antonello
06-09-2016, 10:53
Posto anche qui... per chi non segue altri forum.
Internet è pieno di contributi relativi alla questione “Lunt B400 vs Lunt B600” e delle motivazioni che rendono utile il BF di diametro maggiore rispetto a quello, veramente microscopico, “furbescamente” proposto da Lunt sul vecchio modello base di telescopio solare Lunt 35. Il fatto è che, a mio parere, la scelta di proporre due diametri del BF così vicini non può che nascere da scelte commerciali e di business opinabili, visto che la differenza di prezzo per l'acquirente tra i due BF è sproporzionata alla differenza reale di costo tra le due superfici dei BF. I filtri in questione, infatti, sono tagliati da lastra con diamante e non lavorati uno ad uno.
Da quanto si legge in Internet, non sono pochi quelli che non soddisfatti del B400 hanno risolto la questione acquistando il modello B600 e proponendo sul mercato dell’usato il modello inferiore.
A fronte di questa non indifferente spesa vi è però una diversa soluzione, che consiste, semplicemente, nel "trasformare” da sé un Lunt B400 in Lunt B600 (con una spesa esigua, al massimo una decina di euro, per chi non avesse già il necessario).
La cosa è possibile per il fatto che dentro il deviatore diagonale B400, tra due ghiere con un foro da 4 mm, è presente un filtrino di forma quadrata, di dimensione (nel mio modello) di 6.25x6.25 mm.
La trasformazione consiste nel portare la dimensione del foro a 6 mm. Resteranno così 1.25 decimi per parte, sufficienti affinché il filtro ricopra completamente il foro da 6 mm.
Invito i meno esperti a non sottovalutare il problema “meccanico” relativo a questa operazione. Consiglio (ovviamente ai meno esperti, visto che agli esperti non ho niente da insegnare) di effettuare i fori di allargamento delle due ghiere con punte da trapano nuove, a bassa velocità, meglio con due passaggi (il primo con una punta da 5.5 mm circa e il secondo con la punta da 6 mm) e, OBBLIGATORIAMENTE, con un trapano a colonna.
E’ anche indispensabile non fidarsi delle proprietà autocentranti delle punte da trapano, avendo cura di centrare la punta su ciascuno dei due fori a trapano fermo prima di effettuare i fori stessi. Per le stesse ragioni conviene fare i due fori individualmente, il primo sulla ghiera svitabile e separabile dal diagonale e il secondo sul diagonale stesso capovolto, dopo averlo privato dello specchio e del relativo supporto (è la soluzione più semplice, poiché la ghiera solidale al diagonale oltre a richiedere una pinza speciale per essere rimossa, sembrerebbe fissata a mezzo collante e quindi molto problematica da separare).
Una volta che sono stati fatti i due fori da 6 mm occorrerà ripristinare la svasatura originale dei fori stessi per mezzo di una punta da svaso, poiché l’allargamento dei fori ne avrà eliminato una parte. Anche questa operazione andrà fatta con molta gradualità in modo da non esagerare e trovarsi un foro di diametro superiore ai 6 mm. Allo scopo sarà sufficiente lasciare un bordo cilindrico nel foro di almeno 0.5-1 mm.
Una volta effettuata tutta l’operazione occorrerà colorare di nero i bordi dei fori e le svasature. La cosa potrà essere ottenuta facilmente con un brunitore per alluminio (chi non lo ha può acquistarlo in armeria, raddoppiando però il costo preventivato), oppure con un semplice pennarello Uniposca nero, che produce una superficie nera, vellutata e opaca (avendo l’accortezza di usare un phon per l’asciugatura).
Ultima (importante) cosa: quando si rimonterà il tutto, si dovrà avere l’accortezza di avvitare la ghiera di fermo del filtro in maniera “sensibile” in modo da non spaccarlo. La procedura corretta consisterà nello stringere possibilmente a mano la ghiera, fino a quando essa toccherà il filtro. Fatto questo, la si sviterà quel tanto che basta affinché il filtro stesso abbia un minimo di gioco (che si dovrà sentire agitando delicatamente il diagonale). Naturalmente, prima di realizzare la “trasformazione”, ci si accerti che effettivamente la misura del proprio BF sia come quella riportata nel mio caso. Qualora, a seguito del lavoro, il gioco del filtro nella sede fosse tale da "liberare" anche in modo infinitesimo il foro, si dovrà avere l'accortezza di fissare il filtrino centrato con del silicone nero (ma nel mio caso NON si è reso necessario, essendo il collocamento del filtrino nella sua sede perfetto e praticamente senza gioco, o comunque molto inferiore a 1.25 decimi di mm).
L'uso del diagonale così modificato è stato da me ampiamente collaudato, senza l'emergere di alcun problema.
Ovviamente, parafrasando Heinrich Böll nel suo bellissimo “Diario d’Irlanda”, la modifica che propongo è facile ed efficace, ma chi provasse a realizzarla e non ci riuscisse (o producesse danni) non può chiedermi risarcimenti ;)
Allego una immagine che riassume i due step della modifica.
19870
Internet è pieno di contributi relativi alla questione “Lunt B400 vs Lunt B600” e delle motivazioni che rendono utile il BF di diametro maggiore rispetto a quello, veramente microscopico, “furbescamente” proposto da Lunt sul vecchio modello base di telescopio solare Lunt 35. Il fatto è che, a mio parere, la scelta di proporre due diametri del BF così vicini non può che nascere da scelte commerciali e di business opinabili, visto che la differenza di prezzo per l'acquirente tra i due BF è sproporzionata alla differenza reale di costo tra le due superfici dei BF. I filtri in questione, infatti, sono tagliati da lastra con diamante e non lavorati uno ad uno.
Da quanto si legge in Internet, non sono pochi quelli che non soddisfatti del B400 hanno risolto la questione acquistando il modello B600 e proponendo sul mercato dell’usato il modello inferiore.
A fronte di questa non indifferente spesa vi è però una diversa soluzione, che consiste, semplicemente, nel "trasformare” da sé un Lunt B400 in Lunt B600 (con una spesa esigua, al massimo una decina di euro, per chi non avesse già il necessario).
La cosa è possibile per il fatto che dentro il deviatore diagonale B400, tra due ghiere con un foro da 4 mm, è presente un filtrino di forma quadrata, di dimensione (nel mio modello) di 6.25x6.25 mm.
La trasformazione consiste nel portare la dimensione del foro a 6 mm. Resteranno così 1.25 decimi per parte, sufficienti affinché il filtro ricopra completamente il foro da 6 mm.
Invito i meno esperti a non sottovalutare il problema “meccanico” relativo a questa operazione. Consiglio (ovviamente ai meno esperti, visto che agli esperti non ho niente da insegnare) di effettuare i fori di allargamento delle due ghiere con punte da trapano nuove, a bassa velocità, meglio con due passaggi (il primo con una punta da 5.5 mm circa e il secondo con la punta da 6 mm) e, OBBLIGATORIAMENTE, con un trapano a colonna.
E’ anche indispensabile non fidarsi delle proprietà autocentranti delle punte da trapano, avendo cura di centrare la punta su ciascuno dei due fori a trapano fermo prima di effettuare i fori stessi. Per le stesse ragioni conviene fare i due fori individualmente, il primo sulla ghiera svitabile e separabile dal diagonale e il secondo sul diagonale stesso capovolto, dopo averlo privato dello specchio e del relativo supporto (è la soluzione più semplice, poiché la ghiera solidale al diagonale oltre a richiedere una pinza speciale per essere rimossa, sembrerebbe fissata a mezzo collante e quindi molto problematica da separare).
Una volta che sono stati fatti i due fori da 6 mm occorrerà ripristinare la svasatura originale dei fori stessi per mezzo di una punta da svaso, poiché l’allargamento dei fori ne avrà eliminato una parte. Anche questa operazione andrà fatta con molta gradualità in modo da non esagerare e trovarsi un foro di diametro superiore ai 6 mm. Allo scopo sarà sufficiente lasciare un bordo cilindrico nel foro di almeno 0.5-1 mm.
Una volta effettuata tutta l’operazione occorrerà colorare di nero i bordi dei fori e le svasature. La cosa potrà essere ottenuta facilmente con un brunitore per alluminio (chi non lo ha può acquistarlo in armeria, raddoppiando però il costo preventivato), oppure con un semplice pennarello Uniposca nero, che produce una superficie nera, vellutata e opaca (avendo l’accortezza di usare un phon per l’asciugatura).
Ultima (importante) cosa: quando si rimonterà il tutto, si dovrà avere l’accortezza di avvitare la ghiera di fermo del filtro in maniera “sensibile” in modo da non spaccarlo. La procedura corretta consisterà nello stringere possibilmente a mano la ghiera, fino a quando essa toccherà il filtro. Fatto questo, la si sviterà quel tanto che basta affinché il filtro stesso abbia un minimo di gioco (che si dovrà sentire agitando delicatamente il diagonale). Naturalmente, prima di realizzare la “trasformazione”, ci si accerti che effettivamente la misura del proprio BF sia come quella riportata nel mio caso. Qualora, a seguito del lavoro, il gioco del filtro nella sede fosse tale da "liberare" anche in modo infinitesimo il foro, si dovrà avere l'accortezza di fissare il filtrino centrato con del silicone nero (ma nel mio caso NON si è reso necessario, essendo il collocamento del filtrino nella sua sede perfetto e praticamente senza gioco, o comunque molto inferiore a 1.25 decimi di mm).
L'uso del diagonale così modificato è stato da me ampiamente collaudato, senza l'emergere di alcun problema.
Ovviamente, parafrasando Heinrich Böll nel suo bellissimo “Diario d’Irlanda”, la modifica che propongo è facile ed efficace, ma chi provasse a realizzarla e non ci riuscisse (o producesse danni) non può chiedermi risarcimenti ;)
Allego una immagine che riassume i due step della modifica.
19870