Giuseppe Petricca
27-07-2016, 14:45
Nelle Highlands lunari meridionali è presente una letterale miriade di crateri, grandi e piccoli, antichi e recenti, ed è difficile orientarsi a dovere, specie quando non si ha l'evidente Tycho come punto di partenza, insieme alle sue raggiere.
Maurolycus può certamente venire in aiuto, in quanto è l'unico cratere dell'intera area così pianeggiante ad avere un picco centrale ed una forma altamente riconoscibile. Un ottimo punto di partenza per l'esplorazione di quella zona, qui visto nel dettaglio.
19146 19147
HiRes: http://www.astrobin.com/256869/
Qui potete trovare tutte le altre immagini che compongono il mio PROGETTO LUNA (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?13531-Progetto-Luna).
Oltre alle due caratteristiche evidenziate prima, possiede anche crateri interni che lo rendono decisamente inconfondibile, oltre ad una formazione non pianeggiante del terreno nella sua porzione settentrionale. Accanto a lui il cratere Barocius, formante una coppia spesso evidenziata negli atlanti.
La formazione del cratere è antica, risalente al periodo Nectariano (da 3.92 a 3.85 miliardi di anni fa) e questo si può notare da tutte le formazioni che si sovrappongono nei dintorni dello stesso. I terrazzamenti orientali sono forse la sua caratteristica più affascinante, in particolare in fasi simili a questa, che permettono di vedere per bene tutte le loro sfaccettature.
Il cratere è profondo circa 4.7 km, mentre ha un diametro di 114 km, con un picco centrale che si erge a circa 2 km dalla superficie. Il cratere è attraversato da alcune bande più chiare, risultato dell'impatto che ha formato Thyco, e che ha disegnato splendide viste sul vicino e più grande Stofler (in basso a sinistra).
SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 300 frame stackati su 3000 - AS!2 - Registax 6.1 - Photoshop CC
Maurolycus può certamente venire in aiuto, in quanto è l'unico cratere dell'intera area così pianeggiante ad avere un picco centrale ed una forma altamente riconoscibile. Un ottimo punto di partenza per l'esplorazione di quella zona, qui visto nel dettaglio.
19146 19147
HiRes: http://www.astrobin.com/256869/
Qui potete trovare tutte le altre immagini che compongono il mio PROGETTO LUNA (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?13531-Progetto-Luna).
Oltre alle due caratteristiche evidenziate prima, possiede anche crateri interni che lo rendono decisamente inconfondibile, oltre ad una formazione non pianeggiante del terreno nella sua porzione settentrionale. Accanto a lui il cratere Barocius, formante una coppia spesso evidenziata negli atlanti.
La formazione del cratere è antica, risalente al periodo Nectariano (da 3.92 a 3.85 miliardi di anni fa) e questo si può notare da tutte le formazioni che si sovrappongono nei dintorni dello stesso. I terrazzamenti orientali sono forse la sua caratteristica più affascinante, in particolare in fasi simili a questa, che permettono di vedere per bene tutte le loro sfaccettature.
Il cratere è profondo circa 4.7 km, mentre ha un diametro di 114 km, con un picco centrale che si erge a circa 2 km dalla superficie. Il cratere è attraversato da alcune bande più chiare, risultato dell'impatto che ha formato Thyco, e che ha disegnato splendide viste sul vicino e più grande Stofler (in basso a sinistra).
SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 300 frame stackati su 3000 - AS!2 - Registax 6.1 - Photoshop CC