corrado973
23-07-2017, 14:07
Nel 2018-19 diventerà operativa l’antenna gravitazionale giapponese KAGRA. L’India insegue
Anche il Giappone sta dotandosi di una antenna interferometrica per captare le onde gravitazionali. KAGRA (Kamioka Gravitationa- wave detector) sta sorgendo in una miniera del monte Ikeno, dove c’è già il laboratorio di fisica underground di Kamioka noto per la scoperta dell’oscillazione dei neutrini, nella regione ovest del Giappone. Una prima versione di KAGRA è stata messa alla prova nei mesi di marzo e aprile del 2016 (http://www.scienzenotizie.it/2016/03/26/onde-gravitazionali-il-giappone-testa-il-rivelatore-kagra-1414734). Ora l’antenna viene aggiornata in una nuova versione con l’aggiunta di specchi, migliori sistemi di sospensione, nuovi laser e dispositivi raffreddati fin quasi allo zero assoluto per ridurre il rumore termico dei circuiti elettronici. Questa nuova versione dovrebbe essere ultimata entro poco più di un anno per diventare pienamente operativa alla fine del 2018 o all’inizio del 2019. I dati saranno analizzati in collaborazione con i team americano ed europeo. Ciò permetterà di determinare meglio la direzione di provenienza delle onde gravitazionali.
Kamioka era una miniera di zinco abbandonata che nel 1991 è stata convertita in un laboratorio sotterraneo simile a quello italiano del Gran Sasso. Qui, oltre all’esperimento Kamiokande sui neutrini, sono in corso ricerche per rivelare particelle super-massicce che potrebbero costituire la materia oscura. Le difficoltà per KAGRA non mancano. Nel sottosuolo l’interferometro è isolato dai disturbi inevitabili quando si lavora in superficie come nel caso di LIGO (Usa) e Virgo (Europa) ma questo è l’unico vantaggio, e per averlo bisogna fare i conti con una umidità tra il 75 e il 100 per cento e con infiltrazioni di acqua che penetrano nei tunnel dell’interferometro, tanto che occorre pompare 500 tonnellate di acqua all’ora. L’installazione dei sistemi per fare il vuoto nell’interferometro è stata fermata nel 2015 dall’allagamento della caverna centrale.
Dopo i due interferometri americani LIGO, l’europeo Virgo e il giapponese KAGRA, l’astrofisica gravitazionale si arricchirà nel 2022 di un quinto strumento in costruzione in India, con caratteristiche simili a LIGO.
http://www.astronomianews.it/index.php?p=astro_news
Anche il Giappone sta dotandosi di una antenna interferometrica per captare le onde gravitazionali. KAGRA (Kamioka Gravitationa- wave detector) sta sorgendo in una miniera del monte Ikeno, dove c’è già il laboratorio di fisica underground di Kamioka noto per la scoperta dell’oscillazione dei neutrini, nella regione ovest del Giappone. Una prima versione di KAGRA è stata messa alla prova nei mesi di marzo e aprile del 2016 (http://www.scienzenotizie.it/2016/03/26/onde-gravitazionali-il-giappone-testa-il-rivelatore-kagra-1414734). Ora l’antenna viene aggiornata in una nuova versione con l’aggiunta di specchi, migliori sistemi di sospensione, nuovi laser e dispositivi raffreddati fin quasi allo zero assoluto per ridurre il rumore termico dei circuiti elettronici. Questa nuova versione dovrebbe essere ultimata entro poco più di un anno per diventare pienamente operativa alla fine del 2018 o all’inizio del 2019. I dati saranno analizzati in collaborazione con i team americano ed europeo. Ciò permetterà di determinare meglio la direzione di provenienza delle onde gravitazionali.
Kamioka era una miniera di zinco abbandonata che nel 1991 è stata convertita in un laboratorio sotterraneo simile a quello italiano del Gran Sasso. Qui, oltre all’esperimento Kamiokande sui neutrini, sono in corso ricerche per rivelare particelle super-massicce che potrebbero costituire la materia oscura. Le difficoltà per KAGRA non mancano. Nel sottosuolo l’interferometro è isolato dai disturbi inevitabili quando si lavora in superficie come nel caso di LIGO (Usa) e Virgo (Europa) ma questo è l’unico vantaggio, e per averlo bisogna fare i conti con una umidità tra il 75 e il 100 per cento e con infiltrazioni di acqua che penetrano nei tunnel dell’interferometro, tanto che occorre pompare 500 tonnellate di acqua all’ora. L’installazione dei sistemi per fare il vuoto nell’interferometro è stata fermata nel 2015 dall’allagamento della caverna centrale.
Dopo i due interferometri americani LIGO, l’europeo Virgo e il giapponese KAGRA, l’astrofisica gravitazionale si arricchirà nel 2022 di un quinto strumento in costruzione in India, con caratteristiche simili a LIGO.
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