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Visualizza Versione Completa : MARTE - la miniserie del National Geographics (seconda parte)



Pierluigi Panunzi
26-12-2016, 11:40
In questo articolo concludo la mia recensione della mini-serie \"Marte\" del National Geographics. [...]

leggi tutto... (https://www.astronomia.com/2016/12/26/marte-la-miniserie-del-national-geographics-seconda-parte/)

Winnygrey
26-12-2016, 13:05
Spero che questa mappa del 1973 (proprio del NG) non sia troppo antiquata :angel:

21661

Angeloma
26-12-2016, 13:38
Io una critica agli sceneggiatori la muovo: va bene che in una missione del genere ci siano rischi non previsti, però qui siamo arrivati ai toni d'una tragedia greca! :sad:

"L'ottimismo è il sale vita!", diceva Tonino Guerra... sotto tale aspetto, qui siamo sull'insipido come le pietanze di mia moglie (:rolleyes:); peccato, perché lo show è tutt'altro che insipido. Una buona notizia, dopo tanta micragna: la grande scoperta! :)

Eithern
26-12-2016, 20:00
Io sono rimasto un po' deluso da due fattori, in primis il fatto del portellone... cosa ci faceva lì? Se non sbaglio l'ingresso principale era provvisto ovviamente anche di una camera intermedia di decompressione... quindi a cosa doveva servire questa porta secondaria? Così facile da aprire per di più! Tanto valeva mettere una semplice porta con maniglia anti-panico per agevolare l'uscita...
La scoperta della biologa invece non è che mi sia dispiaciuta, ma l'ho trovata un po' troppo romanzata per una serie che comunque doveva essere un documentario. Comunque in generale sono rimasto molto soddisfatto, senz'altro da vedere!

Pierluigi Panunzi
27-12-2016, 17:59
in effetti anche io ho pensato che tutti i portelloni verso l'esterno DEVONO avere una camera stagna e come minimo dovrebbero avere una sicurezza che impedisca l'apertura se non abilitata da un comando centrale... uno arriva lì, crede di andare al bagno e ... :shock:

è che ancora non ci sono ragazzini di mezzo che scorrazzano qua e là per la base!!
intorno al 2043-44 sai quante stragi di scienziati a causa di (sicuri) bimbi irrequieti che toccano di tutto e di più... ;)

già... a pensarci bene mai nessun film di fantascienza ha affrontato questo problema, che viceversa non dovrebbe essere assolutamente sottovalutato!!
tutte le volte che si vedono bambini (mi vengono in mente Newt di Alien 2, quelli terribili di Screamers, quelli della serie Ascension, ecc ecc) sono già grandicelli e consapevoli di quello che potrebbero combinare... tanto ci pensano i botanici ad uscire fuori di testa e a combinare guai!!!

comunque sarebbe carina una seconda stagione... chissà... :whistling:

novecento79
30-12-2016, 18:31
Di buono...molto buono c'è che non siamo nemmeno vicini alla solita "americanata" piena di scenografia ridicola e navicelle più o meno improbabili..e direi finalmente!!! E' un docu-film riuscito per adesso veramente bene, anche io sono alla terza puntata e fino ad ora devo dire che è vero come dici tu, a un certo punto ti immergi completamente nella storia e sembra di viverla in prima persona...Ammetto che ho provato davvero una sorta di empatia per i personaggi che raccontavano cosa "lasciavano a Terra"...Sono però un pò deluso, perchè pur riconoscendo che la missione è altamente pericolosa a livello umano, non ci ho visto di buon occhio la morte del capitano, insomma, c'è già una marea di gente che critica tutte le spese che vengono fatte per le missioni spaziali (piuttosto che usare soldi per curare i malati etc etc etc....), se poi ci si imbatte in una morte di uno dei protagonisti, apriti cielo! La fortuna è che chi commenta in quel modo di solito non è per nulla interessato alla materia e a questo genere di film!! :-)

Speriamo in più stagioni!!!!

Disnomia
30-12-2016, 18:57
Ho visto una puntata e mezza.

Carino, ben fatto, ma troppo sfigati.

Per quale motivo si dovrebbe spaccare il supporto delle ruote del Rover dopo 50 km su un terreno sabbioso quando magari sulla Terra era stato testato per resistere a cose ben peggiori.:shock:
Era Fiat ?

Più facile avere l'astronave schiantata da un NEO durante la traversata.....:angel:

Perchè si preoccupavano tanto se all'esterno c'erano -35 °C di giorno e -70°C di notte.
Le tute o proteggevano oppure no. Mica le avranno prese da Ikea ?

Stasera (fa troppo freddo per alzare ...il tubo al cielo) mi vedo il seguito....

novecento79
31-12-2016, 10:35
Ho visto una puntata e mezza.

Carino, ben fatto, ma troppo sfigati. [...[

Sfigati....oddio non parlerei proprio di sfigati...Alla fine tra tutte le possibilità che avevano di raggiungere il punto di atterraggio corretto, avevano anche fatto i conti con tutte le possibili difficoltà che avrebbero trovato. Sovraccaricare il rover con il materiale in eccesso e loro avrebbe portato ad avere problemi, il terreno non definibile pianeggiante e liscio, avrebbe potuto causare danni anche di non poco conto, io trovo che il tutto sia di un realismo incredibile; in fondo quel problema potrebbe anche presentarsi veramente un giorno su Marte, non possiamo essere sicuri che la missione sia a rischio e problematiche 0. Per cui, molto realistico anche questo problema del rover, così come molto realistico il tutto fino ad ora.

Angeloma
31-12-2016, 10:42
Che dire? L'unico incidente con perdite del programma spaziale americano si è verificato a terra. L'equipaggio dell'Apollo 13 è rientrato incolume nonostante tutto...

Marte è una storia futuribile, scientificamente e tecnologicamente sostanzialmente corretta, ma paga lo scotto delle esigenze narrative e di copione (sceneggiatori sadici?).
Sembra quasi una scommessa su chi sarà il prossimo a morire. :hm:

Disnomia
31-12-2016, 11:57
Vabè passi il rover sfiga pura (che pensavano di trovare un'autostrada ?).

Le buche di Roma sono moooolto peggio (giro in scooter ne so qualcosa).:biggrin:

E' vero che era sovraccarico ma la gravità è molto più bassa.
Perchè allora non si sono divisi e 3 non sono rimasti nella nave madre e 2 + il ferito
partivano alla ricerca del campo ? Avevano più possibilità.
La perdita peggiore è stato il comandante.
Spesso, come in guerra, chi prende le decisioni giuste in una frazione di secondo in situazioni critiche
inaspettate è quello che salva una missione.

E poi i cunicoli di lava con ingesso orizzontale : come lo hanno trovato da terra con le immagini satellitari lo potevano fare anche prima come piano B nel caso non le trovavano coi droni.
Hanno avuto tempo dal 2016 al 2033 per farlo. Dato che la missione era tutta li....
Perchè cercarli quando sono rimaste 10 ore d'aria a causa di un'incendio ?
E cosa ha preso fuoco, la grappa ? :razz:
E' tutto ignifugo la dentro.


Forse sono troppo critico.....ma volendo di punti deboli se ne trovano tanti.....

(Scusate ma sono appassionato di fantascienza dagli anni 70....e ho letto tutto quello che c'era da leggere,
la mitica serie Urania li ho letti tutti e molti 2-3 volte....)

E sono a 2 puntate e mezza....

riccardorela
02-01-2017, 08:19
Anch'io concordo: troppi punti deboli per un film/documentario con intenti scientifici e informativi.
In effetti già l'incendio è molto poco plausibile, ma il portellone con accesso diretto all'esterno è imperdonabile.
Ma per quale ragione qualcuno potrebbe aver necessità di aprire una porta sull'esterno senza camera di decompressione?
Forse in sostituzione dei famosi tasti di autodistruzione?
Mah!

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Pierluigi Panunzi
03-01-2017, 09:03
Disnomia
hai davvero ragione sulla ricerca dei tubi di lava all'ultimo momento!

però non ricordo bene se si dovevano da subito proteggere da tempeste, radiazioni cosmiche e quant'altro ponendo la postazione in un tubo di lava, oppure già il sito previsto all'inizio fosse già sufficientemente protetto...
bisognerebbe rivedere la puntata per capire il perché anche in condizioni di atterraggio normali (senza problemi!) avrebbero lanciato i droni di ricerca: forse parte dell'insediamento in superficie e parte sotto terra (o meglio sotto marte...)

rimane il dubbio: molto più "semplice" sfruttare quanto fornito dalla natura, così come hanno già pensato di fare sulla Luna nel caso di prossimi insediamenti umani: infatti nella realtà non si parla mai di una base lunare tipo Spazio 1999 o simili...


PS vi segnalo un'altra serie niente male... The Expanse...
dopo un paio di puntate il vostro pignolone non ha nulla da dire, anzi!! ;)
ne riparlerò! intanto guardatela! penso vi piacerà...

Disnomia
03-01-2017, 11:43
Io credo che una struttura di metallo protegga dai raggi cosmici molto più di una grotta.
Quindi poteva stare anche in superficie.

Diverso il discorso meteoriti e micrometeoriti non sufficientemente filtrate dall'atmosfera marziana
e dalle tempeste di sabbia.

In quel caso è pericoloso rimanere in superficie.

In ogni caso le fonti di energia nucleari potevano anche metterle dentro la grotta.
Anzi era molto meglio.
Invece che usare un kilometro di cavo esposto alle tempeste con le micropolveri che
come si è visto, fanno l'effetto carta vetrata.

A quel punto l'energia solare era solo di backup.
Tanto coi venti a quella velocità sai che fine fanno i pannelli.....li rincorrono per tutto il pianeta.

Valerio Ricciardi
11-01-2017, 14:53
Non ho visto la serie, non avendo la TV dal 1998, ma di certo le zone nelle quali si potrebbero cercare con buone possibilità di successo statistico dei lava tube (secondo me meglio non tradurlo affatto tubi di lava sa di... originale manufatto) possono essere selezionate già da decenni prima di una missione del genere, grazie alle varie sonde orbitanti che stanno proprio mentre scrivo pian piano mappando tutto ad alta risoluzione con maniacale precisione.

Valerio Ricciardi
12-01-2017, 18:25
In ogni caso le fonti di energia nucleari potevano anche metterle dentro la grotta.
Anzi era molto meglio. Invece che usare un kilometro di cavo esposto alle tempeste con le micropolveri che
come si è visto, fanno l'effetto carta vetrata.

Non nella stessa grotta dove metti le persone, però.
La schermatura "biologica" di una sorgente a radioisotopi da trasportare attraverso lo spazio viene ridotta al minimo sindacale.

kernberg
15-01-2017, 15:08
Ho seguito con grande interesse le vostre disamine tecniche. Ovviamente non ho competenze per contribuire alla discussione. Sono però appassionato di cinema e devo dire che la serie è fatta davvero bene. Il genere docufiction non è nuovo, ma in questo caso l'idea di associare fantascienza a scienza dà quel tocco in più. La colonna sonora di Nick Cave e Warren Ellis poi è la ciliegina sulla torta!