PHIL53
11-07-2016, 12:25
Traumatizzato dal caldo tropicale dell’Astroparty del Grag, decido di arrampicarmi in montagna per una serata al fresco malgrado falce di Luna che tarderà a togliersi di mezzo. Arrivati sul posto all’ora di pranzo, trovo un paio di camper e qualche auto che, immagino, dopo aver scattato le canoniche foto alla Piana di Castelluccio (con spettacolari fioriture di lenticchie in rosso e viola), se ne andranno nel pomeriggio.
Leggermente preoccupato, nel corso delle ore, vedo arrampicarsi una successione di camper che si installano a mo’ di coloni del Far West timorosi di un attacco indiano ! Immagino si tratti di qualche tipo di pellegrinaggio, vedo le famiglie allontanarsi al crepuscolo con torce a led (alcune di una potenza veramente esagerata) verso la montagna di fronte, per tornare a notte fonda…pazienza !
Dopo cena frugale (tagliere x 2 seguito da polenta con salsicce e spuntature !!) presso il vicino rifugio Genziana, mi parcheggio quanto più distante possibile dai visi pallidi e rapidamente monto e collimo il Sumerian (troppo tardi per il Cheshire, mi accontento del Laser barlowato) godendomi un Saturno spettacolare (Cassini e bande colorate) in attesa del buio che tarda, complice la Luna che schiarisce il fondo del cielo.
Solo dopo che Valeria è andata a letto mi accorgo di non avere nulla per prendere nota delle osservazioni, quindi quanto segue è frutto della memoria di una bella serata con un cielo quasi totalmente libero dalle nubi pomeridiane con scarsa umidità e ventilazione, temperatura sotto i 20°.
Inzio le danze con la Gal. Fuochi d’Artificio (6946 – Cyg. 8.80) una bella galassia a spirale tra Cigno e Cefeo, vista di faccia, accompagnata da vicino un ammasso di stelle (6939) presenti insieme nell’oculare a grande campo.
Insisto a cercare la Crescent Neb. (6888) frugando nel tappeto di stelle del Cigno, ma senza successo: mi consolo andando a rivedere il Torsolo di Mela (M 27) e, nella stessa zona risalendo tra Albireo e Lyra, una vecchia conoscenza che mi fece scoprire etruscastro ad inizio carriera, M 56 (AG 8.27) seguito da M57 perfetta sia con che senza filtro OIII.
Il cielo ormai bello scuro, mi regala una Velo da Oscar che non saprei se assegnare alle velature (6910) che incorniciano la stella di riferimento (52 Cyg) o ai ricami più vicini all’ala (6992 & 6995), il tutto filtrato dal OIII da 2”.
Incoraggiato dal risultato, vado alla ricerca di novità (per me !), trovando facilmente, sotto Deneb, la Nord America, di cui distinguo chiaramente il Golfo del Messico chiuso dalla penisola dello Yucatàn.
Il Sagittario è ormai quasi al meridiano, faccio prima una carrellata al binocolo 12x60 su treppiede, memorizzando le posizioni della varie nebulose Laguna, Trifida, Aquila e Omega nonché l’Ammasso Farfalla, a destra del “becco” della teiera e M22 ad est del “coperchio”. Risalendo mi soffermo su M11 che, pur visto e rivisto, non stanca mai !
Girandomi verso Nord (il piazzale permette un buona visione a quasi 360° ad eccezione del NW), ritrovo ancora una volta la Occhi di Gatto (6543) , memorizzando un nuovo percorso da Omega Draconis da posizionare ai bordi del campo del cercatore ottico e individuando una “piramide” di stelle…
Nei pressi della spalla sinistra di Ofiuco, un pallino celeste, simile ad Urano: la 6572, una NP da 8.00 e sotto la coda del Delfino un debole AG 6934, senza dimenticare M107 un piccolo globulare da 7.92, sotto la base della costellazione.
Non manco di rivisitare Cassiopea e la sua misteriosa Rosa di Caroline (6210) e il simpatico Ammasso Libellula (457) mentre il “terzetto” di Andromeda (M31-32-110) e la Gal. Triangolo meritano di aspettare l’estate inoltrata per farsi meglio ammirare.
Facile da individuare la Palla di Neve Blu (7662), al vertice di un triangolo la cui base è formata da Alfa e Beta di Pegaso così come M15 un magnifico globulare estivo a poca distanza da Enif (il muso di Pegaso).
Non mi stanco mai di ammirare M13 e M92 quasi sopra la mia testa, invece non così semplice individuare la Neb. Tartaruga (6210) sotto al quadrilatero di Ercole, ma con un po’ di pazienza il pallino cade in trappola !
Malgrado l’ingombrante presenza dell’assembramento di camper vicino (ma anche grazie alla chiusura permanente del rifugio stesso), finalmente il sito Rifugio del Sole è stato all’altezza delle aspettative e verso le 03:00 smonto il minimo indispensabile e crollo a letto !
Leggermente preoccupato, nel corso delle ore, vedo arrampicarsi una successione di camper che si installano a mo’ di coloni del Far West timorosi di un attacco indiano ! Immagino si tratti di qualche tipo di pellegrinaggio, vedo le famiglie allontanarsi al crepuscolo con torce a led (alcune di una potenza veramente esagerata) verso la montagna di fronte, per tornare a notte fonda…pazienza !
Dopo cena frugale (tagliere x 2 seguito da polenta con salsicce e spuntature !!) presso il vicino rifugio Genziana, mi parcheggio quanto più distante possibile dai visi pallidi e rapidamente monto e collimo il Sumerian (troppo tardi per il Cheshire, mi accontento del Laser barlowato) godendomi un Saturno spettacolare (Cassini e bande colorate) in attesa del buio che tarda, complice la Luna che schiarisce il fondo del cielo.
Solo dopo che Valeria è andata a letto mi accorgo di non avere nulla per prendere nota delle osservazioni, quindi quanto segue è frutto della memoria di una bella serata con un cielo quasi totalmente libero dalle nubi pomeridiane con scarsa umidità e ventilazione, temperatura sotto i 20°.
Inzio le danze con la Gal. Fuochi d’Artificio (6946 – Cyg. 8.80) una bella galassia a spirale tra Cigno e Cefeo, vista di faccia, accompagnata da vicino un ammasso di stelle (6939) presenti insieme nell’oculare a grande campo.
Insisto a cercare la Crescent Neb. (6888) frugando nel tappeto di stelle del Cigno, ma senza successo: mi consolo andando a rivedere il Torsolo di Mela (M 27) e, nella stessa zona risalendo tra Albireo e Lyra, una vecchia conoscenza che mi fece scoprire etruscastro ad inizio carriera, M 56 (AG 8.27) seguito da M57 perfetta sia con che senza filtro OIII.
Il cielo ormai bello scuro, mi regala una Velo da Oscar che non saprei se assegnare alle velature (6910) che incorniciano la stella di riferimento (52 Cyg) o ai ricami più vicini all’ala (6992 & 6995), il tutto filtrato dal OIII da 2”.
Incoraggiato dal risultato, vado alla ricerca di novità (per me !), trovando facilmente, sotto Deneb, la Nord America, di cui distinguo chiaramente il Golfo del Messico chiuso dalla penisola dello Yucatàn.
Il Sagittario è ormai quasi al meridiano, faccio prima una carrellata al binocolo 12x60 su treppiede, memorizzando le posizioni della varie nebulose Laguna, Trifida, Aquila e Omega nonché l’Ammasso Farfalla, a destra del “becco” della teiera e M22 ad est del “coperchio”. Risalendo mi soffermo su M11 che, pur visto e rivisto, non stanca mai !
Girandomi verso Nord (il piazzale permette un buona visione a quasi 360° ad eccezione del NW), ritrovo ancora una volta la Occhi di Gatto (6543) , memorizzando un nuovo percorso da Omega Draconis da posizionare ai bordi del campo del cercatore ottico e individuando una “piramide” di stelle…
Nei pressi della spalla sinistra di Ofiuco, un pallino celeste, simile ad Urano: la 6572, una NP da 8.00 e sotto la coda del Delfino un debole AG 6934, senza dimenticare M107 un piccolo globulare da 7.92, sotto la base della costellazione.
Non manco di rivisitare Cassiopea e la sua misteriosa Rosa di Caroline (6210) e il simpatico Ammasso Libellula (457) mentre il “terzetto” di Andromeda (M31-32-110) e la Gal. Triangolo meritano di aspettare l’estate inoltrata per farsi meglio ammirare.
Facile da individuare la Palla di Neve Blu (7662), al vertice di un triangolo la cui base è formata da Alfa e Beta di Pegaso così come M15 un magnifico globulare estivo a poca distanza da Enif (il muso di Pegaso).
Non mi stanco mai di ammirare M13 e M92 quasi sopra la mia testa, invece non così semplice individuare la Neb. Tartaruga (6210) sotto al quadrilatero di Ercole, ma con un po’ di pazienza il pallino cade in trappola !
Malgrado l’ingombrante presenza dell’assembramento di camper vicino (ma anche grazie alla chiusura permanente del rifugio stesso), finalmente il sito Rifugio del Sole è stato all’altezza delle aspettative e verso le 03:00 smonto il minimo indispensabile e crollo a letto !