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Visualizza Versione Completa : News da Mercurio



corrado973
07-05-2016, 23:07
La mappa fa parte dell'ultimo rilascio del Planetary Data System (PDS), un'organizzazione finanziata dalla NASA che si occupa della pubblicazione dei dati scientifici delle missioni planetarie. La missione MESSENGER, che si è conclusa il 30 aprile dello scorso anno con un impatto sulla superficie del pianeta, ha condiviso ad oggi oltre 10 terabyte di informazioni, tra cui quasi 300.000 immagini e milioni di spettri.

Ecco una straordinaria foto (http://s32.postimg.org/ojcq2t22t/03807072d7e91bc720b7e2b8ee4be3ad_XL.jpg)

Il nuovo modello è stato realizzato combinando insieme più di 100.000 foto riprese con geometrie ed illuminazione molto diverse.
Rivela una serie di caratteristiche interessanti, tra cui il punto più alto e più basso del pianeta rispettivamente di 4,48 chilometri sopra l'elevazione media appena a sud dell'equatore e 5,38 chilometri sotto l'elevazione media nel pavimento del bacino Rachmaninoff, un bacino da impatto che ospiterebbe alcuni tra i più recenti depositi vulcanici di Mercurio.

Mappa qui (http://www.nasa.gov/feature/first-global-topographic-model-of-mercury://)

oppure qui

https://www.youtube.com/watch?v=MRsaHLfZxbU

Marcos64
07-05-2016, 23:13
Che splendida foto!

corrado973
07-05-2016, 23:34
Si davvero una bella foto. E' una vista delle pianure vulcaniche del nord di Mercurio. In basso a destra si nota il bacino da impatto Mendelssohn di 291 chilometri di diametro. Nella parte superiore dell'immagine, la regione arancione mostra la posizione di una bocca vulcanica.

bertupg
09-05-2016, 11:12
Carino il messaggio "pagina non trovata (errore http 404)" stile Nasa :D

404The cosmic object you are looking for has disappeared beyond the event horizon



Mappa qui (http://www.nasa.gov/feature/first-global-topographic-model-of-mercury://)


occhio che ci sono alcuni caratteri al fondo del link che rendo l'indirizzo non valido (con la conseguenza di cui sopra).

Il link corretto è: http://www.nasa.gov/feature/first-global-topographic-model-of-mercury

SVelo
11-05-2016, 20:10
Fantastico

corrado973
25-06-2016, 15:57
Vi consiglio di questo link:

https://www.melown.com/mercury/

Si tratta di una lavoro che utilizza immagini raccolte da Messenger per fornire un globo 3d interattivo del pianeta. La mappa comprende quattro diversi livelli di immagini: colore naturale, morfologia, falsi colori e un maggiore colore.

Pierluigi Panunzi
26-06-2016, 11:17
link fantastico quello di Melown... :sbav:
lo metto subito tra i preferiti!!
:cool:

corrado973
08-08-2016, 16:36
Aggiornamento attinente:

La superficie di Mercurio non vede attività vulcaniche da almeno 3.5 miliardi di anni, secondo nuove analisi delle immagini raccolte dalla sonda americana MESSENGER. I dati della missione hanno fornito agli astronomi preziose informazioni per ricostruire e datare gli ultimi episodi dell'evoluzione vulcanica e geologica di Mercurio.

Articolo qui (http://www.pollucenotizie.com/2016/08/8.html)

corrado973
27-09-2016, 16:08
Ricordandovi che giovedì 29 il pianeta si trova alla massima elongazione occidentale e visibile al mattino prima dell'alba vi posto questo nuovo studio :

Piccole formazioni scoscese che ricordano dei gradini: sono le strutture recentemente rilevate sul volto del primo pianeta del Sistema Solare grazie ad un’indagine condotta sui ‘ritratti’ scattati dalla sonda MESSENGER della NASA.

Questi nuovi elementi hanno particolarmente suscitato l’interesse degli studiosi che li reputano emblematici dell’attività tettonica di Mercurio. I risultati sono illustrati nell’articolo “Recent tectonic activity on Mercury revealed by small thrust fault scarps”, che verrà pubblicato a ottobre sulla rivista Nature Geoscience.


leggi tutto (http://www.asi.it/it/news/mercurio-in-fermento)

Dinamo
27-09-2016, 16:27
Ecco un'altra discussione che non avevo ancora letto...
Sarò in ritardo ma devo dire che la mappa a globo di Mercurio è davvero fantastica!

corrado973
17-11-2016, 20:34
Aggiorno:

https://s15.postimg.org/qt1jllzl7/mercurio.jpg

Nuove mappe topografiche ad alta risoluzione della superficie di Mercurio realizzate a partire dalle immagini scattate dalla sonda americana MESSENGER hanno portato alla scoperta di una massiccia fossa tettonica nell'emisfero meridionale del pianeta.
La valle, lunga 1000 chilometri, larga 400 e profonda 3, si estende fin dentro il bacino Rembrandt, una delle più recenti strutture da impatto sulla superficie di Mercurio. La valle è più piccola di Valles Marineris, una rete di canyon che solcano la superficie marziana, ma è ben più vasta del Grand Canyon e più profonda della Rift Valley.
"A differenza della Rift Valley terrestre, la grande valle di Mercurio non è dovuta alla separazione di diverse placche litosferiche; è il risultato della contrazione globale del pianeta," spiega Tom Watters dello Smithsonian National Air and Space Museum.
La grande valle di Mercurio è delimitata da due imponenti scarpate di faglia. Gli scienziati sospettano che queste scarpate si siano formate in seguito a un rialzamento del terreno dovuto alla contrazione del pianeta lungo le linee di faglia. Nonostante ciò, la valle risulta essere situata a un'altitudine inferiore rispetto al terreno circostante. Gli scienziati credono che l'alterazione della struttura crostale abbia portato al rialzamento di alcune regioni e allo sprofondamento di altre.
Lo sprofondamento della valle avrebbe abbassato anche una porzione del bordo del bacino Rembrandt.
"Ci sono esempi simili sulla Terra che includono sia placche continentali che placche oceaniche," prosegue Watters, "ma questo potrebbe essere il primo esempio di un simile processo geologico su Mercurio."

Fonte qui (http://www.pollucenotizie.com/2016/11/16.html)

Fazio
18-11-2016, 00:10
Sei infaticabile.
Hai mica una pila nucleare a bordo??:D

corrado973
22-05-2017, 19:43
Aggiorno:

se cliccate qui (https://messenger.quickmap.io/?proj=21&layers=NrCMA4BoAYc1IlAdjrUBdLjQBYBMcCCI%2BAnNAMzxE aLnSxPx3D7hllov0dTOZeZAKzdBbDgDYxrdmVQCss-KPQ1S%2BXDPr5pinQtr0yKbWxNQE6Zf1rYJzNaWRd9E1UfPU35 V3daUoB5OwJSa3NAAdJSyHN5o0bFkhI6JxqB6CTH2uNApRIjAu VYJuKy5wTCRZYi5hkzV5dB%2BDWU5oPkhuKAlreVBEY21pqk1R aAtVWMEvVNKtexihQT1LDmU8V1hZriUleK4wqtRG%2BXyg8isw nmDwlfQmX05BEsguJKPVXe1kpNR08hOnNasgtKNyshPlFkN8iu BNsC4ZV-vMJOBPiQ0fslBggA)

potrete accedere alla versione per la navigazione interattiva 3D, grazie alla quale potrete compiere un’esplorazione a volo d’uccello sul pianeta usando la nuova versione dello strumento Act – QuickMap, messa a punto e rilasciata dal Planetary Data System.
La mappa si avvale dei dati più recenti raccolti dalla missione Messenger della Nasa, la 16esima e ultima release, resa pubblica il 9 maggio scorso. Le operazioni orbitali della sonda Messenger si erano concluse il 30 aprile del 2015, ma missione terminerà ufficialmente il prossimo 31 maggio. Dopodiché, per avere nuove immagini di Mercurio a distanza ravvicinata occorrerà attendere, se tutto va bene, il 2025, con l’arrivo in orbita attorno al pianeta della missione Esa/Jaxa BepiColombo – sempre che il lancio, già rimandato, avvenga nell’ottobre del 2018, come prevede l’attuale tabella di marcia.

Teniamoci dunque cari questo volo virtuale su Mercurio e questa generosa ultima collezione di dati: circa 300mila immagini e milioni di spettri per un toitale di oltre 10 terabyte d’informazioni. Disponibili online per chiunque sia interessato.

http://www.media.inaf.it/2017/05/22/messenger-mappa-interattiva/

corrado973
18-01-2018, 09:45
Aggiorno:

Un lavoro appena pubblicato sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature e guidato da Stefano Orsini, ricercatore dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) di Roma, presenta la prima prova osservativa della relazione diretta tra il transito di una Cme proveniente dal Sole e la dinamica dell’esosfera del pianeta Mercurio. Questo lavoro, a cui hanno partecipato anche altri ricercatori Inaf e dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), indica che l’andamento dell’emissione di sodio (Na) attorno a Mercurio, così come osservato dalla Terra, può essere un vero e proprio campanello d’allarme nell’ambito della meteorologia spaziale planetaria e può fornire utilissime indicazioni sulla propagazione delle perturbazioni solari ben prima del loro eventuale arrivo alla Terra.

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Articolo originale scritto da Redazione Media INAF
Fonte (http://www.media.inaf.it/2018/01/17/tempeste-solari-occhio-a-mercurio/)