Ogu
01-01-2017, 14:02
Disegno di M42 eseguito durante le due serate dell'8-12 (caratterizzata da ottimo seeing 8/10 e trasparenza 7/10) e del 29-12 (particolarmente favorevole per la trasparenza 8/10 ma medio seeing 5/10). Entrambe le serate ho stimato mag. lim. Visuale 6,1.
Strumento dobson 12”. Somma di 3 ore senza filtri più 2 ore con UHC-E sempre effettuate a 165x, a matita direttamente in bella (con l'aggiunta a tavolino degli aloni sfumati interni al ventaglio).
21754
A sinistra il disegno originale non elaborato, a destra la versione digitale nella quale ho cercato di riprodurre le intensità di luminosità viste all'oculare, uniformando in un bagliore di fondo l'area centrale e riducendo il contrasto delle propaggini esterne, in aggiunta alle diverse densità oscure delle nubi di polvere. La tonalità verde è puramente indicativa, basata sul ricordo personale.
L'OIII non l'ho usato perché Orione era ormai prossimo al tramonto. Meglio così: piuttosto che sommare un'ulteriore visione alle due già fatte, mi ripropongo di disegnare M42 con solo l'OIII. Chissà quali confronti saranno possibili fare.
Purtroppo non è una vista totale, in quanto mi sono reso conto troppo tardi che posizionando inizialmente il Trapezio al centro del foglio, con il proseguire del disegno le estreme regioni a Sud (la "chiusura" del ventaglio) uscivano dal foglio; non me la sono sentita di cancellare il tutto e ricominciare daccapo!
Tantissimi i dettagli che ho cercato di registrare, così tanti che molti li ho osservati in queste occasioni per la prima volta.
Parlando con Gianluca97 di come a volte la visione di certi particolari vengano sopraffatti dalla straordinaria visione d'insieme, vorrei proporvi un simpatico tour guidato alla scoperta delle zone più curiose che mi sono capitate sotto l’occhio durante il disegno.
E' solo un gioco, un modo come un altro per condividere le impressioni; mi sono divertito un sacco a inventare dei nomignoli che possano ricordare una forma o un'idea, anziché utilizzare la nomenclatura ufficiale, più corretta ma meno pratica nel contesto visuale.
21755
Partiamo allora dal Trapezio, con le sue ben note 4 componenti. Solo durante la prima serata con ottimo seeing ho visto le componenti E (a Nord) e F (a Sud-Ovest) già a 115x. a 165x erano facili. Entrambe sono riportate di 10,3 mag., ma a me la F mi appare sempre un po' più debole e al limite rispetto alla E. In visione diretta il buco scavato dal Trapezio pare più profondo, mentre in distolta si capisce che non è poi così oscuro. La parte meno densa però pare decentrata verso Sud-Est, mentre dalla parte opposta si osservano archetti più densi, ovvero il fronte d'urto dei venti stellari.
Qui individuo due strutture. La prima a Ovest del Trapezio assomiglia a un'Arpa, dalla forma arcuata triangolare. La seconda è il becco di una sagoma che mi ricorda la testa di un rapace, l'Avvoltoio. il becco è secondo me l'area più densa e luminosa di tutta la Nebulosa. Il dettaglio più bello è l'occhio dell'avvoltoio, un piccolo foro scuro scavato nella nebulosità.
L'area a Sud del Trapezio è quella che si affaccia sulla nota Grande Barriera. Qui i dettagli sono tanti ma sfumati: sembra la superficie dell'acqua in ebollizione. La difficoltà sta nel ricercare uno schema o una forma tra le nebulosità. Tra le molte possibili, ho ritrovato un alter ego soffuso del trapezio, un Trapezio Nebuloso. Ma facendo più attenzione potranno apparire altre bolle nebulose oltre alle quattro che ho disegnato.
Spostandoci a Est verso il vertice della Grande Barriera sembra che tutto il gas si concentri sempre di più, marcando bordi più contrastati e disegnando addirittura dei filamenti. Uno di questi filamenti l'ho colto come un fronte interno rispetto alla Barriera, marcato da una siluette sinuosa simile a un Vermicello sull'amo da pesca.
Dalla parte opposta verso Ovest si riconosce facilmente una nube oscura, ufficialmente chiamata Occiput, con le due baie Sinus Lamontii e Sinus Gentilii. Il tutto ha l'incredibile forma di un Boomerang, o ancora meglio il logo della Nike: non ci si può sbagliare! Proprio il suo margine verso il Trapezio è marcato da una nebulosità dalla densità pressoché uniforme e di forma vagamente triangolare, che ho ribattezzato Barba di Sandy Claws -ricordate il Babbo Nachele di Tim Burton? :biggrin: In distolta è possibile prolungare la sagoma della Grande Barriera oltre la sagoma scura del Boomerang, osservando una lunga fiammata debolmente nebulosa ma dal buon contrasto sul bordo SE. Anche la Grande Barriera non è linearmente uniforme, ma presenta sbuffi nebulosi tutti in direzione SE.
Scendendo verso Nord-Ovest si incontrano lunghi baffi nebulosi paralleli, che sembrano getti di gas espulsi ad arco direttamente dal Trapezio. Ecco perché il nomignolo di Geyser, il maggiore dei quali (il Grande Geysir) ha una lunga forma a punta che descrive ampie baie sinuose nei bordi NO e NNE. Facendo attenzione in distolta si può seguire tutto l'ampio arco del bordo NO, che aggira le due stelle limitrofe e si collega a una tenue voluta di gas all'estremo Ovest, dalla forma a Epsilon greca (ε). Quest'area è un po’ debole e risulta visibile con maggiore chiarezza con l'UHC. Ma tutta quest'area esterna è debolmente grigiata dalla nebulosità di fondo, sia verso l'esterno a Ovest, sia verso l'interno a Est, dove è possibile ricreare una Prima Chiusura del ventaglio interno alla nebulosa.
Tornando verso il pilastro centrale e ripercorrendone la sagoma, si può percepire che la punta verso il Trapezio presenta uno strappo che corre da Nord a Sud, con la porzione strappata di densità minore rispetto al pilastro principale. Se si prosegue lo strappo in direzione Nord, ci si incunea in un debole canale oscuro, una specie di Fiordo scavato nella tenue nebulosità.
Al fianco Est si trova la mia parte di M42 preferita. E' un'area che si può osservare quasi distinta da resto della nebulosa, in una forma stranissima vagamente triangolare, con il lato Sud contrastato dal pilastro di polveri. Qui però fa capolino una piccola protuberanza grigiata, quasi una controparte chiara della "Testa di Cavallo". La fantasia corre subito al capitolo de Il Signore Degli Anelli, in cui la Guado del Bruinen i Cavalieri Neri vengono travolti da un'onda di "bianchi cavalieri su bianchi cavalli dalle criniere spumeggianti".
Rimanendo in tema quindi non potevano mancare anche i Cavalieri Neri, che qui mi appaiono come una lunga Ombra Oscura profonda come il fondo cielo che corre da NO a SE curvando al vertice Est, sembrando poi proseguire ancora più in là più nera del fondo cielo: guardare in distolta per credere!
La parte Sud di M42 mi ha sempre colpito per i suoi contrasti, sia letterari che visivi. Contrasto letterario tra la pacifica atmosfera "hawaiana" della baia esterna alla Grande Barriera, dominata dalla soffusa luce bianca delle tre stelle qui immerse, contro la drammaticità del braccio esterno, denominata Proboscis Maioris; contrasto visivo proprio della Proboscis Maioris, dall'effetto 3D spinto al massimo. In distolta, tenendo fuori dal campo le tre stelle luminose, inizia a comparire anche un leggerissimo Pilastro Fantasma parallelo al braccio maggiore, come un debolissimo fumo di sigaretta arricciato in senso orario all'estremità Sud. Stranamente l'ho colto solo in visione diretta, perché con l'UHC-E non risultava visibile: proprio un fantasma.
Non potrei concludere la visione di M42 senza osservare M43. A ben vedere infatti le due nebulosità non sono del tutto separate: tra il Fiordo e il vertice Ovest dell'Ombra Oscura con l'UHC-E è possibile intuire un'area grigiata che come un Ponte si avvolge nell'atmosfera più esterna di M43.
M43 è bellissima. Bisogna solo tenere fuori dal campo il Trapezio e allora compariranno vortici nebulosi di densità diverse avvolgere come una goccia d'ambra vischiosa la stella centrale. Il bordo Nord è il più complesso, essendo interrotto da un'area arcuata di minore densità a forma di Goccia Nera, con al vertice Est una stellina sovrapposta. Ma superata la Goccia Nera, la nebulosa continua con altre aree più soffuse. Il bordo Est invece è incredibilmente marcato dalle polveri oscure, piegate quasi ad angolo retto. i bordi però non sono lineari, ma appaiono anche ad alti ingrandimenti seghettate da sagome e protuberanze, in una fantastica serie di Fulmini Oscuri che si proiettano sopra la luce grigiata della nebulosa. Dettagli che da soli valgono una serata osservativa!
Questa è solo una delle tante M42 che si osservano tutte le notti. Non più meravigliosa di quella che ognuno di noi può osservare con il proprio telescopio e … con un pizzico di fantasia :D
Strumento dobson 12”. Somma di 3 ore senza filtri più 2 ore con UHC-E sempre effettuate a 165x, a matita direttamente in bella (con l'aggiunta a tavolino degli aloni sfumati interni al ventaglio).
21754
A sinistra il disegno originale non elaborato, a destra la versione digitale nella quale ho cercato di riprodurre le intensità di luminosità viste all'oculare, uniformando in un bagliore di fondo l'area centrale e riducendo il contrasto delle propaggini esterne, in aggiunta alle diverse densità oscure delle nubi di polvere. La tonalità verde è puramente indicativa, basata sul ricordo personale.
L'OIII non l'ho usato perché Orione era ormai prossimo al tramonto. Meglio così: piuttosto che sommare un'ulteriore visione alle due già fatte, mi ripropongo di disegnare M42 con solo l'OIII. Chissà quali confronti saranno possibili fare.
Purtroppo non è una vista totale, in quanto mi sono reso conto troppo tardi che posizionando inizialmente il Trapezio al centro del foglio, con il proseguire del disegno le estreme regioni a Sud (la "chiusura" del ventaglio) uscivano dal foglio; non me la sono sentita di cancellare il tutto e ricominciare daccapo!
Tantissimi i dettagli che ho cercato di registrare, così tanti che molti li ho osservati in queste occasioni per la prima volta.
Parlando con Gianluca97 di come a volte la visione di certi particolari vengano sopraffatti dalla straordinaria visione d'insieme, vorrei proporvi un simpatico tour guidato alla scoperta delle zone più curiose che mi sono capitate sotto l’occhio durante il disegno.
E' solo un gioco, un modo come un altro per condividere le impressioni; mi sono divertito un sacco a inventare dei nomignoli che possano ricordare una forma o un'idea, anziché utilizzare la nomenclatura ufficiale, più corretta ma meno pratica nel contesto visuale.
21755
Partiamo allora dal Trapezio, con le sue ben note 4 componenti. Solo durante la prima serata con ottimo seeing ho visto le componenti E (a Nord) e F (a Sud-Ovest) già a 115x. a 165x erano facili. Entrambe sono riportate di 10,3 mag., ma a me la F mi appare sempre un po' più debole e al limite rispetto alla E. In visione diretta il buco scavato dal Trapezio pare più profondo, mentre in distolta si capisce che non è poi così oscuro. La parte meno densa però pare decentrata verso Sud-Est, mentre dalla parte opposta si osservano archetti più densi, ovvero il fronte d'urto dei venti stellari.
Qui individuo due strutture. La prima a Ovest del Trapezio assomiglia a un'Arpa, dalla forma arcuata triangolare. La seconda è il becco di una sagoma che mi ricorda la testa di un rapace, l'Avvoltoio. il becco è secondo me l'area più densa e luminosa di tutta la Nebulosa. Il dettaglio più bello è l'occhio dell'avvoltoio, un piccolo foro scuro scavato nella nebulosità.
L'area a Sud del Trapezio è quella che si affaccia sulla nota Grande Barriera. Qui i dettagli sono tanti ma sfumati: sembra la superficie dell'acqua in ebollizione. La difficoltà sta nel ricercare uno schema o una forma tra le nebulosità. Tra le molte possibili, ho ritrovato un alter ego soffuso del trapezio, un Trapezio Nebuloso. Ma facendo più attenzione potranno apparire altre bolle nebulose oltre alle quattro che ho disegnato.
Spostandoci a Est verso il vertice della Grande Barriera sembra che tutto il gas si concentri sempre di più, marcando bordi più contrastati e disegnando addirittura dei filamenti. Uno di questi filamenti l'ho colto come un fronte interno rispetto alla Barriera, marcato da una siluette sinuosa simile a un Vermicello sull'amo da pesca.
Dalla parte opposta verso Ovest si riconosce facilmente una nube oscura, ufficialmente chiamata Occiput, con le due baie Sinus Lamontii e Sinus Gentilii. Il tutto ha l'incredibile forma di un Boomerang, o ancora meglio il logo della Nike: non ci si può sbagliare! Proprio il suo margine verso il Trapezio è marcato da una nebulosità dalla densità pressoché uniforme e di forma vagamente triangolare, che ho ribattezzato Barba di Sandy Claws -ricordate il Babbo Nachele di Tim Burton? :biggrin: In distolta è possibile prolungare la sagoma della Grande Barriera oltre la sagoma scura del Boomerang, osservando una lunga fiammata debolmente nebulosa ma dal buon contrasto sul bordo SE. Anche la Grande Barriera non è linearmente uniforme, ma presenta sbuffi nebulosi tutti in direzione SE.
Scendendo verso Nord-Ovest si incontrano lunghi baffi nebulosi paralleli, che sembrano getti di gas espulsi ad arco direttamente dal Trapezio. Ecco perché il nomignolo di Geyser, il maggiore dei quali (il Grande Geysir) ha una lunga forma a punta che descrive ampie baie sinuose nei bordi NO e NNE. Facendo attenzione in distolta si può seguire tutto l'ampio arco del bordo NO, che aggira le due stelle limitrofe e si collega a una tenue voluta di gas all'estremo Ovest, dalla forma a Epsilon greca (ε). Quest'area è un po’ debole e risulta visibile con maggiore chiarezza con l'UHC. Ma tutta quest'area esterna è debolmente grigiata dalla nebulosità di fondo, sia verso l'esterno a Ovest, sia verso l'interno a Est, dove è possibile ricreare una Prima Chiusura del ventaglio interno alla nebulosa.
Tornando verso il pilastro centrale e ripercorrendone la sagoma, si può percepire che la punta verso il Trapezio presenta uno strappo che corre da Nord a Sud, con la porzione strappata di densità minore rispetto al pilastro principale. Se si prosegue lo strappo in direzione Nord, ci si incunea in un debole canale oscuro, una specie di Fiordo scavato nella tenue nebulosità.
Al fianco Est si trova la mia parte di M42 preferita. E' un'area che si può osservare quasi distinta da resto della nebulosa, in una forma stranissima vagamente triangolare, con il lato Sud contrastato dal pilastro di polveri. Qui però fa capolino una piccola protuberanza grigiata, quasi una controparte chiara della "Testa di Cavallo". La fantasia corre subito al capitolo de Il Signore Degli Anelli, in cui la Guado del Bruinen i Cavalieri Neri vengono travolti da un'onda di "bianchi cavalieri su bianchi cavalli dalle criniere spumeggianti".
Rimanendo in tema quindi non potevano mancare anche i Cavalieri Neri, che qui mi appaiono come una lunga Ombra Oscura profonda come il fondo cielo che corre da NO a SE curvando al vertice Est, sembrando poi proseguire ancora più in là più nera del fondo cielo: guardare in distolta per credere!
La parte Sud di M42 mi ha sempre colpito per i suoi contrasti, sia letterari che visivi. Contrasto letterario tra la pacifica atmosfera "hawaiana" della baia esterna alla Grande Barriera, dominata dalla soffusa luce bianca delle tre stelle qui immerse, contro la drammaticità del braccio esterno, denominata Proboscis Maioris; contrasto visivo proprio della Proboscis Maioris, dall'effetto 3D spinto al massimo. In distolta, tenendo fuori dal campo le tre stelle luminose, inizia a comparire anche un leggerissimo Pilastro Fantasma parallelo al braccio maggiore, come un debolissimo fumo di sigaretta arricciato in senso orario all'estremità Sud. Stranamente l'ho colto solo in visione diretta, perché con l'UHC-E non risultava visibile: proprio un fantasma.
Non potrei concludere la visione di M42 senza osservare M43. A ben vedere infatti le due nebulosità non sono del tutto separate: tra il Fiordo e il vertice Ovest dell'Ombra Oscura con l'UHC-E è possibile intuire un'area grigiata che come un Ponte si avvolge nell'atmosfera più esterna di M43.
M43 è bellissima. Bisogna solo tenere fuori dal campo il Trapezio e allora compariranno vortici nebulosi di densità diverse avvolgere come una goccia d'ambra vischiosa la stella centrale. Il bordo Nord è il più complesso, essendo interrotto da un'area arcuata di minore densità a forma di Goccia Nera, con al vertice Est una stellina sovrapposta. Ma superata la Goccia Nera, la nebulosa continua con altre aree più soffuse. Il bordo Est invece è incredibilmente marcato dalle polveri oscure, piegate quasi ad angolo retto. i bordi però non sono lineari, ma appaiono anche ad alti ingrandimenti seghettate da sagome e protuberanze, in una fantastica serie di Fulmini Oscuri che si proiettano sopra la luce grigiata della nebulosa. Dettagli che da soli valgono una serata osservativa!
Questa è solo una delle tante M42 che si osservano tutte le notti. Non più meravigliosa di quella che ognuno di noi può osservare con il proprio telescopio e … con un pizzico di fantasia :D