Gitt
02-03-2017, 17:03
La Serata osservativa di sabato 25 febbraio (ho toppato il titolo, sorry).
Strumento: Dobson 400/1800 RP Astro
Oculari utilizzati: Baader Hyperion 21mm/68° da 86x, ES 14-11-8,8mm/82
Mappe: Triatlas B/C
Le previsioni erano concordi nel dare una serata di sabato serena sugli Appenini, per cui, udite, udite, il nostro mitico Salvatore ha deciso di calare da Zurigo fino all’Armà pur di non perdersi questo novilunio!
Ci siamo incontrati in autostrada, sulla MI-GE, poi abbiamo proseguito insieme lungo la val Borbera, facendo una sosta per un caffè nell’unico baretto di Còsola: con nostra grande sorpresa era in corso una sorta di festa, con una “band” di arzilli vecchietti che suonavano fisarmonica, sax e altri strumenti.
Salendo gli ultimi tornanti, ho notato completa assenza di neve ma abbondante presenza di ghiaccio, per cui ho percorso gli ultimi km ad andatura da lumaca. Dopo esserci fermati a prenotare una camera all’albergo di Capanne di Cosola, siamo arrivati al pratone dell’Armà con largo anticipo, intorno alle 16,30: erano già presenti sul posto due astrofotografi che sono venuti a salutarci e informarsi sui nostri strumenti.
Ci siamo sistemati fianco a fianco, abbiamo montato i nostri dobson, potendo per la prima volta fare tanti interessanti confronti sulle parti meccaniche, sulle soluzioni adottate, sulla fluidità di movimenti ecc.
Siamo passati poi a una fase di collimazione super-accurata, utilizzando il concenter, due cheshire, un collimatore laser e il tappo di collimazione di carlodob300.
Il concenter si è rivelato prezioso per mettere a punto il secondario, che era parecchio scentrato e ovale. Con gli altri strumenti abbiamo completato la collima, che dava risultati coerenti con cheshire e tappo forato, un po’ meno con il laser. Prossimi acquisti: concenter e laser!
La temperatura iniziale era -1°, vento teso, con raffiche a tratti molto forti, cielo sereno con leggere velature, trasparenza non ottimale, seeing inizialmente orrendo, con un leggero miglioramento tra le 20 e le 21, peggiorato poi nuovamente.
Salvatore riporterà i valori di SQM nel suo report, io così a occhio ho stimato una NELM 5,5-5,7 nei momenti velati, che poi dopo mezzanotte è migliorata progressivamente per salire sui 6,1-6,2.
Ho iniziato le osservazioni intorno alle 19,00 e per scaldarmi sono partito con tre ammassi/asterismi all’incirca alla congiunzione di Toro, Auriga e Orione.
DoDz4 (https://dso-browser.com/deep-sky/506/dodz-4/open-cluster)OC m.?? Size 28’ Taurus
Visibile nel cercatore, a 86x è molto ampio, sparso, occupa gran parte del campo dell’oculare. E’ composto da una stella m.6 a E, due stelle m.7 a SW e una decina di stelle m.9-10, di cui tre in fila N-S.
NGC1996 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/1996/open-cluster)Ast m.?? Size 17’x12’ Taurus
Visibile a 86x, tiene circa metà del campo, si trova circa a metà tra una stella m.5 a E e una m.6-7 a W. Appare non concentrato, mi sembra che stacchi poco dal ricco contesto in cui è inserito.
Stimo un diametro di circa 15’, con una forma ovale N-S. Conto circa venti stelle di magnitudine 10-11.
Noto tre stelle più luminose a W. Passando a 129x si perde l’effetto di cluster.
DoDz3 (https://dso-browser.com/deep-sky/505/dodz-3/open-cluster)OC m.?? Size 15’ Taurus
A 86x sembra un asterismo a forma di V con vertice a N e ampia circa 10’. Salendo a 204x conto una dozzina di stelle. Un gruppetto di tre componenti m.10-11 forma l’estremo S del ramo W della V, mentre una bella coppia m.9-10 colorata giallo/blu si trova circa a metà del ramo opposto.
Dopo questo riscaldamento ho già capito che dovremo lottare col vento e con un seeing molto scarso, quindi rinuncio in partenza agli oggetti che richiederebbero elevati ingrandimenti.
Punto quindi una delle “meduse” galattiche:
IC443 “Jellyfish” (https://dso-browser.com/deep-sky/609/jellyfish-nebula/ic-443/supernova-remnant) SNR m.12,0 Size 50’x40’ Gemini
Avevo tentato questo famoso resto di supernova anche l’anno scorso con l’8” ma, pur avendo intravisto della nebulosità diffusa, non avevo identificato la nebulosa. Questa volta, armato di una fotografia stampata in negativo e annotata, le cose sono andate molto meglio. Per identificare la nebulosa sono partito da quella Y rovesciata di stelle posta circa 1°N della linea formata da mu-eta-Gem.
Attorno alla stella m.7 a SW della Y si notava chiaramente IC444, una RN già osservata in precedenza. A 15-20’S di quest’ultima, disposta in senso SE-NW, appare evidente anche al cercatore una “S” di stelle m.8 che si estende per circa 25-30’.
A 86x con UHC noto vaste aree debolmente luminose, specie a S della “S”, in particolare verso quello che in foto appare come l’ombrello della medusa. All’oculare la sua forma non è riconoscibile, ma la presenza è evidente. Appare vastissima, stimo che le dimensioni siano superiori a quanto riportato sopra, a mio avviso copre circa 90’x60’.
Con O-III la visione migliora sensibilmente: nell’ombrello si percepiscono dei cali strutturali (li riconosco solo dopo che me li fa notare Salvatore osservando nel mio 16”), inoltre a SE dell’ombrello distinguo come dei fiocchi di nebulosità, sembrano quasi delle trecce dirette NE-SW che si estendono fin quasi a eta-Gem: ritengo si possano interpretare come i “tentacoli” della medusa. Ci ritornerò l’anno prossimo, magari con oculare e filtro da 2”.
Partendo da Zeta-Gem ho poi osservato:
NGC2341 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/2341/galaxy)GX m.13,2 Size 0,8’x0,8’ Gemini
NGC2342 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/2342/galaxy)GX m.12,5 Size 1,3’x1,4’ Gemini
Osservo questa interessante coppia di galassie a 129x, meglio a 204x.
N2342 è ovale, direzionata WSW-ENE, con rapporto 3:2 e dimensioni circa 1,2’x1,0’. Mi appare di luminosità uniforme, senza un nucleo evidente.
N2341 si materializza solo in visione distolta, a 2-3’ WSW della sorella maggiore. Noto una stella m.14 a meno di 1’N della galassia, che appare tonda e di dimensioni inferiori al 1’, anch’essa diffusa e uniforme.
Una stella m.12 a 2-3’W forma il vertice di un triangolo con le due galassie.
Il cielo sta peggiorando, le velature si fanno via via più diffuse e più intense. Nella zona tra lambda-Gem e beta-CMi mi sembra che ancora ci sia dello spazio sereno.
NGC2355 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/2355/open-cluster)OC m.9,7 Size 9,0’ Gemini
Visibile a 129x a circa 10’SSW di una stella m.8. A 204x è ampio circa 8-10’, ovale N-S, appare abbastanza concentrato e stacca bene dal campo che lo circonda. E’ formato da 20-25 stelle di cui tre o quattro di magnitudine 10-11, le altre di m.12-13.
Dopo una rapida occhiata a NGC2395, già osservato in precedenza e qui usato come punto di riferimento, avvito il filtro O-III sul 21mm e mi metto alla ricerca di Abell21, già preparato all’insuccesso.
Abell21 “Medusa” (https://dso-browser.com/deep-sky/9438/pk-205-14-1/planetary-nebula) PN m.11,3 Size 12,5’x10’ Gemini
Invece è relativamente facile, enorme, dalla buona l.s. Appare come una C aperta a NW, poi con più attenzione esce fuori anche un altro archetto a SW, che si salda al precedente.
L’arco più luminoso è strutturato, come se avesse un calo di luminosità in senso longitudinale.
La nebulosa è in parte sovrapposta a tre stelle m.11 disposte a triangolo equilatero con vertice a E.
Chiamo Salvatore, anche lui osserva e apprezza questa notevole planetaria.
Bell’oggetto, sicuramente da rivedere in condizioni migliori di trasparenza e di seeing, per studiarne la complessa struttura.
Mi prendo una lunga pausa, in attesa di un miglioramento delle condizioni atmosferiche. Intorno alle 22,30 il cielo sembra che inizi a ripulirsi.
(fine 1a parte / continua)
Strumento: Dobson 400/1800 RP Astro
Oculari utilizzati: Baader Hyperion 21mm/68° da 86x, ES 14-11-8,8mm/82
Mappe: Triatlas B/C
Le previsioni erano concordi nel dare una serata di sabato serena sugli Appenini, per cui, udite, udite, il nostro mitico Salvatore ha deciso di calare da Zurigo fino all’Armà pur di non perdersi questo novilunio!
Ci siamo incontrati in autostrada, sulla MI-GE, poi abbiamo proseguito insieme lungo la val Borbera, facendo una sosta per un caffè nell’unico baretto di Còsola: con nostra grande sorpresa era in corso una sorta di festa, con una “band” di arzilli vecchietti che suonavano fisarmonica, sax e altri strumenti.
Salendo gli ultimi tornanti, ho notato completa assenza di neve ma abbondante presenza di ghiaccio, per cui ho percorso gli ultimi km ad andatura da lumaca. Dopo esserci fermati a prenotare una camera all’albergo di Capanne di Cosola, siamo arrivati al pratone dell’Armà con largo anticipo, intorno alle 16,30: erano già presenti sul posto due astrofotografi che sono venuti a salutarci e informarsi sui nostri strumenti.
Ci siamo sistemati fianco a fianco, abbiamo montato i nostri dobson, potendo per la prima volta fare tanti interessanti confronti sulle parti meccaniche, sulle soluzioni adottate, sulla fluidità di movimenti ecc.
Siamo passati poi a una fase di collimazione super-accurata, utilizzando il concenter, due cheshire, un collimatore laser e il tappo di collimazione di carlodob300.
Il concenter si è rivelato prezioso per mettere a punto il secondario, che era parecchio scentrato e ovale. Con gli altri strumenti abbiamo completato la collima, che dava risultati coerenti con cheshire e tappo forato, un po’ meno con il laser. Prossimi acquisti: concenter e laser!
La temperatura iniziale era -1°, vento teso, con raffiche a tratti molto forti, cielo sereno con leggere velature, trasparenza non ottimale, seeing inizialmente orrendo, con un leggero miglioramento tra le 20 e le 21, peggiorato poi nuovamente.
Salvatore riporterà i valori di SQM nel suo report, io così a occhio ho stimato una NELM 5,5-5,7 nei momenti velati, che poi dopo mezzanotte è migliorata progressivamente per salire sui 6,1-6,2.
Ho iniziato le osservazioni intorno alle 19,00 e per scaldarmi sono partito con tre ammassi/asterismi all’incirca alla congiunzione di Toro, Auriga e Orione.
DoDz4 (https://dso-browser.com/deep-sky/506/dodz-4/open-cluster)OC m.?? Size 28’ Taurus
Visibile nel cercatore, a 86x è molto ampio, sparso, occupa gran parte del campo dell’oculare. E’ composto da una stella m.6 a E, due stelle m.7 a SW e una decina di stelle m.9-10, di cui tre in fila N-S.
NGC1996 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/1996/open-cluster)Ast m.?? Size 17’x12’ Taurus
Visibile a 86x, tiene circa metà del campo, si trova circa a metà tra una stella m.5 a E e una m.6-7 a W. Appare non concentrato, mi sembra che stacchi poco dal ricco contesto in cui è inserito.
Stimo un diametro di circa 15’, con una forma ovale N-S. Conto circa venti stelle di magnitudine 10-11.
Noto tre stelle più luminose a W. Passando a 129x si perde l’effetto di cluster.
DoDz3 (https://dso-browser.com/deep-sky/505/dodz-3/open-cluster)OC m.?? Size 15’ Taurus
A 86x sembra un asterismo a forma di V con vertice a N e ampia circa 10’. Salendo a 204x conto una dozzina di stelle. Un gruppetto di tre componenti m.10-11 forma l’estremo S del ramo W della V, mentre una bella coppia m.9-10 colorata giallo/blu si trova circa a metà del ramo opposto.
Dopo questo riscaldamento ho già capito che dovremo lottare col vento e con un seeing molto scarso, quindi rinuncio in partenza agli oggetti che richiederebbero elevati ingrandimenti.
Punto quindi una delle “meduse” galattiche:
IC443 “Jellyfish” (https://dso-browser.com/deep-sky/609/jellyfish-nebula/ic-443/supernova-remnant) SNR m.12,0 Size 50’x40’ Gemini
Avevo tentato questo famoso resto di supernova anche l’anno scorso con l’8” ma, pur avendo intravisto della nebulosità diffusa, non avevo identificato la nebulosa. Questa volta, armato di una fotografia stampata in negativo e annotata, le cose sono andate molto meglio. Per identificare la nebulosa sono partito da quella Y rovesciata di stelle posta circa 1°N della linea formata da mu-eta-Gem.
Attorno alla stella m.7 a SW della Y si notava chiaramente IC444, una RN già osservata in precedenza. A 15-20’S di quest’ultima, disposta in senso SE-NW, appare evidente anche al cercatore una “S” di stelle m.8 che si estende per circa 25-30’.
A 86x con UHC noto vaste aree debolmente luminose, specie a S della “S”, in particolare verso quello che in foto appare come l’ombrello della medusa. All’oculare la sua forma non è riconoscibile, ma la presenza è evidente. Appare vastissima, stimo che le dimensioni siano superiori a quanto riportato sopra, a mio avviso copre circa 90’x60’.
Con O-III la visione migliora sensibilmente: nell’ombrello si percepiscono dei cali strutturali (li riconosco solo dopo che me li fa notare Salvatore osservando nel mio 16”), inoltre a SE dell’ombrello distinguo come dei fiocchi di nebulosità, sembrano quasi delle trecce dirette NE-SW che si estendono fin quasi a eta-Gem: ritengo si possano interpretare come i “tentacoli” della medusa. Ci ritornerò l’anno prossimo, magari con oculare e filtro da 2”.
Partendo da Zeta-Gem ho poi osservato:
NGC2341 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/2341/galaxy)GX m.13,2 Size 0,8’x0,8’ Gemini
NGC2342 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/2342/galaxy)GX m.12,5 Size 1,3’x1,4’ Gemini
Osservo questa interessante coppia di galassie a 129x, meglio a 204x.
N2342 è ovale, direzionata WSW-ENE, con rapporto 3:2 e dimensioni circa 1,2’x1,0’. Mi appare di luminosità uniforme, senza un nucleo evidente.
N2341 si materializza solo in visione distolta, a 2-3’ WSW della sorella maggiore. Noto una stella m.14 a meno di 1’N della galassia, che appare tonda e di dimensioni inferiori al 1’, anch’essa diffusa e uniforme.
Una stella m.12 a 2-3’W forma il vertice di un triangolo con le due galassie.
Il cielo sta peggiorando, le velature si fanno via via più diffuse e più intense. Nella zona tra lambda-Gem e beta-CMi mi sembra che ancora ci sia dello spazio sereno.
NGC2355 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/2355/open-cluster)OC m.9,7 Size 9,0’ Gemini
Visibile a 129x a circa 10’SSW di una stella m.8. A 204x è ampio circa 8-10’, ovale N-S, appare abbastanza concentrato e stacca bene dal campo che lo circonda. E’ formato da 20-25 stelle di cui tre o quattro di magnitudine 10-11, le altre di m.12-13.
Dopo una rapida occhiata a NGC2395, già osservato in precedenza e qui usato come punto di riferimento, avvito il filtro O-III sul 21mm e mi metto alla ricerca di Abell21, già preparato all’insuccesso.
Abell21 “Medusa” (https://dso-browser.com/deep-sky/9438/pk-205-14-1/planetary-nebula) PN m.11,3 Size 12,5’x10’ Gemini
Invece è relativamente facile, enorme, dalla buona l.s. Appare come una C aperta a NW, poi con più attenzione esce fuori anche un altro archetto a SW, che si salda al precedente.
L’arco più luminoso è strutturato, come se avesse un calo di luminosità in senso longitudinale.
La nebulosa è in parte sovrapposta a tre stelle m.11 disposte a triangolo equilatero con vertice a E.
Chiamo Salvatore, anche lui osserva e apprezza questa notevole planetaria.
Bell’oggetto, sicuramente da rivedere in condizioni migliori di trasparenza e di seeing, per studiarne la complessa struttura.
Mi prendo una lunga pausa, in attesa di un miglioramento delle condizioni atmosferiche. Intorno alle 22,30 il cielo sembra che inizi a ripulirsi.
(fine 1a parte / continua)