FedeP01
13-08-2017, 14:40
Buona giornata a tutti!
Questo che vi porto oggi è il mio primo tentativo di un report più o meno serio, quindi sono molto ben accetti consigli ed eventuali critiche :weeabooface: .
Anticipo che, poiché avevo l’intenzione di passare la serata ad osservare il cielo ad occhio nudo causa Perseidi ovviamente, non passerò in rassegna molti oggetti, ma solo quei pochi che sono riuscito a trovare facilmente con lo star hopping (infatti, non ho sprecato tempo montando il GoTo, sempre per non perdermi eventuali stelle cadenti).
A parte per il debole venticello molto (anche troppo) fresco, è stata una serata di qualità superiore agli standard locali: l’atmosfera era abbastanza pulita e calma, permettendo di raggiungere una magnitudine limite ad occhio nudo di 4,80 (mi sono basato su una delle componenti del sistema binario υ Cassiopeiae).
Per quanto riguarda la strumentazione ho utilizzato il newton 200/1000 sulla EQ5, come detto prima però senza utilizzare puntamento e inseguimento automatici, con il solo oculare da 28 mm. Luogo di osservazione: il balcone Nord di casa mia.
Passiamo ora al report vero e proprio che, per questa volta, è tutt’altro che ricco:
M31 – Galassia di Andromeda: sempre più alta nel cielo, si allontana piano piano dalle luci dei dintorni della città di Bergamo. Appare già nel cercatore 10x50 come una piccola macchia biancastra un po’ oblunga distinguibile piuttosto facilmente dal fondo-cielo (mi piace definirla come una ditata di gesso su una lavagna nera), in modo simile a come appariva nel dobson da 76 mm. Ai circa 36 ingrandimenti forniti dall’oculare, il nucleo diventa impossibile da non notare anche in diretta con una zona centrale sorprendentemente più luminosa rispetto all’ultima mia osservazione e che mano a mano diventa più pallida allontanandosi da essa, prima in modo non troppo vistoso ma poi diventando all’improvviso quasi impercettibile nella zona dalla quale dovrebbero dipartirsi i bracci della spirale. In visione distolta, la zona periferica si mostra come un alone di luce diafana ma ancora intuibile e dalla classica forma allungata dalle due parti opposte, andando ad occupare una buona parte del campo visivo dell’oculare.
NGC 869 & 884 – Ammasso Doppio di Perseo: ormai da molto tempo di diritto nella top 3 dei miei ammassi preferiti. Un vero e proprio spettacolo come sempre che si presenta con le sue decine e decine di stelle, alcune molto luminose che spiccano tra le altre “meno importanti”. Praticamente tutto l’oculare è riempito delle componenti dei due ammassi. La parte centrale di NGC 869 con la sua particolare concentrazione sembra voler portare su di sé l’attenzione. Si notano, tra l’insieme di stelle bianche e blu, alcune delle tante giganti rosse; a mio parere, degne di nota sono le due situate nei pressi della strozzatura che separa i due raggruppamenti stellari.
Mizar, Alcor e dintorni: Mizar e Alcor sono entrambe ben distinguibili ad occhio nudo. Con il telescopio, il sistema binario visuale rivela il reale sistema multiplo al suo interno: Mizar A, la sua più debole compagna B e Alcor appaiono brillare nel medesimo colore azzurro, con Alcor effettivamente leggermente più tendente al bianco. La vicinanza tra le stelle del sistema di Mizar assieme alla presenza delle altre stelle luminose nelle immediate vicinanze conferiscono un particolare fascino a questa porzione di cielo, di certo una tappa non trascurabile per gli amanti delle doppie.
A dire il vero, ci sarebbero altre stelle singole che potrei aggiungere ma per ora ho preferito porre l’attenzione sugli oggetti sopra descritti. Posterò ora qui sotto una seconda parte con alcuni note per quanto riguarda l’osservazione a occhio nudo…
Questo che vi porto oggi è il mio primo tentativo di un report più o meno serio, quindi sono molto ben accetti consigli ed eventuali critiche :weeabooface: .
Anticipo che, poiché avevo l’intenzione di passare la serata ad osservare il cielo ad occhio nudo causa Perseidi ovviamente, non passerò in rassegna molti oggetti, ma solo quei pochi che sono riuscito a trovare facilmente con lo star hopping (infatti, non ho sprecato tempo montando il GoTo, sempre per non perdermi eventuali stelle cadenti).
A parte per il debole venticello molto (anche troppo) fresco, è stata una serata di qualità superiore agli standard locali: l’atmosfera era abbastanza pulita e calma, permettendo di raggiungere una magnitudine limite ad occhio nudo di 4,80 (mi sono basato su una delle componenti del sistema binario υ Cassiopeiae).
Per quanto riguarda la strumentazione ho utilizzato il newton 200/1000 sulla EQ5, come detto prima però senza utilizzare puntamento e inseguimento automatici, con il solo oculare da 28 mm. Luogo di osservazione: il balcone Nord di casa mia.
Passiamo ora al report vero e proprio che, per questa volta, è tutt’altro che ricco:
M31 – Galassia di Andromeda: sempre più alta nel cielo, si allontana piano piano dalle luci dei dintorni della città di Bergamo. Appare già nel cercatore 10x50 come una piccola macchia biancastra un po’ oblunga distinguibile piuttosto facilmente dal fondo-cielo (mi piace definirla come una ditata di gesso su una lavagna nera), in modo simile a come appariva nel dobson da 76 mm. Ai circa 36 ingrandimenti forniti dall’oculare, il nucleo diventa impossibile da non notare anche in diretta con una zona centrale sorprendentemente più luminosa rispetto all’ultima mia osservazione e che mano a mano diventa più pallida allontanandosi da essa, prima in modo non troppo vistoso ma poi diventando all’improvviso quasi impercettibile nella zona dalla quale dovrebbero dipartirsi i bracci della spirale. In visione distolta, la zona periferica si mostra come un alone di luce diafana ma ancora intuibile e dalla classica forma allungata dalle due parti opposte, andando ad occupare una buona parte del campo visivo dell’oculare.
NGC 869 & 884 – Ammasso Doppio di Perseo: ormai da molto tempo di diritto nella top 3 dei miei ammassi preferiti. Un vero e proprio spettacolo come sempre che si presenta con le sue decine e decine di stelle, alcune molto luminose che spiccano tra le altre “meno importanti”. Praticamente tutto l’oculare è riempito delle componenti dei due ammassi. La parte centrale di NGC 869 con la sua particolare concentrazione sembra voler portare su di sé l’attenzione. Si notano, tra l’insieme di stelle bianche e blu, alcune delle tante giganti rosse; a mio parere, degne di nota sono le due situate nei pressi della strozzatura che separa i due raggruppamenti stellari.
Mizar, Alcor e dintorni: Mizar e Alcor sono entrambe ben distinguibili ad occhio nudo. Con il telescopio, il sistema binario visuale rivela il reale sistema multiplo al suo interno: Mizar A, la sua più debole compagna B e Alcor appaiono brillare nel medesimo colore azzurro, con Alcor effettivamente leggermente più tendente al bianco. La vicinanza tra le stelle del sistema di Mizar assieme alla presenza delle altre stelle luminose nelle immediate vicinanze conferiscono un particolare fascino a questa porzione di cielo, di certo una tappa non trascurabile per gli amanti delle doppie.
A dire il vero, ci sarebbero altre stelle singole che potrei aggiungere ma per ora ho preferito porre l’attenzione sugli oggetti sopra descritti. Posterò ora qui sotto una seconda parte con alcuni note per quanto riguarda l’osservazione a occhio nudo…