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Visualizza Versione Completa : Giove (uno dei miei ultimi) - rifrattore 80/1200



cherubino
12-06-2017, 18:16
L'altro giorno ho ripreso Giove che si avvia (almeno dalla mia postazione) verso la fine della sua osservabilità.
Per l'occasione ho usato un rifrattore "SUPER VINTAGE" :cool: GoTo Kogaku 80/1200 acromatico (piuttosto raro) accoppiato ad una lente di barlow 2x e ad una piccola e vecchia camera planetaria QHY5L-II a colori (prima o poi mi deciderò a passare a qualcosa di più serio come camera di ripresa…).
Il seeing era poverello (stimato tra i 4 e i 5/10 nei momenti migliori) e l'immagine ne ha risentito. Inoltre era presente una lievissima velatura a tratti del cielo che non ha contribuito all'ottenimento di una immagine "piena".

Paolo

24494

cherubino
12-06-2017, 20:28
Vorrei chiedere ai moderatori se sia possibile portare un link in questo forum che rimanda ad una discussione (bellissima e davvero incredibile per i risultati) che si sta tenendo in un noto forum americano.
Si tratta di una serie di contributi (ci sono anche i miei ma non è questo il punto del disquisire) fotografici a soggetti planetari realizzati con strumenti piccoli e "vintage".
Sto assistendo a immagini molto utili anche per chi magari pensa non si possa fare molto con i vecchi telescopi.
Non so se sia permesso ma lo chiedo pubblicamente prima di essere "bacchettato". ;)
etruscastro

Cito solo lui perché è il primo che mi sovviene (non me ne vogliano gli altri ovviamente!)

Paolo

Tucana
12-06-2017, 20:35
Io non ci trovo niente da farlo sfigurare rispetto a strumenti odierni. A che anno risale il "ferro"?

etruscastro
12-06-2017, 20:47
Vai tranquillo Paolo;)

paperbike
12-06-2017, 21:08
Vero è molto bella;)

cherubino
12-06-2017, 21:38
il "ferro" :awesome::awesome: è della metà degli anni '70.

http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/test-strumentali/goto-80-1200/

Vorrei, come accennavo e da autorizzazione di etruscastro , segnalarvi questo post su Cloudy Nights.
E' in inglese, spero non abbiate problemi, e lo ritengo istruttivo anche per come i propri lavori sono proposti e la qualità delle risposte e della partecipazione.

OLD SCOPES AND MODERN IMAGING:
https://www.cloudynights.com/topic/565879-old-scopes-and-modern-imaging/

Su CN sono soliti proporre alcune discussioni molto "aperte" che permettono agli utenti di postare e partecipare in modo semi-autonomo.
Potrebbe essere una idea anche per questo forum che è il solo in cui sono stato che si è sempre distinto per l'educazione dei partecipanti.

Spero il link vi sia di spunto!

Paolo

Fazio
13-06-2017, 00:19
"https://www.cloudynights.com" mi era più volte capitato di visitarlo ma ahimè sempre con molta fatica per via del mio inglese traballante…
Questo topics me lo sono letto di gran gusto; si vedono gran belle immagini fatte con telescopi (alcuni veramente "minimali"... solo 50mm) marchiati spesso con nomi a me del tutto sconosciuti.

cherubino
13-06-2017, 00:27
Io e Winny cerchiamo di tenere alto il buon nome italiano!
Buono... Insomma...:meh:

Paolo

Huniseth
13-06-2017, 15:15
Dipende sempre da cosa si vuole ottenere - Buone immagini ma realisticamente proporzionate ai diametri utilizzati ( e dove utilizzati) - Piuttosto, la cosa che mi ha molto colpito sono le foto con le protuberanze solari, non pensavo fossero visibili.

cherubino
14-06-2017, 23:49
Non credo che il fine sia quello di ottenere immagini di alto livello in senso assoluto, non sarebbe comunque possibile. Credo piuttosto sia quello di divertirsi e ridare luce a vecchie glorie che dimostrano di non aver nulla da invidiare a pari diametro attuali.

Paolo

Huniseth
17-06-2017, 16:18
Il problema di questi telescopi è che sono troppo lunghi, oscillano pure sulla eq6 e sono scomodi da usare.

Darkstar
18-06-2017, 18:08
Ottima segnalazione. Senza contare che ci sono strumenti vintage con i controattributi che solo qualche ricco astrofilo dell'epoca si poteva permettere.
In questo possiamo ringraziare i cinesi, anche se penso che la finestra dell'estremo oriente estremamente competitivo si andrà progressivamente a chiudere.

Infine va detto che il progresso qualitativo della componente ottica rispetto a quella elettronica, soprattutto nei sensori è stato uno a 20, a 30 a 50. Tendenza che proseguirà.

Pertanto mi aspetto tra 5-10 anni ottiche leggermente migliori ma probabilmente più care di oggi, mentre sensori oggi impensabili come sensibilità/velocità, qualità cromatica e riduzione del rumore (per la risoluzione che ci serve) a prezzi estremamente contenuti; particolare quelli a colori mutuabili, da quelli prodotti in serie per altri settori di mercato.

Fazio
18-06-2017, 18:55
Il problema di questi telescopi è che sono troppo lunghi, oscillano pure sulla eq6 e sono scomodi da usare.

Che siano scomodi in certe situazioni non c'è dubbio ma dipende anche molto dove son puntati.
Allo zenith c'è da soffrir parecchio…; molto meno nelle osservazioni di pianeti e Luna (molto più comode...) nelle quali hanno la loro "vocazione naturale".
Quanto alla lunghezza ben pochi superano 1 metro e credo che una eq6 li possa reggere considerando anche il loro peso esiguo.

Huniseth
19-06-2017, 15:55
La lunghezza purtroppo c'è tutta, non è peso che da problemi. Sono telescopi che in serata di buon seeing reggono ingrandimenti fino al limite teorico del diametro e anche più.

cherubino
19-06-2017, 23:25
concordo sia con Fazio che con Huniseth.
Personalmente ritengo molto validi i classici 80/1200 o 76/1250 se dotati di ottiche di buon livello.
Altrettanto ritengo invece anacronistici e inutili i 102/1500 se non a puro scopo collezionisti o di edonistico piacere di possesso.
Le loro prestazioni ottiche sono sempre e comunque (qualsiasi sia il blasone del loro marchio) inferiori a quelle dei moderni apocromatici di pari apertura e rapporto tra f8 e f10 che, in compenso, sono molto più facili da gestire sia per spazi che per stativi da impiegare.

Il problema dei 80 F15 risiede nella loro modesta apertura.
Benché 8 cm. siano già più che sufficienti per godere di immagini lunari molto dettagliate, ottime immagini venusiane, su pianeti come Giove, Saturno, e un soggetto come il Sole cedono il passo a più "popolari" 100/1000 acromatici di scarso blasone che possono contare su potere risolutore aggiuntivo e un po' più di luce che tra 8 e 10 cm. fanno la differenza.

Continuo a pensare che lo strumento principe per le osservazioni planetarie standard sia ancora il classico rifrattore 100/1000, indipendentemente che sia questi acromatico o apocromatico (quindi con le differenze di resa che vengono offerte ma che non sono così terribili da far sfigurare i primi nei confronti dei secondi).

Paolo

Gonariu
02-08-2020, 16:38
L'altro giorno ho ripreso Giove che si avvia (almeno dalla mia postazione) verso la fine della sua osservabilità.
Per l'occasione ho usato un rifrattore "SUPER VINTAGE" :cool: GoTo Kogaku 80/1200 acromatico (piuttosto raro) accoppiato ad una lente di barlow 2x e ad una piccola e vecchia camera planetaria QHY5L-II a colori (prima o poi mi deciderò a passare a qualcosa di più serio come camera di ripresa…).
Il seeing era poverello (stimato tra i 4 e i 5/10 nei momenti migliori) e l'immagine ne ha risentito. Inoltre era presente una lievissima velatura a tratti del cielo che non ha contribuito all'ottenimento di una immagine "piena".

Paolo

24494

Bellissima fotografia! Questi ultimi anni ho trovato una recensione sul Konus Rigel, rifrattore 80/1200 con un'ottica Kowa in vendita negli anni '80, che ne parlava molto bene, poi la montatura era un po' ballerina, come molti strumenti di quel tipo allora.

cherubino
02-08-2020, 17:07
Ciao Gonariu.
Pensa che tra i vintage le ottiche Towa non sono certo tra la più prestazionali. Nonostante questo le immagini che forniscono sono comunque di buon livello.

Paolo