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Visualizza Versione Completa : Fotografia planetaria e lunare vs visuale



Huniseth
01-04-2016, 16:10
Vorrei avere qualche vostro parere rispetto alla domanda posta, personalmente ritengo che la fotografia dei pianeti e della luna sia al massimo equivalente a quanto possiamo osservare in visuale, sempre in relazione al diametro usato. Nella mia esperienza il livello di dettaglio è lo stesso a più facilmente superiore in visuale. Parlo di osservazione attenta e non un'occhiata alla veloce. - tralasciamo l'ovvia comodità di osservare a tavolino e regolandoci la fotografia come ci piace.
A prova di ciò riporto che mentre nella fotografia ci sono regole quasi fisse tipo il campionamento e cose del genere, nell'osservazione visuale il fattore occhio è molto importante e consente di vedere dettagli che teoricamente non dovrebbero essere visibili in base al limite di Dawes, ad esempio la Cassini in piccoli telescopi.

Marcos64
01-04-2016, 16:26
Interessante quesito, seguiro' lo sviluppo. Personalmente, penso che quanto affermi circa la possibilita' di cogliere uguale o maggiore dettaglio in visuale, sia vero solo in caso di cielo ottimale. Se il cielo non collabora, mi pare che il risultato fotografico sia ampiamente superiore, quindi quasi sempre. Credo anche che, mentre la fotografia e' godibile da tutti, cogliere uguale livello di dettaglio in visuale richieda molta esperienza, che non ho, ed una vista perfetta, che pure non ho. Per questi motivi, credo, la fotografia mi da maggiori soddisfazioni in termini di dettaglio rispetto al visuale, almeno su Giove. Sulla luna sono molto piu' ottimista.

alextar
01-04-2016, 16:48
Quesito interessante, sono abbastanza convinto che il tenore delle risposte dipenderà molto dal grado di esperienza e dall'approccio.
Dici bene quando specifichi che per visuale non deve intendersi uno sguardo veloce ma una osservazione attenta, persino faticosa in certi casi.

Federico_ms
01-04-2016, 17:07
Allora io posso dare un parere.. ma sono poco più che un neofita.. Sarà un anno e poco più che osservo con 114/1000.
Detto ciò :
Quando decido di fare foto, prima osservo un po. Le prmie volte provavo a fotografare anche quando nella luna non c era proprio dettaglio a causa del seeing pessimo. Diverse volte ho provato e sono giunto a conclusione che per avere foto almeno decenti (a MIO gusto) serve almeno di 5/10.
Detto ciò.
La luna. Quello che vedo all oculare lo vedo in fotografia. Non trovo differenza a parità di seeing.
Per i pianeti è un'altra storia.. Giove in visuale è una palla bianca con altre palline intorno (ma c'è un modo per vede le bande con il mio telescopio?) Quindi quello che esce dalla fotografia è guadagnato. E saturno lo vedo piccino piccino.. dalle foto leggermente meglio.

Gitt
01-04-2016, 17:58
Per parte mia, sui target a elevato contrasto (Luna, anelli di Saturno) concordo con Huniseth: anche col mio "portaombrelli" cinese osservo spesso più dettagli di quanti mediamente ne veda nelle fotografie ottenute con diametri equivalenti al mio.

Viceversa, su oggetti a basso contrasto (Giove, atmosfera di Saturno), mi sembra che molti risultati fotografici siano ampiamente superiori a quanto osservato in visuale.

etruscastro
01-04-2016, 18:14
secondo me, una fotografia è sempre migliore del visuale, c'è poco da fare, lo scatto planetario riesce a fondere in un'immagine tutto quel che c'è di buono in un'oggetto anche durante diversi minuti di ripresa, il visuale solo a tratti di eccellente seeing regala quello che l'immagine immortala per sempre, e ci vuole anche bravura, esperienza e strumentazione consona per raggiungere quegli attimi.

poi, su oggetti a maggiore dettagli e bassi contrasti come Giove e Marte (su tutti) la fotografia vince sempre, attenzione, parlo di fotografie eseguite ottimamente.

l'ultimo buon Giove che ho osservato qualche sera fa al c11" con un seeing 7-8/10 aveva tanti di quei dettagli che pochissime foto viste in internet avevano, ma si sa, l'hires e il deep sky necessitano anche di bravura in elaborazione dati.

nel deep sky, e lo dico da visualista, la foto straccia il visuale.

Angeloma
01-04-2016, 18:18
In fondo, l'elettronica permette elaborazioni dell'immagine che per l'occhio sono impossibili.

Salvatore
01-04-2016, 19:50
Bel 3d!
Per quanto riguarda il mio caso,visto che sono un assiduo osservatore di pianeti e "fotografo per caso :razz:"
Posso dire questo:
Agli inizi senza dubbio non riuscivo a vedere molto e la fotografia vinceva a mani basse!
Col tempo mi sono accorto che a parità di strumento e di seeing quello che riuscivo a vedere nelle foto (con le dovute difficoltà è attenzioni) era quasi del tutto visibile all oculare del mio telescopio.
Ovviamente i colori al telescopio appaiono un po più flou e i dettagli meno marcati,a volte mi perdo qualche piccola macchiolina (nel caso di Giove)ma solo perché non mi ci sono focalizzato con le giuste attenzioni.
Anche su Marte circa 2 settimane fa,osservando da casa ho visto le stesse cose che sono uscita in foto.
Una fotografia è la somma di centinaia/migliaia di Frames sommati e elaborati che danno come risultato un immagine ferma,pulita e sempre pronta per essere guardata.
Un osservazione planetaria,invece può durare parecchio tempo,anche ore nel mio caso,il nostro cervello si concentra ricostruisce,quel segnale in tempo reale e quando quel dettaglio viene fuori la soddisfazione è grande.Ora per me vince senza dubbio l'osservazione visuale.

Huniseth
01-04-2016, 20:35
La premessa è che la fotografia, specie usando lo stack di filmati, da un risultato più fermo e comodo da osservare, possiamo regolarla in modo che appaghi il nostro occhio, il seeing se è cattivo darà comunque immagine mediocri. Quel che mi interessa capire e se l'occhio compete con la fotografia, sul deep e pianeti poco visibili il discorso è diverso. Vero che i sensori registrano migliaia di immagini, ma l'occhio in 10 minuti di osservazione ne raccoglie altrettante e fra quelle c'è sicuramente quella competitiva o migliore di una fotografia. Certo, bisogna osservare e con molta attenzione e acutezza, non sempre siamo capaci o lo possiamo, parliamo di condizioni ottimali. E con strumenti ottimali.

Salvatore
01-04-2016, 20:44
Sì esatto!
Secondo me è una questione personale,non tutti la pensano come me.A me piace sentire quella soddisfazione,quel attimo di "adrenalina" che poi ti porti dietro per giorni e giorni.Chi invece si sente orgoglioso dell immagine che ha creato guardandola e gustandosela con tutta la calma ( cosa che faccio anche io)

Non so dirti se l occhio può competere con un sensore elettronico...non ne ho le conoscenza e ne la giusta esperienza.
Spero almeno che sia così!

Ogu
01-04-2016, 22:03
Beh un sensore al pari dell'occhio umano è ancora molto lontano da venire, per ora tutto si gioca nell'elaborazione e nella capacità di selezionare le informazioni corrette. L'occhio ha il grande merito di cogliere insieme superfici brillanti come le terrae lunari ed insieme le delicate sfumature dei mari prossimi al terminatore. Una foto raggiunge lo stesso risultato dopo una attenta elaborazione. Su Giove all'inizio faccio fatica a cogliere le deboli variazioni di contrasto. Non parliamo poi di Marte! La scoperta l'ho fatta all' opposizione del 2006. All'inizio vedevo sempre e solo un pallino sbiadito. Dopo una settimana di osservazioni ogni notte riuscivo a distinguere calotta e qualche sfumatura. Poi ancora qualche contrasto, sfumature, segni scuri, alcuni chiari...solo dopo un po' di pratica (qualche mese, e dopo tanti disegni) sono arrivato a vedere quei dettagli che mi fanno dire "wow meglio di una foto!". E dire che il tutto col 114 mm. Nei disegni potevo confrontare dettagli di foto fatte con strumenti superiori. In sostanza anche per me sul planetario le informazioni raccolte da occhio e sensore (nell' ipotetico identico momento) sono le stesse. L'occhio ha il compito in più di dover essere allenato nel coglierle. Ma il discorso è estremamente soggettivo.

Angeloma
01-04-2016, 22:44
Non è che si dà troppo credito all'occhio umano?
Che è pure inferiore all'occhio di tanti altri animali?

Rop
02-04-2016, 00:48
Mio personale parere

col mio makino ... in foto (una vecchia web e una reflex) sono riuscito a tirar fuori buoni dettagli ... ovvio con questa strumentazione ma sinceramente vedo più dettagli in visuale ... poi l'emozione del visuale non ha paragoni

buona serata

etruscastro
02-04-2016, 09:23
Non è che si dà troppo credito all'occhio umano?
Che è pure inferiore all'occhio di tanti altri animali?
la differenza tra il nostro occhio e quello degli animali è che noi elaboriamo l'immagine astronomica con un cervello senziente, capace di andare oltre alla "cruda" immagine istantanea che ci da l'occhio.... attenzione, non sempre questa cosa è un vantaggio per noi umani! ;)

Angeloma
02-04-2016, 09:40
Credo la si possa definire "interpolazione.
Però mi piacerebbe immensamente, avere la possibilità di estendere lo spettro visivo all'infrarosso e all'ultravioletto, accompagnato alla possibilità di vedere i colori... :biggrin:

Huniseth
02-04-2016, 12:16
In attesa di avere poteri paranormali godiamoci la vista con quello che passa il convento... :biggrin:http://www.astronomia.com/forum/images/icons/icon7.png

Angeloma
02-04-2016, 12:25
...che non è molto e messo anche maluccio.:sad:

Darth Fener
02-04-2016, 15:28
Beh, secondo me ci son tanti fattori che incidono fortemente a favore di una o dell'altra tecnica.

La grandezza dello strumento può offrire in visuale dettagli che migliorano all'aumentare del diametro. E' vero anche che all'aumentare del diametro, il sensore ottico registrerà più dettagli.
Direi che potrebbe valere questa formula: uno strumento medio piccolo, ( diciamo da 80 a 150?) offrirà immagini visuali che miglioreranno all'aumentare del diametro, ma che, data la limitata apertura, nasconderanno particolari piu fini. Particolari che però l'alta sensibilità di un sensore puo comunque cogliere e restituirci in fotografia. Ovviamente tutto ciò vale per i pianeti. Sulla luna, l'avevo detto in qualche altro topic, l'immagine visuale resta imbattibile, a prescindere dalla grandezza dello strumento.
Pertanto per strumenti piccoli, la foto rappresenta la possibilità di "vedere" qualcosa che è fin troppo debole da osservare. Ovviamente tali differenze si assottigliano al crescere dell'esperienza di chi osserva.
Uno strumento grande, ( 200, 300mm)ovviamente ripagherà fin da subito e con poco sforzo il visualista. Ma anche qui la fotografia beneficierà di ulteriori dettagli.

In linea di massima secondo me:
piccoli telescopi: la fotografia planetaria aiuta "compensa" e completa l'osservazione visuale.
Grandi telescopi: La fotografia gioca un ruolo di eccellenza, si usano grossi strumenti per risultati fotografici strepitosi. Ma in visuale, offrono emozioni impareggiabili, e, al contrario di strumenti piccoli, vedere i dettagli dal vivo e in tempo reale fa passare in secondo piano quel compensare e completare di cui parlavo prima, per la semplice ragione che non c'è nulla da compensare, è tutto li, perfettamente visibile.

Il discorso viene poi completamente ribaltato sulle galassie e sulle stelle. li si vince facile con le foto.

Certo se iddio ci avesse dotato della vista di un rapace notturno, eos e compagnia bella non servirebbero a nulla.

Cespe
02-04-2016, 16:00
La Nikon ha presentato reflex a prezzi abbordabili con 3,8Milioni di iso che quanto pare dalle prima prove sono veramente fruibili :shock:
Se al momento siamo vicini tra sensore contro occhio allenato ed elaborazione del cervello ( e qui ci sarebbe da discutere per mille pagine ) nel prossimo futuro il divario sarà abissale.