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Visualizza Versione Completa : Consiglio telescopio Astrofotografia



Nikten
11-07-2016, 11:20
Salve a tutti,
vi chiedo alcuni consigli riguardo l'acquisto di un eventuale prossimo telescopio.
Attualmente ho un Newton 130/900 su una NEQ6 Pro. Ho fatto diverse foto sia in deep che in planetario. Certo, non sono il massimo, ma comunque mi hanno dato diverse soddisfazioni.
L'unica cosa che non mi va dritta è il fatto che per mettere la Reflex a fuoco diretto ho dovuto tagliare almeno metà focheggiatore, il che si ripercuote in notevoli giochi muovendo la ghiera di messa a fuoco.
Inoltre, la posizione di fuoco è così interna che il focheggiatore arriva quasi allo specchio primario, coprendo gran parte della luce.
Oltre a questi motivi, quello che mi spinge ad effettuare un eventuale cambio di ottica è l'aumentare il diametro e la qualità.
Ero puntato sempre verso dei Newton, non so perché. Oltre al buon rapporto qualità/prezzo sembrano versatili in tutto.
Tutti mi hanno sconsigliato un 250mm sulla EQ6, nonostante ne abbia trovato qualcuno che pesa 11 Kg mi hanno detto che con l'aggiunta del peso del telescopio guida il peso sarebbe salito al 17-18, con eventuali perdite in caso di vento. Allora ero puntato verso un 200mm.
Recentemente ho trovato questo spettacolare telescopio dalle caratteristiche impressionanti:
http://www.teleskop-express.de/shop/product_info.php/language/en/info/p5227_TS-Boren-Simon-10--f-2-8-PowerNewton-Astrograph.html
Volevo appunto sapere se è lo stesso sconsigliato, avendo comunque una focale così bassa.
Inoltre mi sono posto diverse domande:

1) È possibile prendere un 250mm e non montare autoguida? Guadagnerei sulla luminosità, ma perderei di tempo di esposizione giusto? Quindi basterebbe fare più foto (Correggetemi se sbaglio)

2) È possibile prendere un 250mm e montare un telescopio guida piccolo (tipo questo: http://www.primalucelab.com/astronomia/telescopio-guida-60mm-compactguide.html ) magari mettendoci una barlow?

3) Per il deep sky cosa differenzia un Newton con un Rifrattore APO? Non l'ho mai capito. Un Newton 200 non è meglio di un APO 130 ad esempio?

Riguardo la terza domanda, se è meglio un rifrattore per deep sky, quale mi consigliereste?
Grazie per la vostra disponibilità, Nikten.

etruscastro
11-07-2016, 13:04
un rapporto aperto a f2.8 è spettacolare, non occorre neanche l'auto guida, ma occhio nella gestione, la collimazione ad esempio è molto critica, secondo me è uno strumento dedicato a chi già è molto smaliziato in astrofotografia.

per quanto riguarda 200 newton o 130 apo ci passa un mare di luce di differenza, oltretutto per far rendere un newton come correzione geometrica occorrono accessori come spianatori/correttori, i pesi sono diversi, le leve di inerzia cambiano ma soprattutto i costi!

Nikten
11-07-2016, 22:31
Scusa l'ignoranza, ma che tipo di correzione geometrica?
Quindi oltre questo un Newton 250mm e un APO differiscono solo della luce (a favore del Newton) del peso e del costo?
Per quanto riguarda il f/2.8 quindi non lo consigli? In genere io sono un tipo che ha sempre voglia di imparare e migliorare, e soprattutto sono paziente. Se il problema è solo la difficile collimazione, la situazione non mi spaventa. L'importante è avere tra le mani l'oggetto che più si addice alle mie condizioni.
Poi se mi dici che la manutenzione è così drastica allora mi fido e lascio perdere, ma come detto prima sono un tipo che si appassiona facilmente e che ha sempre voglia d'imparare.

Nikten
11-07-2016, 22:39
Per correzione geometrica intendi correzione di Coma? Certo di quello ne ero al corrente.
Comunque, la collimazione del 2.8 è noiosa quanto il lavoro che ho fatto al focheggiatore? :D
Se sono alla pari allora la cosa diventa fattibile.

Angeloma
11-07-2016, 22:44
Il panorama dell'astrofotografia è estremamente vario, difficile da illustrare in tutte le sue sfaccetature in una semplice discussione.
Il mio suggerimento, è di sfogliare le foto su Astrobin e vedere sia i risultati, che le attrezzature usate per raggiungerli. Tutto ciò, penso ti potrà essrre d'aiuto concreto per individuare una cerchia di strumenti adatti alle tue esigenze.

etruscastro
12-07-2016, 09:20
Quindi oltre questo un Newton 250mm e un APO differiscono solo della luce (a favore del Newton) del peso e del costo?
Hai detto niente!!!! in fotografia è tutto!


Per quanto riguarda il f/2.8 quindi non lo consigli?
non ho detto questo, ho semplicemente fatto notare che quello strumento si presta meglio ad una persona che ha già una certa esperienza in ambito strumentale e fotografico per farlo rendere al massimo, ho soci astrofotografi a livello nazionale che già in un f4 hanno le loro "gatte da pelare", il mio era solo una constatazione e un consiglio.


In genere io sono un tipo che ha sempre voglia di imparare e migliorare, e soprattutto sono paziente. Se il problema è solo la difficile collimazione, la situazione non mi spaventa. L'importante è avere tra le mani l'oggetto che più si addice alle mie condizioni.
Poi se mi dici che la manutenzione è così drastica allora mi fido e lascio perdere, ma come detto prima sono un tipo che si appassiona facilmente e che ha sempre voglia d'imparare.
il problema non è solo la collimazione, ma la gestione generale dello strumento, poi sia ben chiaro, tutti se vogliamo impariamo a usare un qualcosa quindi niente di impossibile, però prova a fare un ragionamento, ci sono anche gli SCT che tolto il secondario fotografano a f2, e nonostante sia fattibile solo pochissimi anche tra i più esperti lo usano, oltretutto parere strettamente personale spendere oltre 2.200€ per un OTA così specifica non lo vedo un buon affare in previsione futura.


Per correzione geometrica intendi correzione di Coma? Certo di quello ne ero al corrente.
anche e non solo, lo strumento ha già un correttore di suo all'interno e questo la dice già lunga, poi il carbonio ha degli indubbi vantaggi di peso ma meno su delle micro-flessioni del tubo, tutte piccole rogne da gestire in un campo, quello dell'astrofotografia, dove non c'è spazio alla superficialità o comunque non sarebbe ammessa con quell'OTA tra le mani.


Comunque, la collimazione del 2.8 è noiosa quanto il lavoro che ho fatto al focheggiatore? :D
Se sono alla pari allora la cosa diventa fattibile.
ripeto, tutto è fattibile, fai un giro a vedere quanti e chi usa quell'OTA prima di procedere all'acquisto, è un semplice consiglio che non ti costa nulla, poi a me mi trovi sempre qua! ;)

Spock
14-07-2016, 15:57
Di recente mi sono trovato a pormi più o meno le tue stesse domande.
Volevo prendere un ottica dedicata alla fotografia (nel mio caso solo per deep sky), ho preso in esame le varie alternative SC con fastar, newton a focale veloce, rifrattore apo.

Inizialmente ero molto intrigato dal newton, ho desistito per le possibili problematiche di gestione legate alla precisa collimazione necessaria per focali rapide sotto f4 con relative probabili necessità di aggiustamenti in corso di acquisizione (già si ha sempre poco tempo, rischiare di gettare una serata per problemi tecnici è sempre un dramma). Inoltre è un setup che per la mia montatura con guida camera etc sarebbe stato molto al limite considerando anche il bilanciamento non certo scontato. Esclusi i possibili nconvenienti il newton se tutto fila liscio è spettacolare.

Molto fascinoso è lo schema fastar degli SC o addirittura di astrografi dedicati, veloci e con generose aperture.
In questo caso a fermarmi sono stati i costi comunque considerevoli e il quasi obbligo di usare ccd a colori poichè una ruota porta filtri ostruirebbe in eccesso e cambiare filtro ogni volta mi sembrava qualcosa di folle.

Alla fine ho optato per un astrografo Apocromatico della ts a 6 elementi 130 mm F5. Un'ottica specifica per le foto che di certo non è un tutto fare. Per me è risultata una soluzione vincente, il mio setup pesa 13 kg con camera + ruota filtri, tele guida + camera guida e barra in parallelo che è gestibilissimo con una montatura eq6-azeq6. Il rapporto focale è un buon compromesso che risulta in ogni caso piuttosto veloce. Il rifrattore a patto che non ti caschi perterra mentre lo monti difficilmente darà problemi di collimazione e quindi rappresenta una certa sicurezza riguardo ad inconvenienti tecnici.

Io ti riporto la mia esperienza e credo che non ci sia il setup perfetto in assoluto per la fotografia ma ognuno deve crearsi la sua configurazione che soddisfi le esigenze personali ed il contesto in cui la strumentazione viene utilizzata. Per me astrofotografo ancora inesperto e le mie esigenze il rifrattore sta dando grandi sodisfazioni.

Saluti
Spock

Nikten
31-08-2016, 21:16
Grazie a tutti per le vostre risposte. Adesso mi trovo in condizione economica da procedere all'acquisto.
L'F/2.8 l'ho eliminato dalla testa.
Il mio problema adesso sta nel decidere tra un Newton 10" della TS OPTICS (pesa 11 Kg con anelli, lo consigliate?) e tra un APO di Primaluce Lab, non so quale però.
Scegliendo il rifrattore eliminerei l'ansia del peso per la mia NEQ-6 ma in cambio non avrei l'opportunità di vedere o fotografare il pianeti come il Newton a quella apertura.
Sono veramente molto confuso ma penso che decido per il rifrattore. In caso di necessità per il planetario opterei per qualche SC in futuro, in modo da spendere di più ma avere ogni strumento dedicato.
Un ultimo mio dubbio sui rifrattori riguarda la focale. Leggendo le caratteristiche in giro hanno rapporti circa di f/6, non molto veloci ma penso che con un'autoguida si compensa in tempi d'esposizione, giusto?
Il fatto che non mi convince è che hanno lunghezze focali basse, ad esempio sui 500-600mm. Quindi per fotografare ad esempio M51 avrei bisogno di un moltiplicatore Barlow che mi porti alla lunghezza focale desiderata, ma con una notevole diminuzione di luminosità (e quindi con un notevole aumento di tempi di esposizione, e di tempo).
Quindi mi chiedo se tutte queste considerazioni sono in realtà, con l'autoguida, delle sciocchezze.

Angeloma
31-08-2016, 21:50
Vado a intuito. Le variabili in gioco sono:
1- apertura.
2- lunghezza focale.
3- rapporto focale, conseguenza dei punti 1 e 2,
4- dimensioni del sensore.

Punto 1: maggior apertura significa avere maggior capacità di raccolta della luce e maggior risoluzione.
Punto 2: la lunghezza focale determina il campo reale inquadrato e l'ingrandimento relativo.
Punto 3: il rapporto focale determina il tempo di esposizione. Più questo è aperto, minore sarà l'esposizione.
Punto 4: la dimensione del sensore condiziona il fattore d'ingrandimento relativo e la dimensione del campo inquadrato. Più è grande, maggiore sarà il campo e minore l'ingrandimento.

Presi un telescopio e un sensore, non sarà proficuo usarli per riprendere tutti gli oggetti: alcuni saranno più estesi del campo inquadrato e altri saranno talmente piccoli da essere difficilmente distinguibili.
Di conseguenza, sarà utile far bene i propri conti...

ten
31-08-2016, 22:12
Fai molta attenzione anche al possibile "effetto vela" generato dal Newton. Un 10" è largo una trentina
di cm e lungo minimo un metro. Hai pensato all'effetto che potrebbe dare una piccola raffica di vento?
25 cm di diametro fanno gola a tutti ma richiedono una montatura davvero tosta. Fossero in uno SC le
cose sarebbero molto diverse... Valuta eventualmente un C9.25" HD ridotto a f/6.3
Prevedo un godimento pazzesco anche se si tratta sempre di un cavallo pazzo da saper domare...

etruscastro
01-09-2016, 10:00
Leggendo le caratteristiche in giro hanno rapporti circa di f/6, non molto veloci ma penso che con un'autoguida si compensa in tempi d'esposizione, giusto?
in parte, comunque esistono correttori/riduttori dedicati al tubo ottico per abbassare ulteriormente il rapporto focale.


Il fatto che non mi convince è che hanno lunghezze focali basse, ad esempio sui 500-600mm.
come ti hanno detto ogni tipologia di DSO richiede una sua focale di ripresa, poca focale=grandi campi e viceversa


Quindi per fotografare ad esempio M51 avrei bisogno di un moltiplicatore Barlow che mi porti alla lunghezza focale desiderata, ma con una notevole diminuzione di luminosità (e quindi con un notevole aumento di tempi di esposizione, e di tempo).
Quindi mi chiedo se tutte queste considerazioni sono in realtà, con l'autoguida, delle sciocchezze.
è molto difficile risponderti perché l'autoguida non è la panacea di tutti i mali, bisogna tener conto del tipo del sensore che utilizzi (raffreddato o no) e soprattutto dal cielo che disponi (allungare troppo le esposizioni sotto un cielo inquinato è deleterio)... insomma ci sono tantissime variabili da considerare.

comunque anche io ti consiglio per iniziare il rifrattore, molto più gestibile

pk825
01-09-2016, 11:37
Ho letto velocemente la discussione e mi scuso se non rispondo del tutto correttamente. Un Newton da 25cm sulla eq6 è possibile usarlo, ma non è facile da controllare, io ho fatico un bel po' prima di capire come sfruttarlo al meglio e con risultati discreti: importante è stato utilizzare la guida fuori asse, un buono spianatore e un collimatore efficace. Adesso sono passato ad altro per evitare il complicato uso di un tubo così ingombrante nelle uscite serali.
Se ti interessa il mio Skywatcher Widephoto è ancora in vendita completo di accessori.

Nikten
02-09-2016, 10:49
Grazie ancora per le vostre attenzioni.
Mi sono deciso che se devo aggiornare l'ottica lo faccio per bene. Pensavo di puntare su PrimaLuce Lab, mi sembrano molto professionali con prodotti di ottima qualità; e poi vorrei anche supportare questa casa italiana.
Mi trovo in un bivio davanti a due telescopi, un rifrattore APO e un Newton.

Il primo è questo: http://www.primalucelab.com/astronomia/tubo-ottico-airy-apo-120-120mm-f-7-5.html
Per vedere la qualità ho visto questo video: https://www.youtube.com/watch?v=3oVYx-rfF5s
Impressionante per un 120! Non pensavo fosse così nitido un rifrattore.

Il Newton è questo: http://www.primalucelab.com/astronomia/tubo-ottico-newton-250cf-250mm-f4-8-carbonio.html
Questa è la versione da 250mm, ma se lo sconsigliate per le problematiche di stabilità da voi citate esiste anche la versione da 200mm con le stesse caratteristiche (dal peso di 8Kg).
Questo riflettore in più degli altri ha le ottiche certificate lambda/10 e vorrei capire, a parità di focale (essendo entrambi a 900mm), quale dei due si comporti meglio. A livello di luminosità, contrasto e qualità.

Per cercare di eliminare il problema del 250mm con guida pensavo di disporre il tele-guida accanto al Newton (con una barra dobbia per intenderci) e non al di sopra.
Così facendo, quando l'ottica viene disposta in orizzontale (ovvero telescopio e contrappesi paralleli al terreno) attuerebbe un momento torcente molto minore rispetto al posizionamento della guida al di sopra, in quanto la distanza del centro di massa dalla montatura è maggiore. Stesso discorso bisogna farlo nel lato contrappesi, per ottenere l'equilibrio.
Perciò, disponendoli in questo modo, "dovrei" avere più stabilità, teoricamente.

Infine lascio a voi i consigli riguardo quale scegliere tra questi due :)

Giovanni B.
02-09-2016, 16:52
La Eq 6 è una buona montatura tuttavia utilizzata con un Newton 250 inizia ad essere al limite per peso, oscillazione dovuta al maggior effetto vela e problematiche connesse nel porre i dispositivi di ripresa al fuoco newton con difficoltà nel bilanciamento. Altra cosa importante è la collimazione del sistema ottico che se non ottimale inficia le riprese. Un altro parametro di scelta è dettato da quel che tu vuoi fare ovvero se vuoi fare fotografia a focale sostenuta oppure ti piace abbracciare campi un po' più ampi per riprendere nebulose e spazi di cielo non molto ristretti. Detto ciò e fermo restando che sono problemi risolvibili io sarei più portato a consigliarti un rifrattore e pure più corto di focale per una più facile gestibilità del sistema che è sicuramente meno problematico anche perché quando si inizia con qualcosa di impegnativo e non si è supportati, il rischio è che la passione inizi a vacillare per mancanza di risultati e difficoltà nel risolvere determinati problemi. Hai provato a trovare qualcuno nella tua zona che ti possa aiutare / coadiuvare nella scelta nonché assistere magari nelle prime serate di approccio ? Di quale zona di Messina sei ?

Cieli quieti

Nikten
03-09-2016, 12:54
La Eq 6 è una buona montatura tuttavia utilizzata con un Newton 250 inizia ad essere al limite per peso[...]

Sono di Messina centro, ma non conosco nessuno che abbia questa passione. Mi sono sempre documentato su internet.
L'ultima mia domanda riguarda la scelta tra il rifrattore prima citato e la versione 200mm del Newton. Quale mi consiglierensti, visto che sono più propenso a fare deep sky ma senza rinunciare al visuale planetario? Considera che le ottiche del newton sono certificate lambda/10.

Spock
03-09-2016, 15:29
Per cercare di eliminare il problema del 250mm con guida pensavo di disporre il tele-guida accanto al Newton (con una barra dobbia per intenderci) e non al di sopra.
Così facendo, quando l'ottica viene disposta in orizzontale (ovvero telescopio e contrappesi paralleli al terreno) attuerebbe un momento torcente molto minore rispetto al posizionamento della guida al di sopra, in quanto la distanza del centro di massa dalla montatura è maggiore. Stesso discorso bisogna farlo nel lato contrappesi, per ottenere l'equilibrio.
Perciò, disponendoli in questo modo, "dovrei" avere più stabilità, teoricamente.

Ciao,
Il tele guida affiancato su barra doppia da sicuramente molti benefici, io ho guidato in questo modo fino a 2 settimane fa con estremo profitto. Tieni presente che con questo assetto devi fare un preciso bilanciamento su 3 assi che nel caso di un tele di ripresa newton con il carico fotografico in avanti non sarà mai perfettamente bilanciato proprio per la posizione degli strumenti di ripresa che a seconda delle varie posizioni del telescopio determineranno un momento in direzione sempre diversa.
Già con 2 tubi di dimensioni non estremente diverse con dislocazione dei carichi simili per ottenere buoni risultati di bilanciamento si deve essere molto precisi e trovare il giusto bilanciamento non è immediato come in un setup classico con tele guida montato sopra il tubo principale.


Come molti utenti prima di me mi sento di suggerire il rifrattore per comodità operativa, tieni presente che se un newton non è adeguatamente solido un setup fotografico con un ccd un correttore/spianatore ed una ruota porta filtri rischia già di darti enormi problemi di torsione con il rischio di dover limitare le tue strumentazioni/filtri.


Sempre riguardo al rifrattore invece prediligerei una focale medio corta con un rapporto focale veloce, andando troppo in alto con la focale per forza si deve avere una montatura in grado di garantire una precisione adeguata con relativo telescopio guida. Inoltre la maggior parte dei soggetti nebulari è piuttosto estesa rischiando di non entrare in un singolo campo di ripresa costringendoti a fare mosaici.

Nikten
03-09-2016, 15:50
Ciao,
Il tele guida affiancato su barra doppia da sicuramente molti benefici, io ho guidato in questo modo fino a 2 settimane fa con estremo profitto. [...].

Grazie per le tue delucidazioni ancora più chiare e puntuali. Quindi che genere di focale consigli di adoperare? Con il mio attuale 130/900 riprendo tutta la galassia di Andromeda e di orione.
Poi quale mi consigli per la mia montatura e per quello che voglio fare? Il rifrattore 120 o il Newton 200? (Ho ormai cassato il 250)
Se mi dici che con il 200 lambda/10 raccoglie molto più luce rispetto al 120 apo, allora penso che la risposta sia il Newton. Se invece mi dici che la costruzione dell'apocromatico 120 è tale da essere equivalente al 200 newton, allora scelgo il primo per questioni di semplicità di gestione.

Angeloma
03-09-2016, 16:43
Inoltre la maggior parte dei soggetti nebulari è piuttosto estesa
A me sembra il contrario. Ma dipende anche dalle dimensioni del sensore, non soltanto dalla lunghezza focale.

Spock
03-09-2016, 16:47
Sicuramente il newton 200/1000 in virtù del maggior diametro e del rapporto focale raccoglie più luce rispett oal 120 Airy f7.5 che comunque per un uso astrofotografico andrebbe ridotto.

Come gestibilità del setup sicuramente l'apo la vince a campo aperto permettendoti di andare anche su una eq6 per il newton preferirei qualcosa che porti più carico.

Per un primo setup deep sky starei sui 400-700 mm di focale.

Se però sei disposto a sborsare la cifra dell'airy 120 ti consiglio di guardare il listino e le caratteristiche del mio astrografo (ts imaging star 130 Q apo). Costa praticamente la stessa cifra dell'airy ma è già spianato e ridotto ad f5 focale 650mm. Io rimango ancora stupefatto per le prestazioni dopo diversi mesi. Chiaro che è solo ad uso fotografico in visuale è discreto ma non è un ottica dedicata ed inoltre per il planetario forse ha una focale troppo corta.

Considera che quando pensi ad un setup per foto dovresti già avere un'idea di che strumento di ripresa usare, se avrai bisogno di filtri ruote etc e fare 2 calcoli sul peso. Partendo senza queste considerazioni si rischia di trovarsi magari con un focheggiatore sotto dimensionato per il carico necessario con relativi problemi e successivi esborsi di denaro per adeguare il setup.

Leggi bene le specifiche dei tele che potrebbero interessarti e se si adattano con la tua idea di setup.

Non mi sento di cassarti il newton perchè è un bellissimo schema ottico per la fotografia soprattutto deep, tieni in considerazione che è più complesso da gestire e se durante una notte hai problemi rischi di perere l'intera serata fotografica magari per una scollimazione. Io difronte a tuoi stessi dubbi ho optato per il rifrattore, poi ho scelto un astrografo molto specializzato perchè so già che farò solo foto deep sky e non sono interessato al planetario e per il visuale uso un altra ottica.

Spock
03-09-2016, 17:03
A me sembra il contrario. Ma dipende anche dalle dimensioni del sensore, non soltanto dalla lunghezza focale.

Beh se con nebulari intendi le planetarie sicuro però le principali nebulose ad emissione considerati target classici sono molto estese e spesso il problema è farle stare nel campo.

Concordo che il discorso va preso in considerazione anche in funzione del CCD, il mio era un discorso molto generale. Immagino che un primo approccio astrofotografico non spinga l'astrofilo a cercare la foto della cat's eye nebula o di altri oggetti deboli e ridotti ma piuttosto a partire con soggetti meno ostici ed affrontabili tipo pellicano, ngc 7000 , m31, m42 etc etc.

Per esaurire i soggetti che riempiono un campo di un 80 mm con un sensore di medie dimensioni penso che non basti una vita :rolleyes:

Angeloma
03-09-2016, 21:47
Sarà... con 1500mm di focale e un sensore APS-C mi viene un campo di 30 primi per l'altezza. Oggetti più grandi della Luna, non me ne vengono in mente moltissimi, che siano visibili alle nostre latitudini. Ma è anche vero che ce ne sono molti abbastanza sconosciuti e di rado considerati dall'astrofilo medio.
Ebbe', con una focale corta, è tutto più semplice e c'è modo di sbizzarrirsi...

Nikten
03-09-2016, 21:59
Sarà... con 1500mm di focale e un sensore APS-C mi viene un campo di 30 primi per l'altezza. Oggetti più grandi della Luna, non me ne vengono in mente moltissimi, che siano visibili alle nostre latitudini. Ma è anche vero che ce ne sono molti abbastanza sconosciuti e di rado considerati dall'astrofilo medio.
Ebbe', con una focale corta, è tutto più semplice e c'è modi di sbizzarrirsi...

Ok, invece con il Newton 200/850? Sarei molto più avvantaggiato giusto?
Consigli il Newton o il rifrattore da me prima citati?

Angeloma
04-09-2016, 00:03
Il rifrattore è meno delicato e richiede meno manutenzione; inoltre, è più semplice da usare.
Però, un rifrattore ED non è apocromatico, è soltanto ED (lenti a bassa dispersione).
Il 120/900 di Primaluce Lab, un tot di cromatismo ce l'ha, un Newton no.
Chi fa astrofotografia sul serio, usa ben altri telescopi; se sei un pricipiante, comincerei ad apprendere l'arte con qualcosa di meno impegnativo (e costoso) anche perché la ripresa delle immagini è solo il primo passo, poi viene l'elaborazione e non è detto che piaccia farla. E comunque, tale strumento sarà utile come telescopio guida quando passerai a un livello superiore.

Nikten
04-09-2016, 03:31
Il rifrattore è meno delicato e richiede meno manutenzione; inoltre, è più semplice da usare.

Il problema è che vorrei un telescopio definitivo. Per questo punto a qualcosa di costoso. (Ma sempre nel mio piccolo)
Per quanto riguarda l'astrofotografia posso dirti che già qualche foto l'ho fatta. Per adesso solo M31 M51 e M42.. ma sono sempre stato appassionato da queste cose, e non dico di avere esperienza, ma qualcosina di postproduzione l'ho imparata.
Per questo, avendo capito che la cosa mi piace, vorrei decidere quale dei due acquistare. Per quanto riguarda il 120 ho letto già tutto, ma le recensioni dicevano che era privo di aberrazione. Poi se mi dici anche che magari sarebbe meglio una focale più bassa passo all'80 APO che sembra pure un bellissimo telescopio. O se, invece, mi consigli il Newton 200.

Angeloma
04-09-2016, 09:24
Mica facile!
Il Newton deve essere con tutta probabilità collimato a ogni sessione e con precisione maniacale per rendere al meglio, un rifrattore ha una tenuta alla collimazione decisamente granitica. Inoltre, i Newton con rapporto focale inferiore a f5 sono un po' macchinosi da collimare anche per un esperto.

Se l'Airy 120/900 è lo stesso strumento che per un po' ha posseduto Huniseth, il cromatismo ce l'ha; forse è il telescopio stesso che non è proprio il massimo. Non è un caso, se i rifrattori più indicati per l'astrofotografia sono dei tripletti FPL53, per non toccare soluzioni più raffinate.

Entrambe le configurazioni ottiche richiedono l'uso di spianatori di campo, riduttori di focale, correttori di coma... utili, ma non indispensabili fin da subito. A differenza di altri schemi ottici studiati specificamente per l'astrofotografia, ma rifrattori e Newton quelli sono.

Valuterei seriamente lo strumento suggerito da Spock. La montatura eq6 è pur sempre un prodotto "dozzinale", di fascia economica... si tenga presente il peso totale di tutto l'armamentario che ci va sopra e la leva esercitata e non il peso del solo tubo ottico. C'è poi chi fa miracoli, ma non è da tutti.

Riccardo_1
04-09-2016, 11:20
Forse è già stato detto ma un EDGE 800 o un EDGE 925? Sarebbe la via di mezzo tra il rifrattore e il newton in termini di problematicità dello strumento, diametro, potere risolutivo, peso....

Otticamente il 9.25 è il migliore tra tutti gli EDGE (e ovviamente gli Schmidt Cassegrain) e credo si possa tranquillamente considerare come strumento definitivo, ma anche l'800 non è male, è leggerissimo e sono sempre 200mm. Nel primo caso puoi usare anche reflex /sensori a pieno formato, mentre l'800 è usabile solo con APS-C.

http://www.celestron.com/media/796136/EdgeHD_WhitePaper_FINAL.pdf

Angeloma
04-09-2016, 11:42
Va anche detto che sono Fastar compatibili.

Spock
04-09-2016, 12:03
Il fastar mi ha sempre intrigato un sacco! Rapporto focale iper veloce
Possibilità di Pose brevi e non guidate , un vero pozzo di luce.

Potenzialmente 3 tele in uno : focale nativa f10 , ridotto 0,7x , o hyper star f 2.2 .
Va detto che lo schema sc ha un ostruzione del 31-34% in base ai vari modelli quindi se si percorre la via del hd forse ha senso il c11hd. Se si vuole far solo foto e si decide per uno schema di nuova concezione si va di hyper star o direttamente rowe-ackermann. In tal caso meglio con CCD di forma cilindrica .

Peccato che i riduttori di focale e l'hyperstar per i
Modelli hd costino cifre non indifferenti quindi si raggiungono costi notevoli

Riccardo_1
04-09-2016, 13:45
Mica del tutto vero il discorso del costo dei riduttori.

Costano una follia (1000€ e più) quelli per HD1100 e HD1400 e una cifra discreta (350€) quello per HD800.

L'originale Celestron per HD925 non esiste, quelli delle terze parti costano circa 300€.

Spock
04-09-2016, 14:05
il problema di quelli di terze parti è che non spianano perfettamente , esperienza di un socio del mio gruppo astrofili che ne ha preso uno per il 1100hd ed ai bordi con apsc deve fare crop per stelle non puntiformi

Nikten
04-09-2016, 14:14
Mica facile!
Il Newton deve essere con tutta probabilità collimato a ogni sessione e con precisione maniacale per rendere al meglio, un rifrattore ha una tenuta alla collimazione decisamente granitica. Inoltre, i Newton con rapporto focale inferiore a f5 sono un po' macchinosi da collimare anche per un esperto.

Se l'Airy 120/900 è lo stesso strumento che per un po' ha posseduto Huniseth, il cromatismo ce l'ha; forse è il telescopio stesso che non è proprio il massimo. Non è un caso, se i rifrattori più indicati per l'astrofotografia sono dei tripletti FPL53, per non toccare soluzioni più raffinate.

Entrambe le configurazioni ottiche richiedono l'uso di spianatori di campo, riduttori di focale, correttori di coma... utili, ma non indispensabili fin da subito. A differenza di altri schemi ottici studiati specificamente per l'astrofotografia, ma rifrattori e Newton quelli sono.

Valuterei seriamente lo strumento suggerito da Spock. La montatura eq6 è pur sempre un prodotto "dozzinale", di fascia economica... si tenga presente il peso totale di tutto l'armamentario che ci va sopra e la leva esercitata e non il peso del solo tubo ottico. C'è poi chi fa miracoli, ma non è da tutti.

Perfetto, Airy 120 cassato! :D
Invece che mi sapete dire di Airy APO104T? E' un tripletto apocromatico fpl-53 di cui ne cito alcuni versi delle caratteristiche:


Tripletto apocromatico 104mm FPL-53 con 2 lenti ED

I normali tripletti utilizzano una lente ED e due lenti di vetro Crown. Il nostro nuovo rifrattore apocromatico AIRY APO104T invece offre 2 lenti ED (una FPL-53 e una FPL-51), una soluzione innovativa che consente di ottenere una ancor migliore correzione dell'aberrazione cromatica! Il risultato è un'immagine perfetta, senza alcuna aberrazione con i colori che raggiungono perfettamente lo stesso punto di fuoco. Per tale ragione il nuovo AIRY APO104T è perfetto anche per l'astrofotografia a lunga posa più difficile dove sono richiesti tempi di posa molto lunghi!

Mi rendo conti che ha un diametro minore di quello suggerito da Spock, ma il fatto è che ammiro la professionalità della casa, ed inoltre vorrei supportarla in quanto italiana.
Poi se mi dite che è molto meglio il 130, opto per quello.

Angeloma
04-09-2016, 15:07
Forse sbaglio, ma Primaluce Lab ci mette solo il nome, di italiano.
Officina Stellare, Zen, Marcon, Reginato e altri, sono italiani in tutto e per tutto...:)

Il tripletto APO, almeno sulla carta e secondo l'unica recensione trovata, sembra a posto.

Nikten
04-09-2016, 15:16
Forse sbaglio, ma Primaluce Lab ci mette solo il nome, di italiano.


Ok, va bene.. 130 TS Optics! :D

Angeloma
04-09-2016, 15:38
Eccolo qua: http://www.teleskop-express.it/apocromatici-ota/1995-ts-apo-130-q-imaging-star-f5-ts-optics.html
Sembra un bell'oggetto e anche il prezzo è interessante.