rliverano
14-06-2017, 20:59
Questa, penso che sia una delle mi ultime osservazioni solo con il binocolo 10x50. oggi mi hanno avvisato che il telescopio è arrivato, domani vado a ritirarlo.
Mercoledì 13 Giugno.
Verso le 22:00, con un cielo sufficientemente scuro e limpido, con grande presunzione, sulle mie capacità visive, ho orientato le lenti del binocolo verso la costellazione del bifolco “Bootes” tra Alfa Bootis e Zeta Bootis alla ricerca della cometa C/2015 V2 per individuarla son andato prima alla ricerca di 3 stelle allineate HD 126271, HD 126200 e HD 126120 che in realtà è una stella doppia, ma tanto col cavolo riuscivo a risolverla col 50. Il terzetto dista da Zeta Bootis circa quanto il campo inquadrato dal mio binocolo 6° 50’ in questo modo individuarle è stato relativamente facile.
Il difficile era ora riuscire a scorgere la cometa che stava transitando a sinistra del terzetto, pensavo di averla individuata ma dopo verifiche su “Carte du Ciel” ho scoperto essere un altra stella HD 126676 magn.7,42 ed inoltre la cometa si sarebbe dovuta trovare sempre secondo il programma all’altezza della stella doppia, per sicurezza ho controllato anche su “stellarium”.
Malgrado la posizione fosse quasi certa e la magnitudine riportata dai programmi per la cometa fosse di 6,7 non c’è stato verso di vederla ho provato anche con la vista laterale mi e parso di vedere un ombra chiara ma penso fosse il mio subconscio che cercava di accontentarmi.
Con il collo ormai a pezzi vista la posizione del binocolo che sul cavalletto era puntato a circa 60°, e deluso dall’esito della ricerca, ruoto lo strumento verso sinistra e decido di rifarmi con Antares di un bel colore arancione, ed M4 un tenue batuffolo appena visibile.
Ringalluzito da M4 decido di puntare verso Saturno, si lo so che non vedrò niente di più che un puntino luminoso, ma con un po di fantasia…
Abbasso ulteriormente il binocolo con grande sollievo del collo e mi sposto verso sinistra, ma per mia fortuna, mi sposto troppo e troppo in basso e mi imbatto in un gruppo bellissimo di stelle, “sette” e “nove” Sagittarii” ed intorno altre meno luminose circondate da un leggera polvere chiara a volte quasi impercettibile che scopro essere M8 la “nebulosa della laguna” ma la cosa non è finta in alto a destra un altra formazione avvolta da una tenue nebbiolina M20 “nebulosa trifida” meno definita di M8 ma ugualmente bella, certo nulla a che vedere con le foto della due nebulose che sono andato a vedere su internet, ma credetemi l’emozione è stata grande.
Viviamo nell’era delle immagini, la ricerca della perfezione visiva dei colori, dell’alta definizione sembra a volte essere ragione di vita, diamo per scontato che tutto debba essere chiaro e luccicante io in prima persona sono affascinato soggiogato da tutto questo, scrivo questo report da uno scintillante schermo retina, forse proprio per questo motivo bisogna staccare la spina appoggiare l’occhio ad un lente anche se poco chiara e imperfetta, e guardare oltre.
Mercoledì 13 Giugno.
Verso le 22:00, con un cielo sufficientemente scuro e limpido, con grande presunzione, sulle mie capacità visive, ho orientato le lenti del binocolo verso la costellazione del bifolco “Bootes” tra Alfa Bootis e Zeta Bootis alla ricerca della cometa C/2015 V2 per individuarla son andato prima alla ricerca di 3 stelle allineate HD 126271, HD 126200 e HD 126120 che in realtà è una stella doppia, ma tanto col cavolo riuscivo a risolverla col 50. Il terzetto dista da Zeta Bootis circa quanto il campo inquadrato dal mio binocolo 6° 50’ in questo modo individuarle è stato relativamente facile.
Il difficile era ora riuscire a scorgere la cometa che stava transitando a sinistra del terzetto, pensavo di averla individuata ma dopo verifiche su “Carte du Ciel” ho scoperto essere un altra stella HD 126676 magn.7,42 ed inoltre la cometa si sarebbe dovuta trovare sempre secondo il programma all’altezza della stella doppia, per sicurezza ho controllato anche su “stellarium”.
Malgrado la posizione fosse quasi certa e la magnitudine riportata dai programmi per la cometa fosse di 6,7 non c’è stato verso di vederla ho provato anche con la vista laterale mi e parso di vedere un ombra chiara ma penso fosse il mio subconscio che cercava di accontentarmi.
Con il collo ormai a pezzi vista la posizione del binocolo che sul cavalletto era puntato a circa 60°, e deluso dall’esito della ricerca, ruoto lo strumento verso sinistra e decido di rifarmi con Antares di un bel colore arancione, ed M4 un tenue batuffolo appena visibile.
Ringalluzito da M4 decido di puntare verso Saturno, si lo so che non vedrò niente di più che un puntino luminoso, ma con un po di fantasia…
Abbasso ulteriormente il binocolo con grande sollievo del collo e mi sposto verso sinistra, ma per mia fortuna, mi sposto troppo e troppo in basso e mi imbatto in un gruppo bellissimo di stelle, “sette” e “nove” Sagittarii” ed intorno altre meno luminose circondate da un leggera polvere chiara a volte quasi impercettibile che scopro essere M8 la “nebulosa della laguna” ma la cosa non è finta in alto a destra un altra formazione avvolta da una tenue nebbiolina M20 “nebulosa trifida” meno definita di M8 ma ugualmente bella, certo nulla a che vedere con le foto della due nebulose che sono andato a vedere su internet, ma credetemi l’emozione è stata grande.
Viviamo nell’era delle immagini, la ricerca della perfezione visiva dei colori, dell’alta definizione sembra a volte essere ragione di vita, diamo per scontato che tutto debba essere chiaro e luccicante io in prima persona sono affascinato soggiogato da tutto questo, scrivo questo report da uno scintillante schermo retina, forse proprio per questo motivo bisogna staccare la spina appoggiare l’occhio ad un lente anche se poco chiara e imperfetta, e guardare oltre.