marco_a
17-12-2017, 01:02
Leggendo di corsa potrebbe sembrare una osservazione banale della nebulosa di Orione ma non è stato proprio così. Facciamo un passo indietro. Sono anni che avevo messo "in soffitta" il newton SW 130/900 ed ero oltretutto rimasto a lungo senza una montatura. Recentemente ho deciso di "rimettermi in pista" e mi sono arrivati una Bresser Twilight I, un rifratttore SW 70/500 e un rifrattore "giocattolo" Bresser Messier 70/700. Per impegni familiari non riesco purtroppo ad organizzare gite fuori porta e devo accontentarmi di brevi sortite nel cortile di casa circondato oltretutto da palazzine da 4 piani con tutte le termiche che si possono immaginare soprattutto in questa stagione. Senza contare che il nord ovest milanese ha un inquinamento luminoso davvero fastidioso insomma, per farla breve, il cielo notturno visto da casa mia è sempre più che deludente. Ieri sera volevo provare di nuovo la montatura per prendere familiarità con il nuovo giocattolo e capirne le possibilità dato che non avevo mai posseduto una altazimutale. Così mi sono messo fuori puntando le Pleiadi e alternando il 130/900 con il 70/500. Per divertimento (un po' sadico a dire il vero) ho portato fuori anche il "giocattolo" Bresser 70/700 che ha un montatura leggerissima e vibrazioni praticamente impossibili da gestire (davvero non capisco come facciano a vendere 'sta roba indecorosa). Serata freddissima, mi ero coperto bene ma non a sufficienza, me ne sarei accorto in seguito. Dopo avere fatto alcune prove più orientate alla tecnica che all'osservazione astronomica vera e propria si erano fatte le undici e, alzando gli occhi dall'oculare, mi accorsi che qualcosa era cambiato: le stelle erano diventate fitte e brillanti, il fondo del cielo si era fatto inusualmente scuro, ad ovest si stacca una stella cadente e scivola in diagonale verso il tetto dietro le mie spalle. Vedo Orione che si è alzata e fa capolino appena sopra il tetto del palazzo qui di fronte. Sposto i telecopi sull'altro lato del cortile per avere una vista completamente sgombra da ostacoli della spada di Orione. In quel momento ho sulla montatura il 70/500, oculare da 15mm e punto verso la nebulosa. La trovo con facilità ma quello che mi stupisce subito è la qualità della visione, non solo è ben visibile la struttura nebulare ma si intuisce chiaramente la forma ad "arcipelago". Credo di non averla mai vista così da casa mia (ok, in montagna è tutt'altra cosa ma stiamo parlando del mio cortile di casa con le luci del palazzo di fronte accese). Piccolissime (sono soli 33x) ma ci sono pure le stelline del trapezio: una, due, tre e, con un po' di attenzione anche la quarta. Rimango, lo ammetto, a bocca aperta nonostante la "facillità" del soggetto osservato, che altrove sarebbe pure banale ma che, dal cortile di casa mia, assume tutt'altro valore. A questo punto tolgo il 70/500 e monto il newton 130/900 e metto in gioco anche il Bresser 70/700. Gioco con tutti gli oculari che ho a disposizione: 9-10-12-15-20 mm per capire l'inquadratura migliore. Il piccolo 70/700 mi fa disperare perché continua a vibrare in modo insopportabile ma, nonostante questo, mostra anch'esso un'ottima visione della nebulosa e del trapezio. Il 130/900 risolve meglio il trapezio, la superficie nebulare appare leggermente più ampia ma pare che la trasparenza (che è già eccezionale per la media) e le termiche qui intorno non permettano nulla di più. Alla fine la visione migliore (più appagante dal punto di vista estetico) mi è parsa proprio quella dello SW 70/500 per via della definizione migliore delle stelle ("pinpoint" come direbbero gli anglofoni) e per una percezione maggiormente d'insieme della nebulosa. L'immagine colta mi è talmente piaciuta che ne ho fatto poi uno schizzo a matita. Prima di mezzanotte ho smontato tutto e sono andato a letto. Purtroppo il freddo mi ha causato una piccola congestione di stomaco e verso le due mi sono dovuto alzare per scaldarmi. Ma ne è valsa la pena. :)