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Visualizza Versione Completa : Rosetta si prepara al gran finale



corrado973
01-07-2016, 19:09
Una volta che l'orbiter arriverà sulla cometa, le comunicazioni cesseranno così come tutte le operazioni. L'ultima tappa della missione sarà una delle più rischiose, ma se tutto andrà come previsto, i dati scientifici che verranno raccolti saranno davvero unici e straordinari

Articolo qui (http://www.media.inaf.it/2016/07/01/rosetta-si-prepara-al-gran-finale/)

o qui (http://www.asi.it/it/news/rosetta-pronta-per-il-gran-finale)

corrado973
21-07-2016, 23:42
Rosetta atterrerà nella regione Ma'at sulla cometa 67P


Gli ingegneri dell'Agenzia Spaziale Europea hanno selezionato la regione Ma'at, sul nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, come teatro dell'impatto controllato che porrà fine alla straordinaria missione della sonda Rosetta. La sonda si appoggerà sulla superficie della cometa alle 12:30 ora italiana del 30 Settembre. La scelta del sito di atterraggio è ricaduta su Ma'at a causa dell'elevato potenziale scientifico dei numerosi punti attivi che popolano questa regione. Ma'at è situata sul lobo minore di 67P.

Leggi tutto (http://www.pollucenotizie.com/2016/07/21.html)

corrado973
15-08-2016, 08:39
http://www.esa.int/spaceinvideos/Videos/2016/08/Rosetta_s_journey_around_the_comet

Vi suggerisco di guardare questo video fonte esa: ecco il groviglio sorprendente di traiettorie percorse dalla sonda dell’Esa attorno alla sua cometa

Ha orbitato per due anni attorno alla cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, fino a spedirvi persino un lander sulla superficie, il piccolo Philae. Rosetta, la prima vera sonda per lo studio ravvicinato delle comete, è giunta ora al termine della sua missione, durante la quale non ha mai smesso di sorprenderci.

In questa breve animazione, tutto il suo percorso attorno alla cometa, a partire dal 31 luglio 2014, mentre vi si avvicinava (dopo una rotta di quasi dieci anni), fino al 9 agosto 2016, cioè ora. Un groviglio sorprendente di traiettorie che vi invitiamo a osservare, mentre ci prepariamo a dirle addio, il prossimo 30 settembre, quando la sonda verrà fatta cadere proprio sul nucleo cometario.

Buon ferragosto

corrado973
05-09-2016, 19:20
A proposito di Philae. Foto incredibile:
https://s12.postimg.org/uy2lnar2l/Philae_found_node_full_image_2.jpg

Il lander si trova nella regione di Abydos situata sul lobo più piccolo della cometa 67P Chryumov-Gerasimenko e le immagini scattate il 2 settembre scorso da una distanza di 2,7 chilometri dalla superficie mostrano chiaramente il corpo principale del lander insieme a due delle tre gambe.
“Ora abbiamo la prova visiva che ci permetterà di inserire nel giusto contesto le analisi effettuate da Philae durante i primi tre giorni sulla cometa – ha sottolineato Matt Taylor project scientist di Rosetta
Philae si trova in una fessura tra le rocce e la sua posizione chiarisce i motivi per i quali è stato così difficile stabilire e mantenere un contatto con la Terra. Il lander è stato visto per l’ultima volta il 12 novembre 2014 dopo il primo atterraggio su Agilkia il sito inizialmente previsto per il landing, subito dopo è rimbalzato e ha continuato a volare per altre due ore prima di fermarsi su Abydos.

Fonte qui (http://www.asi.it/it/news/philae-ce)

Valerio Ricciardi
06-09-2016, 00:42
Decisamente ben scritto. Fonte:
http://www.ilmessaggero.it/tecnologia/scienza/rosetta_ritrova_philae-1948135.html

Era sparito da mesi, la sonda Rosetta
ritrova Philae: "dormiva" sulla cometa

di Enzo Vitale

Si era accasciato al riparo di una roccia. Non aveva più energia, aveva perso ogni speranza e l'unico suo pensiero, se pensiero si può chiamare quello di una macchina, era morire con la consapevolezza di giacere a centinaia di migliaia di chilometri dal luogo della sua creazione: la Terra.
Ma ha dovuto fare i conti con gli [ occhi, NdVR] robotici di Osiris, l'apparecchiatura a bordo della sonda Rosetta, che alla fine lo ha individuato seminascosto e incastrato in una crepa sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.

Il ritrovamento di Philae era ormai considerato perso visto che non dava più segnali di sè da mesi. Era atterrato sulla superficie della cometa lo scorso 2 novembre 2014. Insomma gli stessi scienziato della Nasa non ci speravano più, l'avevano dato per spacciato. Ma il suo profilo non è sfuggito alla fotocamera OSIRIS, installata su Rosetta che attualemnte si trova a una distanza di pochissimi chilometri dalla superficie della 67/p.

«Con ancora appena un mese scarso di missione davanti a noi, siamo felicissimi di essere finalmente riusciti ad avere un’immagine di Philae, e di vederlo a un livello di dettagli sorprendente», ha detto Cecilia Tubiana del team della missione, la prima persona che ha visto il profilo di Philae durante il download delle foto.

«È una notizia meravigliosa, anche perché», sottolinea il project scientist di Rosetta Matt Taylor, dell’ESA, «significa finalmente avere le informazioni che ci mancavano per inquadrare nel giusto contesto, ora che sappiamo di quale terreno si trattava, i dati raccolti dal lander durante i tre giorni di operazioni scientifiche».

L'ultimo avvistamento del lander c'era stato all'impatto con Agilkia, il primo punto d’approdo, per poi rimbalzare e rimanere in volo le successive due ore prima di terminare la sua discesa in un luogo in seguito chiamato Abydos, situato sul lobo più piccolo della cometa. La fatica era stata davvero tanta e, dopo tre giorni, esaurita la carica della batteria principale, il giovinotto era andato in letargo. Il contatto si è avuto solo dopo sei mesi, nel giugno del 2015 quando le sue batterie, grazie all'avvicinamento della cometa al Sole, si erano ricaricate.

«È una scoperta notevole, che giunge al termine di una ricerca lunga e minuziosa. Ormai stavamo per dare Philae per perso. È incredibile essere riusciti a catturare queste immagini proprio all’ultimo momento», commenta il mission manager di Rosetta Patrick Martin, dell’ESA, riferendosi al fatto che fra meno d’un mese anche la sonda scenderà sulla superficie della cometa. Il prossimo 30 settembre, infatti, Rosetta intraprenderà la sua missione finale, un viaggio a senso unico per studiare 67P da vicino, compresi i pozzi aperti individuati nella regione Ma’at, dove si spera di poter compiere osservazioni in grado d’aiutarci a svelare i segreti della struttura interna della cometa.

Il primo atterraggio della storia su una cometa (nella foto all'orario italiano va aggiunta un'ora e mezza) era avvenuto il 17 novembre di due anni fa. Un impatto e poi una serie di pericolosi rimbalzi avevano caratterizzato questo “accometaggio”, non proprio morbido. Ma alla fine Philae si era ancorato saldamente con i propri arpioni in un luogo scosceso dell'oggetto celeste.

continua....

corrado973
06-09-2016, 09:15
Incredibile davvero. Valerio l'avevo gia messo qui :
http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?16438-Rosetta-si-prepara-al-gran-finale

magari si possono unire le discussioni;)

etruscastro
06-09-2016, 09:32
sì, le uniamo.

corrado973
06-09-2016, 16:34
Questo era il video dell' "accometaggio"
https://www.youtube.com/watch?v=wJOh9DL6yBQ

Anche nel repertorio di Mediainaf c'è
http://www.media.inaf.it/2015/01/30/philae-dove-sei/

Grosso modo è così
https://s9.postimg.org/rqm4ed3vz/philae.jpg

corrado973
07-09-2016, 12:52
Qui una versione sentimentale dell'accaduto

https://oggiscienza.it/2016/09/07/philae-rosetta-cometa-esa/

corrado973
10-09-2016, 16:29
Per chi sperava che Rosetta riuscisse a salutare Philae un'ultima volta dopo:

"il sito del touchdown previsto per Rosetta è sul piccolo lobo della cometa ma sul lato opposto rispetto a dove si trova Philae localizzato in Abydos. A causa della combinazione tra dinamiche orbitali e motivi di illuminazione, la traiettoria attuale non prevede che Rosetta passi sopra a Philae durante la discesa".

L'Agenzia Spaziale Europea ESA ha pubblicato ieri le ultime attività in programma per la sonda Rosetta che il 30 settembre terminerà la sua missione con un impatto controllato nella regione Ma’at sul piccolo lobo della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko.

Buona lettura (http://aliveuniverse.today/speciale-missioni/sistema-solare/rosetta/2546-rosetta-terminera-la-sua-missione-vicino-al-pozzo-deir-el-medina)

corrado973
26-09-2016, 10:11
http://s11.postimg.org/3z2w9oc6r/82cdc4575b4cb55c0f3c0b126c5d7873_XL.jpg

Questo è il luogo in cui la sonda europea Rosetta andrà a posarsi tra soli 4 giorni, terminando la sua gloriosa missione iniziata 12 anni fa, il 3 Marzo 2004.
L'impatto controllato avverrà poco a destra del centro dell'immagine, nei pressi di "Deir el-Medina" (la depressione in basso a destra); per dare un'idea delle dimensioni, in questa inquadratura Rosetta apparirebbe come una macchia larga un paio di pixel.
L'immagine, ripresa 1 settimana fa da 12 km di distanza, mostra dettagli di 1 m/pixel ed è stata artificialmente colorata.

Provo poi a rispondera qua a Dinamo che chiedeva come mai la missione terminava.
Innanzitutto un piccolo riassunto con i fatti certi:

1)Quanto costa la missione Rosetta?

Il costo complessivo della missione Rosetta è di 1,4 miliardi di euro, cifra che fa riferimento a tutte le spese affrontate e a quelle che dovranno essere ancora coperte in un periodo di 20 anni, dall’inizio della progettazione dell’iniziativa nel 1996 alla fine del 2015 quando terminerà la missione. Negli 1,4 miliardi di euro c’è dentro un po’ di tutto: lo sviluppo e la costruzione della sonda, di Philae e di tutti gli strumenti che si portano a bordo, più i costi per il loro lancio nello Spazio.

L’ESA stima che la parte che riguarda Philae abbia un costo complessivo intorno ai 220 milioni di euro (cifra compresa negli 1,4 miliardi).
Qui (http://www.ilpost.it/2014/11/14/costi-missione-rosetta-philae/) trovate (uno tra diversi link) tutti i dettagli ma anticipo una cosa importante:
ciò che spesso non viene immediatamente compreso quando si parla di missioni spaziali è che il denaro speso non finisce nello Spazio, ma resta sulla Terra. Rosetta per esempio ha richiesto lo sforzo e il lavoro di centinaia di persone per progettare, realizzare, testare, ottimizzare, calibrare, sviluppare e analizzare i sistemi e le tecnologie che hanno permesso di fare atterrare un lander grande quanto una lavatrice su una cometa sperduta nel sistema solare. Si stima che i vari team di ricerca e le aziende coinvolte nella missione Rosetta abbiano dato lavoro a oltre duemila persone, senza contare i numeri dell’indotto. Queste persone in molti casi lavorano da più di un decennio al progetto, hanno acquisito conoscenze e abilità che potranno essere preziose per prossime iniziative, e non necessariamente per la ricerca spaziale.

2)cosa ha scoperto Philae sulla sua cometa

Analizzando le caratteristiche del rimbalzo del lander e dei dati acquisiti dagli strumenti a bordo, il team di Jens Biele ha dedotto che il primo contatto di Phiale (con il sito Agilkia) sia stato con una superficie granulare relativamente morbida, poggiante su uno strato più duro, mentre il sito di atterraggio finale (Abydos) è stato con una superficie dura, in grado di spiegare probabilmente i problemi di arpionaggio di cui ha sofferto il robottino.
Com’è fatta e di cosa è fatta 67P? Per rispondere alle domande diversi sono stati gli strumenti del lander al lavoro.
Attraverso Consert, per esempio, il team di Wlodek Kofman si è concentrato sulle caratteristiche dell’interno della cometa che, a quanto pare, sembra piuttosto uniforme, almeno per quanto concerne le testa di 67P. A suggerirlo l’assenza di scattering (dispersione) nei segnali elettromagnetici inviati verso l’interno della cometa.
dati elettromagnetici hanno anche permesso anche di dedurre che la cometa ha un rapporto polvere/ghiaccio variabile da 0,4 a 2,6 (paragonabile a quella delle condriti carbonacee, spiegano i ricercatori) con un’alta porosità (dal 75 % all’85%). Le analisi dei dati acquisiti da Cosac invece hanno rivelato la presenza di 16 composti organici sulla cometa (molte a base di azoto ma non con zolfo). La loro presenza, seppur importante – i materiali necessari all’evoluzione della vita terrestre potrebbero essere arrivati dalle comete – non significa necessariamente che abbiam trovato qualche traccia di forme di vita aliena. Alcuni di questi composti non erano mai stati avvistati sulle comete (come l’acetone e l’acetamide)
Ai dati di Cosac si aggiungono infine anche quelli dello strumento Ptolemy, che escludono la presenza di composti aromatici sulla cometa e confermano l’assenza di composti a base di zolfo, indicando invece la possibile presenza di un polimero indotto da radiazione sulla superficie di 67P.
’avvicinamento al Sole aumenta la temperatura della cometa (e questo, insieme alla maggior quantità di luce, sarebbe stato uno dei motivi del risveglio del lander). Ma generalmente, leggendo nei dati elaborati dal team di Tilman Spohn anche grazie allo strumento Mupus, le temperature giornaliere variavano da -183°C a -143°C nel sito di atterraggio Abydos. Malgrado le difficoltà dei sensori di penetrare nel terreno, più dure del previsto, Spohn e colleghi sono riusciti a dedurre che la superficie dove è atterrata Philae è coperta di uno strato alquanto compatto (microporoso) di polvere e ghiaccio.

Infine il perchè la missione termina


Rosetta si trova attualmente in un’orbita che rende difficile continuare le operazioni, e la missione ha dovuto scegliere tra varie alternative: si sarebbe potuto seguire la cometa nel suo allontanamento dal Sole, ma questo avrebbe comportato presto l’incapacità di generare sufficiente energia elettrica con i pur massivi pannelli solari; si sarebbe potuto semplicemente abbandonare il satellite, ma è una decisione che nessuno si è sentito di prendere; oppure continuare le operazioni tentando un atterraggio sulla cometa negli ultimi giorni in cui la distanza dalla Terra avrebbe consentito di continuare in maniera sicura ad inviare comandi e ricevere telemetria.
Date le possibili opzioni non potrebbe esserci una fine migliore per la parte operativa della missione che depositarla dolcemente sulla Churiyumov – Gerasimenko. Rosetta sarà guidata in modo controllato verso la superficie della cometa, e durante la discesa potrà compiere osservazioni scientifiche uniche, incluse fotografie a risoluzione altissima e misurazioni dei gas e delle polveri a distanze ridottissime, mai raggiunte in precedenza da alcuna sonda nella storia dell’astronautica per quanto concerne l’esplorazione cometaria.

A differenza del giugno 2011, quando Rosetta venne ibernata per 31 mesi nel tratto finale del suo avvicinamento alla cometa, questa volta si trova in volo attorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e ne segue la traiettoria. La distanza massima della cometa dal Sole (afelio) raggiunge gli 850 milioni di chilometri, troppo distante per generare l’energia elettrica sufficiente a mantenere le temperature minime necessarie al funzionamento della sonda, con scarse se non nulle probabilità di sopravvivenza. A differenza delle missioni nello spazio profondo di altre agenzie spaziali quali la NASA, ESA non utilizza energia atomica per alimentare Rosetta, i cui due enormi pannelli solari non sarebbero all’altezza del compito
La sonda non è stata progettata per atterrare, ma data la bassa velocità di impatto non ci si aspetta né uno schianto né che (come capitato al piccolo lander Philae) Rosetta possa rimbalzare e tornare indietro nello spazio. Ci si aspetta però che la sonda possa subire qualche rimbalzo minore e che giri su se stessa a causa del contatto degli ampi pannelli solari pannelli solari e delle antenne degli strumenti con il suolo.

Non ci sono speranze di ricevere dati dalla sonda una volta arrivati sulla cometa: non appena toccato il suolo tutti i sistemi vitali di Rosetta saranno spenti, inclusi il sistema di controllo dell’assetto ed il trasmettitore di bordo. Quest’ultima misura è necessaria in quanto richiesta dagli accordi internazionali che regolano le missioni spaziali. La patch di “passivizzazione” di Rosetta è stata caricata qualche giorno fa, e sarà attivata 10 ore prima dell’atterraggio. Nessuna riattivazione automatica sarà possibile a quel punto, ed in ogni caso va considerato che l’antenna ad alto guadagno, con ogni probabilità, non sarà più puntata verso la Terra rendendo ogni tentativo di comunicazione completamente vano.

Maggiori dettagli qua (https://www.astronautinews.it/2016/09/24/rosetta-guida-su-atterraggio/)

Valerio Ricciardi
26-09-2016, 11:53
non appena toccato il suolo tutti i sistemi vitali di Rosetta saranno spenti, inclusi il sistema di controllo dell’assetto ed il trasmettitore di bordo. (...) misura (...) necessaria in quanto richiesta dagli accordi internazionali che regolano le missioni spaziali. La patch di “passivizzazione” di Rosetta (...) Nessuna riattivazione automatica sarà possibile a quel punto (...)

Per evitare magari un giorno lontano di fraintendere segnali elettromagnetici provenienti occasionalmente da una sonda di cui magari per qualche ragione si è dimenticata la presenza? O qual è la ratio?

corrado973
26-09-2016, 13:08
No Valerio, fraintendere non credo. Magari le interferenze potrebbero disturbare eventuali studi da parte dei radiotelescopi. Quando io sono andato in quello della mia zona (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?10213-radiotelescopio)
una difficoltà della quale hanno parlato i tecnici è stata proprio quella dell interferenze sia locali (esiste un loro collega con un macchinario montato su un furgone che di mestiere fa solo quello:scova le interferenze) sia esterne come potrebbero essere quelle delle sonde.
Tu Valerio che idea ti sei fatto?

Tra l'altro proprio stamattina leggevo queste righe:

“La struttura di un satellite è molto leggera e fragile. In particolare, Rosetta non è stata assolutamente concepita per resistere alla gravità, si tratta di un satellite in orbita attorno a una cometa, un piccolo corpo debole. Al momento dell’impatto Rosetta verrà schiacciata, i pannelli solari e l’antenna saranno appiattiti sulla superficie della cometa, resterà li per sempre, perché non c’è modo per farla uscire dalla cometa stessa“, conclude l’ingegnere Hubault (fa parte dello staff)

e poi:

“Siamo pronti per l’impatto finale sulla cometa, e ancora una volta, con la navicella-madre“, ci spiega Paolo Ferri, Direttore delle operazioni spaziali della missione Rosetta presso l’ESA. “La navicella spaziale non è stata progettata per un impatto dunque non sopravviverà di sicuro, non c’è dubbio“, racconta Andrea Accomazzo, Direttore di Volo ESA per la missione Rosetta. Per lo scienziato Matt Taylor il punto scelto per l’impatto è una vera miniera d’oro per la scienza.

Dinamo
26-09-2016, 20:49
Accidenti corrado! Sei stato fantastico! Mi hai risposto a domande che nemmeno avevo formulato (ma che in effetti avevo in mente). Grazie infinite!!!
Beh, il fatto che una così eroica sonda vada a schiantarsi e a morire lassù mi lascia un po' deluso, ma alla fine va bene così dai...mi rimane il lato romantico della situazione:biggrin:
Grazie ancora per le tue spiegazioni sempre dettagliate e meticolose!

P.s. E auguri per la artrite alle dita che ti sarà venuta a scrivere tutta quella spiegazione:razz:

corrado973
26-09-2016, 21:01
Potere del copia e incolla. Grazie però [emoji6]

corrado973
28-09-2016, 16:22
Vi linko uno tra tanti siti per la diretta :

http://livestream.com/ESA/rosettagrandfinale

Aggiungo:

L'ultima sequenza scientifica di Rosetta
Oggi, l'Agenzia Spaziale Europa ha diffuso i dettagli sulla sua ultima sequenza scientifica - quella relativa alla sua discesa finale verso il nucleo.
Uno degli strumenti scientifici più attivi sarà la fotocamera OSIRIS, che userà entrambi i suoi occhi robotici per fotografare il nucleo da distanze molto ridotte. L'ultima campagna osservativa di OSIRIS inizierà subito dopo la manovra finale di Rosetta, ovvero circa 19 km al di sopra del lobo maggiore. Calandosi verso il polo opposto, OSIRIS tenterà di fotografare le pareti degli abissi che costellano la regione Ma'at. Le pareti, infatti, sembrerebbero essere formate da strutture larghe qualche metro che potrebbero essere i resti dei cometesimi - gli oggetti che, fondendosi in un unico corpo, formarono la cometa.
In modo da ottenere il maggior numero possibile di immagini, le foto di OSIRIS saranno notevolmente compresse, fino a 20 volte più del normale. Inoltre, la loro risoluzione sarà abbassata da 2048 x 2048 pixel fino a 480 x 480 e 1000 x 1000 pixel. Durante la fase di discesa, OSIRIS trasmetterà 147 MB di dati, pari al 75% del totale.
Avvicinandosi al nucleo, la qualità delle immagini potrebbe diminuire. La fotocamera a campo ristretto (NAC), ad esempio, non è stata progettata per mettere a fuoco la superficie a meno di un chilometro di quota, mentre la fotocamera grandangolare WAC perderà la messa a fuoco a 200-300 metri di altitudine. Alcune delle immagini scattate durante la discesa di Rosetta saranno rese pubbliche quasi in tempo reale.
Lo strumento ROSINA misurerà la densità e la composizione della chioma atmosferica, permettendo agli scienziati di studiare lo strato di Knudsen, ovvero la regione di interfaccia in cui avviene la sublimazione dei ghiacci del nucleo. MIRO aggiungerà preziosi dettagli al quadro di ROSINA attraverso la misurazione della temperatura superficiale.
Il rilevatore GIADA misurerà la densità delle polveri e l'accelerazione dei granelli espulsi dal nucleo. I sensori dello strumento RPC, invece, sonderanno l'ambiente di plasma e le particelle più piccole che avvolgono il nucleo, consentendo agli scienziati di mappare l'interazione tra il vento solare e la superficie della cometa.
Lo strumento Alice effettuerà misurazioni spettrali nell'ultravioletto della superficie. L'esperimento RSI, infine, monitorerà l'intensità del campo gravitazionale in prossimità della superficie.
Altre informazioni verranno trasmesse dalla fotocamera di navigazione. Poco dopo l'ultima manovra, la NAVCAM scatterà cinque immagini, che permetteranno agli ingegneri di ridurre l'incertezza nella finestra di atterraggio da ± 20 a ± 2 minuti.
Gli ingegneri prevedono che gli ultimi dati raccolti da Rosetta saranno trasmessi tra 20 e 5 metri di altitudine, ovvero attimi prima dell'impatto. In totale, la sequenza scientifica prevede la trasmissione di circa 195 MB di dati scientifici. Gli strumenti MIDAS, COSIMA e VIRTIS non verranno utilizzati durante le ultime ore della missione.

Fonte qui (http://www.pollucenotizie.com/2016/09/28.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+pollucenotizie%2FbHlI+%28Poll uce+Notizie%29)

Dinamo
28-09-2016, 19:24
E' strano...questa storia della "morte della sonda" continua a intristirmi...Sarà che ormai mi ci ero affezionato...:hm::cry:

SVelo
28-09-2016, 19:28
Sarà perché tendiamo ad antropomorfizzare tutto :confused:

Dinamo
28-09-2016, 19:32
No, non in questo caso, SVelo...non credo di averla mai "antropomorfizzata"
Però anche se la considero un oggetto a tutti gli effetti, mi rendo conto che sta "sacrificando se stessa" per una causa più grande di lei...E' eroico...

corrado973
28-09-2016, 22:26
Come è naturale ci sono tante notizie attinenti al 3d.

Vi consiglio questa lettura dove vengono ora svelati anche i tanti “dietro le quinte” di quanto è andato in scena. Come per il team di VIRTIS, protagonista di alcune delle rivelazioni più importanti sulla natura della 67P, che ha avuto anche momenti difficili.

Buona lettura (http://www.media.inaf.it/2016/09/28/virtis-dietro-le-quinte/)

corrado973
29-09-2016, 23:38
L’Agenzia Spaziale Italiana collegata col centro ESA ESOC a Darmstadt in Germania seguirà tutte le fasi clou della missione con collegamenti in diretta di SkyTG24 dalla propria sede. Saranno presenti esperti di ASI, ESA e INAF che risponderanno alle domande dei giornalisti. La discesa di Rosetta sarà seguita anche dal canale Rai Scuola con la diretta streaming “Una giornata Spaziale: scienziati tra la gente, Rosetta sulla cometa” a partire dalle 11:30.

corrado973
30-09-2016, 08:52
https://s16.postimg.org/lc292ibol/roset.jpg

Questa è la prima di una sequenza di immagini che documentano la discesa finale.Lo scatto, effettuato alle 3.20 (ora italiana) e pubblicato alle 6.08, è stato fatto da una distanza di 16 km e mostra dettagli di 30 cm/pixel.

Edit

https://s22.postimg.org/slkf7zc75/Comet_from_15_5_km_wide_angle_camera.jpg

Immagine del lobo minore ripresa alle 4:17 da 15.5 km di distanza con la NavCam, già utilizzata nell'immagine di apertura di questo articolo. Si notino le scie di alcunii grani di polvere contro il cielo scuro (ma potrebbe trattarsi anche di raggi cosmici).

corrado973
30-09-2016, 11:38
https://s13.postimg.org/3xaybxq3r/1475220839464236.jpg
7:25 di stamattina da 11.7 km, a una risoluzione spaziale di 22 centimetri per pixel.



https://s21.postimg.org/53l237q2v/img_57ee1dd0591fasss.jpg

Foto scattata da OSIRIS NAC alle 8:53 di stamattina da 8,9 km di quota. La risoluzione è di 17 centimetri per pixel.

garmau
30-09-2016, 11:43
Belle e inquietanti allo stesso tempo.

Inviato dal mio FEVER utilizzando Tapatalk

SVelo
30-09-2016, 11:53
Si notino le scie di alcunii grani di polvere contro il cielo scuro (ma potrebbe trattarsi anche di raggi cosmici).
Non vedo niente :hm:

corrado973
30-09-2016, 12:01
Non vedo niente :hm:

https://s21.postimg.org/4jp8h1qpz/persvelo.jpg

SVelo
30-09-2016, 12:39
Grazie corrado973 a sinistra vedo qualcosa, ma a destra proprio no :hm:

corrado973
30-09-2016, 12:43
11:27

Rosetta è ora a meno di 7 km di quota. Lo strumento RPC sta sondando la magnetosfera della cometa, ma per ora la sonda è ancora immersa nel vento solare, il flusso di particelle cariche emesse dal Sole.


11:34

https://s17.postimg.org/m4dnfxptb/6km.jpg
10:18 da 5,8 km di quota. La risoluzione è 11 cm per pixel.

Rai Scuola (146 digitale terrestre) è iniziato;)

corrado973
30-09-2016, 12:46
Grazie corrado973 a sinistra vedo qualcosa, ma a destra proprio no :hm:

Ho ingrandito ;)

https://s22.postimg.org/aeug72m81/persvelo2.jpg

SVelo
30-09-2016, 12:49
Mò sì, grazie (che siccome che sono cecata...:razz:)

corrado973
30-09-2016, 13:06
Rosetta sta ruotando su se stessa per permettere alla fotocamera ad alta risoluzione OSIRIS di mappare gli abissi nella regione Ma'at. Fra meno di un'ora, Rosetta atterrerà proprio sul bordo di uno di questi abissi, la cavità Deir el-Medina, larga 130 metri.

https://s3.postimg.org/470xs4okz/img_57ee361206935.jpg


edit

12:15

I primi dati rivelano che, nel corso della discesa di Rosetta, la pressione dei gas nella chioma della cometa è aumentata da 0,0000000046 a 0,00000000588 mbar.


aggiorno :

12:18

Mancano venti minuti all'impatto di Rosetta, previsto per le 12:38. La sonda atterrerà a 3,24 km/h all'interno di un'ellisse di 700 X 500 m centrata sul bordo di Deir el-Medina, un abisso largo 130 m e situato nella regione Ma'at, sul lobo minore della cometa. In seguito all'impatto, Rosetta perderà il controllo del proprio assetto e tutti i sistemi vitali saranno automaticamente spenti dal computer di bordo, ponendo fine alla missione. A causa della distanza della cometa, l'ultimo segnale di Rosetta raggiungerà la Terra alle 13:18.

corrado973
30-09-2016, 13:43
12:38

Ci siamo: Rosetta dovrebbe essere atterrata in questo momento lungo il bordo dell'abisso Deir el-Medina. L'impatto è avvenuto a 3,24 km/h. In seguito al contatto con il suolo, tutti i sistemi di bordo sono stati automaticamente spenti. L'ultimo segnale di Rosetta sta viaggiando alla velocità della luce verso la Terra, e ci raggiungerà fra 40 minuti, alle 13:19:08 ora italiana.


L'Europa unita può fare molto!!

Arrivato il segnale sulla Terra:
https://s15.postimg.org/q6wjjc5fv/14500357_506983076179086_4205232972418831240_o.jpg

Marcos64
30-09-2016, 15:34
Ho finito i grazie, ma ne meriti in quantita'

corrado973
30-09-2016, 15:38
https://s15.postimg.org/b37m6zx5n/51metri.jpg

La superficie di 67P vista da 51 m di quota. :shock:

L'immagine è sfocata perché le fotocamere di OSIRIS non sono progettate per riprendere immagini così vicino.

Scusate se sono stato cosi tambureggiante nel 3d (tendente all'invadente) ma l'evento è stato straordinario.

SVelo
30-09-2016, 16:50
Meriti un applauso!

garmau
30-09-2016, 16:58
Meriti tutto il nostro riconoscimento, con te abbiamo seguito praticamente passo passo tutto l'evento. Grazie.

Dinamo
30-09-2016, 17:06
Grazie davvero, corrado, sei stato fantastico!

Onore a Rosetta! Che riposi in pace tra le stelle! (sì, la sto decisamente antropomorfizzando, ora:razz:)

Fazio
30-09-2016, 21:11
Sei impagabile.

corrado973
30-09-2016, 22:29
Grazie per i vostri meravigliosi commenti;)

corrado973
04-10-2016, 08:51
Due aggiornamenenti:

https://s15.postimg.org/cyqd4srfv/b5081aa54ad470ff4039ef00a5cbf9d3_XL.jpg

L'Agenzia Spaziale Europea ha deciso di chiamare il luogo di impatto di Rosetta con il nome "Sais", la località in cui venne originariamente rinvenuta la stele di Rosetta.
Quella riportata è l'ultima immagine inviata dalla sonda, ripresa con la Wide-angle camera a soli 25 secondi dall'impatto e a una altezza di 20 metri dalla superficie di Sais. La regione inquadrata è ampia poco meno di 1 metro e la sfocatura è dovuta al fatto che la fotocamera aveva una messa a fuoco "all'infinito"; qui si è cercato di porre rimedio con un processing che però introduce molti artefatti ma, se l'immagine fosse stata a fuoco, avrebbe mostrato dettagli di 2 millimetri.
Fonte qui (http://blogs.esa.int/rosetta/2016/10/03/rosetta-impact-site-named-sais/)


La missione Rosetta ha ispirato un film che ancora non ho visto

Ambition (https://www.youtube.com/watch?v=8sRDHO1dCtc)

e un cartone

Once Upon a time... rosetta

che ho cercato di reperire invano in versione integrale (circa 18 min) e in italiano (infatti si trova facilmente integrale ma in inglese) perchè avrei intenzione di proiettarlo nella classe di mie figlie

corrado973
16-10-2016, 15:09
L'ho visto solo oggi ma credo sia di ieri.

Il mondo dell’astronomia è in lutto per la morte di Klim Churyumov, l’ucraino che ha scoperto la cometa omonima raggiunta nel 2014 da Rosetta. La missione della sonda si è conclusa lo scorso 30 settembre, con l’impatto sul suolo della cometa. Lo scienziato aveva 79 anni.

corrado973
21-11-2016, 09:08
Aggiorno con 3 scatti effettuati nelle ultimissime fasi della missione


https://s12.postimg.org/w4hsasuul/d8dc8af7d28fc3c74346960c38f79466_L.jpg

Da sinistra: la zona tra Ash e Seth, sul lobo principale, fotografata l' 8 Settembre da 2.6 km di distanza; i massi di Anubis, il 14 Settembre sempre da 2.6 km; i terrazzamenti di Seth, l'11 Settembre da 3,5 km.

Fonte alive universe

corrado973
17-12-2016, 11:14
Rosetta, ultimi dati prima dell’impatto

Sono passati due mesi e mezzo da quando la sonda dei record ha toccato la superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, terminando per sempre la sua straordinaria missione. Molti strumenti hanno funzionato fino alla fine, tra cui quelli italiani. Ecco gli ultimi dati raccolti dai ricercatori nelle ultime ore di volo


Leggi tutto (http://www.media.inaf.it/2016/12/16/rosetta-ultimi-dati-prima-dellimpatto/)

corrado973
31-05-2017, 22:47
Quella che si credeva l'ultima immagine della cometa inviata dalla sonda Rosetta era in realtà l'ultima completa, ma ne è stata ricostruita una ulteriore a partire da dati incompleti, ripresa vicinissimo alla superficie cometaria.

Alla fine del video si vede una foto di 1mx1m in scala reale...

https://www.youtube.com/watch?v=gWPdl2gmgZU&list=UL

Fazio
31-05-2017, 23:30
Quella che si credeva l'ultima immagine…
ma ne è stata ricostruita una ulteriore a partire da dati incompleti… si vede una foto di 1mx1m in scala reale...


Una foto della superficie della cometa a distanza "da toccar con mano" raccolta ed inviata da Rosetta un'istante prima del suo schianto (mentre era da noi a distanza pressoché "siderale") è quasi inverosimile :shock:

Corrado (fonte inesausta di notizie, aggiornamenti, immagini…) sei veramente impagabile!

corrado973
10-08-2017, 14:53
Che meraviglia...

https://s27.postimg.org/doeo3zwn7/408692b836aac4643247b13719bfa3fe_XL.jpg



In questa nuova composizione, i ricercatori ESA hanno raccolto ben 24 outburst della cometa Churymov-Gerasimenko in prossimità del perielio.

Le immagini riprese dalla camera Osiris di Rosetta sono tutte orientate con il Sole in alto e sono state riprese nei tre mesi attorno alla data del massimo avvicinamento al Sole, il 13 Agosto 2015. Pur durando solo pochi minuti, ciascuna di queste vielente esplosioni (dovute al riscaldamento e alla sublimazione di sacche di materiale volatile vicino alla superficie) scagliano nello spazio 60-260 tonnellate di materiale, tra gas, polvere e detriti.

http://aliveuniverse.today/immagine-del-giorno/3077-una-valanga-di-esplosioni

corrado973
29-10-2017, 09:25
Alla fine la missione “Rosetta” intorno alla cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko ha onorato il suo nome: come la famosa stele ritrovata in Egitto permise di decifrare i geroglifici aprendo la strada alla comprensione della civiltà dei faraoni e delle piramidi, così la sonda europea ci ha dato la chiave per capire l’origine del sistema solare (e quindi anche degli innumerevoli pianeti di altre stelle). Due studi hanno accertato che la cometa studiata ha una struttura interna granulare. E’ in sostanza un agglomerato di ciottoli, sabbia e ghiaccio. Cioè l’anello mancante tra le polveri della nebulosa solare e i planetesimi che si sono poi aggregati sotto l’azione della gravità per formare i pianeti.
Che a grandi linee questo fosse il processo era da decenni accettato dalla comunità scientifica (accrezione per collisioni tra planetesimi a bassa velocità su orbite contigue) ma non si capiva come si potesse passare dalle polveri ai planetesimi in quanto tra particelle così leggere l’attrazione gravitazionale risultava insufficiente. Ora due articoli pubblicati sulla rivista del Regno Unito “Monthly Notices of te Royal stronomical Society”.
La transizione dai “sassolini” ai planetesimi in grado di attrarsi efficacemente è spiegata nell’articolo di Jurgen Blum (Università Braunschweig, Germania). Le collisioni tra oggetti con dimensioni superiori al centimetro sono distruttive: questo era il problema. Ma le comete primitive, ha scoperto “Rosetta” sono aggregati di sassolini primordiali dalle dimensioni dell’ordine del millimetro contenenti polveri e ghiaccio, i cui strati superficiali, però, in quanto esposti al Sole, non contengono ghiaccio. Come spiega Marco Fulle (Inaf di Trieste), uno degli autori del lavoro, “La cometa 67P è un corpo perfettamente omogeneo, e perfettamente consistente con i modelli in grado di spiegare la nascita di pianeti in tutti i dischi protoplanetari. Per far collassare un corpo come questo per gravità basta che tutti i ciottoli si concentrino entro la sua ‘sfera di Hill’, che per 67P ha un raggio di circa 200 km superando la streaming instability. I calcoli lo confermano: una volta che dieci miliardi di tonnellate (il peso della cometa) di ciottoli si trovano entro un volume di 400 km di diametro, non è più possibile evitare il collasso gravitazionale. Ma il collasso è così “gentile”, e le pressioni interne sono così piccole, da non alterare i ciottoli».

https://academic.oup.com/mnras/article/doi/10.1093/mnras/stx2386/4565550/Evidence-of-sub-surface-energy-storage-in-comet

Fonte Astronomianews

corrado973
30-10-2017, 17:21
Si susseguono gli articoli in proposito. Articolo dopo articolo anche se possono sembrare ripetizioni sono dell'avviso che mi (o ci) aiutino a padroneggiare gli argomenti...



Una delle scoperte più importanti realizzate grazie alla camera a immagini Osiris a bordo della missione (realizzata con il contributo di Asi e Inaf) è la componente organica del nucleo di 67P: circa il 40% della massa complessiva, formata da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno, vale a dire gli elementi fondamentali che formano la vita sulla Terra.Ma gli studi approfonditi sulla cometa continuano a produrre risultati scientifici rilevanti.

Ieri 29 ottobre, durante la 64esima edizione dell’International Symposium and Exhibition (Avs) - che si terrà fino al 3 novembre 2017 a Tampa, Florida - Kathrin Altwegg, Professoressa Emerita presso l’Università di Bern, in Svizzera, ha descritto i risultati delle osservazioni condotte da Rosina (Rosetta Orbiter Sensor for Ion and Neutral Analysis), lo strumento a bordo di Rosetta che ha misurato la composizione chimica dell’atmosfera della cometa e della sua chioma. Rosina ha utilizzato i suoi due spettrometri di massa per analizzare le rare molecole organiche e i vari isotopi di atomi come lo xeno, compresi i composti contenenti zolfo. Tali misurazioni possono rivelare da dove provengono questi elementi individuati e soprattutto quando si sono formati. «Quello che abbiamo trovato è incredibile: il ghiaccio cometario è più antico del Sistema Solare», ha detto Altwegg. «Questo significa che le sostanze organiche nella chioma della cometa 67P sono probabilmente ancora più vecchie e quindi come tali, potremmo definirle "universali" e non specifiche del Sistema Solare. Se le comete hanno contribuito all'emergere della vita sulla nostra Terra, simili processi potrebbero essere accaduti o potrebbero accadere altrove nell'universo».

L’inaspettata ‘abbondanza’ di sostanze organiche nella chioma della cometa insieme ai risultati dello xeno, porta gli scienziati a pensare che le comete potrebbero aver avuto un ruolo importante nella formazione della vita sulla Terra. Lo studio della cometa 67P Churyumov-Gerasimenko doveva essere completato con le misurazioni in-situ e con il campionamento di materiale dalla superficie del nucleo per una analisi chimico-mineralogica dettagliata, condotte dal lander Philae, ma, a causa di un malfunzionamento nella fase di ancoraggio al suolo della cometa, il lander ha esaurito le batterie entrando in modalità stand-by nella notte del 15 novembre 2014. Da quel momento e fino alla fine della missione ci sono stati solo brevi contatti, nel corso dei quali Philae è comunque riuscito ad inviare alcuni importanti pacchetti di dati. Non resta che aspettare future missioni di esplorazione cometaria per rivelare il materiale inalterato delle comete.

http://globalscience.globalist.it/cosmo/articolo/2014001/nuovi-atesoria-dallo-scrigno-di-rosetta.html

mbrio76
28-10-2020, 12:04
Ciao,
mi permetto di "riesumare" questa discussione perché stasera alle 17 è previsto un comunicato (almeno credo) a proposito del lander Philae; nell'immagine allegata il tweet di ieri sera tramite l'account ufficiale del lander stesso

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corrado973
28-10-2020, 20:18
Ecco quanto annunciato dalla redazione INAF

"Grazie a una nuova analisi dei dati raccolti dalla sonda Rosetta e dal suo lander Philae in seguito allo storico atterraggio sulla cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko nel 2014, un team internazionale ha individuato il punto esatto in cui il lander ha effettuato il suo secondo “rimbalzo” prima di assestarsi sulla superficie della cometa, lasciando una traccia dalla forma simile a quella di un teschio. Lo studio, che vede un importante contributo italiano, ha rivelato abbondante presenza di ghiaccio nel materiale cometario intaccato, il quale risulta soffice come neve appena posata, aprendo nuove prospettive per future missioni spaziali"

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Crediti per le immagini: Esa

Articolo completo:

Urtando s’impara: ultimi risultati da Philae (https://www.media.inaf.it/2020/10/28/philae-rimbalzi-67p/)