Giuseppe Petricca
31-05-2016, 19:01
Tornando un po' alle riprese dello scorso Ottobre, con seeing favorevole (tutto il contrario di ora), ecco un mosaico in sei immagini riprese a 5000mm di focale ciascuna, che copre una regione a volte non troppo osservata della nostra Luna.
18265 18266
HiRes qui: http://www.astrobin.com/250948/0/
Qui potete trovare tutte le altre immagini che compongono il mio PROGETTO LUNA (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?13531-Progetto-Luna).
Questa zona si può rintracciare sulle rive sudoccidentali dell'Oceanus Procellarum, quindi visibile soltanto con una fase lunare avanzata, o vicina alla Piena oppure calante verso la Nuova. Difficile trovare un punto di partenza in tutta questa vasta zona, quindi partiamo dal basso e saliamo verso l'alto.
Incontriamo per primo il grande semicirco di Letronne, con un diametro di 120 km che domina la scena con i suoi bordi montuosi e frastagliati che emergono dalla lava che ha invaso praticamente tutto il fondo del cratere. E' facile rintracciarlo sia per la sua forma sia perché si trova poco a nord ovest del più famoso Gassendi, ai margini del Mare Humorum. Al centro del cratere abbiamo tre collinette, presumibilmente le cime del picco centrale che una volta svettava sul fondo vuoto.
Sulla sinistra troviamo, sopra al cratere Billy, il triangolare e curioso Mons Hansteen, probabilmente formato da una estrusione lavica densa, facilmente osservabile con seeing buono. Possiamo quindi 'perderci' nell'area, dove ci sono innumerevoli circhi e semicerchi quasi del tutto sommersi dalla lava dell'Oceanus Procellarum. Witchmann R, oppure a destra del cratere Schele e della Dorsa Ewing. Oppure sul terminatore con Flamsteed G.
Il più bello di tutti però è sicuramente Flamsteed P, un grande cratere del diametro di 100 km praticamente sommerso al 99% dalla lava dell'Oceanus. Di lui rimane solamente una formazione circolare che delimita le cime delle montagne che prima costituivano il bordo del cratere stesso. Affascinante sia in ripresa che in visuale.
Tutta questa zona fa parte di un presupposto Bacino di Flamsteed/Billy, che si suppone sia esistito nell'epoca Pre-Nectariana (prima dell'invasione lavica), del diametro di poco meno di 600 km. Tuttavia per ora rimane appunto una supposizione, con poche certezze della sua effettiva esistenza.
Strumentazione: SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 300 frame stackati su 3000. Elaborazione in AS!2, Registax 6.1 e Photoshop CC.
18265 18266
HiRes qui: http://www.astrobin.com/250948/0/
Qui potete trovare tutte le altre immagini che compongono il mio PROGETTO LUNA (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?13531-Progetto-Luna).
Questa zona si può rintracciare sulle rive sudoccidentali dell'Oceanus Procellarum, quindi visibile soltanto con una fase lunare avanzata, o vicina alla Piena oppure calante verso la Nuova. Difficile trovare un punto di partenza in tutta questa vasta zona, quindi partiamo dal basso e saliamo verso l'alto.
Incontriamo per primo il grande semicirco di Letronne, con un diametro di 120 km che domina la scena con i suoi bordi montuosi e frastagliati che emergono dalla lava che ha invaso praticamente tutto il fondo del cratere. E' facile rintracciarlo sia per la sua forma sia perché si trova poco a nord ovest del più famoso Gassendi, ai margini del Mare Humorum. Al centro del cratere abbiamo tre collinette, presumibilmente le cime del picco centrale che una volta svettava sul fondo vuoto.
Sulla sinistra troviamo, sopra al cratere Billy, il triangolare e curioso Mons Hansteen, probabilmente formato da una estrusione lavica densa, facilmente osservabile con seeing buono. Possiamo quindi 'perderci' nell'area, dove ci sono innumerevoli circhi e semicerchi quasi del tutto sommersi dalla lava dell'Oceanus Procellarum. Witchmann R, oppure a destra del cratere Schele e della Dorsa Ewing. Oppure sul terminatore con Flamsteed G.
Il più bello di tutti però è sicuramente Flamsteed P, un grande cratere del diametro di 100 km praticamente sommerso al 99% dalla lava dell'Oceanus. Di lui rimane solamente una formazione circolare che delimita le cime delle montagne che prima costituivano il bordo del cratere stesso. Affascinante sia in ripresa che in visuale.
Tutta questa zona fa parte di un presupposto Bacino di Flamsteed/Billy, che si suppone sia esistito nell'epoca Pre-Nectariana (prima dell'invasione lavica), del diametro di poco meno di 600 km. Tuttavia per ora rimane appunto una supposizione, con poche certezze della sua effettiva esistenza.
Strumentazione: SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 300 frame stackati su 3000. Elaborazione in AS!2, Registax 6.1 e Photoshop CC.