Tucana
16-11-2016, 09:09
Questo è un report osservativo con la "r" minuscola; non è infatti uno di quei bellissimi resoconti di battute di caccia a oggetti ai confini del visibile, ma il semplice racconto di una normale serata che però, per me, è stata di grande soddisfazione.
Dopo numerosi tentativi sono finalmente riuscito, con la scusa della super Luna a portare i figli di mio fratello all'oculare di un telescopio.
Avremmo voluto farlo la sera del 14, ma il cielo era quasi completamente coperto e quindi abbiamo ripiegato per ieri sera, il 15.
La serata ha tutte le carte in regola per non essere memorabile: Luna praticamente piena, seeing medio scarso, qualche velatura, ma l'importante è cominciare.
Ritrovo ore 17:00 e visto che i ragazzi hanno rispettivamente 16 e 13 anni, sfrutto queste giovani braccia per montare tutta l'attrezzatura e spiegare loro il funzionamento di un telescopio e le parti che lo compongono oltre che ad iniziare a dare un'occhiata verso l'alto con alcune nozioni di meccanica celeste.
Devo dire che su questa parte molto teorica, mi aspettavo qualche sbadiglio e ho visto invece molta attenzione e partecipazione.
Inizio sessione ore 18:15 circa. Strumentazione, quella in firma. In attesa del sorgere della Luna, impariamo a conoscere le costellazioni presenti in quel momento con un minimo di cinema sull'origine del nome.
Partiamo con Marte; la posizione non aiuta e infatti non riusciamo a scorgere nessun dettaglio a parte un deciso colore rosso arancio che affascina; ad alti ingrandimenti, diventa un minestrone ed è meglio lasciar perdere.
Finalmente sorge la Luna; anche se piuttosto bassa sull'orizzonte, la smania è tanta e quindi decidiamo di puntare il nostro satellite. Colorazione gialla a parte, la sorpresa è grande. Partiamo con una visione di insieme che già mostra molti particolari invisibili ad occhio nudo per poi gradualmente scendere sui crateri più noti come Tycho e Aristarchus. In attesa di una posizione migliore ci facciamo una panoramica del cielo e sue tipologie di oggetti.
Prima Vega, splendida nella sua brillantezza come un diamante, per passare poi ad Albireo e alla sorpresa nel confronto tra le due componenti di colori opposti.
In tema di stelle non può mancare un giro sull'Ammasso Doppio di Perseo prima con visione d'insieme e poi con l'analisi delle due singole componenti.
Passiamo poi alle Pleiadi le quali, pur se ideali con un binocolo, anche al telescopio a bassi ingrandimenti mostrano una visione splendida.
Per completare la carrellata sugli oggetti celesti mancano le galassie; puntiamo prima sulla Galassia di Andromeda dove visualizziamo solo il nucleo sfuocato, ma tanta è la soddisfazione di avere inquadrato un oggetto così lontano.
Poi ho voluto strafare e andare sulla Galassia del Triangolo, ma qui per tanti motivi tra cui una Luna sempre più alta abbiamo più che altro lavorato di immaginazione.
Torniamo infine all'obiettivo principale, la Luna, con una mezz'ora abbondante di scorribande sulla superficie per concludere con l'immancabile tentativo di foto in afocale con il cellulare da mostrare la mattina dopo ai compagni di scuola (qualcosa è venuto e non è neanche malvagio).
Si è fatta ora di cena e quindi si sbaracca anche perchè il piccolo inizia a non sentire più le dita dei piedi.
Bilancio della serata? La frase finale: "Zio, quando torniamo?"
Dopo numerosi tentativi sono finalmente riuscito, con la scusa della super Luna a portare i figli di mio fratello all'oculare di un telescopio.
Avremmo voluto farlo la sera del 14, ma il cielo era quasi completamente coperto e quindi abbiamo ripiegato per ieri sera, il 15.
La serata ha tutte le carte in regola per non essere memorabile: Luna praticamente piena, seeing medio scarso, qualche velatura, ma l'importante è cominciare.
Ritrovo ore 17:00 e visto che i ragazzi hanno rispettivamente 16 e 13 anni, sfrutto queste giovani braccia per montare tutta l'attrezzatura e spiegare loro il funzionamento di un telescopio e le parti che lo compongono oltre che ad iniziare a dare un'occhiata verso l'alto con alcune nozioni di meccanica celeste.
Devo dire che su questa parte molto teorica, mi aspettavo qualche sbadiglio e ho visto invece molta attenzione e partecipazione.
Inizio sessione ore 18:15 circa. Strumentazione, quella in firma. In attesa del sorgere della Luna, impariamo a conoscere le costellazioni presenti in quel momento con un minimo di cinema sull'origine del nome.
Partiamo con Marte; la posizione non aiuta e infatti non riusciamo a scorgere nessun dettaglio a parte un deciso colore rosso arancio che affascina; ad alti ingrandimenti, diventa un minestrone ed è meglio lasciar perdere.
Finalmente sorge la Luna; anche se piuttosto bassa sull'orizzonte, la smania è tanta e quindi decidiamo di puntare il nostro satellite. Colorazione gialla a parte, la sorpresa è grande. Partiamo con una visione di insieme che già mostra molti particolari invisibili ad occhio nudo per poi gradualmente scendere sui crateri più noti come Tycho e Aristarchus. In attesa di una posizione migliore ci facciamo una panoramica del cielo e sue tipologie di oggetti.
Prima Vega, splendida nella sua brillantezza come un diamante, per passare poi ad Albireo e alla sorpresa nel confronto tra le due componenti di colori opposti.
In tema di stelle non può mancare un giro sull'Ammasso Doppio di Perseo prima con visione d'insieme e poi con l'analisi delle due singole componenti.
Passiamo poi alle Pleiadi le quali, pur se ideali con un binocolo, anche al telescopio a bassi ingrandimenti mostrano una visione splendida.
Per completare la carrellata sugli oggetti celesti mancano le galassie; puntiamo prima sulla Galassia di Andromeda dove visualizziamo solo il nucleo sfuocato, ma tanta è la soddisfazione di avere inquadrato un oggetto così lontano.
Poi ho voluto strafare e andare sulla Galassia del Triangolo, ma qui per tanti motivi tra cui una Luna sempre più alta abbiamo più che altro lavorato di immaginazione.
Torniamo infine all'obiettivo principale, la Luna, con una mezz'ora abbondante di scorribande sulla superficie per concludere con l'immancabile tentativo di foto in afocale con il cellulare da mostrare la mattina dopo ai compagni di scuola (qualcosa è venuto e non è neanche malvagio).
Si è fatta ora di cena e quindi si sbaracca anche perchè il piccolo inizia a non sentire più le dita dei piedi.
Bilancio della serata? La frase finale: "Zio, quando torniamo?"