Valerio Ricciardi
02-08-2017, 12:48
...qualcosa di sopratutto italiano che sin qui funziona sempre come dovrebbe... ;)
Vega, decimo successo in 10 lanci:
il vettore italiano batte tutti i primati
di Paolo Ricci Bitti
Vega fa 10 su 10 e merita 10. Con lode, perché anche per la sua decima missione ha brillato illuminando la notte sulla giungla amazzonica attorno lo spazio-porto di Kourou, nella Guyana francese, e inchiodando perfettamente in orbita altri due satelliti insieme all'orgoglio e all'eccellenza della tecnologia italiana.
Nella storia mondiale dei lanciatori, dei razzi, insomma, non è mai esistito un percorso netto così immacolato - e in soli cinque anni - come quello del vettore della "famiglia" dell'Agenzia spaziale europea costruito a Colleferro (80 chilometri a sud di Roma) da Avio con il coordinamento dell'Agenzia spaziale italiana che raccorda sette paesi europei fra i quali l'Italia è fortemente leader sin dall'ideazione del razzo e quindi con la progettazione e la realizzazione del 65% del progetto la cui inizialmente lunga gestazione ha ripagato in pieno le aspettative, comprese quelle degli investitori che hanno puntato sull'azienda laziale fin dal suo recente debutto alla Borsa di Milano.
L'avvocato Gianni Agnelli alla fine degli anni Ottanta (con la Fiat inseritasi nella scia di Bpd e Snia) definì Vega la "500 dello spazio" e il successo del razzo, che ha effettuato la prima missione nel 2012 dopo la ripresa del progetto nel 1998, è sulle orme di quello altrettanto "stratosferico" dell'utilitaria che in questi giorni celebra i 60 anni di vita.
Questa volta il carico di Vega, decolato alle 3.58 italiane, era composto da due satelliti: OPTSAT-3000 e Venus. Il primo è del Ministero della Difesa Italiano e nella sala di controllo Jupiter di Kourou era presente anche il capo di stato maggiore dell'Aeronautica, generale di squadra aerea Enzo Vecciarelli, seduto a fianco di Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia spaziale italiana, e di Giulio Ranzo, ad di Avio spa, vertice dell'azienda di Colleferro in cui lavorano, in strutture e con tecnologie avveniristiche, oltre 700 tecnici altamente specializzati, alcuni dei quali nipoti e figli dei primi addetti al settore spaziale dell'impresa.
Il sistema OPTSAT-3000, composto da un satellite pesante 368 chilogrammi per sei anni in orbita Leo (Low Earth Orbit) eliosincrona, rilasciato in orbita alle 4.42, e da un segmento di terra per il controllo in orbita, l’acquisizione e il processamento dei dati, OPTSAT-3000 fornirà immagini ad alta risoluzione di ogni area del pianeta, permettendo all’Italia di acquisire una capacità nazionale autonoma di osservazione della Terra dallo Spazio con sensore ottico ad alta risoluzione.
Il satellite è stato portato in un'orbita "polare" ad un altezza di 450 km, più o meno quella della stazione spaziale internazionale dove è appena sbarcato l'astronauta italiano Paolo Nespoli: l'Iss sfreccia tuttavia su orbite che escludono i poli.
L’intero sistema viene fornito da Leonardo attraverso Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%), primo contraente alla guida di un gruppo internazionale di aziende tra cui Israel Aerospace Industries (IAI), che ha realizzato il satellite nell’ambito di un accordo di cooperazione internazionale tra Italia e Israele, e OHB Italia, responsabile del lancio affidato a Vega.
Il segmento di terra è articolato su tre siti operativi: il Centro Interforze di Telerilevamento Satellitare (CITS) di Pratica di Mare, il Centro Interforze di Gestione e Controllo SICRAL (CIGC SICRAL) di Vigna di Valle e il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio. OPTSAT-3000 interopererà a partire dal 2018 con il sistema di satelliti radar COSMO-SkyMed di seconda generazione – anch’esso sviluppato dall’industria italiana, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) e Telespazio –, integrando dati ottici e radar per fornire alla Difesa italiana informazioni di estrema precisione, risoluzione e completezza e strumenti d’analisi e operativi allo stato dell’arte.
Venus è un satellite franco-israeliano per l'osservazione della terra frutto della collaborazione tra CNES (agenzia Spaziale francese) e ISA (Agenzia Spaziale Israeliana). Servirà in particolare per monitorare lo stato di salute di foreste e aree verdi della Terra.
APPLAUSI
Il rilascio è avvenuto alle 5.37, salutato dall'applauso dei tecnici della sala di controllo che hanno così scaricato la tensione al termine della decima missione di Vega il cui "strepitoso successo di 10 lanci su 10 con il trasporto in orbita di 25 satelliti" è stato poi ricordato dallo stesso Stephen Israel, ceo di Ariane Space.
VEGA
Per Vega si tratta del quarto lancio negli ultimi 10 mesi, il secondo del 2017, a dimostrazione delle sue doti di affidabiliti e flessibilità. Il razzo, alto come un palazzo di 11 piani, è progettato, sviluppato e realizzato in Italia da Avio attraverso la controllata ELV (partecipata al 30% da ASI). È un vettore di ultima generazione studiato per trasferire in orbita bassa (tra 300 e 1.500 km dalla terra) satelliti per uso istituzionale e scientifico, per l'osservazione della terra ed il monitoraggio dell'ambiente. Finanziato per il 65% dall'Italia e realizzato nello stabilimento Avio di Colleferro, Vega è in grado di mettere in orbita satelliti di massa fino a 2000 kg e completa la famiglia dei lanciatori europei dell'Agenzia spaziale europea che comprende anche Ariane.
Avio costruirà il nuovo lanciatore Vega C e parteciperà al nuovo lanciatore Ariane 6 con i nuovi motori a solido e le turbopompe ad ossigeno liquido Vinci e Vulcain. Il nuovo motore a propulsione solida, denominato P120C, che equipaggerà il nuovo vettore europeo Ariane 6 e la nuova versione più potente del lanciatore spaziale Vega, la "C", sarà sviluppato e prodotto da Europropulsion (J.V. 50% Avio, 50% ASL).
Per la realizzazione di questo motore e del nuovo motore Zefiro 40 (interamente sviluppato, realizzato e testato da AVIO in Italia e che andrà ad essere il secondo stadio del lanciatore Vega), verrà utilizzato un nuovo materiale composito in fibra di carbonio pre-impregnato, realizzato direttamente da Avio in Italia nei propri laboratori di ricerca di Colleferro (Roma) e di Airola (Benevento).
Avio ha una lunga esperienza nella progettazione e nella realizzazione di sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per i lanciatori spaziali e per la propulsione tattica. Sono di Avio la turbopompa a ossigeno liquido del motore criogenico Vulcain e i due motori laterali a propellente solido per l'Ariane 5 e il primo stadio del missile di difesa antimissile Aster 30. Ad oggi, la propulsione a solido Avio è stata presente con successo in tutti gli oltre 230 lanci di Ariane e in tutti quelli di Vega. Nel campo dei satelliti, il Gruppo Avio ha realizzato e fornito a ESA e ASI (Agenzia Spaziale Italiana) sottosistemi propulsivi per la messa in orbita e il controllo di oltre 30 satelliti, tra cui i più recenti SICRAL e Small GEO.
fonte: http://www.ilmessaggero.it/tecnologia/scienza/vega_asi_esa_optsat-2595943.html
Vega, decimo successo in 10 lanci:
il vettore italiano batte tutti i primati
di Paolo Ricci Bitti
Vega fa 10 su 10 e merita 10. Con lode, perché anche per la sua decima missione ha brillato illuminando la notte sulla giungla amazzonica attorno lo spazio-porto di Kourou, nella Guyana francese, e inchiodando perfettamente in orbita altri due satelliti insieme all'orgoglio e all'eccellenza della tecnologia italiana.
Nella storia mondiale dei lanciatori, dei razzi, insomma, non è mai esistito un percorso netto così immacolato - e in soli cinque anni - come quello del vettore della "famiglia" dell'Agenzia spaziale europea costruito a Colleferro (80 chilometri a sud di Roma) da Avio con il coordinamento dell'Agenzia spaziale italiana che raccorda sette paesi europei fra i quali l'Italia è fortemente leader sin dall'ideazione del razzo e quindi con la progettazione e la realizzazione del 65% del progetto la cui inizialmente lunga gestazione ha ripagato in pieno le aspettative, comprese quelle degli investitori che hanno puntato sull'azienda laziale fin dal suo recente debutto alla Borsa di Milano.
L'avvocato Gianni Agnelli alla fine degli anni Ottanta (con la Fiat inseritasi nella scia di Bpd e Snia) definì Vega la "500 dello spazio" e il successo del razzo, che ha effettuato la prima missione nel 2012 dopo la ripresa del progetto nel 1998, è sulle orme di quello altrettanto "stratosferico" dell'utilitaria che in questi giorni celebra i 60 anni di vita.
Questa volta il carico di Vega, decolato alle 3.58 italiane, era composto da due satelliti: OPTSAT-3000 e Venus. Il primo è del Ministero della Difesa Italiano e nella sala di controllo Jupiter di Kourou era presente anche il capo di stato maggiore dell'Aeronautica, generale di squadra aerea Enzo Vecciarelli, seduto a fianco di Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia spaziale italiana, e di Giulio Ranzo, ad di Avio spa, vertice dell'azienda di Colleferro in cui lavorano, in strutture e con tecnologie avveniristiche, oltre 700 tecnici altamente specializzati, alcuni dei quali nipoti e figli dei primi addetti al settore spaziale dell'impresa.
Il sistema OPTSAT-3000, composto da un satellite pesante 368 chilogrammi per sei anni in orbita Leo (Low Earth Orbit) eliosincrona, rilasciato in orbita alle 4.42, e da un segmento di terra per il controllo in orbita, l’acquisizione e il processamento dei dati, OPTSAT-3000 fornirà immagini ad alta risoluzione di ogni area del pianeta, permettendo all’Italia di acquisire una capacità nazionale autonoma di osservazione della Terra dallo Spazio con sensore ottico ad alta risoluzione.
Il satellite è stato portato in un'orbita "polare" ad un altezza di 450 km, più o meno quella della stazione spaziale internazionale dove è appena sbarcato l'astronauta italiano Paolo Nespoli: l'Iss sfreccia tuttavia su orbite che escludono i poli.
L’intero sistema viene fornito da Leonardo attraverso Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%), primo contraente alla guida di un gruppo internazionale di aziende tra cui Israel Aerospace Industries (IAI), che ha realizzato il satellite nell’ambito di un accordo di cooperazione internazionale tra Italia e Israele, e OHB Italia, responsabile del lancio affidato a Vega.
Il segmento di terra è articolato su tre siti operativi: il Centro Interforze di Telerilevamento Satellitare (CITS) di Pratica di Mare, il Centro Interforze di Gestione e Controllo SICRAL (CIGC SICRAL) di Vigna di Valle e il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio. OPTSAT-3000 interopererà a partire dal 2018 con il sistema di satelliti radar COSMO-SkyMed di seconda generazione – anch’esso sviluppato dall’industria italiana, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) e Telespazio –, integrando dati ottici e radar per fornire alla Difesa italiana informazioni di estrema precisione, risoluzione e completezza e strumenti d’analisi e operativi allo stato dell’arte.
Venus è un satellite franco-israeliano per l'osservazione della terra frutto della collaborazione tra CNES (agenzia Spaziale francese) e ISA (Agenzia Spaziale Israeliana). Servirà in particolare per monitorare lo stato di salute di foreste e aree verdi della Terra.
APPLAUSI
Il rilascio è avvenuto alle 5.37, salutato dall'applauso dei tecnici della sala di controllo che hanno così scaricato la tensione al termine della decima missione di Vega il cui "strepitoso successo di 10 lanci su 10 con il trasporto in orbita di 25 satelliti" è stato poi ricordato dallo stesso Stephen Israel, ceo di Ariane Space.
VEGA
Per Vega si tratta del quarto lancio negli ultimi 10 mesi, il secondo del 2017, a dimostrazione delle sue doti di affidabiliti e flessibilità. Il razzo, alto come un palazzo di 11 piani, è progettato, sviluppato e realizzato in Italia da Avio attraverso la controllata ELV (partecipata al 30% da ASI). È un vettore di ultima generazione studiato per trasferire in orbita bassa (tra 300 e 1.500 km dalla terra) satelliti per uso istituzionale e scientifico, per l'osservazione della terra ed il monitoraggio dell'ambiente. Finanziato per il 65% dall'Italia e realizzato nello stabilimento Avio di Colleferro, Vega è in grado di mettere in orbita satelliti di massa fino a 2000 kg e completa la famiglia dei lanciatori europei dell'Agenzia spaziale europea che comprende anche Ariane.
Avio costruirà il nuovo lanciatore Vega C e parteciperà al nuovo lanciatore Ariane 6 con i nuovi motori a solido e le turbopompe ad ossigeno liquido Vinci e Vulcain. Il nuovo motore a propulsione solida, denominato P120C, che equipaggerà il nuovo vettore europeo Ariane 6 e la nuova versione più potente del lanciatore spaziale Vega, la "C", sarà sviluppato e prodotto da Europropulsion (J.V. 50% Avio, 50% ASL).
Per la realizzazione di questo motore e del nuovo motore Zefiro 40 (interamente sviluppato, realizzato e testato da AVIO in Italia e che andrà ad essere il secondo stadio del lanciatore Vega), verrà utilizzato un nuovo materiale composito in fibra di carbonio pre-impregnato, realizzato direttamente da Avio in Italia nei propri laboratori di ricerca di Colleferro (Roma) e di Airola (Benevento).
Avio ha una lunga esperienza nella progettazione e nella realizzazione di sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per i lanciatori spaziali e per la propulsione tattica. Sono di Avio la turbopompa a ossigeno liquido del motore criogenico Vulcain e i due motori laterali a propellente solido per l'Ariane 5 e il primo stadio del missile di difesa antimissile Aster 30. Ad oggi, la propulsione a solido Avio è stata presente con successo in tutti gli oltre 230 lanci di Ariane e in tutti quelli di Vega. Nel campo dei satelliti, il Gruppo Avio ha realizzato e fornito a ESA e ASI (Agenzia Spaziale Italiana) sottosistemi propulsivi per la messa in orbita e il controllo di oltre 30 satelliti, tra cui i più recenti SICRAL e Small GEO.
fonte: http://www.ilmessaggero.it/tecnologia/scienza/vega_asi_esa_optsat-2595943.html