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Visualizza Versione Completa : DSJ Deep Sky Journal N° 75 Luglio 2016 - NGC 6934



etruscastro
16-06-2016, 15:16
Benvenuti al N° 75 del Deep Sky Journal di astronomia.com, in questa piccola rubrica ci permettiamo di portare all’attenzione una serie di oggetti generalmente fuori dalle liste degli astrofili visualisti o fotografi ma non per questo meno importanti o esteticamente meno belli dei più famosi e blasonati oggetti del catalogo di Messier.

Chi legge il DSJ avrà notato che in questa primavera/estate 2016 abbiamo dedicato gli ultimi due numeri della rubrica a degli ammassi globulari, e neanche in questo luglio ci tireremo indietro presentandone uno molto interessante all’interno di un altrettanto interessante costellazione, il Delfino, parliamo di NGC 6934…

FOTO NGC 6934

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L’ammasso globulare è stato scoperto per la prima volta il 24 settembre 1785 da F.Herschel ed è rintracciabile alle coordinate celesti di Ascensione Retta 20h 34m 11.5s e di Declinazione +7° 24’ 14.9”, la sua distanza stimata è circa 52.000 anni luce e una massa di circa 30.000.000 masse solari, la sua magnitudine apparente è di +8.83 con una Dimensione apparente di 7’, il globulare è nella classe 8 (di 10) della densità, quindi molto concentrato.

NGC 6934 è anche catalogato come Caldwell 47 , GC 4586 e GCL 117

TROVIAMO NGC 6934 CON STELLARIUM:

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NGC 6934 non è difficile da individuare, già in un generoso binocolo (15x70) e sotto un cielo buio si può intravedere la forma sferica ma non stellare del globulare, ovviamente la cosa cambia in un telescopio anche se, occorre un discreto diametro per iniziare ad apprezzarne la sua natura compatta e “luminosa”;

diciamo che un 8” dovrebbe essere il minimo diametro utile per separare le stelline dell’alone periferico, mentre già in un 12” e oltre ad alti / altissimi ingrandimenti si possono separare le stelle al suo interno.

Trovarlo manualmente non è difficile, partendo da ε Delphini (Deneb Dulphim +4) e scendendo di 3.5° a SudEst si “incoccia” nella luminosità sferica e granulosa del globulare, da notare che, seguendo questa “retta immaginaria” si passa sopra a ben 3 galassie raccolte in meno di 0.5° (NGC 6927-28-30) comprese tra la magnitudine di +12.6 e +14.5, ne varrà la pena tornarci in un altro DSJ su questi oggetti…..

CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE

Ho osservato diverse volte nella mia “carriera” di astrofilo questo bel globulare, l’ultima volta è stato il 7 settembre 2013 in una serata dalla bassa trasparenza (anzi vere e proprie velature) con un seeing stimato di 5/10 e un valore SQM di 21.06, temperatura di 20° , strumento CPC 1100 …

Dagli appunti:

il globulare è ricco e compatto a 155x, ma è solo forzando sugli ingrandimenti che esce la natura interessante e complicata dell’ammasso, a 318x si definisce il perimetro e in visione distolta si separano parte dell’alone stellare. È un oggetto discretamente luminoso ma non facile se non si disponde di un discreto diametro e di seeing buono.

UN POCHINO DI STORIA (tratto liberamente da Wikipedia…)

18501Riccioli studia presso la scuola dei gesuiti, ed entra nella Compagnia di Gesù il 6 ottobre del 1614.

Divenuto professore di lettere umane, filosofia, teologia e astronomia, prima a Parma, poi a Bologna, Riccioli decide di dedicarsi totalmente allo studio dell'astronomia, che a quel tempo, in conseguenza delle scoperte di Keplero e della nuova teoria di Copernico, era fonte di grandi discussioni.

Schierato in un primo momento tra gli avversari di queste nuove idee, pur elogiando il genio di Copernico e ammettendo la validità della sua idea almeno a livello di ipotesi.

Compì numerose osservazioni astronomiche con Francesco Maria Grimaldi. Da queste e dai propri studi nacquero il già citato Almagestum novum (1651) e l'Astronomiae Reformatae Tomi duo (1665). Nell'Almagestum novum, edito a Bologna, Riccioli traccia una mappa della Luna, proponendo una nomenclatura ancora oggi in larga parte utilizzata, e propone le sue osservazioni sugli anelli di Saturno.

Ha studiato il volo lunare, la rifrazione atmosferica e la rifrazione in generale. Ha compilato un catalogo stellare, osservato una stella doppia, notato le bande colorate parallele passanti per l'equatore di Giove.

Ha anche realizzato alcuni esperimenti con i corpi in caduta, nell'intento di confutare le teorie di Galileo sul moto della Terra: secondo Riccioli, infatti, i suoi risultati indicavano che il nostro pianeta era a riposo, ma in realtà i suoi esperimenti hanno semplicemente confermato i risultati del Galilei.

Riccioli ha, poi, scritto un trattato di geografia (Geographia et hydrographia reformata), che dovrebbe raccogliere tutto lo scibile geografico del suo tempo. Infine, ha tentato di misurare il raggio della Terra e di stabilire il rapporto tra la superficie d'acqua e di terre emerse.

È morto a Bologna, dopo aver lasciato numerosi studi e trattati, nonostante la cagionevole salute.
Ha sviluppato un dispositivo di livellamento per utilizzarlo nelle misure ed ha pubblicato un lavoro sulla traversata geografica. Ha sviluppato un metodo per misurare il diametro del Sole e, con Grimaldi, ha perfezionato il pendolo come strumento per misurare il tempo. Infine, ha pubblicato le tabelle della latitudine e della longitudine per tantissime località (Tabula latitudinum et longitudinum -) correggendo i dati precedenti. Inoltre, ha pubblicato il Geographiae et hydrographiae reformatae libri duodecim.

Sostenitore del calendario gregoriano, ha poi pubblicato Chronologia reformata (1669).

A Giovanni Riccioli è stato dedicato il cratere lunare Riccioli, di 146 km di diametro e un crepaccio di 400 km di lunghezza.

RACCOLTA DSJ DI ASTRONOMIA.COM (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2945-Raccolta-Deep-Sky-Journal)

SVelo
16-06-2016, 15:35
Sei un pozzo di sapienza :)

Andrea86
16-06-2016, 15:48
Spesso questi soggetti vengono "snobbati".
Grazie come sempre per le info.

nicola66
16-06-2016, 16:24
Ottimo ;)

garmau
16-06-2016, 20:32
Sei un pozzo di sapienza :)


macché pozzo di sapienza....è un copione...:biggrin::biggrin: