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Visualizza Versione Completa : makkino per osservazioni planetarie



Giova84
28-04-2016, 02:11
Salve a tutti,
le pessime condizioni meteo degli ultimi mesi, in cui anche nei giorni di cielo apparentemente sereno spesso l'atmosfera si presentava intrisa di una cappa di foschia che mi ha costretto a rimandare o annullare diverse serate osservative, ho valutato la possibilità di dotarmi di un set-up che mi consentisse di dedicarmi in maniera decente a un po' di osservazioni planetarie da effettuare anche modi e fuggi da casa, sicuramente più fattibili in condizioni atmosferiche meno buone di quanto non siano il rich field e il deep sky cui mi sono fino ad ora dedicato col mio rifrattore acro 120/600.
L'idea iniziale era di dotarmi di un filtro semi-apo o simili per contenere il cromatismo dello strumento e di un oculare a cortissima focale per salire con gli ingrandimenti oltre i 120x che faccio ora col mio Planetary ED 5mm, magari acquistando il 3,2mm della stessa serie.
Poi mi sono sono reso conto che con quella cifra avrei quasi raggiunto il prezzo di un makkino (90), che potrei utilizzare sulla mia montatura AZ3 e con gli stessi oculari che ho già. Vorrei sapere da chi ne ha esperienza se questa soluzione potrebbe essere effettivamente rispondente alle mie esigenze, se i risultati che otterrei sarebbero effettivamente superiori rispetto a quelli raggiungibili con il mio strumento e fino a quanto potrei spingermi con gli ingrandimenti. Inoltre mi chiedo se conservare un po' di soldi e puntare a un mak 102 o a un 127 possa essere effettivamente più proficuo per l'uso che dovrei farne o se il gioco rispetto al 90 non varrebbe la candela.
Ringrazio in anticipo chiunque voglia condividere con me la sua esperienza o voglia darmi qualche consiglio.

frignanoit
28-04-2016, 02:41
Ciao! Io sono sempre del parere che nonostante la risaputa occorrenza di diametro, ogni strumento sia apprezzabile per quello che può offrire, le tue esigenze osservative in primis saranno quelle che faranno la differenza, se non hai delle aspettative particolari, sfruttare una montatura già in possesso e riuscire a cogliere quanto il mak 90 può dare sarebbe una buona idea, oltretutto è dichiarato per l'uso da te preposto, sarebbe utile magari mettere un occhio sullo strumento in questione prima e valutarne i limiti, personalmente utilizzo 2 newton un 76mm f11,8 ed un 150 f5, ognuno fa la sua parte, per il Planetario approfitto della lunga focale del piccolo e viceversa, sarebbe una soluzione simile al tuo caso....

Angeloma
28-04-2016, 08:35
Una norma generale, sempre valida, è quella di scegliere il meglio che le tasche possono permettere.
Una montatura AZ3 è dichiarata con un carico di 2,5Kg; un Mak 127 ne pesa 3,5 più accessori e non saprei dire se e quanto possa andare bene. La leva corta, una quarantina di centimetri, è un punto a favore.

Valerio Ricciardi
28-04-2016, 09:05
Se non hai gran fretta, un OTA Mak 127 usato come nuovo ti costerebbe assai meno del nuovo.

Potresti riservare ai bassi ingrandimenti e larghi campi su oggetti relativamente deboli ed estesi, in cui dà il meglio di sé, il 120; verso l'alto sino ai 50X usando un 12 mm da almeno 66°, con 2,4 mm Pu dà il meglio di sé anche come acutanza visiva percepita e non inizia a coloricchiareare troppo tutto; all'estremo opposto, un oculare come questo

http://www.bresser.de/en/Sale/Display-Items/0218228-1.html

con una somma contenuta ti darebbe 5,6 mm Pu, ancora giusta giusta tutta sfruttabile, 3,17° di campo in cielo (quasi "sei lune medie e mezzo") e poco più d 21X.

Con un Mak 127 che è un 127/1540 puoi spingerti spesso sino a un Planetary ED o equivalente da 8 mm, che ti offre 192,5X che son davvero tanti, anche su Saturno o un Marte decentemente vicino all'opposizione dice la sua. Di più, non val la pena solo per qualche serata/miracolo. Ma fra i 120 e quel limite sul planetario dà davvero tanto, tanto più di quel che ti aspetti.

Quel poco di contrasto che perdi rispetto alla sua apertura "di targa" per via dell'ostruzione, è ben compensato dalla maggiore apertura e dalla praticamente assenza di cromatismo. Sul deep a parte il limite di angolo di campo, è meno "trasparente" di un 120 a lenti, diciamo che se la batte con un acro 100 alla fine.
Poi come ingombro fra un barattolino un barattoletto e un barattolotto (90-102-127) cambia realmente poco; sulla AZ3 ci stanno tutti e tre da favola.

Quando passi a un grosso barattolone (150) o un bidoncino (180) effettivamente la brandeggiabilità e portatilità cambia in modo sostanziale (ed anche le esigenze di supporto meccanico).

Per cui in conclusione se fossi IO prenderei un 127 usato invece di un 90 o 102 nuovo.

Francis
28-04-2016, 11:22
Bel dilemma...visto che parliamo di diametri molto vicini e con schema ostruito e non e affetti da cromatismo e non.

Innanzitutto un planetary dovrebbe costare sui 60-70 euro un mak 90 sui 170 e un mak 100 anche più di 200 euro (nuovi).

Tutto dipende da quanto il rifrattore, al netto del cromatismo, risulta performante sul planetario, cioè è comunque in grado di tirar fuori dettagli. Se ha una discreta performance e può essere portato anche vicino ai 200x il mak 90 o 100 non darebbe grandi vantaggi (e forse anche il 127), anche se sono telescopi che facilmente reggono anche i 250-300 ingrandimenti (quando il seeing lo consente).

Se comunque nuovo telescopio deve essere meglio il 127, magari usato, come ti è stato consigliato.

Valerio Ricciardi
28-04-2016, 12:09
Un Planetary Ed sui 55-60 usato immacolato si trova (parliamo dell'8 mm - che è una delle focali, col 5 che però è troppo corto - che funzionicchiano benino).
In alternativa anche il FlatField da 8 mm va più che bene e delle due mi pare anche un pochino più corretto.

Sopra i 200X a mio avviso già perde significato un Mak 127, che una volta nelle vita vicino alle Tre Cime di Lavaredo in una notte senza luna il primo giorno dopo la pioggia con aria immobile si possa veder bene anche a 300X non può esser preso come riferimento.

Io col Mak 130/2000 della Bosma (Bosma, Konus, Celestron) una notte attorno a ferragosto con un'umidità che soffocava e aria immobile, a 250X coll'Ed 8 ho visto BENISSIMO le bande di un Giove quasi allo Zenit risolte a festoncini, Ganimede e Callisto ben tondi e le ombre sul disco che non eran puntini ma cerchi neri.
Sembrava di guardare con un C9,25" "uscito particolarmente bene"; ma quella non è da considerarsi "la prestazione dello strumento" che è un 130 ostruito, per poco che sia.

Considerato che con un poco di pazienza fra i 200 e i 250 max un 127 intonso non lo si nega a nessuno... Appunto, preferirei un oggetto che in qualcosa sia specializzato e seccamente superiore all'altro, ci si veda decisamente meglio su Luna e Planetario. Se grossomodo se la battono una sera meglio uno una sera meglio l'altro, inutile averne due. :)

Giova84
28-04-2016, 16:07
Faccio alcune considerazioni che possono essere utili alla discussione:
1. la AZ3 regge senza grattacapi il mio rifrattore che, senza accessori, pesa 4,9 kg, quindi il mak 127 che ne pesa più di un kg in meno ci andrebbe bene.
2. quanto a parco oculari, come cercatore e per oggetti diffusi uso con soddisfazione un 24mm MaxVision (4,8 PU, 2,7° CR), mentre il Planetary ED 5mm mi permette osservazioni ancora buone (anche se un po' scure) su piccoli dso, e più che accettabili sul planetario, ma solo diaframmando a 75mm; sono in attesa di qualche offerta per un ES 11mm 82° per coprire il gap intermedio e piazzarmi intorno ai 50x suggeriti da Valerio Ricciardi.
3. Il rifrattore sul planetario a 120x consente osservazioni accettabili solo diaframmando, il che mi fa pensare che salendo ancora verso i 187x del 3,2mm potrei avere maggiori problemi che potrebbero indurmi a ricorrere a un filtro per limitare il cromatismo. A quel punto con 75 euro di oculare + 66 di semi-apo arriverei a 141 euro: un mak 190 nuovo costa non più di 190 (su astrosell qualche tempo fa uno usato era venduto a 100 euro), mentre sul sito bresser ogni tanto compaiono un mak 90 a 165, un 100 a 130 euro e un 127 a 239 euro e più o meno alle medesime cifre potrei trovare anche un buon usato. Quindi il ragionamento economico fatto è: con una cifra di poco inferiore o superiore a quella che spenderei per oculare+filtro con risultati dubbi prendo un telescopio più votato allo scopo prefissato.
A questo punto mi domando: meglio un mak 90 o 100 magari a breve o pazientare per in 127 (spendendo però almeno il doppio)? Da quello che suggerisce Valerio Ricciardi varrebbe orientarsi verso la seconda soluzione....

Francis
28-04-2016, 17:02
Molto chiaro...però:
I filtri per ridurre il cromatismo hanno scarsa efficacia quindi la spesa sarebbe inutile (io ho un rifra 152 f5 e il filtro non da benefici)
Il rifrattore diaframmato a 75, ma potrebbe esserlo anche a 80, ha prestazioni sicuramente non molto diverse da un mak 90 o anche 100 e su alcuni target potrebbe averle persino superiori (ho un mak 100/1400 confrontato più volte con il rifra diaframmato anche fino a 60 mm)

Quindi se proprio devi comprare un secondo telescopio di diametro simile al rifrattore seguirei il suggerimento di Ricciardi (mak 127).

Valerio Ricciardi
28-04-2016, 18:44
I filtri per ridurre il cromatismo hanno scarsa efficacia quindi la spesa sarebbe inutile (io ho un rifra 152 f5 e il filtro non da benefici)

Dipende dal filtro. I Baader interferenziali un bel po' fanno. Se comunque facessero reali miracoli, ci sarebbero solo doppietti di Fraunhofer con un filtro montato fisso all'inizio del drawtube.

Rop
28-04-2016, 21:38
Io sono un soddisfattissimo utilizzatore di un Makino (la skywatcher mette a corredo anche una borsetta per il trasporto :D) inizialmente lo utilizzavo anche su trepiedi fotografico (in attesa della eq che ha tardato ad arrivare) lo posseggo da solo un anno e sono riuscito a puntare pochino ma

Giove bello luminoso con le sue bandine e lunette tutte al suo posto :D
Venere ottime le fasi
Saturno puntato solo una volta e sono riuscito a vedere titano molto debole ma c'era
la foto del sole nel mio profilo è fatta con astrosolar e il makino belle le macchie
Ho preso al ISS a "braccia" sempre con la nikon
Marte non lo ho ancora visto :sad:
Ho puntato su alcor e mizar ... Ottimi Mizar A e B Alcor e la debole Sidus Ludovicianum si vede veramente bene

Purtroppo ho poca esperienza con altre ottiche qundi i miei ottimi vanno presi con le pinze :oops:

Se dovessi tornare indietro magari prenderei il 102 costa poco di più ma skywatcher in italia non lo vende e ho avuto la scelta obbligata volendolo comprare (come primo acquisto) dal rivenditore della mia zona


Buona serata

Giova84
28-04-2016, 23:37
Beh, che dire, i nodi stanno venendo al pettine!
Rop mi hai confermato indirettamente ciò che anche Francis ha detto: al netto delle condizioni di osservazione, bene o male il rifrattore consente di vedere le stesse cose di un makkinino (consentitemi l'espressione :biggrin:)...mi sorge solo una curiosità: fino a che ingrandimenti vi siete spinti?
In ogni caso mi par sensato valutare eventualmente l'occasione di un 127 e non sprecare denaro col rischio di non avere reali benefici...

Rop
28-04-2016, 23:46
al momento ho solo i 2 oculari a corredo del mak 20mm e 10mm più una barlow 2x ho provato a mettere barlow + 10mm non era malvagio quanto visto ad essere di bocca buona :) comunque nella mia zona oltre i 150 (a detta di amici con tubi decisamente migliori) non si riesce ad andare ... io del 10 (125x) sono soddisfatto considerando che è praticamente un fondo di bottiglia...

buona serata

Francis
29-04-2016, 00:04
Con il mio makketto :biggrin: sono arrivato su Marte e Saturno anche a 280x con l'ortoscopico GO. Su questi due target il makkarino :biggrin:si è comportato bene non perdendo molto in risoluzione e definizione dei contorni; ha anche risolto bene doppie bilanciate strette come gamma virginis; molto meno buona la sua prestazione su Giove e su doppie molto sbilanciate come Polaris e Rigel su cui pesa probabilmente l'ostruzione.

Comunque in genere lo uso prevalentemente 140x e a volte a 200x.

Preciso infine che ho comprato il mak perché mi serviva un telescopio molto compatto da usare come mordi e fuggi, quando non ho voglia di tirare fuori il rifrattorone che gli è superiore nettamente su qualsiasi target tranne forse Marte.

poll
29-04-2016, 12:32
Scusa, ma cosa vuoi tirare fuori da un 90 ostruito, va preso per quello che è, un gioiello costo/prestazioni, stop.
Io lho avuto e un esemplare riuscitissimo, portato a 2000 mt del passo S.Marco, nonostante tutto era buissimo rispetto un 66ed, checchè ne dicano tutti i test, tant'è che poi l'ho venduto... si sali con gli ingrandimenti, ma non vedi certo di più, ti ripeto che con il 66ed a 100x vedi si più piccolo ma più dettagli e non "trema" l'immagine... Poi di "miracoli" ne è pieno i web, se vai su "l'altro" sito ti dicono che fa pure le radiografie!...
Vedi tu!

Angeloma
29-04-2016, 12:54
Ho letto varie recensioni di un 66ED, per la precisione dell'arcinoto Scopos 66 ED APO e tutte sono concordi nel sostenere l'eccellente resa ottica anche a un ingrandimento di 300x con immagini ancora luminose, quindi tanto di cappello, anche se non so se si tratta dello stesso strumento.
La sua focale è di 400mm, quella del Mak 90 è di 1200mm, ossia il triplo. Cosa indispensabile, se si vuol contenere l'ostruzione.
Diciamo che il Mak, a fronte di una spesa contenuta, ha prestazioni dignitose e per un principiante è sicuramente più "semplice" da usare.

Huniseth
30-04-2016, 12:24
Lo Scopos66 è una della leggende metropolitane più diffuse. Si vede come in un qualunque 66mm semiapo. Se non ricordo male qualcuno mi ha ripreso per aver osato mettere una barlow 3x al 70qED ..........
300x con un 400mm si ottengono con un 4mm e barlow 3x . .dev'essere uno spettacolo...
Poi bisogna considerare che il seeing favorisce il 66mm rispetto al 90mm, o meglio, è più corretto dire che sfavorisce il 90mm..... Inoltre, per quanto piccolo, unn mak90 va portato comunque in temperatura.
Detto ciò, non dubito invece che in terrestre lo scopos66 sia migliore del mak90.

Valerio Ricciardi
30-04-2016, 15:29
Lo Scopos66 è una della leggende metropolitane più diffuse.
Si vede come in un qualunque 66mm semiapo.
:angel: La voce dell'innocenza (si fa per dire).


300x con un 400mm si ottengono con un 4mm e barlow 3x . .dev'essere uno
spettacolo...
300X con un 66 a fuoco corto, ma andiamo, il Telementor 63/840 Zeiss lavorato con perfezione maniacale non ce la fa mo' sti mozziconi di rifrattori so' mejo dell'Hubble solo perché montano focheggiatori da un chilo...
io BUONI 300x li ho visti col 6 mm TS SWA 66° e il Bosma /Konus 150/1800 che adesso ha Monciccio...


non dubito invece che in terrestre lo scopos66 sia migliore del mak90.
Questo si, senz'altro!

Angeloma
30-04-2016, 16:21
Io non ce 'ho, lo Scopos 66, però ho spesso avuto la tentazione di prenderlo per sostituire il 70/350 acromatico (anzi, cromatico, va') come strumento rich field, non certo per i presunti 300x.
Però, se tutte le recensioni che potrete trovare, scritte da persone ben autorevoli o presunte tali, sono concordi nel profondersi in elogi sperticati... be', io non ho gli elementi, né i titoli, per poter smentire.

Valerio Ricciardi
30-04-2016, 16:34
Come rich field da quel che ho potuto vedere non è affatto male, anche se 66 mm van bene per il Presepe e asterismi estesi abbastanza brillanti, certo non il deep.

Dà un ottima immagine per i suoi 66 mm, e per molti è un entry level nell'astrofoto.
Ma un vecchio 80/1200 giapponese agli alti ingrandimenti lo disintegra.

Spremere a calcioni la focale a valle di un rifrattore corto per fargli fare il mestiere di un altro tipo di oggetto è come montare gomme artigliate su una 850 Spyder e mettercisi a fare fuoristrada. Che senso ha?

Angeloma
30-04-2016, 17:54
E infatti, è cosa insensata... ma è vezzo (o vizio) diffuso. Una volta tolta la curiosità, finita lì.
Logica vuole che un telescopio debba essere usato per lo scopo per cui è progettato, affinché renda al meglio.
Oculare Erfle 2" 30mm, 13x e una PU di 5mm per un campo reale di 5 gradi: non mi sembra male.

Valerio Ricciardi
30-04-2016, 19:32
Erfle 2" 30mm, 13x e una PU di 5mm per un campo reale di 5 gradi

Ecco! :cool:

Francis
30-04-2016, 19:49
Ecco che in questo caso (13x con 5 gradi di campo) è meglio osservare con un binocolo ....;)

Un telescopio è sempre un telescopio e serve per osservarci a medio alti ingrandimenti....un 66mm può benissimo raggiungere almeno i 100-130 ingrandimenti...

Valerio Ricciardi
30-04-2016, 20:23
Non è la stessa cosa: perdi la visione binoculare ma la sola evidenza di avere sempre un supporto e una visione a 90°, in rapporto alla spesa ti rende solo meglio.

Una focale 400 tutto deve fare, meno che tentare gli ingrandimenti e concludere "pant, pant, li regge".

A 100-130 ingrandimenti un Mak 127/1540 che costa meno di uno Scopos va a spasso, senza cromatismi di sorta (mooooolti meno di quelli residui di uno Scopos) e con una risolvenza percepita certo migliore. Percepita, e reale: 127 ostruiti son ben più di 66 liberi.

A 100-130X, un vecchio rifrattore giapponese 60/900 f/15 con ottiche buone (Towa, Vixen...) degli anni '60 se lo magna crudo, allo Scopos.

Perché è F/15.

I rapporti spinti non sono affatto inutili, servono a fotografare.
Vuoi una cosa corta e compatta? Ti prendi un sistema compound, un Mak da 4" in su se la tua vocazione è nel sistema Solare, uno SC (ma da almeno 6" minimo) se vuoi sfruttare un po' più di campo. C6, C8, Meade 8. Corti.

Francis
30-04-2016, 20:35
Non sto qui a discutere se uno si deve comprare uno scopos o un rifrattore giapponese anni '60 o quello che vuoi. Ma comprarsi uno scopos per osservarci solo a 13x come fosse un binocolo lo trovo come minimo stravagante.

Angeloma
30-04-2016, 21:12
Non è stravaganza, è il suo lavoro.
Niente vieta poi di farci quello che faccio io col Mak 127, che ci guardo la luna a 482x e questa sì, che è stravaganza... :colbert:
Però, dal momento che ho un po' di telescopi di diverse aperture e diverse focali, uso quello che al momento ritengo più adatto; come norma generale, focali corte per bassi ingrandimenti e focali lunghe per alti ingrandimenti.
Ho anche qualche binocolo e raramente li uso a scopo astronomico: sono scomodissimi anche sul cavalletto. :mad:

Francis
30-04-2016, 21:23
Ti sbagli, 13x non è affatto il suo lavoro. La lavorazione ottica del telescopio sarebbe totalmente sprecata. Se non ti piace poi osservare in binoculare il cielo a bassi ingrandimenti figuriamoci in monoculare...

Poi ognuno è libero di usare gli strumenti che ha come meglio gli pare...di stravaganze è pieno il mondo..;)

Angeloma
30-04-2016, 21:40
Ecco, bravo! Vedo che hai capito...:biggrin:

Valerio Ricciardi
30-04-2016, 21:41
Ma comprarsi uno Scopos per osservarci solo a 13x come fosse un binocolo lo trovo come minimo stravagante.

Nessuno ha detto che si debbano osservar cose a 13X e basta. Lo Scopos è fatto per avventurarsi con costi contenuti nell'astrofotografia di campi estesi, e per ingrandimenti sino a mediobassi. A 80-90 con un oculare ben corretto ai bordi ancora dice la sua. Ma stare lì a spremere per ingrandimenti più facilmente alla portata di un Lidlscopio solo perché quel pur quasi giocattolo è 70/900 è velleitario, ha senso come extrema ratio se sei riuscito a metter solo quello nel bagaglio a mano e sei sotto i cieli eccellenti della Namibia e vuoi guardar Giove più grande che puoi.

C'è chi si intestardisce a spender fior di soldi per filtrare il cromatismo residuo dei rifrattoroni achro cinesi 150 f/5 (150/750) per tentare guardarci (male) a 200X e oltre. Stessa cosa.
Il 150/5 è uno strumento che dà grandi, non discrete soddisfazioni.
Sotto cieli bui, nel deep, se le lenti son pulite regala visioni mozzafiato e le stelle degli ammassi globulari scintillan come diamanti. Ma verso i 100X se tutto va bene, ti fermi e tiri fuori dalla borsa un altra cosa.
Se no sei come un irakeno che ricava una spyder da una vecchia Ford Taunus tagliando via il tetto colla smerigliatrice. Si è fatto una spyder in quel modo?

Conosci qualcuno che si affanna a far lunghe pose su nebulose a emissione con lo SkyWatcher 180/2700 come quello di Huni? Eppure i 180 di apertura ci son tutti... son ben più di un Newton 150/750! I fotoni ci incidono in rapporto alla superficie, no? :)

Francis
30-04-2016, 23:09
Ci sono ovviamente differenze di utilizzo dei telescopi a seconda delle loro caratteristiche, differenze che però spesso vengono ingigantite oltre misura e ci sono persone che arrivano a scambiare un telescopio per un binocolo è un binocolo per un telescopio (ogni riferimento ad altri forum è puramente casuale)...

Tutti i telescopi sono idonei a raggiungere alti ingrandimenti e cioè almeno 1 o 1,5 volte il loro diametro, se non lo fanno sono mal concepiti e/o realizzati. Io ho un 150 F5 e ci osservo normalmente a 150- 200x per luna e pianeti e anche a 300x su stelle doppie. Con questo telescopio, secondo te costruito per il rich field, ho visto la gmr con dettagli interni, i vortici attorno ad essi, la sottile trama di seb e neb, le altre bande più sottili, il transito dei satelliti, sulla Luna almeno 4 craterini di Plato. Ho sdoppiato stelle al limite di risoluzione è più volte la "difficilissima " Antares . Non ti dico Saturno in un giorno di seeing eccezionale. Il limite era ovviamente dettato dal seeing, molto meno dallo strumento. Del resto, per la maggior parte dei target serve a poco salire oltre i 150-200 ingrandimenti in quanto i dettagli sono già pressoché tutti visibili. Se c'è un campo dopo proprio non lo uso è il rich field a bassi ingrandimenti... per quello uso, se proprio ne ho voglia, un UsM 10x50 con 5 gradi di campo perché quello "è il suo lavoro" (potenziamento della visione binoculare a largo campo).

Poi ci sono quelli che se vedono un tenue alone bluastro attorno agli oggetti luminosi anche se vedono la madonna smontano tutto e delusi tornano dentro casa....;)

Huniseth
30-04-2016, 23:30
Per la mia esperienza non trovo utile usare uno Scopos o qualunque diametro simile, anche se ED/apo, per osservazioni a basso ingrandimento, diciamo almeno fino a 20x - mi sbatto in ogni occhio un bel 70mm col bino 15x70 e vai col vento. Con una pupilla da 5mm si raccoglie solo la luce di fondo, dalle mie parti, mentre col bino, stranamente, pur avendo una pupilla quasi simile, il fondo è meno evidente.

PS
Non ho ancora usato il mak180 sul deep solo perchè non ho trovato un modo per inseguire... :biggrin:

Valerio Ricciardi
01-05-2016, 00:32
150 F5 ... Con questo telescopio, secondo te costruito per il rich field,

:hm: Non secondo me: secondo i suoi progettisti. Rich field e deep sky visuale.
Che infatti son gli stessi identici del noto 150/1200 cinese che ha o aveva anche Huni.
E nei loro depliants come tali li differenziavano.

Francis
01-05-2016, 01:10
Scusa ma confondi una preferenza di utilizzo o una maggiore idoneità di utilizzo con una esclusività di utilizzo o inidoneità di utilizzo. La Bresser indica per il 152/760 un ingrandimento pratico massimo di 300x e un campo di impiego che riguarda anche Luna e Pianeti e lo vende accessoriato anche di un oculare 10mm e una barlow.

Anche l'utilizzo nel deep va comunque inteso non a 20x per "spazzolare" il cielo ma per osservare oggetti estesi del profondo cielo che richiedono anche 100x e oltre.

Quelli che invece parlano di rich Field e "ricche" spazzolate forse nascondono semplicemente un basso livello di lavorazione delle ottiche.

Del resto anche dei mak si dice che l'uso prevalente è sul planetario ma ciò non vuol dire che siano inidonei al deep o ai medio-bassi ingrandimenti...anche qui "provare per credere".

Ripeto: si esagera alquanto con il concetto di "specializzazione" di un telescopio.

Comunque la mia esperienza con un rifra corto io l'ho raccontata e per me ciò che vedo e riscontro personalmente vale di più di qualsiasi discussione. ;)

Valerio Ricciardi
01-05-2016, 09:10
Del resto anche dei mak si dice che l'uso prevalente è sul planetario ma ciò non vuol dire che siano inidonei al deep o ai medio-bassi ingrandimenti...anche qui "provare per credere".

Al momento a casa di Mak fra i 100 e i 180 mm ne ho sei di cui cinque miei ed uno di un amico al quale sto rifinendo un filtro solare "di sicurezza come dico io", Newton tre, rifrattori tre; anch'io cerco di guardare... son d'accordo con quel che dici, assolutamente... mai parlato di uso esclusivo, bensì di vocazione.

E, semplicemente, trovo molto pratico rispettare la vocazione di qualcosa piuttosto che dimostrarmi che son riuscito anche a farci brillantemente qualcosa per cui non è pensato.

[PARABOLA MODE ON/] Quanti giovani, avendo quella, sono arrivati a Capo Nord con la leggerissima e vivacemente motorizzata Panda 45 partendo da Cosenza? E che, non ci arriva? Solo che fatti tutta l'Europa da S a N con un mezzo brillantissimo (cosa se vogliamo quasi sprecata sui lunghissimi trasferimenti autostradali), maneggevole (cosa poco godibile in autostrada) quasi per nulla insonorizzato, con sole quattro marce e il motore che sulla A1 a 120 ululerà garrulo tutto il tempo sui 4500 giri riuscendo persino a coprire i fruscii aerodinamici (e ce ne vuole...) mentre l'insieme della meccanica si occuperà di farti venire la periartrite a furia di vibrazioni... speriamo che l'olio in coppa fosse fresco... :rolleyes:

Laddove quelli dell'altro gruppo che viaggia su una banale Ritmo 1100 Energy Saving (mica una Mercedes... sempre utilitaria del tempo) con la "quinta" lunga e le sospensioni morbide, assai meglio insonorizzata e però moooolto meno guizzante se nel traffico devi portare zia all'ospedale che si sente poco bene (la Panda 45 o la A112 erano fra i must anche per la piccola delinquenza urbana...) in che condizioni di stanchezza arriveranno, uguali uguali uguali a quegli altri con la Panda? [PARABOLA MODE OFF/]

Per cui se la mia ambizione è arrivare a vedere sino a dove come estensione percepisco M31 sotto un cielo nero come certi posti dell'Ogliastra, scusa ma se mi riesce perché posso traghettare l'auto mi porto il Newton 25 F/3,9, ed anche con la consapevolezza che in effetti se fosse un 25 F/6 sarebbe ancora meglio scurendomi un pocopocopoco il fondo cielo ed aumentandomi il contrasto per via della minore ostruzione.

Sto andandoci in traghetto? Bé, non potendomi/volendomi trasformare in uno stoico venditore di tappeti, prendo e mi metto in zaino ben protetto il Mak da 6" che farà certamente al meglio quello che può (quello che può). :)

PS/ IL Bresser 152 f5 passa per avere una qualità ottica migliore rispetto al Synta 150 f5; e quanti posseggono il 152 f8 mi dicono che son sorpresi della sua versatilità verso ingrandimenti cui penserebbero vocati solo doppietti almeno ED. Gli achro non son tutti uguali. ;)

Francis
01-05-2016, 10:31
Scusa, ma trovo poco pertinenti le metafore automobilistiche.... Osservare è più semplice che andare a capo nord...non condivido poi la filosofia di verificare "fino a che punto si percepisce l'estensione di M31 sotto un cielo nero"....osservo per il piacere di osservare non per battere il record di "estensione osservativa"... Ma ciascuno aderisce naturalmente alla filosofia o religione che più gli aggrada.

Condivido invece la tua ultima riflessione e cioè che conta di più la qualità dell'ottica che la lunghezza di un telescopio nel determinarne le prestazioni e che, anche come singoli esemplari, non tutti gli F5 sono uguali.

Aggiungo che ci furono due cose che cambiarono in meglio la prestazione del rifra (sempre in termini relativi eh?): una perfetta collimazione e l 'ortoscopico baader GO 5 mm.

Infine tornando a bomba dovrebbe essere chiaro che 13x non sono affatto la "vocazione" di uno scopos 66 per quanto corto. Ecco... È tra binocolo e telescopio che appunto bisognerebbe fare una netta distinzione di vocazione ed utilizzo.;)

frignanoit
01-05-2016, 10:52
Infatti, Valerio Ricciardi parlando di ottiche, una mezza lira ai fari della Panda 45 la poteva spendere....

Francis
01-05-2016, 11:18
...considerando che producono un bassissimo livello di IL, o come dicono i soliti detrattori poco sensibili:.."di notte non ci si vede una mazza"...;)

Angeloma
01-05-2016, 11:50
A me, per osservazioni astronomiche, il binocolo proprio non piace.
Un piccolo telescopio di corta focale per avere grande campo reale e bassi ingrandimenti, invece sì. E sotto, una montatura motorizzata.
Se poi mi va di salire con gl'ingrandimenti, cambio oculare; ma se devo mostrare i muscoli, cambio strumento.

Valerio Ricciardi
01-05-2016, 12:03
...non condivido poi la filosofia di verificare "fino a che punto si percepisce l'estensione di M31 sotto un cielo nero"....osservo per il piacere di osservare non per battere il record di "estensione osservativa"... Ma ciascuno aderisce naturalmente alla filosofia o religione che più gli aggrada.

Uno fa un esempio con toni poco paludati per alleggerire un concetto e non indulgere in tecnicismi e vien preso e contestato sulla base della lettera... :sad:

Se avessi scritto "se ho in programma una serie di osservazioni precipuamente incentrate sulla visione di oggetti deboli ed estesi ed ho la possibilità di recarmi attrezzato sotto cieli con SQM fra i migliori disponibili" in fondo che cambiava? :)

Non sono un teorico dell'ultraspecializzazione strumentale, in generale a mio avviso poco desiderabile in un'attività amatoriale anche al netto dei problemi di costi; ma valorizzare le vocazioni specifiche di un bene strumentale non lo trovo contraddittorio.

A mio avviso la massima versatilità grosso modo è offerta, oggi come oggi, dai sistemi compound Schmidt Cassegrain che non sono il meglio del meglio in nulla, ma riescono a fare decorosamente di tutto e per diametri importanti son gagliardi anche per il deep come ben sa il nostro etruscastro; il miglior value-for-money ossia prestazione asosluta in rapporto all'investimento, prescindendo dagli ingombri, resta tuttora offerto dalle configurazioni Newton; la miglior qualità di immagine percepita in senso generale, e la miglior prestazione assoluta, dai rifrattori con elevato livello di correzione ottica che, oltretutto, sono i più predispoosti a garantire visioni perfette di campi anche dell'ordine del grado e mezzo; il miglior rapporto peso/investimento/ingombro/godibilità su oggetti del sistema Solare e globulari, dalle combinazioni Maksutov-Gregory o Rutten-Malsutov di fabbricazione cinese, perché con quel che costa(va) un Supremo 250 per splendido che fosse la tentazione era comunque di rivolgersi a un rifrattore d'alto rango (ovviamente di diametro inferiore).

Valerio Ricciardi
01-05-2016, 12:07
ma se devo mostrare i muscoli, cambio strumento.

Io alzo la T-Shirt e irrigidisco la tartaruga :biggrin:
(cercando di mettermi a favore di luce radente se no ormai il pannicolo di tripponzo la dissimula benone... :cry: )

Francis
01-05-2016, 12:46
A me, per osservazioni astronomiche, il binocolo proprio non piace.
Un piccolo telescopio di corta focale per avere grande campo reale e bassi ingrandimenti, invece sì. E sotto, una montatura motorizzata.
Se poi mi va di salire con gl'ingrandimenti, cambio oculare; ma se devo mostrare i muscoli, cambio strumento.

Neanche a me piace molto il binocolo per osservazioni astronomiche ma per un'altra ragione... Perché non puoi osservare a medi o alti ingrandimenti e secondo me l'astronomico richiede almeno 30-40x altrimenti vedi solo puntini o sferette luminose e nessun oggetto. A 13-15x non noteresti alcuna differenza di qualità di risoluzione tra un buon binocolo e un telescopio, gli ingrandimenti sarebbero troppo bassi per percepirla... Sicuramente invece il binocolo manterrebbe il vantaggio, per nulla disprezzabile, della visione binoculare.

Ma naturalmente "de gustibus...."

Angeloma
01-05-2016, 12:59
La visione binoculare può essere una comodità, ma a me non è mai piaciuta in modo particolare tanto da farne un "must", nè ho mai percepito la tridimensionalità del soggetto.
Però è più comodo da sostenere in mano, in confronto al cannocchiale e meno ingombrante.
Avendo sia telescopi rich field che binocoli prediligo i primi, più comodi e versatili.

Huniseth
01-05-2016, 13:00
"son sorpresi della sua versatilità verso ingrandimenti cui penserebbero vocati solo doppietti almeno ED. Gli achro non son tutti uguali" ... Cosa non si arriva a dire pur di giustificare un acquisto....:biggrin::biggrin: Per dissimulare il cromatismo osservano usando come filtri delle fette di salame.
Vero, gli acromatici non son tutti uguali, ci sono quelli a F5 e quelli a F15 .... :whistling:
Ho praticamente guardato in tutti gli acromatici esistenti e nessuno è in grado di competere col più scarso degli ed equivalenti. Qualche miglioramento c'è stato, ad esempio il G-hit 152/900 ha qualcosina in meno di cromatismo rispetto all'ex 150/1200 era uno dei primi acroni prodotti, ma se non è zuppa è pan bagnato. Un 150/750 è sicuramente divertente e facile da usare, ci puoi fare di tutto ma nei limiti della sua natura, e in certe situazioni è meglio anche di un 120ed - In fondo il diametro non è una opinione, credetemi, mettendo l'occhio in un 120ed, bello e nitido, e passare subito ad un 150mm, pur con i suoi difetti, si nota subito una marcia in più e maggior potenza. Per dirla alla Valerio, come passare dalla A112 Elegant ad una 128 base.
E' stata quasi immediata la delusione nel passaggio dal 150/1200 al 120ed - difatti appena potuto sono tornato ad un acrone. per l'alta risoluzione vado di mak

Aldir
01-05-2016, 20:10
Argomento interessante . Un acromaticone da 150/1200 non va male ne su giove ne su saturno e va molto meglio che un 120 ed in amassi e galassie ..Puntate m 51 e vedrete che la differenza c'è ed è molta a favore del 150..se lo diafframmate a 120 diventa f10 e anche li vedrete che vi dara una bella visione sui pianeti...provare per credere. A piena apertura e comunque una bella visione planetaria ...ricordiamoci che anche un 120 ed ha del cromatismo residuo e non poco per i puristi. Ora i 66 i 80 i 90 sono per foto ma non li paragoniamo visivamente ad un 150 ..gia solo in m 27 li massacra saluti e cieli sereni.

Angeloma
01-05-2016, 20:55
Penso che niente sia lasciato al caso.
Se un rifrattore acromatico da 150mm è disponibile nelle focali di 750mm, 900mm, 1000mm, 1200mm, 1500mm, 1800mm e 2250mm, penso non sia un caso.
Sarebbe troppo semplice e comodo, cacciare una lente di Barlow 3x nel portaoculari di un 150 f5 per farlo diventare un 150 f15!

Aldir
02-05-2016, 00:54
Penso che niente sia lasciato al caso.
Se un rifrattore acromatico da 150mm è disponibile nelle focali di 750mm, 900mm, 1000mm, 1200mm, 1500mm, 1800mm e 2250mm, penso non sia un caso.
Sarebbe troppo semplice e comodo, cacciare una lente di Barlow 3x nel portaoculari di un 150 f5 per farlo diventare un 150 f15!

Infatti ho varie volte confrontato i due acro da 150 .il mio f8 quello di un amico f5 della stessa casa. La differenza è evidente nel planetario a favore del più lungo. Comunque sono due bei telescopi che danno soddisfazione .Anche col 150/1200 di focale non si eccede oltre i 400 x il che non è poco serate ottime non ci sono tante.Da dire che i cinesi non vendono fumo..visto che lo danno a 300x come max ingrandimento .

Angeloma
02-05-2016, 08:31
Oddìo, tutti i produttori certificano l'ingrandimento massimo per il doppio dell'apertura come norma generale.
Poi, c'è quel telescopio che ci arriva con la lingua penzoloni e quello che ci arriva con disinvoltura...

Riccardo_1
02-05-2016, 12:06
Per definizione qualsiasi telescopio può arrivare all'ingrandimento che si desidera.

Posso prendere un ipotetico oculare da 1mm e metterlo in un 150/1200 per avere 1200 ingrandimenti.

Quello che conta è il massimo ingrandimento con accettabile qualità. E la definizione di accettabile qualità è in una certa misura soggettiva e varia da oggetto ad oggetto (è molto più facile avere forti ingrandimenti con qualità dignitosa sulla Luna piuttosto che su Giove).

Angeloma
02-05-2016, 12:34
Così è, infatti. Ma non dimentichiamo la pupilla d'uscita, che anche questa conta.

Aldir
03-05-2016, 00:10
Per definizione qualsiasi telescopio può arrivare all'ingrandimento che si desidera.

Posso prendere un ipotetico oculare da 1mm e metterlo in un 150/1200 per avere 1200 ingrandimenti.

Quello che conta è il massimo ingrandimento con accettabile qualità. E la definizione di accettabile qualità è in una certa misura soggettiva e varia da oggetto ad oggetto (è molto più facile avere forti ingrandimenti con qualità dignitosa sulla Luna piuttosto che su Giove).

Certamente infatti non è sempre che si raggiunge i 300x ma vi posso assicurare che il cinesone quando non c'è turbolenza li raggiunge invece i 66 i 70 i80 ini come si legge spesso non so...anche perché in astronomia conta apertura .

Aldir
03-05-2016, 00:14
Oddìo, tutti i produttori certificano l'ingrandimento massimo per il doppio dell'apertura come norma generale.
Poi, c'è quel telescopio che ci arriva con la lingua penzoloni e quello che ci arriva con disinvoltura...

Giusto il mio comento era che il f8 ci arriva ma f5 no ...Non tutti posseggo un 102/500 acro e lo certificano per 80 x ...meno del diametro ed hanno detto il vero...mentre si legge di 80 ini ed a 400x :shock::shock::shock: Per foto posso capire ma per osservare 80 sono troppo pochi.

Angeloma
03-05-2016, 08:36
per osservare 80 sono troppo pochi
Per gli standard attuali, è così. Con una spesa contenuta, al giorno d'oggi, aperture importanti sono alla portata di tutti.
In senso assoluto, basta sapersi accontentare.

Valerio Ricciardi
03-05-2016, 09:19
...Non tutti posseggo un 102/500 acro e lo certificano per 80 x ...meno del diametro ed hanno detto il vero...
Certificato è un parolone di grande impegno di derivazione aeronautica, non ne abusiamo.

Ho preso da poco d'occasione/intonso proprio un 102/500 dopo aver letto il test di cherubino, delle cui capacità di analisi obiettive, rilassate e mai da fanboy mi fido MOLTO, ma debbo ancora provarlo sotto cieli adeguati.
Ma ho in mente di utilizzarlo con oculari fra i 28 e gli 8-9 mm di focale, provando solo occasionalmente a inserire il 6 (83X) se proprio la serata è da "stato di grazia" del seeing, e con il Fringe Killer che qualcosa fa.
E se sto in un posto in cui non posso allungare la mano e prendere un Mak per salire di ingrandimento!

A rimorchiare in Costa Azzurra (potendo) si va MEGLIO con la spyder
A fare la spesa portare i bimbi a scuola andare al volo al mare con due surf sul tetto MEGLIO con la pandina
In settimana bianca MEGLIO col crossover o SUV stradale a trazione integrale genere Qashqai o simili
Sulle mulattiere MEGLIO con un Wrangler o un Defender (il SUV sbatte sotto subito...)


mentre si legge di 80 ini ed a 400x :shock::shock::shock:
Quando uno per un 80ino corto e compatto con un focheggiatore degno di un osservatorio ha speso una cifra con la quale si portava a casa un Dobson a traliccio da 12" e pure con le ottiche buone, secondo te ha voglia di dire "a conti fatti ho pagato un 80ino corto e compatto come un Honda Fireblade 900 in buono stato"?
E' chiaro che deve avere effetti anche sulla ricrescita dei capelli, far vedere l'anello C e reggere un 2,8 mm con Barlow Apo 5X (solo se la Barlow è all'altezza e con un diagonale con prisma Zeiss però...)

Aldir
03-05-2016, 23:36
Sono contento che tu veda tutto ciò che hai scritto ...da dire se fosse un 200 ed perché di ed si tratta allora sarebbe alla pari di un riflettore da 3 metri diametro...io non metto in dubbio ciò che vedi ma ti assicuro che io con un 80 ino più barlow 5x più 2.8 oculare mi pare sia utopia..Ci ho guardato dentro molte volte ti posso assicurare che se vedi tutto ciò allora il potere risolutivo del diametro e cosa superata. Gia a 150x è buio parecchio .

Valerio Ricciardi
03-05-2016, 23:45
Quando uno per un 80ino corto e compatto con un focheggiatore degno di un osservatorio ha speso una cifra con la quale si portava a casa un Dobson a traliccio da 12" e pure con le ottiche buone, secondo te ha voglia di dire "a conti fatti ho pagato un 80ino corto e compatto come un Honda Fireblade 900 in buono stato"?
E' chiaro che deve avere effetti anche sulla ricrescita dei capelli, far vedere l'anello C e reggere un 2,8 mm con Barlow Apo 5X (solo se la Barlow è all'altezza e con un diagonale con prisma Zeiss però...)

Aldir, non immaginavo che prima di una frase come quella che autoquoto ci fosse necessità di specificare :shock: che stavo ironizzando con finalità parodistiche al limite dello scherno...
Ti prego, rileggi e poi dimmi se ritieni davvero che io possa aver scritto seriamente una cosa del genere.

Aldir
03-05-2016, 23:45
Per il 102/500 acro l'ho preso anche io dopo la recensione di Cherubino...ne ha parlato abbastanza bene e ho constatato e concordo su cosa ha scritto. Per chi dice bisogna accontentarsi..certo che si non è planetario visto che è focale 500 quindi piu spinto di un ed o apo... in teoria non sarebbe neanche da guardarci dentro...ebbene ho detto no pianeti...ma m51 da cieli bui e piu definita che in un taka da 78 mm. Se avete occasione vedrete.

Aldir
03-05-2016, 23:46
Aldir, non immaginavo che prima di una frase come quella che autoquoto ci fosse necessità di specificare :shock: che stavo ironizzando con finalità parodistiche al limite dello scherno...
Ti prego, rileggi e poi dimmi se ritieni davvero che io possa aver scritto seriamente una cosa del genere.

Aaaaaaaaaaaaaaaaa ok mi pareva
:sneaky::sneaky::sneaky: Mi era strana la cosa.

Valerio Ricciardi
03-05-2016, 23:54
m51 da cieli bui e piu definita che in un taka da 78 mm.

Direi Otticamente inevitabile.
E con un semplice LET 28 mm da 2" e la diagonalona/base Sky-Watcher da 2" (solo 91% di riflessione) avere 3,13° in cielo con 5,7 mm di Pu è una goduria assoluta se il fondo è nero.