FreSte
09-09-2016, 15:30
Da astrofilo novellino, mi sono cimentato in una riflessione su come utilizzare le coordinate equatoriali di un corpo celeste con un telescopio avente la montatura equatoriale. Mi è però sorto un dubbio che vorrei condividere con il forum, sicuro che riceverò un chiarimento.
Nel riflessione che vi sto per esporre, trascuro l'aspetto imprecisione delle impostazioni/lettura che si ha con un telescopio non professionale. Mi focalizzo quindi sulla mera procedura da eseguire per puntare un corpo celeste tramite impostazione delle sue coordinate equatoriali sulla montatura del telescopio.
Da quello che ho capito, devo procedere nel seguente modo:
1° PASSO - Regolamento/Stazionamento del telescopio;
2° PASSO - Puntamento del telescopio su una stella presa come riferimento, le cui coordinate equatoriali sono note;
3° PASSO - Regolazione manuale del cerchio graduato AR finché indicherà il valore di AR della stella di riferimento;
4° PASSO - Movimentazione del telescopio sull'asse di AR, finché il relativo cerchio graduato segnerà la coordinata AR del corpo celeste che voglio osservare con il telescopio;
5° PASSO - Movimentazione del telescopio sull'asse di DEC, finchè il relativo cerchio graduato segnerà la coordinata DEC del corpo celeste da osservare;
6° PASSO - Nella durata dell'osservazione, inseguire il movimento della stella agendo sulla movimentazione micrometrico dell'asse AR del telescopio.
Passo quindi a esporvi il mio dubbio.
Supponiamo che i primi tre PASSI della procedura li faccio ad un certo orario: poi, lascio passare un'ora prima di effettuare i successivi passi.
Immagino che la regolazione di cui al passo 3 non sia più utilizzabile per il puntamento di cui al passo 4. Ciò in ragione del fatto che le coordinate equatoriali di un corpo celeste sono delle coordinate assolute che non cambiano nel tempo (sono delle coordinate assolute?). La terra però ruota; quindi l'osservatore, che nell'ora trascorsa tra il 3° e 4° PASSO della procedura è sempre rimasto nella stessa località, avrà compiuto uno spostamento di 15° in AR rispetto alla sfera celeste (che consideriamo come un sistema di riferimento assoluto).
E' giusto il mio ragionamento?
Stefano
Nel riflessione che vi sto per esporre, trascuro l'aspetto imprecisione delle impostazioni/lettura che si ha con un telescopio non professionale. Mi focalizzo quindi sulla mera procedura da eseguire per puntare un corpo celeste tramite impostazione delle sue coordinate equatoriali sulla montatura del telescopio.
Da quello che ho capito, devo procedere nel seguente modo:
1° PASSO - Regolamento/Stazionamento del telescopio;
2° PASSO - Puntamento del telescopio su una stella presa come riferimento, le cui coordinate equatoriali sono note;
3° PASSO - Regolazione manuale del cerchio graduato AR finché indicherà il valore di AR della stella di riferimento;
4° PASSO - Movimentazione del telescopio sull'asse di AR, finché il relativo cerchio graduato segnerà la coordinata AR del corpo celeste che voglio osservare con il telescopio;
5° PASSO - Movimentazione del telescopio sull'asse di DEC, finchè il relativo cerchio graduato segnerà la coordinata DEC del corpo celeste da osservare;
6° PASSO - Nella durata dell'osservazione, inseguire il movimento della stella agendo sulla movimentazione micrometrico dell'asse AR del telescopio.
Passo quindi a esporvi il mio dubbio.
Supponiamo che i primi tre PASSI della procedura li faccio ad un certo orario: poi, lascio passare un'ora prima di effettuare i successivi passi.
Immagino che la regolazione di cui al passo 3 non sia più utilizzabile per il puntamento di cui al passo 4. Ciò in ragione del fatto che le coordinate equatoriali di un corpo celeste sono delle coordinate assolute che non cambiano nel tempo (sono delle coordinate assolute?). La terra però ruota; quindi l'osservatore, che nell'ora trascorsa tra il 3° e 4° PASSO della procedura è sempre rimasto nella stessa località, avrà compiuto uno spostamento di 15° in AR rispetto alla sfera celeste (che consideriamo come un sistema di riferimento assoluto).
E' giusto il mio ragionamento?
Stefano