Giuseppe Petricca
28-06-2016, 18:56
Sono due elementi della superficie lunare che non possono essere sconnessi l'uno dall'altro. La Baia degli Arcobaleni e la catena montuosa semicircolare (o quasi semi-esagonale) degli Jura.
18689 18690
HiRes: http://www.astrobin.com/253508/
Qui potete trovare tutte le altre immagini che compongono il mio PROGETTO LUNA (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?13531-Progetto-Luna).
La piana è formata da lava basaltica, e i monti che la circondano, dal Promontorium Laplace al Promontorium Heraclides sono quel che rimane di uno dei più grandi crateri da impatto della superficie lunare, con un diametro di circa 240 km. Data la sua età antica il bordo orientale è stato completamente eroso e distrutto, creando quindi questa baia del Mare Imbrium, sul cui fondo possiamo ben distinguere alcune dorsali di lava solidificata.
Nella stessa immagine appaiono gli iconici crateri di Helicon e Le Verrier, che accompagnano quasi sempre l'inquadratura della zona, rispettivamente di 25 km e 20 km di diametro, che quasi impallidiscono a confronto di tutto quello che è presente sulla sinistra.
La zona, già affascinante di suo, è diventata ancor più interessante per le foto e gli studi compiuti dalla sonda cinese Chang'è-3 e dal piccolo rover Yutu, che da qualche hanno fa sono atterrati poco a nord dell'ultimo cratere nominato, facendo tornare il genere umano sulla Luna (seppur solo con sonde robotiche) da più di 40 anni a questa parte.
SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader Red Interference - 150 frames - AS!2 - Registax 6.1 - Photoshop CC.
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HiRes: http://www.astrobin.com/253508/
Qui potete trovare tutte le altre immagini che compongono il mio PROGETTO LUNA (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?13531-Progetto-Luna).
La piana è formata da lava basaltica, e i monti che la circondano, dal Promontorium Laplace al Promontorium Heraclides sono quel che rimane di uno dei più grandi crateri da impatto della superficie lunare, con un diametro di circa 240 km. Data la sua età antica il bordo orientale è stato completamente eroso e distrutto, creando quindi questa baia del Mare Imbrium, sul cui fondo possiamo ben distinguere alcune dorsali di lava solidificata.
Nella stessa immagine appaiono gli iconici crateri di Helicon e Le Verrier, che accompagnano quasi sempre l'inquadratura della zona, rispettivamente di 25 km e 20 km di diametro, che quasi impallidiscono a confronto di tutto quello che è presente sulla sinistra.
La zona, già affascinante di suo, è diventata ancor più interessante per le foto e gli studi compiuti dalla sonda cinese Chang'è-3 e dal piccolo rover Yutu, che da qualche hanno fa sono atterrati poco a nord dell'ultimo cratere nominato, facendo tornare il genere umano sulla Luna (seppur solo con sonde robotiche) da più di 40 anni a questa parte.
SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader Red Interference - 150 frames - AS!2 - Registax 6.1 - Photoshop CC.