corrado973
23-06-2017, 09:28
L’oggetto celeste, scoperto nel 2015 grazie al Gemini Planet Imager (GPI), è stato ora osservato direttamente da un team di ricerca coordinato dall’Arizona State University. Gli scienziati hanno combinato i dati spettroscopici raccolti da GPI con i dati fotometrici ottenuti da dal telescopio Keck I alle Hawaii: questo ha permesso di calcolare la luminosità dell’esopianeta con un dettaglio senza precedenti.
Da qui è stato possibile determinare lo spettro dell’atmosfera di 51 Eridani b, che ha mostrato un risultato insolito: una spiccata tendenza verso il rosso.
La ragione potrebbe essere un cielo parzialmente nuvoloso sull’esopianeta, ipotesi confermata dal modello sviluppato dai ricercatori a partire dai dati raccolti.
Lo studio, pubblicato su Astronomical Journal, afferma che le nubi di 51 Eridani b dipendono probabilmente di un processo di trasformazione del pianeta: da un corpo celeste caldo di tipo L a uno più freddo di tipo T.
http://www.asi.it/it/news/pianeta-parzialmente-nuvoloso
Da qui è stato possibile determinare lo spettro dell’atmosfera di 51 Eridani b, che ha mostrato un risultato insolito: una spiccata tendenza verso il rosso.
La ragione potrebbe essere un cielo parzialmente nuvoloso sull’esopianeta, ipotesi confermata dal modello sviluppato dai ricercatori a partire dai dati raccolti.
Lo studio, pubblicato su Astronomical Journal, afferma che le nubi di 51 Eridani b dipendono probabilmente di un processo di trasformazione del pianeta: da un corpo celeste caldo di tipo L a uno più freddo di tipo T.
http://www.asi.it/it/news/pianeta-parzialmente-nuvoloso