corrado973
24-08-2017, 15:08
https://s2.postimg.org/pu2gstja1/2017-08-24_08-03-34_news.jpg
Intorno alla stella Tau Ceti un team di astronomi ha scoperto quattro pianeti della categoria “super-terre” (disegno). Due aspetti rendono la notizia particolarmente interessante: Tau Ceti è una stella molto simile al Sole ad appena 12 anni luce da noi e anche il Sistema solare ha quattro pianeti rocciosi, sia pure di taglia minore (Mercurio, Venere, Terra, Marte).
Il metodo delle velocità radiali – che permise nel 1995 la scoperta del primo pianeta extrasolare – funziona bene per i pianeti massicci, che generano moti radiali di parecchi metri al secondo ben rilevabili con il metodo spettroscopico: ma per i pianeti di massa terrestre o poco più il discorso si complica perché le velocità radiali da misurare sono dell’ordine di qualche decina di centimetri al secondo. Fabo Feng e colleghi della University of Hertfordshire (Regno Unito) hanno sviluppato una tecnica per estrarre questo segnale così debole dal “rumore di fondo” esaminando più di 9000 misure spettroscopiche eseguite con lo spettrografo Harps installato sul telescopio da 3,6 metri dell’Osservatorio australe europeo a La Silla (Cile). Il segnale così ripulito ha permesso di individuare 4 candidati pianeti – e, f, g e h – con orbite percorse, nel caso di g e h, in 20 e in 43 giorni. Le velocità radiali indotte da questi pianeti sono di 20 centimetri al secondo: una sensibilità sufficiente a scoprire un pianeta con la massa della Terra. Il lavoro è in via di pubblicazione su “The Astronomical Journal”.
Tau Ceti è stata una delle due stelle “ascoltate” nel primo programma SETI di Frank Drake. Due dei suoi esopianeti, e ed f, si trovano nella zona abitabile. Risulta però che intorno a Tau Ceti un grande numero di comete e asteroidi espone questi pianeti a un’alta probabilità di impatti catastrofici.
Fonte (http://www.astronomianews.it/index.php?p=astro_news)
Articolo originale
https://arxiv.org/abs/1708.02051
Intorno alla stella Tau Ceti un team di astronomi ha scoperto quattro pianeti della categoria “super-terre” (disegno). Due aspetti rendono la notizia particolarmente interessante: Tau Ceti è una stella molto simile al Sole ad appena 12 anni luce da noi e anche il Sistema solare ha quattro pianeti rocciosi, sia pure di taglia minore (Mercurio, Venere, Terra, Marte).
Il metodo delle velocità radiali – che permise nel 1995 la scoperta del primo pianeta extrasolare – funziona bene per i pianeti massicci, che generano moti radiali di parecchi metri al secondo ben rilevabili con il metodo spettroscopico: ma per i pianeti di massa terrestre o poco più il discorso si complica perché le velocità radiali da misurare sono dell’ordine di qualche decina di centimetri al secondo. Fabo Feng e colleghi della University of Hertfordshire (Regno Unito) hanno sviluppato una tecnica per estrarre questo segnale così debole dal “rumore di fondo” esaminando più di 9000 misure spettroscopiche eseguite con lo spettrografo Harps installato sul telescopio da 3,6 metri dell’Osservatorio australe europeo a La Silla (Cile). Il segnale così ripulito ha permesso di individuare 4 candidati pianeti – e, f, g e h – con orbite percorse, nel caso di g e h, in 20 e in 43 giorni. Le velocità radiali indotte da questi pianeti sono di 20 centimetri al secondo: una sensibilità sufficiente a scoprire un pianeta con la massa della Terra. Il lavoro è in via di pubblicazione su “The Astronomical Journal”.
Tau Ceti è stata una delle due stelle “ascoltate” nel primo programma SETI di Frank Drake. Due dei suoi esopianeti, e ed f, si trovano nella zona abitabile. Risulta però che intorno a Tau Ceti un grande numero di comete e asteroidi espone questi pianeti a un’alta probabilità di impatti catastrofici.
Fonte (http://www.astronomianews.it/index.php?p=astro_news)
Articolo originale
https://arxiv.org/abs/1708.02051