovo costa troppo e usato non si trova.

Se te ne dovessi stancare, vengo a prenderlo io!!!!

carkinzo
23-02-2018, 21:48
Ti ringrazio, appena ho un po' più di tempo me la
leggerò, anche se sarebbe meglio non farlo!
Perché? Perché semplicemente questo oggetto
mi ha sempre intrigato parecchio ed ero quasi
giunto a fare come si dice dalle mie parti "la mattata"
di prendermelo, poi però mi sono bloccato, perché
non ne ho sentito parlare un gran bene per vari
motivi e questo argomento lo avevo già affrontato in
passato su questo forum, quindi evito di ripetere
tutta la tiritera, ma faccio presente solo quello che
era ritenuto il più importante, cioè che quando ci
sarà bisogno e ce ne sarà bisogno perché è un
oggetto delicato, di doverlo collimare, saranno
dolori e anche belli grossi!
Poi per ora, mi sono buttato un un astrografo piccolo
per i grandi campi e questo l'ho messo un po' da
parte, ma non è detto che la cosa possa tornare in ballo!!!
;)

cherubino
23-02-2018, 22:15
Non vorrei ripetermi ma lo scrivo nuovamente affinché pian piano si riesca a far passare il "messaggio".

Non bisogna aver paura di collimare uno strumento, anzi.
E' impossibile (IMPOSSIBILE) che si entri in possesso di un telescopio (tranne alcuni rifrattori) che non richieda di essere sistemato a dovere almeno ogni 2/3 osservazioni al massimo.
il VISAC è, da questo punto di vista, uno strumento eccezionale. Il fatto che abbia 3 gradi di libertÃ* (primario, secondario, focheggiatore tutti collimabili) è un PLUS e tutti gli astrofili che ne hanno mal parlato semplicemente hanno dimostrato di non possedere la competenza per scrivere e ottener lettura alle loro impressioni.
La stragrande maggioranza dei post che si leggono su internet (in qualsiasi lingua) sono scritti da persone che NON toccano i loro strumenti e ne parlano bene o male a seconda del grado di fortuna che hanno nel trovarli più o meno collimati quando li utilizzano.
Gli star party sono pieni di osservatori che decantano le prestazioni dei loro strumenti e quando ti fanno accostare l'occhio all'oculare non sai come dire loro che il "magico" strumento è scolliamo o aberrato in qualche modo.
Essere astrofili significa anche (non solo) comprendere cosa non va nello strumento che stiamo usando. Comprendere significa capire se il problema è insito nella lavorazione ottica o nella non corretta posizione meccanica degli elementi. Di conseguenza significa metterci nella condizione di poter risolvere l'eventuale problema e riportare lo strumento a lavorare come il suo progetto richiede. Altrimenti si rischia di alienare strumenti ritenuti erroneamente non validi.
Mi è capitato di ritirare strumenti definiti "ciofeche" o poco più che sono rinati dietro ad un minimo lavoro di sistemazione e ottimizzazione o anche semplicemente ad una accurata collimazione (e magari qualche aggiustatina alla meccanica).
Ricordate che più uno strumento ha regolazioni e più sarÃ* "facile" portarlo a lavorare al suo massimo.
In un SC commerciale si può operare solo sulle brugoline del secondario (sistemare il resto è decisamente più difficile e bisogna essere davvero esperti) ma questo è un handicap, non una risorsa.
In alcuni maksutov che vengono oggi venduti "come il pane" non si può intervenire praticamente in nessun modo se non smontando completamente lo strumento (e anche qui sono in pochi a saperlo fare e risolvere le magagne, credetemi): è una cosa assurda! Chi progetta in questo modo uno strumento ottico andrebbe messo alla gogna...
Ho sentito alcuni americani raccontare "che collimare il VISAC è impresa TITANICA"... please... siamo seri. Collimare il VISAC è un divertimento perché se è vero che richiede di intervenire su almeno 3 elementi diversi è altrettanto vero che ci consente un controllo assoluto degli assi ottici e se gli specchi sono lavorati bene potremo portare lo strumento a lavorare al suo massimo (e le prestazioni decollano in questo caso, abbiate fede).
I forum rigurgitano discussioni assurde sulla qualitÃ* dei vetri usati per la realizzazione degli strumenti (e si noti che si parla solo dell'elemento "esotico" senza alcuna conoscenza dei mate glass, i vetri di accoppiamento, che sono altrettanto importanti, o delle spaziature, etc..) e poi non si è nemmeno capaci di collimare un rifrattore, non si sa cosa siano gli anelli di newton, non si sa nemmeno ruotare crown e flint tra loro o cercare il corretto livello di frizione delle ghiere che serrano le celle...
Insomma, mio consiglio spassionato, impariamo non solo a cercare il corretto campionamento di un ccd ma anche e prima di tutto a sistemare i nostri strumenti: ne avremo in cambio soddisfazioni notevoli!

Paolo

cherubino
23-02-2018, 22:16
non so perché ma purtroppo nei miei ultimi messaggi visualizzo la sostituzione delle accentuazioni con simboli "esotici".. :confused:

Paolo

Dranzer
24-02-2018, 09:58
Da incorniciare! Da tempo che non leggevo un'mail così. Grazie Cherubino

Angeloma
24-02-2018, 11:48
non so perché ma purtroppo nei miei ultimi messaggi visualizzo la sostituzione delle accentuazioni con simboli "esotici".. :confused:

Paolo

Pure io, ma non capita solo con i tuoi messaggi.

ciclociano
24-02-2018, 15:23
Ciao Paolo,
purtroppo ultimamente ho pochissimo tempo da dedicare al forum, comunque ti seguo sul sito.
Encomiabile! Sottoscrivo ogni sillaba del post!
Ancora non mi capacito di come taluni, anche navigati, non esitino a trascorrere ore e ore davanti ad un PC per cercare di far emergere dei dettagli inesistenti alla fonte, a causa naturalmente di strumenti scollimati, e non si rendano conto di quanta soddisfazione venga dall' accordare il tele.
Collimare è come accordare uno strumento musicale.
Va fatto quando occorre (spesso), con metodo, e senza timore di rompere il clarinetto! :biggrin:
Sarò forse io che ho la tendenza a smontare tutto quello che mi passa per le mani, ma così facendo si finisce per conoscere a fondo lo strumento.
Naturalmente bisogna prima studiare e documentarsi, il che non espone a rischi, anzi il più delle volte porta a evitare acquisti inappropriati.
Il Vixen Visac ce l'ho nel mirino da tempo e dopo aver letto il tuo articolo sarà sicuramente il mio prossimo acquisto. :sbav:

carkinzo
27-02-2018, 22:20
Letta tutta, a parte il contributo in inglese,
perché non lo so.
Complimenti!!!
;)

giovanni7
28-02-2018, 03:35
Leggendo questo

E’ superiore agli Schmidt Cassegrain classici e anche ai più recenti HD-ACF con l’innegabile vantaggio di una meccanica più robusta e una più facile gestione termica delle sue componenti e rende decisamente di più nell'osservazione visuale sia del cielo profondo che dei sistemi multipli a medio e alto ingrandimento.
Che comparazione ha fatto per affermarlo? grazie

etruscastro
28-02-2018, 08:57
forse una pluri-decennale esperienza e oltre 200 strumenti posseduti, Cherubino è uno dei pochissimi in Italia che parla (o scrive) con cognizione di causa totale!

giovanni7
28-02-2018, 09:37
Da possessore di sistema HD, non sono d'accordo che un RC e superiore in visuale a un C8HD , se chiedo : contrasto?
Se chiedo: campo piano sino ai bordi?
che risposte avrò
Forse sarà superiore in assetto fotografico?
Sono un visualista, ho preferito spendere di più a un C8HD anzichè un Visac 200L (600€) dopo un testa a testa su Saturno con oculari 8.8mm E.S.
il contrasto visualizzato con il C8HD era maggiore , confermato da almeno 4 astrofili presenti sul Pollino
Lo so che le mie percezioni non valgono niente, però resto del mio parere, la Celestron con i sistemi HD non ha paura di confronti.
Senza polemica, solo un banco ottico può dare una scala valori a ottiche di presunte parità meccaniche/ottiche
il percepire è solo personale.

Angelo_C
28-02-2018, 12:51
...il percepire è solo personale.
Che poi è quello che fa "personalmente" (:biggrin:) testo, le recensioni sono estremamente utili per farsi un'idea generale e magari (in caso di scelta di uno strumento) fare una bella scremata, ma alla fine, trovati i papabili è buona norma la verifica diretta, in quanto ogni persona ha le sue preferenze, le sue necessità e (appunto) il suo "substrato" percettivo derivato dalle sue esperienze e dalle sue peculiarità (biologiche).
Quindi se tu trovi che il tuo HD sia meglio di un omologo RC, hai ragione, come ha ragione cherubino quando trova il visac meglio di un omologo HD. ;)

Angeloma
28-02-2018, 13:09
ho preferito spendere di più a un C8HD anzichè un Visac 200L (600€) dopo un testa a testa su Saturno


la sua messa a punto, pur non semplicissima per via delle molte variabili su cui è possibile intervenire, consente un controllo completo dello strumento e il suo affinamento elevato in grado di trasformarlo in una “lama” affilata, anche a dispetto della importante ostruzione frontale.

Possibile che quel VISAC non fosse a punto...

Fazio
28-02-2018, 13:22
C'è da considerarei il problema collimazione:

Solo se veramente perfetta in entrambi gli strumenti si possono fare confronti "alla pari"...
Considerando che cherubino è un maestro nel collimare alla perfezione tutti gli schemi ottici, sono propenso a credergli "sulla parola"!

Fazio
28-02-2018, 13:23
Azz.

Mi hai preceduto!

giovanni7
28-02-2018, 13:29
Angelo_C il tuo discorso fila sino a un certo punto
Se la recensione la faccio io (sono nessuno) rimane solo una percezione personale , ma se un astrofilo/astronomo con licenza e tanto di sito in rete afferma che un Visac 200L guarda dall'alto un Celestron HD, permetti che ho il diritto di chiedere con che cognizioni di fatto lo afferma?
se cherubino mi posta dei test di comparazione fatta da ottici su banchi ottici, diversamente resta percezione anche se è un cherubino.
Lungi da me, non conosco cherubino, non ho nulla contro, ho solo una opinione contraria alla sua affermazione. tutto qui

giovanni7
28-02-2018, 13:37
.

Possibile che quel VISAC non fosse a punto...
Puoi fare una ricerca in rete quanti visac sono regolati a punto a parte quello di cherubino?
L'astrofilo/Astronomo che me lo voleva quasi regalare , posso solo lavarli i piedi.

giovanni7
28-02-2018, 13:41
C'è da considerarei il problema collimazione:

Solo se veramente perfetta in entrambi gli strumenti si possono fare confronti "alla pari"...
Considerando che cherubino è un maestro nel collimare alla perfezione tutti gli schemi ottici, sono propenso a credergli "sulla parola"!
Chi ha ha scritto che cherubino non è credibile?
Forse è meglio chiudere qui , si splafona non voglio farmi dei nemici.

Angelo_C
28-02-2018, 13:50
Nella mia esperienza, le verifiche/confronti al banco ottico servono solo per i confronti oggettivi utili ad esempio per la scelta di uno strumento di ripresa, il quale al fuoco avrà un sensore di caratteristiche e prestazioni (il piu delle volte) ben determinate e determinabili (quindi parimenti oggettive), in visuale il sensore e l'elaboratore (ovvero il "pacchetto" occhio/cervello) cambia da persona a persona.

Faccio qualche esempio (ripeto, in ambito visuale e premettendo che sono solo ipotesi per illustrare il concetto non dati "tabellari"), se ad esempio ad'una verifica al banco ottico, il visac avesse strehl-ratio del 95% mentre l'HD "solo" del 80%, pur essendo molto piu performante il primo, io nel confronto potrei trovare l'HD molto meglio del visac nell'osservazione perché, ad esempio sono estremamente "suscettibile" alla curvatura di campo, quindi il campo piano dell'HD mi dona visioni piu soddisfacenti e meno "irritanti" tali da farmi concentrare maggiormente sull'oggetto osservato, altri preferiscono un super perfettissimo apo corto, rispetto ad un paridiametro acro lunghissimo, perché se vedono un pelo di cromatismo vanno in analisi, ma non gli frega nulla del campo completamente "sbananato" che gli manda fuori fuoco le stelle già dal 60% del campo, altri invece per i motivi contrari preferiscono il secondo ("tolleranza" al cromatismo e "intolleranza" al campo curvo), ecc.

Spesso nel confronto di strumenti prestazionalmente simili, le differenze sono così minime che se benché rilevabili, vanno nell'ambito della "psicoottica" (termine NON coniato da me) e quindi mediate appunto dal "pacchetto" occhio/cervello (unico per ogniuno di noi) che sta all'oculare.

Salvatore
28-02-2018, 13:59
Ciao Giovanni ,sono un ex possessore di HD. Non per far il guasta feste , ma la sigla HD significa Hedge definited ( o qualcosa del genere :biggrin:) . Se prendi un C 8 HD e un C8 normale il secondo sulla carta dovrebbe avere un contrasto maggiore della versione HD. Questo perché gli HD hanno un correttore posto dentro il paraluce del primario( che é anche una grossa seccatura).
Gli HD sono stati concepiti per uso fotografico del cielo profondo , e per fare da competitor ai Maede UHC di "nuova "generazione. Tutto quello che fa un HD piú di uno SC normale XLT starbright , in visuale e sopratutto fotografico e correggere il campo , e quindi i bordi , in maniera migliore.

Per quanto riguarda Cherubino , ho avuto il piacere di conoscerlo , e posso dire per certo che non é uno che parla , tanto per parlare. Anzi é proprio una persona che parla con cognizione di causa.

Sempre per allungare il brodo , ho avuto due SC un 11 (HD) e un C 9 ,25 , parlando solo ed esclusivamente di Giove , che é la prova inconfutabile del contrasto , messi a confronto (il C 9,25 direttamente , mentre il C 11 a ricordo) clamorosamente sbriciolati da un riflettore da 6". Questo fa riflettere quanto sia importante la qualitá dell' ottica , ma anche la struttura meccanica che deve essere capace di far lavorare tutto come deve.

E come vedi queste sono anche mie valutazioni personali , senza valore scientifico ne altro , ma mi sembrava il caso di esporle.

Ciao.

cherubino
28-02-2018, 14:04
Mi permetto di rispondere a Giovanni 7 poiché a me è rivolta la "critica", bonariamente intesa come tale.

Se, Giovanni, leggi bene quello che ho scritto vedrai che ho parlato di visione di stelle doppie, non di "pianeti".
L'ho fatto poiché la resa di uno strumento su questi due soggetti, entrambi facenti parte della categoria "alta risoluzione" può essere molto diversa.
Gli SC io li ho avuti praticamente tutti (di tutte le marche con eccezione di Opticon e Takahashi nei loro 250 e TSC 225, molto rari peraltro) e di tutti i diametri o quasi sia in configurazione tradizionale, "R", ACF, HD, e nessuno di questi lavorava bene sulle stelle doppie, specialmente quelle sbilanciate, questo per via di una focalizzazione sempre disturbata dalla luce concentrata negli anelli di diffrazione e nella parte "diffusa".
Per contro sono strumenti che hanno sempre performato bene sui pianeti.
Non ho detto che il VISAC sia migliore del HD nella visione di Giove, ho detto che gli è superiore nell'osservazione e percezione "pulita" delle stelle doppie.
Parimenti non ho scritto da alcuna parte che in campo hi-res fotografico (che è cosa molto diversa da quello visuale) il VISAC sia superiore o meno ad un analogo SC, che sia spianato o meno.
Bisogna quindi, prima di creare "partigianerie", leggere e comprendere esattamente quanto viene scritto.

In aggiunta vorrei ricordare che gli strumenti dotati di molte regolazioni sono sì migliori di quelli su cui è possibile intervenire poco o niente ma lo sono quando tutti i parametri disponibili sono portati al loro massimo o quasi.
L'atrofilo desideroso di un prodotto che davvero possa lavorare come dovrebbe può solo scegliere uno strumento "complicato" perché solamente in esso troverà tutte le possibilità di intervento che la sua perizia può controllare affinché il risultato finale sia adeguato.
Questo è, mi si permetta, un plus notevole e dipende solamente dal fruitore. Chi è capace (e non sto con questo imponendo la mia abilità o sua mancanza né dandole un valore) ottiene molto, chi non lo è o non vuole "sbattersi" otterrà quello che il suo strumento gli sa dare nelle condizioni in cui si trova...

Differentemente da altri "recensori" o "censori" che dir si voglia di questo campo io sono un dilettante e lo sono a titolo gratuito. Faccio quindi ciò che faccio per puro diletto senza sponsorizzazioni e/o favoritismi. Mi domando però, dato che anche io leggo ciò che gli altri scrivono (in Italia o all'estero) come mai molti nomi "famigerati" o presunti tali liquidino gli strumenti parlando di ottiche non collimate, lenti disassate tra loro e da rispedire al produttore, focheggiatori non in asse e quindi strumento inusabile, etc.. Mi domando come mai, dall'alto della loro esperienza, non li aprano, ci lavorino, e li sistemino dato che "quasi" tutto è possibile. Mah!

Paolo

giovanni7
28-02-2018, 14:07
Grazie Angelo, ho letto con piacere, mi conglaudulo,
Scusa se non sono stato capace, un OT fuori dai concetti ottici quando devo giudicare, apriori metto in evidenza che rimane un mio giudizio, e come tale resta soggettivo, il perchè, può risultare sbagliato giudicato da una terza persona

hu.go
28-02-2018, 23:35
Spesso nel confronto di strumenti prestazionalmente simili, le differenze sono così minime che se benché rilevabili, vanno nell'ambito della "psicoottica" (termine NON coniato da me) e quindi mediate appunto dal "pacchetto" occhio/cervello (unico per ogniuno di noi) che sta all'oculare.

[inizio OT ]
Molto vero e concordo con te. Ecco dove l'astrofilo esperto (e sicuramente di formazione visualista) riesce a cogliere quelle minime differenze in mezzo ad un mare di altri astrofili dilettanti (me compreso) che osservando in uno strumento o nell'altro magari vedono praticamente la stessa cosa.
[fine OT]

giovanni7
01-03-2018, 04:52
hu.go
Non entriamo in discorsi psicologici
il mio intervento diverso da quasi tutti chi e intervenuto su questo trend , mi sono chiesto: Come mai un Cherubino denigra un C8HD?
Sono di parte non dovrei , non sarebbe corretto elogiare il proprio
Il C8HD è aplanatico diversamente dai normali XLT
Ha un sistema focheggiatura migliore verso gli XLT
ha la possibilità del blocco dello specchio eliminando la caduta dello specchio , molto utile se viene usato in assetto fotografico.
Io ho preso un Foc. esterno per eliminare anche le micro vibrazioni che si avvertono spostando uno specchio pesantuccio
Se viene usato in assetto fotografico ha un suo riduttore di focale ideato per sensori grossi, ha la possibilità di usare un sistema Iperstar da renderlo super veloce da non temere nessun Isac o simile
All'oculare le stelle sono puntiformi e godibili diversamente dai XLT
quella affermazione di Cherubino non è giusta, capirei un venditore da poter piazzare il suo prodotto.

cherubino
01-03-2018, 05:35
Giovanni 7, perché asserisci cose non corrette?
Il buon Cherubino NON denigra il C8 HD.
Se vuoi far passare questo concetto sono costretto a smentirti e consiglio la lettura attenta del mio articolo.

Io non denigro nulla, ho solo detto che, nell'uso visuale generale, nella gestione della meccanica, e in alcuni aspetti per me fondamentali di uno strumento il VISAC mi appare migliore dei vari HD e ACF che altro non sono che i cloni dei cloni con modifica di componenti ottiche in un progetto che di sua natura è diverso e che cercano di mantenere in vita un prodotto "vecchio" e meccanicamente sottotono inoltre con impennate di prezzo ingiustificabili. Uno schifo la logica Meade che cambia semplicemente la curvatura del secondario (e pompa i prezzi dei suoi strumenti a F10 in modo assurdo), già un po' meglio la filosofia Celestron che, quantomeno, ripensa il percorso ottico e inserisce elementi di correzione tra primario e secondario (che tra l'altro viene passato dalla luce 2 volte come in molti sub corretti compound, dai Kleztov in poi).

Io non vendo telescopi, non me li regalano, nemmeno mi fanno sconti particolari quando li compro.
Indi non ho alcun interesse a spingere questo o quello tanto più che la metà dei miei test o quasi riguardano strumenti non più in commercializzazione o pseudo rari e quando parlo di ottiche in produzione oggi non sono sovente lusinghiero, specialmente nei confronti dei commercianti odierni multimarchio che sono dei semplici rimarchiatori e riverniciatori di prodotti mediamente scadenti e imbellettati realizzati massivamente da aziende a costo produzione bassissimo.
Faccio altro nella vita, che tra l'altro ritengo personalmente più gratificante e professionalmente parlando elevato che non essere un mero commerciante (qualsiasi sia la merce in questione).
Per quanto poi tu abbia a cuore citare le prove sui banchi ottici mi permetto un consiglio che porterebbe a molti tanti sorrisi e anche cocenti delusioni.
Se andaste a visitare i luoghi "arcani e magici" dove vengono realizzati i test degli strumenti che vengono venduti con certificazione temo che vi ricredereste sia sulla affidabilità che sulla veridicità di questi test inficiati da più di una condizione di contorno quantomeno "poco controllata".

L'occhio umano, se allenato da un po' di studio teorico ed esperienza, è sufficiente per discriminare, almeno a livello puramente amatoriale (quindi il nostro) un'ottica buona da una passabile o da una da scartare.
Non sto con questo denigrando la validità del metodo scientifico di controllo applicabile ad un prodotto. Sto solo dicendo che in certi ambiti serve a poco ed è molto poco utile soprattutto quando tra la resa di una ottica a banco e il suo utilizzo sul campo ci si mette "l'astrofilo" (nel bene e nel male).

Quello che a me piace del VISAC è che è un progetto INNOVATIVO, oggi come 20 anni fa.
E' innovativo perché il primario ha una correzione di curvatura data da un trattamento (!) e non è una idea da poco (pur con i suoi svantaggi), è innovativo perché è stato il primo o quasi a porre un focheggiatore esterno NON come upgrade per correggere un problema meccanico ma per scelta progettuale ben determinata. E' innovativo perché rende regolabile "tutto" all'astroflo che, di fatto, compra uno strumento da poco (tali finezze esistevano solo sugli strumenti professionali). E' innovativo perché se ne infischia delle mode e realizza un supporto del secondario granitico e ben dimensionato.

Paolo

giovanni7
01-03-2018, 06:09
Ho poco tempo, per motivi di lavoro, rispondo frettolosamente,
Chiedo scusa se ho interpretato male
Per quanto riguarda i banchi ottici, ora ho un serio rivenditore che ne ha uno affidabile con gente capace di usarlo,
In Puglia alcuni anni fà costruivano lenti anche per telescopi ,dove si forniva la Konus è la vecchia Meade, lo so perchè lavorava mio amico astrofilo , ho visto con i miei occhi cosa significa lavorare una semplice lente da 127mm o uno specchio da 150mm, Peccato che le cose belle è funzionali , le distruggono perchè gli assemblatori hanno demandato la produzione delle lenti ai Cinesi
Devo andare mi scuso di aver interpretato male.

etruscastro
01-03-2018, 08:09
Se andaste a visitare i luoghi "arcani e magici" dove vengono realizzati i test degli strumenti che vengono venduti con certificazione temo che vi ricredereste sia sulla affidabilità che sulla veridicità di questi test inficiati da più di una condizione di contorno quantomeno "poco controllata".

L'occhio umano, se allenato da un po' di studio teorico ed esperienza, è sufficiente per discriminare, almeno a livello puramente amatoriale (quindi il nostro) un'ottica buona da una passabile o da una da scartare.
applausi!

Angelo_C
01-03-2018, 12:36
Se andaste a visitare i luoghi "arcani e magici" dove vengono realizzati i test degli strumenti che vengono venduti con certificazione temo che vi ricredereste sia sulla affidabilità che sulla veridicità di questi test inficiati da più di una condizione di contorno quantomeno "poco controllata".
Concordo, ho avuto modo di leggere il disciplinare per le procedure necessarie a una corretta misura interferometrica (era della società francese AMOS (https://www.rtbf.be/info/regions/liege/detail_la-societe-liegeoise-amos-va-collaborer-au-projet-de-telescope-geant-gmt?id=9814508)) e tra locali climatizzati con sistama di controllo entro i 0,05°C e umidità controllata entro 0,5%, (tanto per dare un dato, basta una differenza 0,2° per sballare il risultato di una misura interferomentrica dell'1%, come basta una variazione di umidità del 3% per portare allo stesso errore) sistema attivo di dissipazione delle microvibrazioni del banco di controllo, sistema di vincolo dell'ottica per evitare flessioni, sistema di controllo di ricezione del segnale di ritorno, misure reiterate (almeno 40) e mediate oltre ad altre "piccolezze" come ad esempio il controllo ciclico da ente terzo certificato per la verifica e calibrazione.

In tutta onestà dopo aver letto tale disciplinare e l'entità (ampia) degli errori di misura a cui può portare anche uno solo di questi parametri se non controllati perfettamente, dubito moltissimo che i sistemi interferometrici "caserecci" (ad esempio come quello del celeberrimo Rohr) di privati o "persone giuridiche" che non abbiano investito una cospicua (e intendo veramente cospiscua) somma possano tirar fuori misure "credibili", tanto è vero che mi risulta che i test report commerciali rilasciati da diversi venditori su certi strumenti non abbiano alcuna validità legale in caso di contenzioso.

hu.go
01-03-2018, 17:14
hu.go
Non entriamo in discorsi psicologici
...
Il C8HD è aplanatico diversamente dai normali XLT
Ha un sistema focheggiatura migliore verso gli XLT
...
All'oculare le stelle sono puntiformi e godibili diversamente dai XLT
[Inizio OT]
- il C8HD è aplanatico ai bordi. Serve in visuale avere un correttore di campo per i bordi?
- è vero che gli SCT sono conosciuti per avere problemi di mirror shift dovuto allo spostamento dello specchio. Però di tutti gli SCT è proprio il C8 quello che ne risente di meno di questo problema. Ed è sicuramente meno giustificato mettere un focheggiatore esterno (che se è di quelli montati nel treno ottico generano anche l'effetto secondario di allungare la focale).
- anche sul XLT le stelle sono puntiformi. Avrai osservato (magari) in un C8 XLT non collimato? (certamente un XLT non fa competizione con un APO ma è alla pari di un C8HD in osservazione visuale a centro campo)

Scrivo con cognizione di causa perché sono in visualista come te... ma visto che faccio solo visuale al 100% invece di comprarmi un C8 HD (che proprio il visuale non è il suo campo primario ma è nato per ambito fotografico) ho un normalissimo C8 XLT starbright.

(rigorosamente made in USA però!)
[Fine OT]

Robicek
01-03-2018, 17:36
<citazione>
(rigorosamente made in USA però!)
</citazione>

Ancora con queste leggende? Un C8 XLT 'cinese' non ha nulla da invidiare a uno 'americano'....

alextar
01-03-2018, 17:57
Dal sottoscala della mia infima cultura in materia di misurazioni e test strumentali: ho sempre sospettato che la paranoica dedizione verso tali procedure fosse materia più prossima - nella peggiore delle ipotesi - ad una subdola e raffinata scelta di marketing - nella migliore - ad una malcelata tendenza verso l'autoerotismo cerebrale.
Est modus in rebus, il metodo scientifico è sicuramente importante, non scordiamoci però che siamo astrofili, semplici astrofili

Marco Retucci
03-03-2018, 00:30
In primis, Paolo, complimenti per la completa e sempre interessante e non banale recensione del VC200L, un tubo che ha sempre incuriosito anche me... e se un giorno magari arriverá nella mia “scuderia” certamente tu avrai contribuito...

In secondo luogo, in merito alla capacità o meno di valutare le performance ottiche di uno strumento, la mia esperienza mi sta portando a pensare che sia una pratica molto delicata e comunque fortemente influenzata sia dalle condizioni del test, sia dalle capacità percettive del singolo. Personalmente amo comparare telescopi fianco a fianco, in maniera tale, se volete, da annullare il fattore condizioni del test in quanto prendendo sempre a paragone una OTA conosciuta, affidabile e performante come il mio TSA 102 (tramite la quale riesco a “valutare in maniera abbastanza affidabile” le condizioni osservative) riesco a meglio interpretare quando mi restituisce l’ottica che sto testando...

Verissimo il fatto che spesso bolliamo come scarse alcune ottiche che in effetti non performano perché non sono messe ben a punto, com’è altrettanto vero che trovare il limite di performance di uno strumento non è sempre facile, poichè non si sa a priori ne dove sia ne quanto e', e qui solo l’esperienza e la conoscenza aiutano...


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cherubino
03-03-2018, 12:23
Concordo con te, Marco.

I migliori test possibili sono quelli che affiancano gli strumenti "contendenti".
Benché i diversi treni ottici possano in qualche modo inficiare un poco i risultati è indubbio che la contemporaneità di visione tende ad eliminare l'effetto "ah mi ricordo che dieci giorni fa nell'altro telescopio vedevo così..".
Per questo motivo ho aperto, un anno fa o poco più, la sezione "FIGHTING TELESCOPES".
Va anche detto, a parte i pochi test realmente SIDE to SIDE che si ha tempo e occasione di effettuare, che l'avere molti strumenti e il tenerli almeno per una stagione permette di conoscerli un po' meglio di quanto avviene ad esempio per i test che compaiono su riviste o siti vari che sono il frutto solitamente dell'esperienza di una o due sere di osservazioni, magari anche in condizioni di seeing, umidità e temperatura molto eterogenee.

Paolo

Marco Retucci
04-03-2018, 00:20
in effetti ho apprezzato molto la tua sezione “fighting telescope”... io di recente mi son regalato una bella (non esteticamente parlando) montatura alt-az con moti micrometrici e la possibilità di installare e allineare due tubi ottici proprio per poter osservare contemporaneamente con due diversi strumenti lo stesso soggetto... impressionante le impressioni e riflessioni che riserva questo modo di osservare! perfino su come trovare il punto di fuoco su due strumenti diversi, anche e solo della stessa tipologia ma di diverso rapporto focale, sono evidenti differenze e caratteristiche peculiari, un esempio su tutti la differenza di “facilità” nel trovare il punto di fuoco e il grado di insensibilità alle microcorrezioni tra due rifrattori uno f/5 e l’altro f/8!


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