peppe
10-05-2012, 16:24
Tempo fa vidi un documentario in cui si ipotizzava come avrebbero potuto essere le forme di vita aliene su altri mondi in base ai tipi di ambienti che caratterizzavano vari pianeti.
Le ipotesi venivano fatte seguendo le regole della selezione naturale e dell'evoluzione che qui sulla terra hanno plasmato gli animali in un certo modo. Ad esempio un tipo di pinna per nuotare adatto per l'oceano, le zampe palmate per camminare meglio nel fango.
Secondo la teoria della convergenza evolutiva, ambienti simili tra il pianeta abitabile e la Terra potrebbe portare specie animali simili perchè gli adattamenti all'ambiente sono gli stessi.
In questo documentario si proponeva un pianeta che aveva una superficie quasi completamente oceanica con poche terre emerse. Si suppone quindi che le specie animali presenti dovevano avere delle caratteristiche che permettevano loro di nuotare per lunghe distanze e tecniche di caccia basate più su uno spirito di squadra per via degli spazi troppo aperti. Un pò come fanno i delfini sulla Terra.
Un pianeta con atmosfera densa porta a ipotizzare delle specie animali a forma di molgolfiera. Come un pallone esse gonfiavano riempendosi di gas o si svuotavano per stare alla giusta quota poichè la densità aumentava gradualmente andando verso l'interno del pianeta.
Terre con meno gravita permetterebbero a insetti di crescere molto in dimensioni.
Ma la scena che mi ha fatto riflettere maggiormente è questa:
lo scienziato che esponeva i concetti (non ricordo il suo nome) stava al cinema per vedere un film di fantascienza sugli alieni per spiegarci un concetto.
L'alieno aveva la testa tipica di un uomo che poggiava su dei tentacoli. Quindi niente corpo. Solo tentacoli e testa.Assomigliava a un polipo con la testa di un uomo.
Questo era il capo della civiltà aliena ed essendo incapace di camminare velocemente, veniva portato in braccio da due umanoidi.
Lo scienziato spiegò che dal punto di vista della selezione naturale, una specie del genere non potrebbe mai esistere perchè verrebbe fatta fuori in men che non si dica da un predatore.
é vero anche che il cinema propone alieni dall'aspetto umano ma con le fattezze di insetti per renderli terrificanti, Questo perchè l'utente che vede il film può subito capire che la bocca la usa per mangiare o parlare, l'orecche per sentire, cioè per renderci immediate le azioni che un essere umano fa comunemente.
Spero di ritrovare il titolo del documentario. é veramente bello
Le ipotesi venivano fatte seguendo le regole della selezione naturale e dell'evoluzione che qui sulla terra hanno plasmato gli animali in un certo modo. Ad esempio un tipo di pinna per nuotare adatto per l'oceano, le zampe palmate per camminare meglio nel fango.
Secondo la teoria della convergenza evolutiva, ambienti simili tra il pianeta abitabile e la Terra potrebbe portare specie animali simili perchè gli adattamenti all'ambiente sono gli stessi.
In questo documentario si proponeva un pianeta che aveva una superficie quasi completamente oceanica con poche terre emerse. Si suppone quindi che le specie animali presenti dovevano avere delle caratteristiche che permettevano loro di nuotare per lunghe distanze e tecniche di caccia basate più su uno spirito di squadra per via degli spazi troppo aperti. Un pò come fanno i delfini sulla Terra.
Un pianeta con atmosfera densa porta a ipotizzare delle specie animali a forma di molgolfiera. Come un pallone esse gonfiavano riempendosi di gas o si svuotavano per stare alla giusta quota poichè la densità aumentava gradualmente andando verso l'interno del pianeta.
Terre con meno gravita permetterebbero a insetti di crescere molto in dimensioni.
Ma la scena che mi ha fatto riflettere maggiormente è questa:
lo scienziato che esponeva i concetti (non ricordo il suo nome) stava al cinema per vedere un film di fantascienza sugli alieni per spiegarci un concetto.
L'alieno aveva la testa tipica di un uomo che poggiava su dei tentacoli. Quindi niente corpo. Solo tentacoli e testa.Assomigliava a un polipo con la testa di un uomo.
Questo era il capo della civiltà aliena ed essendo incapace di camminare velocemente, veniva portato in braccio da due umanoidi.
Lo scienziato spiegò che dal punto di vista della selezione naturale, una specie del genere non potrebbe mai esistere perchè verrebbe fatta fuori in men che non si dica da un predatore.
é vero anche che il cinema propone alieni dall'aspetto umano ma con le fattezze di insetti per renderli terrificanti, Questo perchè l'utente che vede il film può subito capire che la bocca la usa per mangiare o parlare, l'orecche per sentire, cioè per renderci immediate le azioni che un essere umano fa comunemente.
Spero di ritrovare il titolo del documentario. é veramente bello