mazzolatore
04-03-2017, 16:05
un sistema binario è un sistema composto da 2 stelle che ruotano una intorno all'altra
circa 1/3 delle stelle nella nostra galassia appartengono a un sistema binario
ursula mayoris per esempio fa parte di un sistema a 7 stelle.
esistono 4 tecniche per determinare le caratteristiche de sistema.
visuali
spettroscopiche
fotometriche
astrometriche.
le binarie astrometriche sono binarie dove le caratteristiche del sistema vengono determinate dopo lunghi periodi di osservazione dove si mappa la posizione delle stelle in funzione del tempo.
Queste osservazioni sono molto precise perciò non possiamo spingerci a misurare stelle troppo lontane , è una tecnica poco usata perché tale precisione si può avere solo per stele entro un raggio di 10 parsec da noi.
le binarie visuali sono stelle le cui componenti sono abbastanza lontane per far si che si possano distinguere anche con telescopi amatoriali, ma sufficientemente vicine per autogravitare l'una sull'altra.
ursula majoris ne è un esempio.
per determinare le masse di queste stelle usiamo la terza legge di kepleriano e il problema dei 2 corpi (che può essere risolto come il problema di un corpo di massa ridotta che ruota attorno al centro di massa del sistema)
perciò se c mettiamo nel sistema di riferimento del centro di massa
m_1/m_2 = a_2 /a_1
il rapporto delle masse è pari a l'inverso del rapporto dei 2 semiassi maggiori.
ora il semiasse maggiore diviso la distanza della stella a/d = sin(ß) sarebbe un triangolo rettangolo
ma visto che la distanza "d" è moooolto maggiore del semiasse "a" possiamo sviluppare in serie di taylor al 1° ordine il seno allora diciamo che sin(ß) = ß
perciò:
m_1/m_2 = ß_2/ß_1
e gli angoli ß sono misure che noi possiamo fare da terra con i nostri strumenti.
utilizzando la 3à legge di kepler P^2 = 4*a^3*π^2 /G(m_1 + m_2) dove a = a_1 + a_2
a_1 + a_2 = sin(ß_1)*d + sin(ß_2)*d = ß_1 +ß_2
allora P^2 = 4*π^2*d^3*(ß_1+ß_2)/G(m_1 + m_2)
perciò abbiamo 2 equazioni in 2 incognite che sono le masse
P^2 = 4*π^2*d^3*(ß_1+ß_2)/G(m_1 + m_2)
m_1/m_2 = ß_2/ß_1
risolviamo il sistema e otteniamo le masse.
Nel caso il piano orbitale non sia ortogonale alla nostra linea di vista i calcoli si complicano leggermente, perche il semiasse maggiore legato ad un angolo deve essere proiettato rispetto la nostra linea di vista.
allora m_1/m_2 = a_2/a_1 =ß-2/ß-1= ß_2cos(i)/ß_1cos(i) = ß_2/ß_1
sulla prima equazione il coseno dell'angolo si semplifica e rimane uguale
ma la somma delle masse data dalle 3à legge di keplero e riarrangiando i termini diventa
m_1 + m_2 = (4π^2/G)*(ad)^3/P^2 = 4π^2/G * (d/cos(i))^3 * (ß-2 + ß-1)^3/P^2
quindi per risolvere il sistema dobbiamo conoscere l'angolo di inclinazione "i"
circa 1/3 delle stelle nella nostra galassia appartengono a un sistema binario
ursula mayoris per esempio fa parte di un sistema a 7 stelle.
esistono 4 tecniche per determinare le caratteristiche de sistema.
visuali
spettroscopiche
fotometriche
astrometriche.
le binarie astrometriche sono binarie dove le caratteristiche del sistema vengono determinate dopo lunghi periodi di osservazione dove si mappa la posizione delle stelle in funzione del tempo.
Queste osservazioni sono molto precise perciò non possiamo spingerci a misurare stelle troppo lontane , è una tecnica poco usata perché tale precisione si può avere solo per stele entro un raggio di 10 parsec da noi.
le binarie visuali sono stelle le cui componenti sono abbastanza lontane per far si che si possano distinguere anche con telescopi amatoriali, ma sufficientemente vicine per autogravitare l'una sull'altra.
ursula majoris ne è un esempio.
per determinare le masse di queste stelle usiamo la terza legge di kepleriano e il problema dei 2 corpi (che può essere risolto come il problema di un corpo di massa ridotta che ruota attorno al centro di massa del sistema)
perciò se c mettiamo nel sistema di riferimento del centro di massa
m_1/m_2 = a_2 /a_1
il rapporto delle masse è pari a l'inverso del rapporto dei 2 semiassi maggiori.
ora il semiasse maggiore diviso la distanza della stella a/d = sin(ß) sarebbe un triangolo rettangolo
ma visto che la distanza "d" è moooolto maggiore del semiasse "a" possiamo sviluppare in serie di taylor al 1° ordine il seno allora diciamo che sin(ß) = ß
perciò:
m_1/m_2 = ß_2/ß_1
e gli angoli ß sono misure che noi possiamo fare da terra con i nostri strumenti.
utilizzando la 3à legge di kepler P^2 = 4*a^3*π^2 /G(m_1 + m_2) dove a = a_1 + a_2
a_1 + a_2 = sin(ß_1)*d + sin(ß_2)*d = ß_1 +ß_2
allora P^2 = 4*π^2*d^3*(ß_1+ß_2)/G(m_1 + m_2)
perciò abbiamo 2 equazioni in 2 incognite che sono le masse
P^2 = 4*π^2*d^3*(ß_1+ß_2)/G(m_1 + m_2)
m_1/m_2 = ß_2/ß_1
risolviamo il sistema e otteniamo le masse.
Nel caso il piano orbitale non sia ortogonale alla nostra linea di vista i calcoli si complicano leggermente, perche il semiasse maggiore legato ad un angolo deve essere proiettato rispetto la nostra linea di vista.
allora m_1/m_2 = a_2/a_1 =ß-2/ß-1= ß_2cos(i)/ß_1cos(i) = ß_2/ß_1
sulla prima equazione il coseno dell'angolo si semplifica e rimane uguale
ma la somma delle masse data dalle 3à legge di keplero e riarrangiando i termini diventa
m_1 + m_2 = (4π^2/G)*(ad)^3/P^2 = 4π^2/G * (d/cos(i))^3 * (ß-2 + ß-1)^3/P^2
quindi per risolvere il sistema dobbiamo conoscere l'angolo di inclinazione "i"