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Visualizza Versione Completa : Grissom, White, Chafeee: 50 anni dalla tragedia di Apollo 1



Valerio Ricciardi
28-01-2017, 16:34
Apollo 1, 50 anni fa la tragedia che cambiò la Nasa e le missioni per lo spazio

Era il 27 gennaio del 1967 e l’incidente avvenne a nella base di lancio dell’Air Force di Cape Canaveral, che allora si chiamava Cape Kennedy. Doveva essere solo una prova per testare il conteggio alla rovescia

di F. Q. | 27 gennaio 2017

Cinquant’anni fa la tragedia dell’Apollo 1, nella quale morirono i tre astronauti della Nasa Virgil "Gus" Grissom, Edward White e Roger Chaffee. Era il 27 gennaio del 1967 e l’incidente avvenne a nella base di lancio dell’Air Force di Cape Canaveral, che allora si chiamava Cape Kennedy. Doveva essere solo una prova per testare il conteggio alla rovescia, in vista del primo lancio di una navicella Apollo con equipaggio, previsto per il 21 febbraio successivo, che avrebbe dovuto verificare le operazioni di lancio, monitoraggio a terra e possibilità di controllo.

Poco dopo l’ingresso nel modulo, Grissom notò uno strano odore nell’aria, furono subito prelevati campioni di aria ma la causa dell’odore non fu trovata e il conto alla rovescia riprese. Pochi minuti dopo ci furono invece dei problemi di comunicazione tanto che Grissom osservò: “Come faremo a raggiungere la Luna, se non possiamo parlare da due o tre edifici di distanza?”. Il conto alla rovescia fu interrotto di nuovo e mentre si cercava di risolvere i problemi di comunicazione uno degli astronauti esclamò “Fuoco!”. Gli astronauti cercarono di aprire il portello ma l’alta pressione della cabina lo impedì.

La commissione di inchiesta della Nasa stabilì che la causa dell’incendio fu un corto circuito (l’odore avvertito all’ingresso non fu collegato all’incidente) e il fuoco si diffuse rapidamente a causa dei materiale in nylon della cabina e l’atmosfera di solo ossigeno della cabina. Dopo l’incidente i voli con equipaggio delle missioni Apollo furono interrotti per 20 mesi e la capsula riprogettata. La sua atmosfera interna non fu più di ossigeno puro ma di ossigeno e azoto e furono sostituiti i materiali infiammabili.

da http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/27/apollo-1-50-anni-fa-la-tragedia-che-cambio-la-nasa-e-le-missioni-per-lo-spazio/3345159/

corrado973
28-01-2017, 23:01
grazie Valerio per avere ricordato.

I nomi dei 3 piloti e non solo i loro sono incisi in una targa depositata in un cratere del Mare Imbrium, assieme ad un piccolo astronauta in alluminio. Ce li ha portati nel 1971 David Scott, comandante dell’Apollo XV, senza dirlo a nessuno, nemmeno al controllo missione. Li ha commissionati segretamente e nascosti in mezzo all’apparecchiatura. Un omaggio al coraggio degli uomini, a prescindere dalla loro etnia e dalla loro nazionalità. Dei 14 nomi incisi, infatti, solo 8 sono americani. I restanti 6 appartengono a cosmonauti sovietici. Perché in fondo, dallo spazio, la Terra è una sola.

https://s28.postimg.org/4eq7w615p/image.jpg

il "Fallen Astronaut" (l'Astronauta Caduto), statuetta in alluminio alta 8,5 centimetri in ricordo degli astronauti caduti.

Oggi, nel complesso di lancio 34 di Cape Canaveral, le targhe commemorative sono due.

Sulla prima è scritto: «In memoria di coloro che hanno reso l’ultimo sacrificio perché altri potessero raggiungere le stelle. AD ASTRA PER ASPERA. Buon viaggio all’equipaggio dell’Apollo 1».

Sulla seconda, oltre alla data e all’ora dell’incidente, dopo i nomi dei 3 piloti, si legge: «Diedero la loro vita al servizio del loro paese per la continua esplorazione della frontiera finale dell’umanità. Non siano ricordati per la loro morte, ma per gli ideali per cui hanno vissuto».

varie fonti

SVelo
30-01-2017, 14:25
Posso?
50 anni fa, “The Fire”: la tragedia che cambiò per sempre la corsa alla Luna (http://attivissimo.blogspot.it/2017/01/50-anni-fa-fire-la-tragedia-che-cambio.html)