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Visualizza Versione Completa : Velocità delle Onde Radio



Gaetano M.
04-08-2016, 12:47
In quest'articolo: http://www.media.inaf.it/2016/08/02/appuntamento-in-fm-prima-dellesplosione/
sembra che le onde radio viaggiano a velocità diversa di quella della luce.
Qualcuno mi spiega il mistero.

DarknessLight
04-08-2016, 13:45
sembra che le onde radio viaggiano a velocità diversa di quella della luce.

Le onde radio non appartengono allo spettro elettromagnetico?
La risposta è sì !

La luce visibile non appartiene allo spettro elettromagnetico?
La risposta è sì !

Dunque sono la stessa identica cosa ! Cambia solo la frequenza, dunque il pacchetto energetico trasportato dalla singola radiazione.

Ma la velocità è sempre C .


Dove nell articolo dice che le onde radio viaggiano a velocità superiori a C ??

Gaetano M.
04-08-2016, 14:02
Scusa DarknessLight ma se con i radiotelescopi a radiofrequenza si riesce a vedere la supernova prima che esploda vuol dire che hanno viaggiato più lentamente. Io ho capito così, pronto a fare ammenda se ho capito male.

Gaetano M.
04-08-2016, 14:03
Ne approfitto per un OT. L'avatar viene da Matrix?

DarknessLight
04-08-2016, 14:23
Scusa DarknessLight ma se con i radiotelescopi a radiofrequenza si riesce a vedere la supernova prima che esploda vuol dire che hanno viaggiato più lentamente. Io ho capito così, pronto a fare ammenda se ho capito male.

Più un oggetto è lontano, più l immagine che ci giunge di esso è antica. Giusto ?

Le onde radio, poiché interagiscono poco con il pulviscolo cosmico, sono state utilizzate in questa ricerca per studiare un oggetto lontanissimo, ovvero una stella ancor prima che esplodesse in supernova.

Sostanzialmente, le onde radio possono vedere "più in profondità" nel cosmo, più lontano. Dunque permettendoci di studiare fenomeni più antichi e magari coperti da interferenze quali l esplosione di una super nova.

Io ho capito così !

Ma per conferma forse è meglio... Red Hanuman :whistling:


Ne approfitto per un OT. L'avatar viene da Matrix?

Uhm... :thinking:

Non saprei.......

Ho semplicemente scritto su Google "gatto nero" e ho scelto l immagine che più mi ispirava :razz: ;)

fulvio_
04-08-2016, 14:27
Se ho capito bene il "botto" è giunto a noi nel 1987. Poi abbiamo studiato la fase da supergigante blu e, recentemente, quella da gigante rossa nelle onde radio a bassa frequenza.
Che la radiazione elettromagnetica si muova nel vuoto alla medesima velocità C indipendentemente dalla frequenza credo sia assodato. Quindi, la sola spiegazione che mi viene in mente è che alcune radiazioni emesse prima dell'esplosione di supernova siano rimaste in qualche modo "intrappolate" (:whistling:) all'interno della stella. Per cui sono giunte a noi dopo.
Se non sbaglio qualcosa del genere avviene anche nel Sole. Non vorrei dire cavolate ma mi pare che vi siano delle radiazioni (neutrini) che impiegano milioni di anni per arrivare in superficie.
Mah...
:thinking:... mi metto in coda nell'attesa di un intervento chiarificatore.

Gaetano M.
04-08-2016, 16:02
Mi riferisco soprattutto a questa frase: «io e i miei colleghi abbiamo usato le osservazioni radio a bassa frequenza come una finestra sulla vita della stella». Gli esperti sono riusciti a guardare indietro fino al momento in cui la stella era una gigante rossa, mentre studi precedenti erano riusciti a guardare soltanto fino alla fase della supergigante blu.

La supernova è del 1987. Sono passati trent'anni, a cui bisogna aggiungere il tempo trascorso da gigante rossa a supernova. A meno che non ci sia un effetto di riflessione su qualche galassia... però nell'articolo non lo dicono.

bertupg
04-08-2016, 16:35
Leggendo l'articolo, mi sembra di aver capito che ciò che consente di "andare indietro nel tempo" nella vita della stella, non è l'osservazione della stella in se, ma della materia espulsa tramite venti solari PRIMA che questa esplodesse. In pratica, nel corso della sua vita, la stella ha lanciato nello spazio circostante gas e polveri in modalità e velocità diverse, formando delle specie di "gusci" concentrici di materia diversi tra loro per composizione, densità e velocità di espansione. Se ho capito bene, lo studio tramite onde radio è riuscito a rilevare e distinguere la radiazione proveniente da materia emessa in tempi più antichi, cosa che evidentemente non era stata possibile con strumenti meno sensibili, o che lavorano a lunghezze d'onda più energetiche, come si evince dall'ultima frase: "Le onde radio a bassa frequenza sono molto sensibili e ci dicono molto sulla densità della materia immediatamente di fronte ai resti di supernova"

Gaetano M.
04-08-2016, 17:33
bertupg Bella spiegazione, convincente! ...e non tocca "c".

Red Hanuman
04-08-2016, 21:42
@Gaetano M. (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=32), direi che @bertupg (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=82) ha capito abbastanza bene.

Il punto è questo: quando la SN esplode, la materia espulsa si scontra con quella dell'ambiente circostante, accelerandola e producendo (tra l'altro) emissioni nelle onde radio a bassa frequenza.
Queste emissioni sono ovviamente strettamente correlate con il tipo di materia che viene sollecitata, rivelandone alcune caratteristiche (ad esempio densità, velocità relativa ecc.).

Ora, si pensa che questa SN abbia avuto una evoluzione peculiare: in una prima fase sarebbe stata una supergigante rossa (tipo Betelgeuse), per poi trasformarsi in supergigante blu (tipo Rigel) circa 20mila anni prima di esplodere. Questo può capitare se le reazioni nucleari nel core rallentano per qualche motivo (per esempio, quando iniziano a cambiare gli elementi prodotti). In tal caso la stella si contrae e gli strati superiori si scaldano notevolmente.

Ovviamente le due tipologie di stelle emettono materia anche senza esplodere, tramite i venti stellari, ma lo fanno in modo diverso: le supergiganti rosse hanno venti stellari lenti e densi, mentre le supergiganti blu hanno venti stellari intensi e poco concentrati.

Questi venti stellari portano la materia lontano dalla stella d'origine, creandole attorno una serie di "gusci" a mo' di cipolla.
Ed ovviamente, la materia espulsa dalla SN quando ci impatta produce emissioni diverse.

Quindi, studiando le emissioni radio durante il tempo possiamo avere delle conferme sull'evoluzione passata di questa stella.

Perchè non è stato fatto prima? Perchè la SN ha una declinazione molto bassa vista dell'emisfero nord, ed al tempo dell'esplosione di SNR 1987A gli strumenti adatti nell'emisfero sud erano stati dismessi per essere sostituiti.:biggrin:
Eppoi, ci vuole un po' di tempo all'onda di shock per raggiungere i gusci più lontani.

Quindi, nessuna variazione di C, ma solo buon uso del cervello...;)

QUI (http://arxiv.org/pdf/1606.05974v1.pdf) il preprint dell'articolo originale.

SVelo
05-08-2016, 11:37
le supergiganti rosse hanno venti stellari lenti e densi, mentre le supergiganti blu hanno venti stellari intensi e poco concentrati.
Scusa Red Hanuman, mi spieghi un po' meglio questa frase? Non ci ho capito molto :blush:
Grazie

Red Hanuman
05-08-2016, 23:15
Vedi, @SVelo (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=214), tutte le stelle perdono materia durante la loro evoluzione, tramite il vento stellare (https://it.wikipedia.org/wiki/Vento_stellare) (per il Sole si chiama vento solare (https://it.wikipedia.org/wiki/Vento_solare), ovviamente).

Il vento stellare è un flusso continuo di materia che sfugge dall'atmosfera superiore di una stella, costituito da gas (neutro o ionizzato); ed ha caratteristiche diverse a seconda del tipo di stella e della sua età.
Il flusso di solito è dovuto alla alla pressione di radiazione (https://it.wikipedia.org/wiki/Pressione_di_radiazione); ovvero al fatto che la luce, oltre che trasportare energia sotto forma di radiazione elettromagnetica, trasporta una piccola ma significativa quantità di moto, e si comporta a tutti gli effetti come una particella.

Nel caso delle supergiganti rosse la pressione di radiazione è molto forte, perchè è generata dalla intensa nucleo sintesi nel core; talmente forte da espandere gli strati esterni della stella enormemente.
Gli strati superiori si raffreddano a causa dell'espansione e contengono polveri condensate dal materiale stellare. Su di esse si esercita la forza della pressione si radiazione, ed il vento stellare risultante è lento ma molto denso.

Nel caso delle supergiganti blu, invece, la nucleo sintesi è meno intensa, e non riesce a fare espandere a dovere lo strato superiore della stella, che rimane più vicino al core e più caldo.
Non si possono quindi formare polveri, e la pressione di radiazione si esercita sui singoli elementi.
Per questo, il risultante vento stellare è poco denso; ma essendo le particelle spinte molto meno pesanti delle polveri, possono raggiungere velocità maggiori.

Se non sono stato chiaro, chiedi ancora!;)

Enrico Corsaro
06-08-2016, 11:32
Tutte le onde e.m., radio incluse, viaggiano alla velocità delle onde e.m., conosciuta come velocità della luce. Le uniche variazioni sono quelle indotte dal mezzo. Le osservazioni complementari in multi-banda sono utili al fine di catturare diversi momenti di un fenomeno astrofisico. Questo non perchè le onde viaggiano in modo diverso a seconda della banda, ma perchè ad ogni banda è associata una emissione in un determinato momento. Quello che cambia dunque è l'istante iniziale in cui una determinata onda e.m. viene prodotta.