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Visualizza Versione Completa : Osservazione Passo dello Zovallo 07-12-2016



Ogu
09-12-2016, 17:48
Ecco il report dell’osservazione di mercoledì 7 dicembre, in località Passo dello Zovallo (PC) – 1400 m.
Più che del 7 dicembre dovrei dire 8, perché con la Luna già al primo quarto inizio a osservare solo a partire da mezzanotte e mezza. Il programma è proprio questo: osservare dalla seconda metà della notte, arrivando sul posto in tutta calma alle 22 e proseguendo fino all’alba.

Questa volta il meteo è stato ottimo. Buona trasparenza 8/10; vento molto debole al suolo; il giusto per abbassare ancora di più la già poca umidità (50%); jet stream calmo in quota per un seeing da buono a discreto 7/10. In più la presenza di forti nebbie in pianura rendono il cielo ancora più cristallino. La Luna è un faro accecante che colora di blu elettrico i pratoni, e una volta calata, la Via Lattea invernale taglia il cielo a metà fin quasi all’orizzonte SE, con stelle visibili fino a mag. 6,3. Non avrei potuto chiedere di meglio!

Ho diviso il programma di due parti. La prima è in funzione del disturbo lunare: spazio quindi ad ammassi aperti, stelle doppie e variabili ed anche a qualche planetaria. La seconda parte l’ho dedicata interamente allo studio di M42, con l’intenzione di farne un disegno.
Vi dico subito che il disegno non l’ho finito, nonostante abbia impiegato più di due ore e mezza di osservazione: non avevo idea di quanto fosse particolareggiata, osservando anche per la prima volta dettagli mia visti prima. Man mano che studiavo un settore venivano fuori tanti particolari che dovevo cogliere, interpretare e ricostruire sul foglio. Non si può mai sapere di conoscere qualcosa finche non lo si prova a disegnare :D

Inizio il tour dalle Iadi per poi esplorare il piano galattico tra Orione-Unicorno-Gemelli.

NGC 1647 Pirate Moon [OC dim. 45’; mv 6,4]
Al cercatore è visibile come una debole granulazione dalla sagoma tonta e definita e di cospicue dimensioni (poco più di ½°). All’interno del perimetro sono già visibili alcune stelline. Il campo attorno è decisamente povero di stelle.
65x: occupa gran parte del campo. Nonostante sia largo, disperso e senza concentrazione centrale, è comunque ricco, +70 stelle dalla mag. 9,5 fino alla 12. Già a soli 65x si perde la definizione della forma, solo vagamente tondeggiante, ma si stacca comunque bene dal campo povero di stelle. Ampio, conto numerosi sistemi doppi e multipli, che insieme disegnano catene ed archi con ampi spazi vuoti tra loro: indovino una sagoma a cuore. Al centro interessante doppia larga [30”] dalle componenti luminose mag. ~9,5 e 10,5. Tr III2m

NGC 1746 [OC dim. 42’; mv 6,1]
Al cercatore si presenta come una concentrazione irregolare di stelline su un’area vagamente rettangolare di ~1,5°x1°.
65x: ammasso disomogeneo e disordinato, composto da stelline di 10-11 mag. disposte in vaghi archi anche per più di 50’. Su tutte spiccano 4 componenti più luminose di mag. 9 posizionate sul lato Est e allineate SSO-NNE.
Ha un accenno di simmetria assiale, dividendosi effettivamente in due porzioni. Assume allora una sagoma che ricorda la testa di una mosca.
La porzione Ovest [catalogata NGC 1750] è più ricca, conta 40 stelle di simile mag. 10 in sistemi doppi e tripli.
La parte Est ha minor numero di stelle (~30), più deboli ma meno disperse, formando al centro una catenella semicircolare che termina arrotolandosi su se stessa in una piccola e densa concentrazione. Segnata sull’atlante come NGC 1758, sono 6 stelline di 12-13 mag. strettamente raggruppate in una figura romboidale di dim. 2’x1’.

21315 mappa 1

NGC 1663 [OC dim. 9’; mv -] mappa 1
115x: nella posizione indicata osservo una debole concentrazione non molto estesa di stelline dalla bassa mag. in 10’. La forma è definita e tondeggiante, con a SO una coda arcuata composta da 3 componenti più luminose, che se considerate aumentano le dim. totali a 15’. All’interno della forma centrale tondeggiante compaiono una dozzina di deboli stelline su un fondo debolmente granulato. Leggera estensione E-O.
Mi ricorda molto la sagoma di uno scoiattolo! Tr III2p

NGC 1662 [OC dim. 20’; mv 6,4] mappa 1
Salgo 2° verso Sud e incontro al cercatore un’insolito sistema multiplo stretto.
115x: sorprendente luminoso quartetto centrale di stelle bianco-azzurre di 8,5-9 mag. ravvicinate in forma romboidale di dim. 3’x1’. La componente più a Sud è una piccola doppia sbilanciata, con secondaria di ~12 mag. rossastra.
Attorno si distribuiscono qua e là su un’area di 20’ una ventina di altre stelline di 9,5-10 mag. singole o in coppia. Tr I1p

Jonckheere 320 [PN dim. 7”, mv 12] mappa 1
115x: 3,5° a Est del precedente AA, una piccola planetaria dall’aspetto praticamente stellare di 11,5-12 mag. ma di facile identificazione, incolore. Individuata tramite apposita mappa e grazie al blinking dell’OIII, al quale risponde molto bene: a tratti percepisco già il piccolo dischetto.
165x: dischetto di 5” di discreta lum. sup., omogeneo e dai contorni netti. Leggera ellitticità in direzione SE-NO.
300x: confermo l’impressione di una leggera ellitticità, e forse accenni di lobi (?). Percezione di un aumento di luminosità puntiforme centrale, ma molto al limite.

21316 mappa 2

NGC 1817 [OC dim. 15’; mv 7,7] mappa 2
Bellissima spolverata di stelline che a 115x riempiono il campo con fini e numerose componenti. Sagoma vagamente pentagonale di dim. 15’ elongata in direzione ENE-OSO, con stelle distribuite principalmente attorno al perimetro in archi e catenelle, con una maggiore densità irregolare sul bordo Nord. Il centro risulta stranamente povero di stelle.
La porzione Ovest è marcata da archi di stelle più luminose (~10 mag.): ricorda la sagoma di una teiera! Una ulteriore piccola concentrazione la precede 7’ al bordo Ovest, formata da 7 deboli stelline tra loro ravvicinate a mo’ di Y. Tr. III-IV2m
Assieme a NGC 1817, a poche decine di primi d’arco verso Ovest è riconoscibile NGC 1807 [OC dim. 17’; mv 7] come una luminosa associazione formata da una 20ina di stelle luminose bianco-azzurre di 9,5 mag., disperse su 15’. La sagoma complessiva può ricordare quella di un cromosoma X. Il tratto centrale è formato da un triangolo equilatero di stelline di ~2’. Tr II1p
posto 0,5° a Sud di NGC 1817 trovo O’Neal 8 [Ast. dim. 12’x7’; mv -] un vago e disperso asterisma. Non molto riconoscibile, colgo una manciata di stelline di 10 mag. disposte a formare una “F” rovesciata. Interessante doppia coppia di stelline doppie che lo compongono.
La visione si completa con Juchert 23 [OC dim. 7’; mv -], a poco più di 1° NO di distanza dal terzetto precedente. Ecco il genere di AA chi mi piacciono: piccoli, tenui, granulosi.
64x: visibile come una piccolo spot granuloso, tenue e vagamente triangolare, attorno ad uno strano fondocielo granuloso elongato SO-NE.
165x: composto da una compatta concentrazione di 6 stelline di 13-14 mag. in un triangolo di 2’, su fondo percepito in distolta nebulato-granuloso, Altre deboli stelline di 11-12 mag. si distribuiscono lungo un asse SO-NE per 10’ con all’estremità NE una luminosa doppia gemella di ~10 mag. Tr I1p

Struve 670 [Double Star; m1 7,7 m2 8,2; sep. 2,5”; PA 164°] mappa 2
Doppia molto stretta ma gemella, entrambe le componenti luminose di 8 mag. bianco ghiaccio, sdoppiata agilmente a 165x. Separazione 2” PA 150°

Struve 674 [Double Star; m1 6,9 m2 9,9; sep. 10,2”; PA 148°] mappa 2
Facile doppia con primaria bianco avorio di 7 mag. e secondaria tenue di 10 mag. color rosato neutro. Buona separazione di 10” con PA 130°

Struve 680 [Double Star; m1 6,8 m2 10,0; sep. 9,0”; PA 204°] mappa 2
Separazione simile alla doppia precedente ma componenti più sbilanciate. Primaria brillante di 6 mag. giallo paglierino, secondaria di 10 mag. (ma l’impressione è che sia anche più debole) rosa pallido. Separazione 10” PA 210°

---continua---



Mappe liberamente tratte dall'atlante Interstellarum Deep Sky Atlas
Copyright (C) Oculum-Verlag GmbH, Erlangen 2013, 2014 (astronomie@oculum.de)

Ogu
09-12-2016, 17:51
21317 mappa 3

Lorenzin 1 [Ast. dim. 22’x1’; mv -] mappa 3
1° a Est di ζ Tau, dal lato opposto a M1, particolarissima sequenza orizzontale E-O di 7 stelle simili di 9,5 mag., equidistanti una dall’altra in media da 3’-4’ per quasi 30’. Termina a Est in una piccola punta triangolare di soli 1’: capisco il nomignolo affibbiatogli di “Spermatozoon”.

NGC 2026 [OC dim. 10’; mv -] mappa 3
Poco definito, disperso e non meglio identificabile (ma dov’è?)

Y Tau [Var. mag. 6,5-9,2; per. 241 gg] mappa 3
Variabile facilmente identificabile, brilla di 7 mag. con color arancio ocra simile ad Aldebaran.

U Ori [Var. mag. 4,8-13,0; per. 368 gg] mappa 3
Non sono riuscito ad identificarla nel mare di stelline di fondo tra loro tutte simili e nessuna dal colore rossastro. Molto probabilmente si trova nel periodo di minimo.

Osservazione di M42.
Riprendo la ricerca alle ore 4 con due planetarie nei Gemelli. Cielo ancora scuro, ottima trasparenza e seeing buono 7/10.

Jonckheere 900 [PN dim. 8”; mv 11,7]
Perdo tanto tempo a cercare il campo giusto, troppe stelline simili che fanno perdere i riferimenti. Finalmente lo trovo, e meno male che mi ero preparato anche una mappa di dettaglio! Trovato il campo, la planetaria è già lì.
165x: immersa in un ricco campo stellare, si riconosce facilmente il piccolo tondino planetario di ~10” dalla buona lum. sup. (sembra di mag. 11 piena) dal contrasto elevato, proprio come quello di un pianeta. Colore grigio omogeneo. L’OIII non lo provo neanche. È accompagnata a meno di 10” a SO da una debole stellina di 13 mag. che aiuta nel confronto. Mi ricorda una copia più semplice della piccola Minkowski 1-64 nella Lira.
300x: non aggiungo altri dettagli, se non una sensazione di un globulo centrale (solo una sensazione …)
A pochissimi primi a SO l’atlante mi segnala anche un piccolo ammasso, FSR 929 [OC dim. 2,9’; mv -] ma non osservo nessun indizio di tale oggetto.

Abell 21 [PN dim. 615”; mv 10,3]
Parto da β CMi e saltello sulle luminose stelle verso Nord per 5°. Già attrezzato di 65x+OIII incontro senza grandi difficoltà una grande sagoma grigiata di forma semicircolare irregolare, dall’aspetto pieno ma chiazzato.
Non è difficilissima. Il bordo Sud risulta più longilineo e denso, a tratti staccato dal resto della sagoma. Gli altri bordi circolari sono abbastanza contrastati. Più sfumata invece la fascia che ne disegna il diametro.
115x+OIII: ancora visibile ma più grigiona, devo osservarla in distolta. Difficile valutarne le dimensioni, stimo 10’: l’aspetto è morbido e corposo, quasi vaporoso, composto da più nebulosità di diverse densità omogenee e sfumate tra loro. Sembra un polmone dalla consistenza di cotone!
Ci ritornerò con più attenzione una prossima volta, ora sono sfinito.

Un’occhiata a Giove giusto per accecarmi, immerso in un chiarore latteo simile alla Via Lattea (è la luce zodiacale?), e una strana visione di M13 da poco sorto (l’ultima dell’anno o la prima della prossima stagione?).
Poi l’alba mi sorprende con colori azzurri metallici, come la fiammella del metano. Solo per questa ne è valsa la pena ;)

Ciao e grazie per avermi letto fin qui!




Mappe liberamente tratte dall'atlante Interstellarum Deep Sky Atlas
Copyright (C) Oculum-Verlag GmbH, Erlangen 2013, 2014 (astronomie@oculum.de)

Salvatore
09-12-2016, 21:44
Ottimo Ogu sei riuscito a sfruttare una bella serata ;)
Che dire una bellissima passeggiata interstellare.

Attendo con ansia lo sketch di M42 ;)

Gianluca97
10-12-2016, 16:19
Ottimo report, ben fatto, hai sfruttato al meglio la serata.
Mi sono segnato qualche oggetto e anche il luogo da dove hai osservato.
Aspetto anche io lo sketch di M42 ;)

Tucana
10-12-2016, 16:26
Mezza serata, ma di ottimo livello.
Grazie del report.

etruscastro
10-12-2016, 17:13
finalmente sono riuscito a leggere con calma il tuo report.
i complimenti sono riduttivi, spiegazioni da divulgazione che solo da te trovo nei report.
in effetti una cosa che dico spesso ai miei soci visualisti è che noi non capiamo niente, invece di andare a osservare alle 20 dovremmo preparare la serata dalla 23/24, meno luci, meno turbolenze e più buio in senso lato.

bravissimo!

Marcos64
10-12-2016, 20:06
Grande Ogu! I tuoi report sono sempre piacevolissimi viaggi nel cosmo!

Ogu
12-12-2016, 13:43
Grazie mille a tutti!! In effetti mezza serata, ma sempre meglio di niente ahah!
Mi rendo conto che non sono soggetti molto entusiasmanti da osservare e difficili da condividere: forse è il particolare amore per le più remote "isole della bottonologia" che mi spinge verso di essi. Mi fa piacere che vi siano piaciuti anche a voi :D

E' vero Etru, iniziare a metà serata ha anche i suoi vantaggi: mi viene in mente anche -ora che viene l'inverno- la condensa in brina dell'umidità per non incappare nell'inconveniente che ci raccontava Salvatore nel precendete tred.
Quando si è costretti, questo ed altro ahah!!

Gitt
13-12-2016, 17:10
Complimentissimi, Ogu, solo ora ho avuto agio di leggermi con attenzione il tuo report.

Magnifico, soprattutto la scelta delle planetarie mi ha fatto :sbav: !!!

Chapeau per la forza di volontà di iniziare l'osservazione a tarda ora: un conto è farlo d'estate, ben altro d'inverno allo Zovallo:shock:

Non oso immaginare cosa uscirà da ore e ore di osservazione di M42:razz:

Ogu
19-12-2016, 14:24
grazie Gitt!

Planetarie non molto note ma meritano senz'altro un'occhiata. Quello che mi ha sorpreso è che sia delle due Jonckheere che della Abell 21 non ho trovato altri report osservativi qui in italia per fare confronti. Posso capire che per le due J non ci siano molte parole da aggiungere; caso diverso per la grande Abell.
E' stata la seconda volta che la osservavo, e durante la prima osservazione mi è apparsa difficile e confusa, e da quello che ho capito risulta un oggetto che necessita più visite per comprenderla al meglio.
Se riesci durante la prossima osservazione facci un salto, curioso di sapere se visualmente mostra grandi differenze in grandi strumenti.