PDA

Visualizza Versione Completa : Città Sant'Angelo (Pescara): primo borgo con illuminazione automatica anti-IL



Valerio Ricciardi
14-08-2016, 17:33
Leggete questo breve ma ben fatto articolo (buona divulgazione considerato il target molto generalista) dalla sezione "Scienze" nel sito del Corriere della Sera...

INQUINAMENTO LUMINOSO

«Vogliamo il cielo buio per vedere
le stelle». L’esempio del Colorado

Due paesini spengono le luci e propongono un nuovo turismo dedicato a coloro che vogliono ammirare il cielo stellato ormai invisibile nelle città. E in Italia si fanno leggi contro le luci notturne, ma la stelle ormai sono scomparse dalla nostra esperienza

di Paolo Virtuani

Insieme alla Corea del Sud, l’Italia detiene un primato: quello della nazione del G20 dove è maggiore inquinamento luminoso. In pratica non si riescono più a vedere le stelle, specie nelle città. E quando capita di trovarsi di notte in una località dove ci sono poche luci accese, ci stupiamo di quante stelle ci siano in cielo. E dire che in Italia 18 Regioni su venti e innumerevoli Comuni si sono dotati di una legge contro l’inquinamento luminoso (la Lombardia già dal 2000, con una normativa considerata tra le più avanzate del mondo) e che il 5 marzo 2003 il deputato Valerio Calzolaio (Democratici di sinistra-Ulivo) avesse depositato una risoluzione alla commissione Esteri della Camera «per impegnare il governo a proporre in sede Unesco di tutelare il cielo notturno come patrimonio dell’umanità» al pari delle piramidi o degli scavi di Pompei. Risoluzione che otto giorni dopo venne approvata dal Parlamento.

In Colorado
Il problema non è solo italiano. L’80% degli americani vive in luoghi dove le stelle non sono più visibili. E, come riporta il New York Times, Westcliffe e Silver Cliff, due paesini del Colorado, hanno deciso di spegnere le luci notturne e proporsi come attrattive per coloro che vogliono ammirare i cieli bui, come suggerito dall’International Dark-Sky Association ed entrare a far parte delle Dark Sky Communities. Oltre alle comunità, nel mondo sono sorti parchi, riserve e santuari dedicati ai cieli scuri e alla visione della Via Lattea. Tra queste non è presente alcuna località italiana.

Praga apripista grazie ad Havel
La Repubblica Ceca, grazie alla spinta del presidente Vaclav Havel, già nel giugno 2002 - prima nazione al mondo - approvò una legge e diede anche un’importante definizione di cosa deve essere considerato inquinamento luminoso: qualsiasi forma di illuminazione artificiale che si disperda fuori dalle aree che debbano essere illuminate, in particolare se diretta sopra l’orizzonte. Quest’ultima componente è pari al 20-30% di tutto il flusso luminoso.

Danni e vantaggi
La diminuzione dell’inquinamento luminoso non è solo un fatto estetico o romantico. È stato provato da numerosi studi come l’eccesso di luci influisca in modo diretto sulla vita degli animali, sulle rotte migratorie degli uccelli e provoca anche disturbi della personalità umana. Senza contare i risparmi dal punto di vista energetico e la diminuzione della quantità di gas serra emessi.

E in Italia...
Se è vero che l’Italia è tra le nazioni più colpite dall’inquinamento luminoso, è anche tra quelle che più si adopera per combatterlo. Oltre alle già citate leggi regionali, l’Italia è il Paese guida nell’illuminotecnica a livello mondiale. Un esempio è l’antico borgo di Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, dove nel 2015 (che Onu e Unesco avevano decretato Anno internazionale della luce) è stato attivato il primo impianto nazionale di illuminazione a Led controllato per ognuno dei 3 mila lampioni presenti con un sistema di telegestione che spegne le luci se non sono necessarie e le accende quando passa un pedone o una vettura. «Se prima non riuscivamo a vedere le stelle, ora le vediamo», dicono gli abitanti. Inoltre ogni terzo venerdì di febbraio c’è «M’illumino di meno» (il prossimo anno è previsto per il 17 febbraio). La manifestazione - con il patrocinio della presidenza della Repubblica - promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar, invita ad abbassare le luci e a consumare meno energia. E a tornare a «riveder le stelle».

@PVirtus - 14 agosto 2016

fonte: http://www.corriere.it/scienze/16_agosto_14/vogliamo-cielo-buio-vedere-stelle-esempio-colorado-cf34168c-61fb-11e6-80ce-6e3612708f11.shtml

Marcos64
17-08-2016, 16:24
Grazie! Per l'articolo e per quanto fai concretamente sul versante IL!