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Visualizza Versione Completa : Antipasto di Luna Nuova....andato di traverso!



Giova84
25-05-2017, 01:18
Eccomi a condividere un'altra esperienza osservativa, stavolta meno proficua delle precedenti, ma comunque non totalmente da buttare.
Il 18 maggio scorso, sfruttando il fatto che la Luna sarebbe sorta soltanto all'1.23 e spinto dalla voglia di regalarmi una serata osservativa dopo più di un mese e mezzo, mi sono nuovamente inerpicato sul Matese, presso Campo Braca, col mio fido Sky-Watcher 120/600.

La serata è venuta al termine dell'ennesima, calda giornata primaverile, l'ultima di un lungo periodo di alta pressione che ha probabilmente causato un consistente accumulo di umidità, dato che l'igrometro ha registrato durante la serata percentuali di umidità nell'aria tra il 92% e il 98%.
Del resto, anche senza misurazioni, tali valori erano intuibili dal fatto che già a mezz'ora dal posizionamento dello strumento, questo si presentava coperto da un velo d'acqua. La situazione si è rivelata peggiore di quanto prevedibile, visto che ben presto si è formato un denso banco di foschia che, avanzando nella vallata da ovest, dopo un'ora e mezzo dall'inizio della sessione osservativa mi ha investito completamente, costringendomi ad andare via anzitempo.
Un vero peccato, poiché il cielo si era presentato buio e sgombro di nubi all'arrivo, tranne qualche lieve velatura verso sud, il vento era assente e il seeing valutato intorno a un III livello della scala di Antoniadi.

Giove. Si inizia alle 21.40 allineando il red-dot sul gigante del sistema solare, cogliendo l'occasione anche per testare il nuovo ES 82° 11mm: l'alone che si forma attorno al pianeta, di cui si scorgono i satelliti galileiani irregolarmente raggruppati lungo una fascia immaginaria inclinata verso est, non lascia presagire nulla di buono riguardo l'incidenza dell'umidità sulla serata. Ciononostante, si riescono a distinguere nitidamente le bande colorate che caratterizzano la superficie del pianeta.

M91, M88. Il programma vero e proprio parte con queste due galassie, della costellazione della Vergine, individuate nel 24mm e ingrandite fino a 55x con l'11mm, in cui possono essere ancora ammirate contemporaneamente, offrendo il miglior compromesso tra luminosità e ingrandimento.
Tra le due, la prima è posta più a ovest ed è più chiaramente riconoscibile, con la sua forma ellittica schiacciata in senso longitudinale, inclinata verso est, con cuore brillante e contorno evanescente. Di M88, invece, si nota solo il bulge centrale, che appare come un batuffolino grigio, grossomodo circolare, circondato da un alone quasi impercettibile, di cui è impossibile cogliere dettagli morfologici.

M84, M86, M87. Le tre galassie non sono in programma, ma, per la vicinanza alle precedenti, decido di dare una rapida occhiata usando soltanto il 24mm, per apprezzarne la visione d'insieme. I tre oggetti appaiono come dischetti grigi dalla conformazione apparentemente sub-circolare, con bulge alquanto luminoso e circondato da sfumature dai confini indefiniti.

NGC4435, NGC4438, NGC4477. Nel medesimo fuori programma e nello stesso spazio di cielo, inquadro anche queste ulteriori tre galassie, che a 25x appaiono quasi puntiformi; infatti, se ne percepisce praticamente soltanto il bulge.

M61. Galassia facilmente individuata nel 24mm, mentre le migliori condizioni di osservazione si hanno con l'11mm. Più luminosa delle precedenti, si presenta come un dischetto grigio dal nucleo brillante e dai contorni poco definiti, che in ogni caso sembrano tracciare una forma ellittica quasi circolare con sviluppo leggermente maggiore in senso verticale.

Porrima (γ-Vir). La stella doppia è risolta soltanto con il 5mm a 120x, in cui le due componenti, disponendosi verticalmente, danno vita alla più classica delle forme a 8; i due astri sono di magnitudo comparabile (3.48 e 3.50) e dello stesso colore, grigio. Salendo a 150x col 4mm si ha uno stacco più netto tra le due stelle, ma tutto sommato si perde in qualità, anche a causa dei più evidenti effetti del seeing.

M104. La galassia è abbastanza bassa sull'orizzonte e collocata verso sud-sud-ovest, dove maggiore è il fastidio arrecato dall'IL proveniente dalla zona del Miralago. Nonostante ciò, essa è inquadrata e trovata in modo agevole nel 24mm, per poi essere osservata in dettaglio con l'11mm e con il 5mm. Quest'ultimo oculare offre forse la visione migliore, in cui si apprezza la forma ellittica schiacciata, quasi piatta, con andamento sub-orizzontale e il bulge abbastanza luminoso e quasi puntiforme.

M102. Galassia meno luminosa della predente, dato che, una volta centrata, è appena riconoscibile nel 24mm. La visione migliore si ha con l'11mm, anche se la resa col 5mm è ancora apprezzabile. L'oggetto si presenta, in ogni caso, come un dischetto poco più che puntiforme, corrispondente al sul bulge, mentre non si scorgono atri particolari morfologici, se non, soltanto con l'11mm, una diafana aureola con leggera inclinazione dall'alto a sud al basso a nord attorno al nucleo.

A questo punto si colloca un filotto di insuccessi: la doppia Rastaban (β-Dra) non è risolta, nonostante la sua separazione (4.2”) sia maggiore rispetto a quella di Porrima (2.9”) e ascrivo ciò sia alla forte differenza di magnitudo tra le due componenti (2.80 e 11.70), sia al seeing, che appare peggiorato rispetto all'inizio della serata; la nebulosa planetaria NGC6058 è sicuramente inquadrata, ma non vista; l'ammasso globulare NGC5053 è sicuramente centrato, ma non individuato, a differenza del vicino e ben più luminoso M53, osservato solo nel 24mm.
Preso dal ritmo del programma, non mi ero però accorto di essere ormai completamente avvolto dalla foschia, che ostacola qualsiasi tentativo di osservazione in ogni direzione, costringendomi a desistere.

In conclusione, la serata è stata pesantemente inficiata dalle avverse condizioni meteo, che mi hanno costretto a sospendere la sessione praticamente a metà del programma.
Positivo è, in ogni caso, il bottino che sono riuscito a portare a casa nonostante gli ostacoli, nonché la conferma della bontà del sito, sperando che i problemi di umidità siano da ascrivere a un episodio isolato.

etruscastro
25-05-2017, 08:55
anche queste serate fanno esperienza, per le nebulose planetarie forse le cerchi a troppi bassi ingrandimenti che te li fa scambiare per delle stelle!

Angeloma
25-05-2017, 08:55
Tutto sommato, hai passato una serata abbastanza piacevole, dai!

Però devo farti un appunto: NGC6058 è quasi al limite teorico della magnitudine visibile e NGC5053 è ben oltre questo limite (m12,9).

Come nebulosa planetaria da osservare NGC6210, luminosa (mv8,8) per quanto piccola, sempre in Ercole; anche a 300x è un brillante dischetto turchese, vista nel 300mm. Vista col Mak 127 appare (ovviamente) più sbiadita, grigiastra.

nicola66
25-05-2017, 10:07
Guarda il bicchiere mezzo pieno , hai incamerato ulteriore esperienza utile per le prossime uscite

Gitt
25-05-2017, 16:04
Nonostante le condizioni avverse, hai osservato un buon numero di oggetti, sfruttando appieno lo strumento e gli oculari.

NGC5053 è molto diffuso e risulta estremamente difficile anche in un 8" in condizioni di cielo buio: provato più volte all'Armà, con trasparenza media, non ero riuscito a distinguerlo.
L'ho osservato degnamente solo col 16" con una buona trasparenza.
E' un globulare molto diffuso, senza il minimo accenno di concentrazione.

Giova84
26-05-2017, 14:15
per le nebulose planetarie forse le cerchi a troppi bassi ingrandimenti che te li fa scambiare per delle stelle!

Su NGC 6058 il dubbio mi era sorto, però mi sono spinto a 120x e, confrontandomi con Stellarium, mi è proprio sembrato di non riuscire a scorgerla; è pur vero, però, che già la foschia mi aveva circondato e può aver ostacolato non poco l'osservazione!

Giova84
26-05-2017, 14:18
NGC6058 è quasi al limite teorico della magnitudine visibile e NGC5053 è ben oltre questo limite (m12,9).

Come nebulosa planetaria da osservare NGC6210, luminosa (mv8,8) per quanto piccola, sempre in Ercole; anche a 300x è un brillante dischetto turchese, vista nel 300mm. Vista col Mak 127 appare (ovviamente) più sbiadita, grigiastra.

Non ci avevo fatto caso, effettivamente forse mi sono spinto troppo oltre...e terrò a mente il consiglio su NGC6210!

Angeloma
26-05-2017, 16:43
Scusami, NGC5053 dovrebbe essere perfettamente visibile in un 120mm... devo aver sbagliato a inserire un numero nella finestra di ricerca! :oops:

Gitt
26-05-2017, 19:22
NGC5053 dovrebbe essere perfettamente visibile in un 120mm...

Tu riesci a vederlo dalla tua postazione col 12"?

Angeloma
26-05-2017, 20:14
È di m9,47, si deve vedere per forza anche in un 120mm... ma anche in un binocolo da 50mm (in teoria).
Questa sera avrò un'osservazione di gruppo con gli alunni d'una scuola media; se me lo ricorderò, darò un'occhiata col Mak 110.

Dall'osservatorio, quando va bene, si arriva poco oltre la 12a visuale... alla 13a non ci si avvicina nemmeno! :sad:

Gitt
27-05-2017, 00:00
È di m9,47, si deve vedere per forza anche in un 120mm... ma anche in un binocolo da 50mm (in teoria).


Non è un oggetto concentrato: al contrario, è totalmente diffuso, ha un diametro di circa 10' e una magnitudine superficiale intorno alle 23 mag/arcsec^2.

etruscastro
27-05-2017, 09:10
Angelo si affida troppo ai numeri sulla carta, anche nelle magnitudini limiti di uno strumento come mi capita di leggere spesso ultimamente sul forum.
la verità è che sul campo le cose possono cambiare drasticamente, quasi stravolgersi, anche sotto cieli bui.
a volte mi capita di vedere galassie date a M.I. di 14.5 e altre volte non vedo quelle da 13, la Luminosità Superficiale ragazzi, non mi stancherò mai di ripeterlo... ;):D

Angeloma
27-05-2017, 09:36
Angelo si affida troppo ai numeri sulla carta
I numeri sono un valore universale e forse l'unico metro di riferimento comune.
La luminosità superficiale ha un'influenza fondamentale nella visibilità di un oggetto e anche questa è imprescindibile; è infatti più agevole individuare una nebulosa planetaria di bassa magnitudine ma dalla luminosità concentrata su una piccola superficie, piuttosto che una diafana nebulosa diffusa dalla magnitudine più elevata, ma la cui luminosità è distribuita su un'ampia superficie.

Le condizioni di visibilità, che sono un parametro locale e variabile, hanno in questo un'influenza enorme ed è praticamente impossibile valutare a distanza.
Un esempio evidente è M33, la Galassia del Triangolo: un tempo la individuavo agevolmente con un cercatore 6x30 e oggi la individuo a fatica con un 300mm; mentre in condizioni perfette, può essere vista a occhio nudo.

Mi ero ripromesso di tentare ieri sera con il Mak 110: seeing orrendo e IL a palla! Capirai, a 500 metri dal mare, dopo una calda e soleggiata giornata, l'aria non può che ribollire come un calderone. :mad:

etruscastro
27-05-2017, 09:40
I numeri sono un valore universale e forse l'unico metro di riferimento comune.
giusto, ma spesso i numeri vanno anche interpretati se no si fa la fine dei nostri politici che dicono che la nostra economia va a gonfie vele! ;):mad:

p.s. il :mad: è rivolto ai politici e non ad Angelo!

Angeloma
27-05-2017, 22:07
Ho cercato informazioni su quello stradannato ammasso globulare, NGC5053.
Pare sia un vero e proprio escremento d'oggetto.
C'è chi dice di riuscire a osservarlo con un settantino (ma in distolta, eh!) e chi dice che sia una brutta gatta da pelare anche per un trecentocinquantone...
Tutti sono però concordi su due cose: cielo buio e ammasso globulare con stelle tanto sparpagliate da sembrare un ammasso aperto... :D
Tanto che magari lo si vede, ma non lo si riconosce... :biggrin:

Ogu
29-05-2017, 20:21
Se posso introdurre dati utili alla discussione, riporto quanto osservato durante una serata dell'anno scorso al Sempione



A 1° da M53, ecco la prima sfida: NGC 5053 [mv 9,8] Globulare sempre cercato e mai trovato, tanto da averlo rinominato “il globulare fantasma”. Lo intravvedo oggi per la prima volta.
115x: il campo è nero con debolissime stelline. In distolta e sfruttando il dondolio costante del dobson percepisco una diffusa granulazione difficilissima e diafana, di forma vagamente rettangolare sul quale emergono a tratti solo un paio di debolissime stelline singolarmente risolte. Mi pare di vedere una seconda piccola area granulare decentrata verso SO. È diffuso e mi sembra anche grande, stimo dim 6’. Si pone a metà strada di due stelline separate da 15’ in direzione Est e Ovest.
165x: non migliora di molto, solo un poco più granuloso e un poco più difficile!


Qui (https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?15147-Osservazione-Passo-del-Sempione-09-04-2016/page2&highlight=5053) la seconda pagina del tread dove avevo allegato anche il disegno.
Ciao!

Angeloma
29-05-2017, 21:54
Questo rapporto, la dice lunga... e pensare che si stima contenga 16000 stelle e non sia nemmeno troppo lontano. Solo che sono fioche e sparse.

Angeloma
09-06-2017, 18:30
Tu riesci a vederlo dalla tua postazione col 12"?
Sabato scorso, Luna un pochino oltre il primo quarto, mi sono ricordato di questa discussione, ma ho comunque tentato.
Neanche a dirlo, non ho visto una mazza! Campo occupato da tre o quattro stelluzze. Ma anche M53 non era niente più che uno sbuffetto grigiastro, come M13 osservato con un settantino...
Oddìo, anche M13 era abbastanza deludente, ma non troppo.
Si riproverà con la Luna nuova, ma tanto so già che pioverà... piove sempre, col novilunio! :mad:

etruscastro
09-06-2017, 18:35
Si riproverà con la Luna nuova, ma tanto so già che pioverà... piove sempre, col novilunio! :mad:
ahò nun portà sfiga che c'è l'astroparty questo novilunio! :colbert::D

Angeloma
09-06-2017, 19:57
Io sono un portatore sano di sfiga...
Ma tanto, ci separano 300 e passa chilometri e l'influsso nefasto si attenua con la distanza...