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Visualizza Versione Completa : Il metano idrato: immensa riserva di energia e possibile dominatore del clima terrestre.



Vincenzo Zappalà
20-03-2013, 07:22
Il metano idrato sta diventando un personaggio fondamentale per il futuro dell’umanità. Prima che i media se ne approprino, deformando le sue caratteristiche e i suoi risvolti geologici ed energetici, ritengo opportuno descrivere brevemente cos’è e cosa ha comportato e può comportare per la Terra e per l’uomo. Lo farò con un paio di articoli, lasciando per ultima la descrizione del suo possibile utilizzo...
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2013/03/20/il-metano-idrato-immensa-riserva-di-energia-e-possibile-dominatore-del-clima-terrestre/)

Elena
20-03-2013, 08:22
molto interessante, grazie:shock:

winston67
20-03-2013, 16:03
Ciao Enzo,
anni fa lessi un romanzo ("Il quinto giorno" di Frank Schatzing, a mio avviso interessante e avvincente), il cui argomento principale era proprio l'idrato di metano. Nel racconto erano descritte le sue proprietà, le sue potenzialità nonché la sua ipotetica responsabilità per almeno una delle grandi estinzioni di massa avvenute milioni di anni fa.

Un particolare mi aveva colpito: che facesse da collante per le zolle tettoniche e che il suo sfruttamento potesse in qualche modo generare uno "slittamento" o comunque una instabilità delle vicine coste adiacenti ai giacimenti.

A tuo avviso, lo so non sei un geologo ma te lo chiedo lo stesso :) , c'è qualche fondamento di verità?

Ciao e continua così!

Vincenzo Zappalà
20-03-2013, 17:05
Ciao Enzo,
anni fa lessi un romanzo ("Il quinto giorno" di Frank Schatzing, a mio avviso interessante e avvincente), il cui argomento principale era proprio l'idrato di metano. Nel racconto erano descritte le sue proprietà, le sue potenzialità nonché la sua ipotetica responsabilità per almeno una delle grandi estinzioni di massa avvenute milioni di anni fa.

Un particolare mi aveva colpito: che facesse da collante per le zolle tettoniche e che il suo sfruttamento potesse in qualche modo generare uno "slittamento" o comunque una instabilità delle vicine coste adiacenti ai giacimenti.

A tuo avviso, lo so non sei un geologo ma te lo chiedo lo stesso :) , c'è qualche fondamento di verità?

Ciao e continua così!

Dici bene, in realtà. Questo è proprio uno dei problemi legati alla sua estrazione. Se gli oceani si abbassano, avviene il rilascio e il materiale si disgrega facendo collassare gli strati adiacenti. Infatti, come dirò nella seconda parte, bisogna stare bene attenti a come si "manipola" e dove. Ogni medaglia ha il suo rovescio: bisogna solo studiare bene la situazione e agire cone le cautele adatte. Volendo, l'uomo può farcela. Basta che non pensi solo al denaro e all'arroganza.

winston67
20-03-2013, 17:20
Basta che non pensi solo al denaro e all'arroganza.

Parole sante :blush:

Paolo B.
20-03-2013, 17:25
Mah, tanto entusiasmo per i clatrati non mi sembra giustificato. Andare a liberare qualcosa imprigionato nel fondo del mare che ha potenzialità distruttive ambientali apocalittiche, mi sembra tipico dell'istinto suicida della specie umana.
Gli idrati di metano sono il terrore degli scienziati ambientalisti e ora i Giapponesi, non contenti di aver reso invivibile mezzo paese con Fukushima, vogliono giocare con qualcosa che potenzialmente potrebbe provocare un'estinzione di massa sul pianeta, noi compresi.
Oltre al fatto importantissimo che qualche altro decennio ancora di economia basata sui combustibili fossili, e il metano lo è, non porterà a niente di buono per la sostenibilità della vita su questo pianeta.
Le energie rinnovabili sono la sola alternativa a garantirci una dignitosa sopravvivenza futura sulla Terra ma a me sembra che stiamo viaggiando come un treno verso lo schianto finale, nel nome della crescita continua e insostenibile.
L'Etrusco fa veramente paura http://petrolio.blogosfere.it/cerca/?search=etrusco.

Paolo Baldassarre

Vincenzo Zappalà
20-03-2013, 17:57
Mah, tanto entusiasmo per i clatrati non mi sembra giustificato. Andare a liberare qualcosa imprigionato nel fondo del mare che ha potenzialità distruttive ambientali apocalittiche, mi sembra tipico dell'istinto suicida della specie umana.
Gli idrati di metano sono il terrore degli scienziati ambientalisti e ora i Giapponesi, non contenti di aver reso invivibile mezzo paese con Fukushima, vogliono giocare con qualcosa che potenzialmente potrebbe provocare un'estinzione di massa sul pianeta, noi compresi.
Oltre al fatto importantissimo che qualche altro decennio ancora di economia basata sui combustibili fossili, e il metano lo è, non porterà a niente di buono per la sostenibilità della vita su questo pianeta.
Le energie rinnovabili sono la sola alternativa a garantirci una dignitosa sopravvivenza futura sulla Terra ma a me sembra che stiamo viaggiando come un treno verso lo schianto finale, nel nome della crescita continua e insostenibile.
L'Etrusco fa veramente paura http://petrolio.blogosfere.it/cerca/?search=etrusco.

Paolo Baldassarre

quel sito mi sembra più apocalittico di quello che cercherebbe di scongiurare... un po' alla "mistero".
I problemi di estrazione ci sono e vanno presi con cautela, anche se una trivellazione qua e là per testare il procedimento NON scatenerebbe nessuna apocalisse. Calma, calma...
Riguardo al petrolio, siamo tutti capaci di sparare a zero, ma finora lo abbiamo usato con grande felicità di tutti: basta guardare le automobili che girano per le strade. E' troppo facile sputare su ciò che abbiamo mangiato e continuiamo a mangiare...
Invece di inventarsi tragedie continue (GW, metano, ecc.) sarebbe bene iniziare a usare il cervello e saper valutare pro e contro. Riguardo ai rinnovabili (ma chi rinnoverà la spazzatura che lasciano? E quando finiranno i soldi per gli incentivi?) mi sembra di essere già stato abbastanza chiaro...
Il vero rinnovabile è l'idrogeno, il primo elemento e il più abbondante di tutti. Solo che promette pochi soldi ;)
Nell'attesa di un cambiamento della mente umana verso il meglio (??), il metano può essere un palliativo di lunga durata. Sempre che si riesca a manipolare con intelligenza...

etruscastro
20-03-2013, 19:08
quel sito mi sembra più apocalittico di quello che cercherebbe di scongiurare... un po' alla "mistero".
.
concordo con Enzo, mi sono letto il blog e mi aspettavo qualcosina di più dalla curatrice (ma forse non è nemmeno colpa sua o della sua preparazione), ma una domanda stupida mi viene in mente:
cosa c'entra l'etrusco in tutto questo e nel blog?! :confused:

Vincenzo Zappalà
20-03-2013, 19:23
concordo con Enzo, mi sono letto il blog e mi aspettavo qualcosina di più dalla curatrice (ma forse non è nemmeno colpa sua o della sua preparazione), ma una domanda stupida mi viene in mente:
cosa c'entra l'etrusco in tutto questo e nel blog?! :confused:

ma come????!!!! Non lo sai???? Ovviamente sei TU!!!!!:biggrin::biggrin:

etruscastro
20-03-2013, 19:32
:disgusted::disgusted: ma allora sono una specie di anticristo! :cry::biggrin:

pasqualebh
20-03-2013, 20:44
Vincenzo ma in buona sostanza parliamo della combustione di normale metano, che però andiamo a estrapolare da ghiaccio che si scioglie per la combustione del metano stesso?

Stefano Simoni
20-03-2013, 22:08
cosa c'entra l'etrusco in tutto questo e nel blog?! :confused:

E' un'associazione con un filone di film horror italiani anni 70, tipo questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/L'etrusco_uccide_ancora

Vincenzo Zappalà
21-03-2013, 05:59
Vincenzo ma in buona sostanza parliamo della combustione di normale metano, che però andiamo a estrapolare da ghiaccio che si scioglie per la combustione del metano stesso?

sì, si cerca di estrarre il metano dal ghiaccio. Vi sono varie strade. una è quella di sostituire il metano con la CO2 sena "rompere" il reticolo ghiacciato. In questo modo i depositi restano stabili. Un altro metodo è anche quello di trasportare il metano idrato allo stato ghiacciato per prevenire la dispersione. Ovviamente, in zone in cui non si possano causare frane. Se veramente l'artico si scioglie (ma ho ancora dubbi a riguardo) si aprirebbero immense praterie di permafrost in cui il metano idrato sarebbe in terra ferma (sotto centinaia di metri di fango). Insomma, la faccenda è molto interessante, ma va trattata con i piedi di piombo. Ne saremo capaci?

etruscastro
21-03-2013, 09:52
E' un'associazione con un filone di film horror italiani anni 70, tipo questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/L'etrusco_uccide_ancora
ma guarda un pò..... non ne sapevo nulla, e l'hanno girato anche nella mia cittadina.!!!!!!

Paolo B.
21-03-2013, 10:09
quel sito mi sembra più apocalittico di quello che cercherebbe di scongiurare... un po' alla "mistero".
I problemi di estrazione ci sono e vanno presi con cautela, anche se una trivellazione qua e là per testare il procedimento NON scatenerebbe nessuna apocalisse. Calma, calma...
Riguardo al petrolio, siamo tutti capaci di sparare a zero, ma finora lo abbiamo usato con grande felicità di tutti: basta guardare le automobili che girano per le strade. E' troppo facile sputare su ciò che abbiamo mangiato e continuiamo a mangiare...
Invece di inventarsi tragedie continue (GW, metano, ecc.) sarebbe bene iniziare a usare il cervello e saper valutare pro e contro. Riguardo ai rinnovabili (ma chi rinnoverà la spazzatura che lasciano? E quando finiranno i soldi per gli incentivi?) mi sembra di essere già stato abbastanza chiaro...
Il vero rinnovabile è l'idrogeno, il primo elemento e il più abbondante di tutti. Solo che promette pochi soldi ;)
Nell'attesa di un cambiamento della mente umana verso il meglio (??), il metano può essere un palliativo di lunga durata. Sempre che si riesca a manipolare con intelligenza...

Sì, infatti molta gente che usa (o spreca) con felicità l'automobile e tutto il falso benessere datoci dal petrolio davanti ai toni "apocalittici" storce il naso. Poi credere ancora alla bufala dell'idrogeno dimostra molta superficialità, scusami.
Questo elemento non è un combustibile libero in natura ma serve energia per estrarlo dall'acqua, energia chiaramente di origine fossile (quindi altro inquinamento). Allora qui sarebbe utile l'energia solare per estrarlo e consumarlo in loco, perché il trasporto dell'idrogeno è antieconomico e pericoloso più del metano e inoltre è molto complicato conservarlo nei serbatoi, figuriamoci farlo scorrere in "idrogenodotti".
Sembra che mettere sul banco degli imputati la filosofia della crescita infinita dia fastidio a molta gente, ovviamente chi muove le fila di questa economia insostenibile per il pianeta (che è un sistema a risorse finite) ma anche miliardi di persone che non si pongono il problema di respirare aria inquinata, di bere acqua contaminata da tutte le porcherie dell'industria, di mangiare cibi pieni zeppi di fitofarmaci, diserbanti, ormoni e altri veleni, di ammalarsi a causa di questo ambiente contaminato.
Troppo facile parlare di usare il cervello; davanti alla legge del profitto ad ogni costo, il business as usual, non c'è sostenibilità ambientale che tenga.
L'apocalisse ce la stiamo costruendo.

Paolo Baldassarre

pasqualebh
21-03-2013, 23:10
Sì, infatti molta gente che usa (o spreca) con felicità l'automobile e tutto il falso benessere datoci dal petrolio davanti ai toni "apocalittici" storce il naso. [...]

Paolo Baldassarre


Scusami ma secondo me parlare di "crescita infinita" è fazioso.
Voglio dire che non è un problema di crescita infinita (quasi tutto oggi consuma meno di dieci anni fa) ma di sostenibilità.

Io sono una persona che non crede alle non rinnovabili come una soluzione. L' idrogeno genera quantità immani di energia ma credo che avremmo comunque dei rendimenti bassissimi, quindi sarà un buon palliativo per parecchi secoli a rischio prossimo allo zero (confrontato alla fissione...). Inoltre il trasporto non è un problema, dato che potremmo fare l' impianto di estrazione nella centrale stessa, risolvendo il problema!

Altresì, i materiali fisici a nostra disposizione sono finiti: non possono fornire energia all' infinito.
Si può parlare di sostenibilità quando sfruttiamo fonti di energia infinite (solare, eolico, ecc) utilizzando tecnologie totalmente riciclabili e riusabili.

AlexanderG
23-03-2013, 17:06
Oltretutto, nell’estrazione del metano, lo si sostituirebbe in qualche modo con la CO2 che verrebbe così intrappolata. Due piccioni con una fava!


Caro Enzo,
aiutami a capire meglio questo passaggio.
La combustione del metano è data dalla formula CH4 + 2O2 -> CO2 + 2H2O
Quindi, se ci si limita a "bruciare metano" per ottenere energia, al posto del petrolio o dei suoi derivati, l'emissione di CO2 dovrebbe non diminuire.
Tu mi dici che, per ovviare a ciò, si sostituisce nel reticolo di H2O la molecola di CH4 con una di CO2, ma si può già tecnologicamente fare?
Non ci vorrebbe comunque una certa energia, nonché la ricostruzione di un determinato ambiente fisico (pressione, temperatura) per fare questa cosa?
In sostanza (sempre che io abbia capito bene), energeticamente parlando, conviene fare questa procedura?

Ciao e grazie come sempre :)

Alex.

Vincenzo Zappalà
24-03-2013, 09:08
Vincenzo ma in buona sostanza parliamo della combustione di normale metano, che però andiamo a estrapolare da ghiaccio che si scioglie per la combustione del metano stesso?

direi di sì... solo che lo si dovrebbe estrarre prima della combustione ed è questo che renderebbe instabile il sedimento. Infatti, si pensa anche, ma non so esattamente il processo tecnico, di sotituire il metano con la CO2 nel reticolo lasciato intatto. E' l'esperimento che hanno compiuto in Alaska...

Vincenzo Zappalà
24-03-2013, 09:10
Caro Enzo,
aiutami a capire meglio questo passaggio.
La combustione del metano è data dalla formula CH4 + 2O2 -> CO2 + 2H2O
Quindi, se ci si limita a "bruciare metano" per ottenere energia, al posto del petrolio o dei suoi derivati, l'emissione di CO2 dovrebbe non diminuire.
Tu mi dici che, per ovviare a ciò, si sostituisce nel reticolo di H2O la molecola di CH4 con una di CO2, ma si può già tecnologicamente fare?
Non ci vorrebbe comunque una certa energia, nonché la ricostruzione di un determinato ambiente fisico (pressione, temperatura) per fare questa cosa?
In sostanza (sempre che io abbia capito bene), energeticamente parlando, conviene fare questa procedura?

Ciao e grazie come sempre :)

Alex.

sembrerebbe di sì, ed è il procedimento che hanno usato in Alaska. Sicuramente vi sono dei costi, ma sembra che siano contenuti. O, quanto meno, che potranno scendere di molto nei prossimi anni.

Red Hanuman
24-03-2013, 10:27
Caro Enzo,
aiutami a capire meglio questo passaggio.
La combustione del metano è data dalla formula CH4 + 2O2 -> CO2 + 2H2O
Quindi, se ci si limita a "bruciare metano" per ottenere energia, al posto del petrolio o dei suoi derivati, l'emissione di CO2 dovrebbe non diminuire.
Alex.
In parte potrebbe diminuire. A parità di peso, il potere calorifico del metano è maggiore rispetto a quello degli altri idrocarburi. Si potrebbe bruciarne un po' di meno. Ma se costa meno del petrolio, se ne sprecherà di più....

AlexanderG
24-03-2013, 21:42
sembrerebbe di sì, ed è il procedimento che hanno usato in Alaska. Sicuramente vi sono dei costi, ma sembra che siano contenuti. O, quanto meno, che potranno scendere di molto nei prossimi anni.

Volendo utilizzare dei termini aggressivi, si potrebbe dire che l'estrazione del metano idrato produce una "scoria": il CO2 idrato (o qualunque sia il suo termine esatto).
Speriamo che questo "scambio" non si riveli un'arma a doppio taglio ;)
Naturalmente, se così non fosse, si potrebbe pensare di adottare la stessa tecnica anche per "imprigionare" la CO2 prodotta da altre combustioni: carbone, petrolio ed anche il metano "normale" :)

Ciao,
Alex.

AlexanderG
24-03-2013, 21:46
In parte potrebbe diminuire. A parità di peso, il potere calorifico del metano è maggiore rispetto a quello degli altri idrocarburi. Si potrebbe bruciarne un po' di meno. Ma se costa meno del petrolio, se ne sprecherà di più....

Vero, hai ragione, anche se bisogna prendere in considerazione che parte del potere calorifico dovrà essere impiegato per ricostruire il reticolo di molecole di H2O intorno alla nuova molecola di CO2... credo :)

Tommaso
21-10-2013, 19:39
Visto che si e' citata la filmografia de ''l'etrusco'' posso aggiungere anche il film (fiction ?) che hanno dato in TV qualche tempo fa ; si chiamava, forse, ''L'Isola'' (???) e la trama era imperniata, dai pochi brani che ho visto, su speculazione e pericoli relativi all'estrazione dei clatrati dal fondo marino vicino ad un'isola . Dato che la recitazione degli attori non era il massimo della godibilita', ho abbandonato presto questa fiction (?) . Forse, dopo questa mia citazione, qualcuno di voi, piu' curioso, se lo ricordera' .......

Ciao