astrifiammante
25-01-2018, 20:19
Salve a tutti. Magari è una domanda banale, ma, come giÃ* detto nella presentazione, sto muovendo i primi passi nell'astronomia. Volevo chiedervi come misurare la durata del giorno sidereo alla maniera di Ipparco, in modo tale da ripercorrere in maniera rigorosa gli stessi passi logici seguiti per costruire tutte le conoscenze. All'inizio si suppone che la velocitÃ* angolare del sole e delle stelle (nel moto relativo alla terra) siano per semplicitÃ* costanti, le usuali ipotesi di lavoro. Si suppone in oltre che ogni giorno solare (distanza fra due culminazioni successive del sole) abbia la stessa durata. Poi si scopre, con il moto del sole annuo lungo l'eclittica e fenomeni come levata eliaca e tramonto eliaco, che la velocitÃ* angolare delle stelle è maggiore di quella del sole. Per misurarla in linea di principio basterebbe contare quante volte una determinata stella passa per una determinata coppia di coordinate azimutali (A,h) in quattro anni solari. In questo tempo ci sono 1461 giorni solari (lo si misura con meridiane, e cerchio di ipparco) e 1457 comparse della stella sulla coppia (A,h) (se non mi sbaglio). Perciò in un giorno sidereo ci sono 1457/1461=0,997... giorni solari. Il giorno solare supera il giorno sidereo di una quantitÃ* pari a 1-1457/1461 = 0,0027 che trasformato in minuti solari è 4 min. La stella da osservare deve essere scelta in modo tale che sia visibile in tutto il periodo dell'anno (appartenga a costellazione circumpolare) e che magari sia abbastanza lucente. Occorre osservarla ad esempio a mezza notte perchè in questa ora abbiamo buio anche il giorno del solstizio estivo. Potrebbe andar bene la beta dell'orsa minore? Certo però che occorrerebbe conteggiare in quattro anni ininterrotti il passaggio della stella ma in questo lasso di tempo è impossibile che non piova una qualche notte.
Può essere corretto il procedimento?
Può essere corretto il procedimento?