Disnomia
12-08-2017, 09:00
Ciao a tutti.
A scopo puramente didattico ho voluto riprendere la curva di luce di questa variabile
pulsante della famiglia SX Phoenicis che a loro volta appartengono alla famiglia delle Delta Scuti.
Senza complicare eccessivamente le cose : le pulsazioni regolari sono dovute al gigantesco inviluppo gassoso
che circonda il nucleo nelle quali avviene la reazione termonucleare. Quando il gas è contratto, l’inviluppo diventa opaco alla radiazione prodotta al suo interno. L’accumulo di energia riscalda il gas che si
ionizza e si espande, diventando trasparente: i fotoni sfuggono e il gas comincia a raffreddarsi, anche a causa dell’espansione. A questo punto la pressione diminuisce e la stella comincia a contrarsi perchè
comincia di nuovo a predominare la forza di gravità ed il ciclo si ripete. Le differenze tra le varie classi
di variabili pulsanti (essenzialmente Cepheidi , Delta Scuti e RR Lyrae) sono dovute alla massa e alla maggiore o minore presenza di metalli pesanti, quindi "all'anzianità" della stella.
Ho scelto la BL Cam per un semplice motivo, è un target di quelli che gli americani chiamano
"single-night's work" ossia lavorabile in una sola notte per il fatto che ha un periodo molto
breve, di soli 56 minuti. Ho effettuato circa 180 riprese nell'arco di un paio d'ore ma
alcune le ho scartate per problemi di autoguida. Si evince dal fatto che risulta mancante il periodo
di discesa della magnitudine del primo ciclo rilevato.
La ripresa è stata fatta dal mio sito di Roma, senza filtri fotometrici, con un newton 200 F5,
una camera ccd SL MX716 il tutto su Ioptron IEQ45.
Le immagini ritenute utili sono state processate con flat e dark .
La riduzione fotometrica dei dati è stata effettuata con MaximDL, ma si possono utilizzare anche altri Sw come MPO-Canopus o anche Light Curve Generator che l'AAVSO mette a disposizione gratuitamente
https://www.aavso.org/lcg
Come stelle di riferimento per la riduzione dati sono state utilizzate quelle indicate dalla cartina AAVSO.
25388
Curva di luce ottenuta. Si noti il "pezzo" mancante sul primo periodo ripreso
dovuto a frames scartati. La profondità di variazione data da AAVSO è pari a 0.33 magnitudini.
Grosso modo (non ho usato filtri fotometrici) ci siamo.
25389
Cartina AAVSO relativa a BL Cam con le stelle di riferimento utilizzate per la riduzione fotometrica
dei dati e i relativi valori di magnitudine.
Considerando che il target era molto basso sull'orizzonte cittadino...una ripresa più accurata, soprattutto sulla guida, ed un migliore gestione dei flat (li ho fatti di corsa...)
possono dare risultati sicuramente migliori , mentre l'uso di filtri fotometrici permetterebbe di avere delle curve confrontabili con quelle ottenute da altri osservatori....ma era solo una divagazione estiva tra un asteroide e un altro :)
25391
Non poteva mancare un primo piano della stellina....
A scopo puramente didattico ho voluto riprendere la curva di luce di questa variabile
pulsante della famiglia SX Phoenicis che a loro volta appartengono alla famiglia delle Delta Scuti.
Senza complicare eccessivamente le cose : le pulsazioni regolari sono dovute al gigantesco inviluppo gassoso
che circonda il nucleo nelle quali avviene la reazione termonucleare. Quando il gas è contratto, l’inviluppo diventa opaco alla radiazione prodotta al suo interno. L’accumulo di energia riscalda il gas che si
ionizza e si espande, diventando trasparente: i fotoni sfuggono e il gas comincia a raffreddarsi, anche a causa dell’espansione. A questo punto la pressione diminuisce e la stella comincia a contrarsi perchè
comincia di nuovo a predominare la forza di gravità ed il ciclo si ripete. Le differenze tra le varie classi
di variabili pulsanti (essenzialmente Cepheidi , Delta Scuti e RR Lyrae) sono dovute alla massa e alla maggiore o minore presenza di metalli pesanti, quindi "all'anzianità" della stella.
Ho scelto la BL Cam per un semplice motivo, è un target di quelli che gli americani chiamano
"single-night's work" ossia lavorabile in una sola notte per il fatto che ha un periodo molto
breve, di soli 56 minuti. Ho effettuato circa 180 riprese nell'arco di un paio d'ore ma
alcune le ho scartate per problemi di autoguida. Si evince dal fatto che risulta mancante il periodo
di discesa della magnitudine del primo ciclo rilevato.
La ripresa è stata fatta dal mio sito di Roma, senza filtri fotometrici, con un newton 200 F5,
una camera ccd SL MX716 il tutto su Ioptron IEQ45.
Le immagini ritenute utili sono state processate con flat e dark .
La riduzione fotometrica dei dati è stata effettuata con MaximDL, ma si possono utilizzare anche altri Sw come MPO-Canopus o anche Light Curve Generator che l'AAVSO mette a disposizione gratuitamente
https://www.aavso.org/lcg
Come stelle di riferimento per la riduzione dati sono state utilizzate quelle indicate dalla cartina AAVSO.
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Curva di luce ottenuta. Si noti il "pezzo" mancante sul primo periodo ripreso
dovuto a frames scartati. La profondità di variazione data da AAVSO è pari a 0.33 magnitudini.
Grosso modo (non ho usato filtri fotometrici) ci siamo.
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Cartina AAVSO relativa a BL Cam con le stelle di riferimento utilizzate per la riduzione fotometrica
dei dati e i relativi valori di magnitudine.
Considerando che il target era molto basso sull'orizzonte cittadino...una ripresa più accurata, soprattutto sulla guida, ed un migliore gestione dei flat (li ho fatti di corsa...)
possono dare risultati sicuramente migliori , mentre l'uso di filtri fotometrici permetterebbe di avere delle curve confrontabili con quelle ottenute da altri osservatori....ma era solo una divagazione estiva tra un asteroide e un altro :)
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Non poteva mancare un primo piano della stellina....